
Il gruppo basilese Straumann, specializzato nell'implantologia dentale, ha archiviato i primi nove mesi dell'anno con un fatturato di 675 milioni di franchi, in aumento del 15% rispetto al corrispondente periodo del 2015. La crescita organica, a perimetro e tassi di cambio costanti, è stata del 13%. Le cifre relative al solo terzo trimestre indicano un volume d'affari in progressione su base annua del 14% a 213,8 milioni. Sui mercati di Europa, Medio Oriente e Africa, i ricavi sono saliti del 7,6% a 89,1 milioni di franchi, mentre nella regione Asia/Pacifico la progressione è stata del 25% a 36,3 milioni. Nell'America del Nord le vendite sono salite del 19% a 61,7 milioni e nell'America latina del 16% a 26,7 milioni. "Dall'inizio dell'anno abbiamo conquistato fette di mercato in tutte le regioni", ha fatto sapere in un primo commento il Ceo Marco Gadola. Straumann, che ha di recente acquisito una partecipazione del 30% nella società canadese V2R Biomedical, conferma per l'insieme dell'esercizio l'obiettivo di una crescita organica del 10%.
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