
La compagnia spagnola Telefonica ha presentato oggi ai sindacati un piano di ristrutturazione del personale con il taglio di 5.319 posti di lavoro in tre delle principali società del gruppo. Successivamente ha annunciato un quarto piano di regolazione del lavoro, che riguarderà la società Movistar+ e altre divisioni e sarà specificato domani.
Le motivazioni
Secondo la documentazione giuridica fornita da Telefonica ai sindacati aderenti all'Accordo di Imprese vincolate (Cev), il piano di ristrutturazione è giustificato da cause organizzative, tecniche e di produzione. Riguarderà un totale di 5.319 lavoratori delle società Telefonica de Espana (3.649 impiegati, pari a oltre il 40% dell'organico); di Telefonica Moviles (1.124 impiegati, pari a oltre il 31% degli organici) e Telefonica Soluciones (267 dipendenti, pari a oltre il 32% dell'organico). Allo stesso tempo, la compagnia ha previsto di comunicare domani, 25 novembre, il piano complessivo di licenziamenti che sarà applicato ad altre società del gruppo: Telefonica S.A. Telefonica Global Solutions, Telefonica Innovacion Digital.
La posizione dei sindacati
Il sindacato Union General de Trabajadores (Ugt), in un comunicato ha subordinato un accordo alle uscite "strettamente volontarie", in base a prepensionamenti e uscite incentivate, in linea con quanto concordato da Telefonica nel precedente piano di ristrutturazione nel 2024. Il sindacato ritiene che la stabilità normativa e lavorativa sia un requisito imprescindibile per affrontare il processo di trasformazione che ha intrapreso la compagnia. Anche Comisiones Obreras (CcOo) ha chiesto di realizzare un processo "volontario, universale" di uscite, "collegato a pensionamenti e a buone condizioni economiche e sociali", come ha segnalato in una nota.
