
Un rapper pregiudicato in fuga dopo un accoltellamento, due giorni dopo essere stato scarcerato su cauzione per reati di violenza: è questa la pista principale che stanno seguendo gli investigatori nelle indagini sul Suv che ieri è piombato su una parata natalizia a Waukesha, Wisconsin, seminando morte e paura.
Almeno 5 morti e oltre 40 feriti
Secondo un bilancio ancora provvisorio, ci sono almeno cinque deceduti e oltre 40 feriti, tra cui 18 ragazzi tra i 3 e i 16 anni: sei sono in condizioni critiche. Tra le vittime anche alcune nonne del gruppo Milwaukee Dancing Grannies, travolte dopo che il veicolo ha investito una banda musicale scolastica che suonava Jingle Bells.
L’uomo arrestato
In manette è finito Darrell Brooks Jr, 39 anni, un rapper che si fa chiamare MathBoi Fly e vanta una lunga fedina penale, con precedenti dal 1999 per possesso di droga e armi, percosse, abusi familiari, resistenza a pubblico ufficiale e guida pericolosa. Secondo diversi siti, Brooks sarebbe anche iscritto nel registro dei molestatori sessuali di minori nello Stato del Nevada.
Rilasciato due giorni fa su cauzione
In alcuni post sui social l’uomo attacca la polizia, esalta Malcolm X e parla diffusamente della sua attività di rapper, documentata anche da clip online. Era stato arrestato il 5 novembre per violenza domestica, resistenza a pubblico ufficiale, condotta pericolosa, violazione della libertà condizionata e, nonostante si fosse dichiarato non colpevole di ogni accusa, due giorni fa era stato rilasciato con una cauzione di mille dollari. Gli investigatori stanno verificando se stesse fuggendo dopo una lite con un coltello avvenuta poco prima dell’incidente.
Un tragico incidente?
Potrebbe trattarsi quindi di un tragico incidente, come confermerebbe anche il fatto che il conducente è sembrato evitare all’inizio alcune persone, gesto inusuale per chi lancia intenzionalmente un’auto contro una folla. Sembrano così scongiurate le ipotesi di legami col terrorismo domestico o internazionale. O i timori di una folle vendetta per la recente assoluzione di Kyle Rittenhouse, il 18enne bianco assolto da una giuria dall’accusa di aver ucciso con un fucile d’assalto due manifestanti anti razzisti a Kenosha, a soli 80 km da Waukesha.
La paura che torna tra la gente
Per oltre 24 ore l’America ha vissuto l’incubo di un attentato analogo a quello contro il mercatino di Natale a Berlino nel dicembre 2016 (12 morti) e sulla Promenade a Nizza cinque mesi prima (oltre 80 vittime). O a Charlottesville in Virginia nel 2017, quando l’auto di un suprematista bianco investì una folla di manifestanti che protestavano contro un raduno di estremisti di destra, uccidendo una donna e ferendo una ventina di persone.
La strage
La strage è avvenuta a metà pomeriggio, quando un Ford Escape rosso ha spazzato come birilli centinaia di persone in marcia che danzavano e cantavano nella tradizionale parata che apre le feste natalizie (compreso l’imminente Thanksgiving) in questa cittadina di 70 mila abitanti a 30 km da Milwaukee. Un destino beffardo ha voluto che il tema della sfilata di quest’anno, la prima dopo la pandemia, fosse “conforto e gioia”. Invece sono state scene di panico, con “corpi che volavano ovunque”, urla, pianti e fuggi fuggi generale, come hanno raccontato diversi testimoni. “Non abbiamo ancora tutti gli elementi di questa tragedia ma la mia amministrazione sta monitorando da vicino gli sviluppi”, ha detto in serata il presidente Joe Biden, mentre il governatore del Wisconsin Tony Evers ha ordinato le bandiere a mezz’asta per onorare le vittime della strage. Per aiutarle è stato anche creato un fondo ad hoc.
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