
"Anche se non siamo al tavolo delle trattative per la pace in Ucraina, se si guarda alla sostanza, il nostro lavoro è chiaramente centrale in molti settori coperti dal piano che si sta delineando". Lo afferma il segretario generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset. Il Consiglio d'Europa vanta una competenza unica in settori che sono importanti per una pace giusta e duratura, evidenzia Berset riferendosi per esempio alla possibile assistenza della Commissione di Venezia in qualsiasi riforma costituzionale che possa essere avviata dopo l'accordo di pace, agli standard che l'organizzazione ha per lo svolgimento delle elezioni, oppure per la difesa dei diritti delle minoranze. O ancora al supporto che il Consiglio d'Europa è in grado di fornire all'Ucraina per il ripristino di istituzioni locali funzionanti e democratiche, comprese quelle giudiziarie, nelle zone liberate dall'occupazione.
Il ruolo della Corte di Strasburgo
"Qualsiasi disposizione contenuta in un accordo di pace dovrà produrre effetti conformi alla Convenzione europea dei diritti umani nell'Ucraina del dopoguerra. E sarà la Corte di Strasburgo a valutare in ultima istanza tali effetti", osserva il segretario generale, aggiungendo che "saranno il Registro dei danni e la futura Commissione per i risarcimenti del Consiglio d'Europa a costituire gli strumenti internazionali indipendenti per affrontare la questione dei risarcimenti". "Incoraggio tutti i nostri Stati membri, nonché i nostri Stati osservatori e i partner della Ue, a includere questi elementi nei rispettivi contributi al processo di pace", termina Berset, ringraziando la Svizzera e la Turchia, 2 Stati membri del Consiglio d'Europa, per le iniziative intraprese al fine di facilitare i negoziati.







