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Stop al gas, “cause di forza maggiore”
Foto Shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
Gazprom ha giustificato così l’interruzione della fornitura ad “almeno un grande cliente”; i rapporti con la Cina nel frattempo sono ai massimi storici

Il colosso russo Gazprom ha chiamato in causa “motivi di forza maggiore” per giustificare lo stop alle forniture di gas all’Europa ad almeno un importante cliente a partire dal 14 luglio, secondo un documento visionato oggi in esclusiva dall’agenzia di stampa Reuters.
Nella lettera Gazprom afferma di non poter adempiere ai suoi obblighi di fornitura a causa di circostanze “straordinarie” al di fuori del suo controllo. Fonti citate da Reuters hanno riferito che la lettera riguarda le forniture attraverso il gasdotto Nord Stream 1, che conduce alla Germania e da lì ad altri Paesi europei.

Forniture di gas sempre più fonte di tensioni
Datata 14 luglio, la lettera mira evidentemente a mettere al riparo Gazprom dalle eventuali richieste di compensazioni per le forniture interrotte, ma rischia di aumentare ulteriormente le tensioni tra Russia e Occidente per l’invasione dell’Ucraina. Le “cause di forza maggiore” evocate per giustificare l’inadempienza dei propri obblighi di fornitura sono retrodatate a partire dal 14 giugno. A questa data infatti Gazprom aveva ridotto le sue foniture di Nord Stream 1, dichiarando che erano dovute al ritardo della manutenzione in Canada di una turbina. L’azienda, scrive Reuters, non ha commentato al momento.
Il gasdotto in questione è chiuso per una manutenzione annuale, che dovrebbe essere completata il 21 luglio, ma molti europei temono che le forniture di Gazprom non riprenderanno neanche dopo quella data.

Flusso verso la Cina in crescita
Nel frattempo, i flussi di gas russo sono indirizzati sempre più verso oriente: “Il 17 luglio è stato stabilito un nuovo record per il volume giornaliero delle forniture di gas russe alla Cina attraverso il gasdotto Power of Siberia”. Lo ha reso noto Gazprom, secondo quanto riferisce l’agenzia Tass.
La compagnia in precedenza ha comunicato che le forniture alla Cina sono cresciute del 63,4% nella prima metà del 2022. Il capo di Gazprom, Alexei Miller, ha affermato che il programma per l’invio di gas sulle rotte orientali è stato accelerato e continuerà a crescere. L’accordo tra Russia e Cina attualmente prevede la fornitura di 38 miliardi di metri cubi l’anno.

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