
Truffa ai danni dello stato per una somma complessiva di 6 miliardi di euro: tra detenuti e parcheggiatori abusivi, alcuni dei casi di malversazione legate ai bonus edilizi hanno dell’incredibile, come riporta il Corriere della Sera. Due di questi miliardi sarebbero già stati incassati, ha confermato il ministro dell’Economia italiano Daniele Franco.
Detenuti, parcheggiatori abusivi o persino camorristi
Alcuni dei casi di truffa hanno dell’eclatante; come quello di chi ha richiesto bonus ristrutturazione per lavori da 30 milioni di euro, lavori che avrebbe svolto quando in realtà si trovava detenuto al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Questo caso, assieme ad altri, è stato rivelato dalla procura di Napoli il 28 giugno, quando ha disposto «il sequestro di crediti derivanti da bonus edilizi e di locazione per oltre 772 milioni di euro, vantati da 143 soggetti, tra persone fisiche e giuridiche tra le province di Napoli e Caserta». Anche qui, i lavori non erano mai eseguiti; tra i titolari del credito anche persone segnalate per “esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore”, per essere risultati privi di partita Iva, o per essere risultati impegnati in settori economici differenti da quello edilizio, persino in contiguità con la camorra.
Il conto lituano e il trust svizzero
In altri casi, i soldi venivano ricevuti da una società incaricata dei lavori che poi li trasferiva all’estero. In un caso di questo genere, i magistrati di Parma hanno bloccato 110 milioni di euro destinati a una ditta che trasferiva i crediti su un conto bancario lituano, in contatto con un trust svizzero. In seguito ad un accertamento degli investigatori, è risultato che i lavori erano pianificati per 281 immobili inesistenti e 23 immobili ubicati in comuni che non esistono più, in alcuni casi sin dall’inizio del ventesimo secolo, oltre che decine di immobili di proprietà di terzi all’oscuro di tutto.
Poste Italiane, concessionarie del servizio di cessione dei crediti d’imposta, sulla base di questo maggior impegno ha “approvato l’innalzamento della retribuzione per il personale di vertice”. Tuttavia, i giudici che hanno sbloccato milioni di euro per incastrare i truffatori hanno sottolineato la necessità di effettuare controlli più approfonditi, oltre che una verifica della clientela.
Il superbonus consiste in una detrazione fiscale del 110% rispetto alle spese sostenute per il rinnovamento degli immobili. I crediti in questione possono essere ceduti dai detentori. Lo scorso febbraio aveva fatto scalpore il caso di una ditta del foggiano che, dichiarando lavori mai eseguiti, era riuscita ad accumulare crediti per 1 miliardo di euro.
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