Francia
Strage di Natale a Strasburgo, 30 anni al principale imputato
Il cordoglio per le vittime dopo l'attentato © Wikipedia
Il cordoglio per le vittime dopo l'attentato © Wikipedia
Keystone-ats
un anno fa
Audrey Mondjehi è stato condannato a 30 di reclusione per aver aiutato il jihadista Chérif Chekatt a procurarsi un'arma. Durante l'attentato morirono cinque persone.

Audrey Mondjehi, il principale imputato nel processo per l'attentato al mercatino di Natale di Strasburgo (Francia orientale) nel 2018, è stato condannato in serata a 30 anni di reclusione, con due terzi della pena da scontare in massima sicurezza, per aver aiutato il jihadista Chérif Chekatt a procurarsi un'arma. L'imputato, 42 anni, è stato riconosciuto colpevole di associazione a delinquere terroristica, a causa della sua "stretta vicinanza" all'aggressore, e perché "era a conoscenza della (sua) radicalizzazione violenta", ha dichiarato il presidente della Corte d'assise di Parigi. Nell'attentato perirono cinque persone.

Assolto da altri reati

Mondjehi è stato invece dichiarato non colpevole di "complicità" in omicidi e tentati omicidi terroristici, in quanto sebbene "sapesse che il progetto criminale di Chekatt fosse in corso di realizzazione", "non ne conosceva però le modalità precise", ha affermato il tribunale. Il quarantenne, di nazionalità ivoriana, è stato condannato ad una interdizione permanente di accesso al territorio francese.

Gli altri imputati

Altri due imputati, processati per aver svolto anche un ruolo di intermediario, ma di minore importanza, sono stati giudicati colpevoli di associazione per delinquere. Sono stati condannati rispettivamente a cinque anni di carcere, di cui sei mesi con la condizionale, e a quattro anni, di cui un anno con la sospensione condizionale. Avendo già trascorso parte della loro pena in custodia cautelare non torneranno in carcere. Un quarto imputato è stato assolto. Secondo la corte non ha avuto "alcuna partecipazione attiva" nei fatti.