
Il Senato statunitense si avvia a regalare al presidente Joe Biden un’importante vittoria: dopo aver incassato i voti decisivi dei senatori Joe Manchin e Kyrsten Sinema, i democratici in Senato hanno introdotto in aula l’Inflation Reduction Act e sono riusciti, grazie al voto del vicepresidente Kamala Harris, ad avviare il dibattito sul provvedimento.
Una maratona di ore tramite la procedura del ‘vote-a-rama’, che consente ai senatori di proporre un numero illimitato di emendamenti da votare, in rapida successione, al termine di un breve dibattito. Una volta approvato in Senato - l’ostacolo maggiore finora da superare - l’Inflation Reduction Act sarà all’esame della Camera che, alla luce della maggioranza democratica, è attesa approvarlo in tempi stretti e consegnarlo così a Biden per la firma.
Il provvedimento è storico, uno "dei maggiori investimenti" mai effettuati in America, ripete da mesi il presidente americano. Include un ingente stanziamento, circa 370 miliardi di dollari, per combattere il cambiamento climatico e misure per ridurre il costo dei medicinali. Le spese previste saranno finanziate con una minimum tax del 15% sulle aziende che realizzano utili annuali superiori al miliardo di dollari, una tassa dell’1% sulle società che riacquistano azioni proprie e con un rafforzamento dell’Internal Revenue Service, l’agenzia delle entrate americana.
Il provvedimento "aiuterà ogni cittadino di questo paese e renderà l’America un posto migliore", ha detto il leader della maggioranza in Senato, il democratico Chuck Schumer. I repubblicani compatti bocciano l’iniziativa bollandola come deleteria per gli americani perché secondo loro mette a rischio l’economia, già sull’orlo della recessione. L’effetto delle nuove tasse sulle aziende, è la loro tesi, avrà un impatto negativo sulla creazione di posti di lavoro e farà alzare ulteriormente i prezzi.
Biden però non accetta critiche a un pacchetto di misure già profondamente ridimensionato rispetto alla sua iniziale proposta per ottenere i voti decisivi di Manchin e Sinema, che per mesi lo hanno tenuto in ostaggio in Senato con la loro opposizione. Il presidente è infatti convinto che il provvedimento sia perfettamente in linea con il suo obiettivo di far crescere l’economia ‘dal basso verso l’alto’. Biden ne ha inoltre bisogno in vista delle elezioni di novembre di metà mandato, alla quali si presenta in difficoltà con il 69% degli americani convinti che l’economia stia peggiorando e un 62% che boccia il suo operato economico. E con lo spettro di Donald Trump che potrebbe annunciare la sua candidatura al 2024 prima del voto.
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