
“L’Ucraina non è più responsabile del trasporto del gas russo attraverso i territori ucraini sotto occupazione militare russa: si tratta di un terzo del volume totale del transito di gas verso l’Europa”. Lo fa sapere Naftogaz, la compagnia ucraina che gestisce i gasdotti d’interconnessione tra la Russia e l’Europa.
Naftogaz ha inviato una lettera alla società russa Gazprom nella quale ha informato delle circostanze di “forza maggiore che rendono impossibile continuare il trasporto di gas attraverso il valico di Sokhranivka e la stazione di compressione Novopskov, che si trovano nel territorio occupato dai militari russi”.
A Gazprom è stato offerto di trasferire i relativi volumi di transito al punto di interconnessione di Sudzha, che si trova nel territorio controllato dall’Ucraina. “Il trasferimento del flusso non richiede alcun costo aggiuntivo da parte russa e non vi sono ostacoli tecnici per tale operazione. In questo modo la Russia sarebbe in grado di mantenere il transito attraverso l’Ucraina e di adempiere ai propri obblighi nei confronti dei partner europei”, sottolinea il comunicato.
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