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Polonia: "Non daremo più armi a Kiev, dobbiamo armarci"
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10 ore fa
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto.
11 ore fa
Guerra in Ucraina
Polonia: "Non daremo più armi a Kiev, dobbiamo armarci"
Da mesi le relazioni polacco-ucraine si erano notevolmente complicate a causa dell'embargo imposto da Varsavia sull'import di grano di Kiev. Il governo polacco vuole tenere fuori dai propri confini le sementi ucraine per proteggere i propri agricoltori.

La Polonia smetterà di fornire aiuti militari all'Ucraina perché dovrà armare il suo esercito. Lo ha affermato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki in tv, come riportano i media ucraini. "L'Ucraina si sta difendendo da un brutale attacco da parte della Russia, e capisco questa situazione, ma, come ho detto, difenderemo il nostro Paese. Non trasferiamo più armi all'Ucraina, perché ora stiamo armando la Polonia", ha detto il premier polacco. Una dichiarazione inattesa poche ore dopo che Varsavia aveva convocato "d'urgenza" l'ambasciatore ucraino per protestare contro l'attacco di Zelensky, che, nell'intervento alle Nazioni Unite, aveva puntato l'indice contro alcuni paesi per i quali la solidarietà all'Ucraina è solo "teatro politico", mentre con le loro azioni "preparano il terreno alla Russia".

Le tensioni

Da mesi le relazioni polacco-ucraine si erano notevolmente complicate a causa dell'embargo imposto da Varsavia sull'import di grano di Kiev. Il governo polacco vuole tenere fuori dai propri confini le sementi ucraine per proteggere i propri agricoltori, che costituiscono un'importate base elettorale per l'attuale partito di governo. Tensioni che si sono accentuate dopo la decisione della Commissione europea di non estendere le restrizioni all'importazione del grano di Kiev e il rifiuto di Polonia, Slovacchia e Ungheria di far cadere il divieto.

un giorno fa
Guerra
Berset chiede il ritiro della Russia dai territori ucraini
©Gabriele Putzu
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Lo ha fatto nel corso del suo intervento al Consiglio di Sicurezza dell'Onu tenutosi a New York.

La Russia deve ritirare le sue truppe dal territorio ucraino, porre fine alla guerra e rispettare la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina. È quanto ha chiesto oggi il presidente della Confederazione Alain Berset nel suo discorso al Consiglio di Sicurezza dell'Onu a New York. "Con l'aggressione militare russa contro l'Ucraina, la Carta viene violata su larga scala", ha detto Berset davanti all'organo più importante delle Nazioni Unite. Nella stessa sede oggi si è presentato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha promosso il suo piano di pace.

Solidarietà della Svizzera con l'Ucraina

Berset ha dato il benvenuto a Zelensky e ha espresso la solidarietà della Svizzera al popolo ucraino. Il diritto internazionale umanitario impone obblighi a tutte le parti in conflitto. Tuttavia, la Federazione Russa nega la propria responsabilità nei confronti dei migliaia di morti e feriti in Ucraina e dei milioni di sfollati. "Le conseguenze di questa guerra sono globali: la sicurezza alimentare mondiale è a rischio, il settore energetico è ostacolato, i rischi nucleari aumentano, le disuguaglianze crescono", ha detto Berset.

Aiuto alla ricostruzione

La Svizzera si impegna in Ucraina per alleviare la sofferenza della popolazione civile, rendere giustizia alle vittime e promuovere una soluzione politica al conflitto. "Abbiamo aperto le nostre porte alle persone in fuga dalla guerra, forniamo assistenza umanitaria e collaboriamo con il governo ucraino nel processo di ricostruzione", ha dichiarato Berset. I compiti che attendono l'Ucraina sono immensi. Berset ha fatto un esempio: in Ucraina una superficie grande quattro volte la Svizzera è minata. La Svizzera contribuisce allo sminamento umanitario con il suo know-how e le sue forniture di materiale.

un giorno fa
Guerra in Ucraina
Lavrov: "L'Occidente aumenta il rischio di un conflitto globale"
È l'accusa mossa dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov al Consiglio di sicurezza dell'Onu.

Gli Usa e i suoi alleati hanno interferito nelle vicende ucraine sin dalla caduta dell'Urss per indurre politiche filo occidentali a Kiev: è l'accusa lanciata dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov al Consiglio di sicurezza dell'Onu. Lavrov ha detto che è colpa dell'Occidente l'aumentato rischio di conflitto globale. Parlando al summit sull'Ucraina, Lavrov ha ribadito il cavallo di battaglia del Cremlino secondo cui qualsiasi governo anti-russo a Kiev non è altro che un burattino degli Usa, suggerendo che gli Stati Uniti potrebbero "ordinare" a Volodymyr Zelensky di negoziare con Mosca. "Mosca non rifiuta il negoziato, è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha firmato un decreto per vietare un dialogo col presidente Putin", ha aggiunto ribadendo.

un giorno fa
Conflitti
Cassis: "Il piano di pace ucraino non è abbastanza buono"
© CdT/Gabriele Putzu
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Il consigliere federale a capo del Dipartimento federale degli affari esteri lo ha affermato a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite tenutasi a New York.

Il consigliere federale Ignazio Cassis ritiene che il piano di pace ucraino sia "interessante, ma non abbastanza buono": le iniziative unilaterali che non ottengono il consenso di entrambe le parti "non vanno molto lontano", ha dichiarato oggi alla stampa svizzera a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. "Non vogliamo che la guerra s'intensifichi ulteriormente", ha dichiarato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Egli ha comunque accolto con favore la proposta di pace in dieci punti che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ribadisce oggi davanti al Consiglio di sicurezza e che ha già ottenuto il sostegno di almeno 140 dei 193 paesi membri delle Nazioni Unite. Essa prevede il ritiro totale della Russia da tutte le regioni occupate e il pagamento di riparazioni di guerra - condizioni che Mosca non accetterà.

L'appoggio elvetico al tribunale speciale per i crimini di guerra

Ieri Cassis aveva indicato che la Svizzera sostiene l'idea di un tribunale per il crimine di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina. La Corte penale internazionale (CPI) ha emesso in marzo un mandato d'arresto internazionale contro il presidente russo Vladimir Putin, ma non ha la competenza di indagare l'aggressione di Mosca contro Kiev in generale. Pertanto tra i diplomatici circola già da mesi l'idea di creare un tribunale speciale come avvenne ad esempio dopo la guerra in Jugoslavia. Per il capo del DFAE una simile corte va però fondata in un quadro multilaterale ampio e con un sostegno internazionale equilibrato.

L'invito a "usare con moderazione il veto"

Alla riunione odierna del Consiglio di sicurezza sull'Ucraina partecipa anche il presidente della Confederazione Alain Berset. La Svizzera fa parte dell'organo fino alla fine del 2024. In una dichiarazione congiunta dei dieci membri non permanenti del Consiglio, resa nota poco prima dell'inizio dell'incontro, Cassis e i suoi nove omologhi hanno ribadito il loro impegno per il multilateralismo. Essi hanno invitato i cinque membri permanenti a mostrare "moderazione" nell'uso del veto, in particolare per prevenire atrocità di massa. In seguito a una risoluzione presentata dal Liechtenstein e approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, le cinque grandi potenze devono giustificare pubblicamente l'uso di tale strumento. Nella loro dichiarazione i dieci membri non permanenti hanno pure ribadito la loro richiesta di riforma per rendere il Consiglio di sicurezza "più efficiente" e più rappresentativo nell'affrontare le sfide in materia di sicurezza internazionale.

Gli altri incontri odierni

Oggi Cassis ha anche incontrato il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Grossi per dare seguito ai principi lanciati in una riunione di maggio sotto la presidenza svizzera del Consiglio di sicurezza per evitare un "disastro nucleare" a Zaporizhzhia. Tra gli altri incontri odierni del ticinese vi è stato in particolare quello con i suoi omologhi azero e armeno nonché turco e rappresentanti dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) in relazione alla ripresa delle violenze nel Nagorno-Karabakh. Parlando con la stampa elvetica, ha ricordato che la Svizzera ha contribuito ai negoziati per un cessate il fuoco tra Azerbaigian e Armenia prima della recente ripresa degli scontri tra Baku e i separatisti armeni che costituiscono la maggioranza della popolazione della regione contesa. Cassis ha anche avuto un incontro bilaterale con il suo omologo americano Antony Blinken, il quale lo ha ringraziato per aver facilitato lo scambio di detenuti tra Stati Uniti e Iran nei giorni scorsi.

un giorno fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Togliere il potere di veto alla Russia nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu"
Il presidente ucraino lo ha affermato al summit del Consiglio di sicurezza sull'Ucraina.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che la presenza della Russia al Consiglio di Sicurezza è "illegittima", e "il potere di veto in mano all'aggressore è quello che ha spinto l'Onu in questa situazione di stallo". Parlando al summit del Cds sull'Ucraina, Zelensky ha sottolineato che "in caso di atrocità di massa il potere di veto dovrebbe essere sospeso e l'Assemblea Generale Onu dovrebbe avere il potere di superare il veto". Zelensky ha rilanciato la sua "formula" di pace in 10 punti per mettere fine alla guerra, ribadendo come condizioni indispensabile il ritiro della Russia e il ripristino dei confini prima dell'invasione della Crimea nel 2014. "Possa la pace prevalere, possano le nostre istituzioni e le nostra cooperazione diventare più forti", ha aggiunto, invitando altre nazioni a sostenere il piano.

4 giorni fa
Svizzera
Caccia al denaro degli oligarchi russi, Parmelin difende il no alla task force
©Chiara Zocchetti
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La Svizzera, ha spiegato il ministro dell'economia, "ha interesse a mantenere una certa moderazione". Ma la questione verrà riesaminata qualora altre importanti piazze finanziarie, come Singapore, dovessero entrare a far parte della task force.

Il ministro dell'economia Guy Parmelin ha difeso il "no" del governo federale all'adesione della Svizzera alla task force internazionale per rintracciare il denaro degli oligarchi russi. L'adesione alla task force non sarebbe nell'interesse del Paese, ha dichiarato alla NZZ am Sonntag. Un'adesione di questo tipo sarebbe anche un segnale politico. "In un mondo sempre più polarizzato, la Svizzera, in quanto Paese neutrale, ha interesse a mantenere una certa moderazione", ha dichiarato il Consigliere federale vodese dell'UDC nell'intervista, pubblicata online ieri sera.

Le possibili conseguenze della task force

Parmelin ha avvertito che il lavoro della task force potrebbe aumentare la pressione sulla Svizzera. "Anche all'interno dell'organismo potrebbero esserci pressioni di cui la Svizzera dovrebbe farsi carico, ad esempio quelle degli Stati Uniti oltre alle sanzioni dell'UE". La Svizzera deve mantenere la propria libertà decisionale su questo tema, ha detto. La task force è un'organizzazione dei Paesi industrializzati del G-7, cioè un organismo politico che serve gli interessi degli Stati partecipanti, ha detto il ministro. "Questi interessi non coincidono necessariamente con quelli della Svizzera".

Possibile rivalutazione

Parmelin ha poi aggiunto che il Consiglio federale riesaminerà "certamente" la questione dell'adesione qualora altre importanti piazze finanziarie, come Singapore, dovessero entrare a far parte della task force. Il consigliere federale non crede che la Svizzera possa subire ulteriori pressioni. "Finora non ho sentito alcuna pressione di questo tipo a livello ministeriale. Al contrario, ci sono sempre elogi per la buona cooperazione nell'adozione delle sanzioni dell'UE".

Le accuse mosse contro Berna

La prossima settimana la Camera del popolo voterà su una mozione dei Verdi per una rapida adesione della Svizzera alla task force. A marzo, i diplomatici di Francia, Italia, Germania, Stati Uniti, Canada, Giappone e Regno Unito avevano chiesto alla Svizzera di essere maggiormente coinvolta nella ricerca del denaro degli oligarchi. Avevano accusato la Confederazione di aver bloccato troppo pochi fondi.

Congelati fondi per miliardi

Anche l'ambasciatore statunitense in Svizzera, Scott Miller, aveva criticato la mancanza di cooperazione della Svizzera nelle sanzioni contro la Russia. La Svizzera potrebbe bloccare da 50 a 100 miliardi di franchi di beni russi, oltre ai 7,75 miliardi di franchi congelati. I Paesi che non si impegnano nella confisca dei beni russi devono aspettarsi pressioni, aveva dichiarato Miller in un'intervista a metà marzo.

Accuse rispedite al mittente

La Svizzera ha respinto fin dall'inizio le accuse degli ambasciatori del G7. L'ammontare dei beni congelati in Svizzera di persone, aziende e organizzazioni sanzionate è apprezzabile nel confronto internazionale, aveva dichiarato la Confederazione in una dichiarazione rilasciata in primavera. All'epoca, la somma dei beni congelati in Svizzera corrispondeva a un buon terzo dei 21,5 miliardi di euro congelati nell'intera UE.

4 giorni fa
Guerra in Ucraina
Esplosioni a Odessa, scatta l'allarme antiaereo in tutta l'Ucraina
L'amministratore militare regionale: "Non ci sono vittime, danneggiati un deposito di grano e dei terreni agricoli".

Esplosioni vengono segnalate in queste ore nella città meridionale di Odessa, con l'allarme antiaereo scattato in tutta l'Ucraina dopo il lancio di missili da crociera da parte di bombardieri strategici russi. Lo riportano i media locali. Le truppe russe hanno attaccato la regione di Odessa con missili e droni, sono stati danneggiati un deposito di grano e dei terreni agricoli, ha dichiarato l'amministrazione militare regionale su Telegram, citata da Ukrinform.

Nessuna vittima

"Le nostre unità di difesa aerea hanno distrutto due droni da combattimento e cinque missili. Purtroppo, alcuni obiettivi sono stati colpiti da proiettili nemici nel distretto di Berezivka. I terroristi russi hanno causato danni alle infrastrutture agricole: terreni agricoli e un deposito di grano", si legge nel messaggio. Non sono state segnalate vittime. I servizi di emergenza stanno ancora lavorando.

4 giorni fa
Guerra in Ucraina
Stoltenberg: "Dobbiamo prepararci a una guerra lunga"
Lo afferma il segretario generale della Nato, spiegando che "la maggior parte delle guerre durano più a lungo di quanto inizialmente previsto".

In un'intervista pubblicata ieri, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, avverte che bisognerà "prepararsi a una lunga guerra in Ucraina. La maggior parte delle guerre durano più a lungo di quanto previsto quando iniziano - afferma Stoltenberg al media tedesco Funke -. Dobbiamo quindi prepararci per una lunga guerra in Ucraina".

Gli scenari

"Vogliamo tutti una pace rapida - continuato il segretario generale della Nato -, ma allo stesso tempo dobbiamo riconoscere questo: se il presidente Volodymyr Zelensky e gli ucraini smetteranno di combattere, il loro Paese non esisterà più; se il presidente Vladimir Putin e la Russia depongono le armi, avremo la pace".

L'entrata nella Nato dell'Ucraina

Per quanto riguarda il desiderio di Kiev di aderire alla Nato, Stoltenberg assicura: "Non c'è dubbio che prima o poi l'Ucraina entrerà" nell'Alleanza atlantica. "Quando questa guerra finirà avremo bisogno di garanzie di sicurezza per l'Ucraina, altrimenti la storia potrebbe ripetersi", avverte il segretario generale della Nato.

5 giorni fa
Guerra in Ucraina
Allarme Usa: "Le armi inviate in Ucraina sono a rischio furto"
E' l'allarme contenuto in un rapporto del Pentagono che punta il dito in particolare contro un sito logistico in Polonia.

Le armi e le munizioni che i soldati Usa stanno muovendo attraverso l'Europa per trasferirle in Ucraina rischiano di essere rubate o di andare perdute perché le misure di sicurezza non vengono osservate in modo efficace. E' l'allarme contenuto in un rapporto del Pentagono che punta il dito in particolare contro un sito logistico in Polonia. La valutazione degli ispettori del dipartimento della difesa americano è avvenuta tra gennaio e giugno.

I trasferimenti interessati

Nel rapporto del Pentagono si citano due trasferimenti di armi. Il primo riguardava 60 container arrivati tramite in treno dalla Germania, insieme a sei obici M109A6 e sei porta munizioni per artiglieria M992. L'altro era il trasferimento di 14 Bradley M2A2, 12 obici e sette portamunizioni M992 trasportati a bordo di camion commerciali. In entrambi i casi, gli investigatori del dipartimento della difesa hanno constatato che i soldati incaricati di sorvegliare l'attrezzatura "non erano completamente preparati" per la loro missione. A giugno, inoltre, diverse scatole di munizioni sono state rubate da un treno ma poi recuperate dalla polizia polacca.

6 giorni fa
Estero
Assalto delle forze armate ucraine vicino Bakhmut
Stando allo Stato Maggiore di Kiev, l'esercito ha ottenuto un successo parziale nella zona di Klishchiyivka.

L'esercito ucraino ha ottenuto un successo parziale a Andriivka, vicino a Bakhmut, nel Donetsk: ha reso noto nel rapporto della mattina lo Stato maggiore di Kiev, come riportano i media nazionali. "Le forze di difesa hanno ottenuto un successo parziale nella zona di Klishchiyivka nel corso delle operazioni di assalto, hanno catturato Andriivka nella regione di Donetsk, hanno inflitto al nemico perdite significative in termini di uomini e attrezzature e stanno consolidando le loro posizioni", ha dichiarato lo Stato Maggiore in un comunicato.

8 giorni fa
Estero
Putin: "Prospettive di cooperazione militare con Kim"
"La Russia è un Paese autosufficiente, ma nell'ambito delle attuali regole ci sono delle opportunità a cui prestiamo attenzione e che discutiamo", ha sottolineato Putin.

Ci sono "prospettive" per una cooperazione in campo militare tra la Russia e la Corea del Nord. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un'intervista alla televisione Rossiya 1, ripresa dall'agenzia Ria Novosti. "La Russia è un Paese autosufficiente, ma nell'ambito delle attuali regole ci sono delle opportunità a cui prestiamo attenzione e che discutiamo", ha sottolineato Putin.

Il commento ucraino

"La Corea del Nord fornisce armi alla Russia già da un mese e mezzo, in particolare proiettili da 122 e 152 millimetri, nonché missili Grad ", ha affermato dal canto suo davanti ai media il capo dell'intelligence militare ucraino Kyrylo Budanov, commentato il vertice odierno tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente russo Vladimir Putin nell'Estremo Oriente russo. Lo riporta Unian.

8 giorni fa
Estero
Kim Jong-un brinda a 'nuove vittorie per la Russia'
Il presidente russo Vladimir Putin ha risposto con un brindisi al "rafforzamento della cooperazione"

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha fatto un brindisi a "nuove vittorie per la Russia" e all'amicizia tra Mosca e Pyongyang durante una cena ufficiale che ha fatto seguito ai suoi colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. Il presidente russo Vladimir Putin ha risposto con un brindisi al "rafforzamento della cooperazione" con la Corea del Nord.

8 giorni fa
Estero
Finiti i colloqui tra Putin e Kim
Dopo l'incontro, è in programma una cena ufficiale.

Si sono conclusi, dopo due ore, i colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un, prima in presenza delle delegazioni e poi faccia a faccia. Lo ha riferito il servizio stampa del Cremlino. Ora è in programma una cena ufficiale.

8 giorni fa
Estero
Kim Jong-un, 'relazioni con Mosca elevate a nuovo livello'
Il leader nordcoreano Kim Jong-un si è detto convinto che l'incontro odierno con il presidente russo Vladimir Putin contribuirà ad "elevare ad un nuovo livello" le relazioni tra i due Paesi.

La Russia "si è alzata in piedi per difendere la sua sovranità e sicurezza opponendosi alle forze egemoniche", ha aggiunto il leader, citato dall'agenzia russa Ria Novosti riguardo all'incontro con il presidente russo Vladimir Putin.

I ministri degli Esteri e della Difesa russi e nordcoreani partecipano ai colloqui in corso al cosmodromo russo di Vostochny tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un. In precedenza la parte russa aveva annunciato che i negoziati si sarebbero svolti alla presenza delle delegazioni e poi, se necessario, sarebbero proseguiti soltanto tra i due leader. Secondo l'agenzia Tass, della delegazione coreana fanno parte anche il capo del dipartimento del Comitato centrale del Partito dei lavoratori, generale Park Jong Chong, e i segretari del Comitato centrale Oh Soo Yong e Park Tae Seong. Da parte russa sono presenti anche il ministro dei Trasporti Vitaly Savelyev e quello delle Risorse naturali Alexander Kozlov.

8 giorni fa
Estero
Kim Jong-un, "siamo con la Russia contro l'imperialismo"
Il leader nordcoreano ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin presso il cosmodromo di Vostotchny.

La Corea del Nord sostiene tutte le decisioni delle autorità russe e intende rimanere al fianco di Mosca per "combattere contro l'imperialismo". Lo ha detto il leader Kim Jong-un, citato dall'agenzia Interfax, in occasione del suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Le immagini della televisione di Stato russa hanno mostrato Putin che si diceva "molto contento" di vedere Kim mentre le due delegazioni si incontravano per i colloqui a cui partecipano anche il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, e il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov

Prima dell'avvio dei colloqui i due capi di stato hanno visitato un sito di assemblaggio e lancio di razzi presso il cosmodromo di Vostotchny, nella Russia orientale. "I leader hanno ispezionato i siti del nuovo cosmodromo: un'officina di assemblaggio per il lanciatore Angara (la nuova generazione di razzi russi, ndr), un sito di lancio per i lanciatori Soyuz-2 e un sito di lancio in costruzione per Angara", ha dichiarato il Cremlino in un comunicato.

8 giorni fa
Estero
Putin e Kim Jong Un si incontrano a Vostochny
I colloqui tra i due leader si concentreranno principalmente sulla cooperazione bilaterale.

Il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un si sono incontrati al centro spaziale Vostochny, nella regione russa dell'Amur, nell'Estremo Oriente russo. Secondo un corrispondente della Tass, i due leader hanno avuto una breve conversazione. Successivamente, Putin e Kim terranno negoziati nel formato esteso e, possibilmente, un incontro privato.

Il treno del leader nordcoreano si è fermato vicino all'edificio di prova e assemblaggio del centro spaziale. Kim e la sua delegazione sono scesi dal treno e hanno camminato su un tappeto rosso davanti alle guardie d'onore, che portavano le bandiere delle due nazioni. Il presidente russo è arrivato questa mattina stessa a Vostochny dalla regione di Primorye, dove ha partecipato al Forum economico orientale.

Kim Jong Un è stato accolto dal ministro delle Risorse naturali Alexander Kozlov e dal capo del Dipartimento del Protocollo di Stato del Ministero degli Esteri russo, Igor Bogdashov.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto in precedenza - scrive la Tass - che i colloqui si concentreranno principalmente sulla cooperazione bilaterale, compresi i legami commerciali ed economici e gli scambi culturali. Oltre a ciò - aggiunge - i leader avranno un ampio scambio di opinioni sulla situazione nella regione e sugli affari internazionali in generale.

9 giorni fa
Svizzera
Sminamento in Ucraina, prosegue il lavoro degli specialisti svizzeri
Attualmente sono attivi 200 collaboratori della Fondazione svizzera per lo sminamento, che hanno messo in sicurezza oltre 120mila metri quadrati di terreno.

Finora le squadre della Fondazione svizzera per lo sminamento (FSD) attive in Ucraina hanno messo in sicurezza oltre 120'000 metri quadrati di terreno. Lo comunica la stessa organizzazione, stilando un bilancio, ma saranno necessari "secoli" per bonificare l'intero Paese.

Attivi 200 collaboratori

In Ucraina si trovano più di 200 collaboratori della FSD, che sono al lavoro nelle regioni di Kharkiv e Chernihiv. Il loro compito è indagare su zone potenzialmente pericolose e organizzare incontri di sensibilizzazioni ai rischi nelle scuole e nei villaggi. A Chernihiv, il progetto di sminamento ha raggiunto la sua velocità di crociera e sarà rafforzato con altri tre team supplementari in gennaio, informa la FSD. A Kharkiv le nuove squadre stanno completando la loro formazione e finendo di acquisire le attrezzature necessarie, per poi entrare in servizio nelle prossime settimane.

I finanziamenti

La FSD si sta inoltre adoperando per ottenere nuovi finanziamenti, così da ampliare la propria area di intervento. Per il 2023 è già stata assicurata una somma di 20 milioni di franchi.

9 giorni fa
Estero
Kim Jong Un è arrivato in Russia
L'incontro con Putin è previsto 'in settimana'.

Il treno blindato su cui viaggia il leader nordcoreano Kim Jong Un è entrato in Russia. Lo ha confermato l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, in vista di un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Il treno ha attraversato la regione di Primorsky dalla Corea del Nord, ha detto l'agenzia, mostrando le immagini di un treno verde scuro trainato lungo un binario da una locomotiva delle ferrovie russe. L'ingresso in Russia era stato rivelato in precedenza dal ministero della Difesa della Corea del Sud.

L'incontro con Putin entro la settimana

Kim incontrerà Putin "entro questa settimana", secondo i media russi. Esperti dicono che Mosca probabilmente chiederà a Pyongyang proiettili di artiglieria e missili anticarro in cambio di tecnologia satellitare avanzata e sottomarini a propulsione nucleare. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto ai media russi che i due leader discuteranno di "temi sensibili" ignorando gli "avvertimenti" degli Stati Uniti, secondo cui la Corea del Nord "pagherebbe un prezzo" se fornisse a Mosca armi per il conflitto in Ucraina. "Nel costruire le nostre relazioni con i nostri vicini, compresa la Corea del Nord, per noi la cosa più importante sono gli interessi dei nostri due Paesi, non gli avvertimenti di Washington", ha aggiunto Peskov.

10 giorni fa
Estero
Kim Jong Un in viaggio verso la Russia
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Il leader nordcoreano è attesto in questi giorni per una visita nell'Estremo Oriente russo.

Il leader nordcoreano Kim Jong Un sarebbe partito per la Russia su un treno per un vertice con il presidente Vladimir Putin. Lo riferisce l'emittente sudcoreana YTN, ripresa dal Guardian. Secondo l'emittente sudcoreana YTN, Kim Jong-un si sta lentamente spostando all'interno della Corea del Nord verso il confine nord-orientale a bordo di un treno privato. Secondo Ytn, sarebbe possibile dopodomani un incontro con Putin. Fonti citate dall'agenzia russa Interfax hanno confermato che il leader nordcoreano è atteso in questi giorni per una visita nell'Estremo Oriente russo. "Ci stiamo preparando per questa visita da lungo tempo", ha detto il rappresentante del governo locale di una delle regioni di questa parte della Russia. Non sono stati forniti altri dettagli. La precedente visita di Kim Jong-un in Russia, nel 2019, era cominciata con l'ingresso del suo treno blindato alla stazione di Chasan, in territorio russo al confine con la Corea del Nord. Successivamente si era recato a Vladivostok. Anche le visite del padre e del nonno dell'attuale leader, Kim Jong Il e Kim Il Sung, erano cominciate da Chasan.

10 giorni fa
Estero
Mosca verso una nuova mobilitazione forzata?
Stando alle autorità ucraine, la Russia sarebbe pronta a mobilitare fino a 700mila persone per compensare le perdite subite finora.

Mosca vuole mobilitare fino a 700 mila persone in Russia e nei territori ucraini occupati per compensare le forti perdite subite finora: lo afferma lo Stato Maggiore dell'esercito di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. Secondo lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, a causa delle grandi perdite subite dall'inizio dell'invasione, nel prossimo futuro Mosca inizierà una massiccia mobilitazione forzata della popolazione - sia in Russia sia nei territori occupati dell'Ucraina - che secondo alcune stime potrebbe coinvolgere da 400 mila a 700 mila persone.

Intanto, il capo del Consiglio di difesa della città, Oleksandr Vilkul, come riporta Rbc-Ucraina, ha reso noto che "missili ad alta velocità" si stanno dirigendo verso Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nella regione di Dnipropetrovsk. In precedenza, Vilkul aveva reso noto che esplosioni erano state udite questa mattina in città. Diverse regioni ucraine sono in stato di allerta aerea, ha reso noto l'Aeronautica militare.

11 giorni fa
Estero
Kiev, per la prima volta combustibile Usa per i reattori: "un giorno storico"
Documenti firmati anche con altri paesi tra cui Finlandia, Repubblica Ceca e Slovacchia.

L'Ucraina ha ricevuto il primo lotto di combustibile nucleare americano, che permetterà al Paese di porre fine al monopolio russo in questo settore: lo ha dichiarato al canale United News il ministro dell'Energia, Herman Galushchenko, come riporta Rbc-Ucraina.

"Un giorno storico", "la fine del monopolio russo"

"Oggi è un giorno storico, un evento storico, perché per la prima volta abbiamo caricato i reattori di tipo 440 con il combustibile prodotto dalla Westinghouse insieme agli specialisti ucraini", ha affermato Galushchenko. "Oggi poniamo fine al monopolio russo su questo tipo di combustibile", ha aggiunto.Il ministro ha spiegato che fino a poco tempo fa questo tipo di combustibile era prodotto esclusivamente dalla Russia, e quindi molti Paesi dipendevano da Mosca.  "Oggi metteremo fine a questo. Sono già stati firmati alcuni documenti con alcuni Paesi come Finlandia, Repubblica Ceca e Slovacchia. In futuro, lavoreremo per sostituire completamente la Russia in questo settore", ha sottolineato.

11 giorni fa
Estero
Erdogan, "non emarginare la Russia nell'accordo sul grano"
Il presidente turco è tornato sulla questione dell'esportazione del grano attraverso il Mar Nero.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiesto che la Russia non venga "emarginata" nei colloqui per rilanciare l'accordo per l'esportazione di grano ucraino attraverso il Mar Nero.
"Nessun processo che emargini la Russia sull'iniziativa del grano del Mar Nero sarà praticabile", ha detto Erdogan ai giornalisti dopo la chiusura del vertice del G20 a Nuova Delhi, annunciando un prossimo incontro sulla questione tra i rappresentanti di Russia, Ucraina e Nazioni Unite, senza specificare una data o un luogo preciso.

13 giorni fa
Guerra in Ucraina
Missili russi contro 3 città, un morto e 45 feriti
La Russia ha colpito una stazione di polizia a Kryvvi Rih, nell'oblast di Dnipropetrovsk, danneggiando anche gli edifici residenziali vicini, ha riferito il ministro ucraino dell'Interno Ihor Klymenko, secondo cui un agente di polizia è stato ucciso e altri sei dipendenti sono rimasti feriti.

Questa mattina le truppe russe hanno lanciato attacchi missilistici in Ucraina contro le città di Kryvvi Rih, Zaporizhzhia e Sumy, uccidendo una persona e ferendone almeno 45. Lo riferisce il Kyiv Independent citando fonti ufficiali. La Russia ha colpito una stazione di polizia a Kryvvi Rih, nell'oblast di Dnipropetrovsk, danneggiando anche gli edifici residenziali vicini, ha riferito il ministro ucraino dell'Interno Ihor Klymenko, secondo cui un agente di polizia è stato ucciso e altri sei dipendenti sono rimasti feriti.

Gli attacchi

Stando all'ultimo aggiornamento, negli attacchi di questa mattina a Kryvvi Rih sono rimaste ferite complessivamente 41 persone, ha riferito Oleksandr Vilkul, capo dell'amministrazione militare della città. Diciannove persone sono state ricoverate in ospedale. Secondo il governatore dell'oblast di Dnipropetrovsk Serhii Lysak, tre edifici amministrativi e sette edifici residenziali sono stati danneggiati, scrive Kyiv Independent. Nel nord-est di Sumy, inoltre, un missile russo ha colpito un condominio a due piani, provocando un incendio su larga scala e danneggiando oltre 20 case e otto veicoli, ha riferito il dipartimento regionale del servizio di emergenza statale. Secondo la polizia dell'oblast di Sumy, nell'attacco sono rimaste ferite tre persone, tra cui una coppia di anziani salvata dalle macerie. Un altro uomo è stato ferito a Zaporizhzhia, stando al sindaco ad interim Anatolii Kurtiev. L'onda d'urto ha frantumato le finestre di diversi grattacieli e istituti scolastici, ha detto Kurtiev su Telegram.

14 giorni fa
Guerra in Ucraina
È iniziato l'export di grano attraverso i porti croati
Svyridenko ha discusso dell'export di grano con il premier croato Andriy Plenkovich durante un incontro bilaterale al vertice dell'iniziativa dei Tre Mari a Bucarest.

Kiev ha iniziato a esportare grano attraverso i porti croati: lo ha detto la ministra dell'economia ucraina Yulia Svyridenko, come riporta Rbc-Ucraina. Svyridenko ha discusso dell'export di grano con il premier croato Andriy Plenkovich durante un incontro bilaterale al vertice dell'iniziativa dei Tre Mari a Bucarest.

14 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Il ministero della difesa sia più efficiente"
Lo ha detto oggi il presidente Volodymyr Zelensky nel presentare il nuovo ministro della difesa Rustem Umerov.

I soldati ucraini impegnati al fronte sono la "priorità principale" del ministero della difesa, che deve intraprendere cambiamenti "immediati" per il "loro bene": lo ha detto oggi il presidente Volodymyr Zelensky nel presentare il nuovo ministro della difesa Rustem Umerov. "Il ministero della difesa è responsabile del coordinamento dell'intero settore della difesa - ha scritto Zelensky su Telegram -. Il soldato ucraino è la priorità principale delle forze di difesa. Se sono necessari cambiamenti nelle forze di difesa per il bene e la forza del soldato, allora tali cambiamenti devono essere immediati. Questo vale per tutto: dalle procedure burocratiche che sottraggono tempo ed energia ai soldati, alle forniture per i nostri soldati". "Tutto ciò che può essere digitalizzato deve essere digitalizzato - ha aggiunto -. Ogni procedura burocratica che può essere cancellata deve essere cancellata. Ogni articolo che può salvare la vita e la salute dei soldati deve essere trovato e fornito all'esercito ucraino. Abbiamo bisogno di una nuova filosofia di atteggiamento nei confronti dei soldati ucraini: le persone non sono sacrificabili. Il loro tempo e il loro impegno sono un valore per lo Stato".

"Serve più fiducia"

Zelensky ha inoltre sottolineato che "le Forze di difesa dell'Ucraina hanno la più grande esperienza al mondo di difesa di successo nella guerra moderna. Tutto ciò che garantisce tale protezione dovrebbe funzionare per ogni soldato ucraino, per il nostro Stato in generale e per la sicurezza dei nostri partner. Questo deve essere fatto. Volutamente. Questo vale per tutto: dall'addestramento dei soldati al supporto medico delle brigate, dal supporto in combattimento alla comunicazione con i parenti dei nostri soldati". "E, soprattutto, serve più fiducia - ha concluso -. Fiducia nelle decisioni prese, fiducia negli acquisti fatti, fiducia nella fornitura pianificata ed eseguita e fiducia nella comunicazione tra le unità e nei collegamenti di cui hanno bisogno del sistema di difesa dell'Ucraina. Sono sicuro che Rustem Umerov sarà in grado di fornirla".

16 giorni fa
Zelenska
"Mi manca mio marito, ai nostri figli manca il padre"
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La first lady ucraina ha concesso un'intima intervista alla Bbc, in cui racconta le conseguenze del conflitto sull'unità della famiglia presidenziale.

"Potrebbe sembrare un po' egoista, ma ho bisogno che mio marito, non una figura storica, sia al mio fianco" e anche "ai nostri figli manca il padre", ma "restiamo forti, abbiamo forza sia emotiva che fisica. E sono sicura che ce la faremo insieme": lo ha detto la 'first lady' ucraina Olena Zelenska in una intervista insolitamente intima alla Bbc, in cui racconta l'impatto emotivo che la guerra ha avuto sulla sua famiglia.

"Non ci vediamo quanto vorremmo"

Quando la Russia ha invaso l'Ucraina nel febbraio 2022, Olena Zelenska ha trascorso mesi nascosta in luoghi segreti con i suoi figli con "una costante sensazione di adrenalina" - racconta - ma con il passare del tempo, ha ritenuto che fosse "necessario" iniziare a vivere la vita "nelle condizioni esistenti". La guerra ha portato l'ex sceneggiatrice sotto i riflettori, e da allora ha viaggiato per il mondo per incontrare leader e tenere discorsi. "Non viviamo insieme con mio marito, la famiglia è separata" - ha detto Olena Zelenska alla BBC: "Abbiamo l'opportunità di vederci ma non così spesso come vorremmo. A mio figlio manca suo padre".

Incertezza

"Mi addolora vedere che i miei figli non possano pianificare nulla" - ha aggiunto -. Mia figlia ha 19 anni, a quell'età si sognano viaggi, nuove sensazioni, emozioni. Lei non ha questa opportunità".

Esempio

Olena e Volodymyr stanno insieme dai tempi del liceo, e hanno poi continuato a lavorare insieme: lui come attore e lei come sceneggiatrice. "Credo in lui. E lo sostengo. So che ha abbastanza forza. Per qualsiasi altra persona che conosco, penso che sarebbe molto più difficile questa situazione. È davvero una persona molto forte e resiliente. E questa resilienza è ciò di cui tutti abbiamo bisogno in questo momento". E anche lei si è fatta forza: "Spero davvero di poter ispirare qualcuno, di poter dare speranza o consigli a qualcuno, o di dimostrare con il mio esempio che viviamo, lavoriamo, andiamo avanti". E i prossimi giorni? "Gli ucraini non possono essere sicuri del domani o avere fiducia nel futuro", ha spiegato. "Abbiamo una grande speranza per la vittoria, ma non sappiamo quando arriverà. E questa lunga attesa, lo stress costante, hanno il loro prezzo."

17 giorni fa
Estero
Zelensky, "Sostituisco il ministro della Difesa, abbiamo bisogno di nuovi approcci"
"Oleksii Reznikov ha vissuto più di 550 giorni di guerra su larga scala. Credo che il ministero abbia bisogno di nuovi approcci", ha dichiarato Zelensky.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato nel suo discorso serale di voler sostituire il ministro della Difesa Oleksii Reznikov. Al suo posto Rustem Umerov.

"Ho deciso di sostituire il ministro della Difesa ucraino. Oleksii Reznikov ha vissuto più di 550 giorni di guerra su larga scala. Credo che il ministero abbia bisogno di nuovi approcci e di altre forme di interazione sia con i militari che con la società.

Rustem Umerov dovrebbe ora dirigere il ministero. La Verkhovna Rada lo conosce bene e Umerov non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Mi aspetto che il Parlamento sostenga questo candidato" ha concluso Zelensky.

Reznikov era stato accusato di essere coinvolto in un caso di corruzione su alcune forniture militari a prezzo gonfiato ed era dato per dimissionario già da qualche giorno. Ora potrebbe essere riciclato come ambasciatore nel Regno unito.

Reznikov aveva sempre respinto le accuse di corruzione, anche se secondo un'inchiesta realizzata da diversi media ucraini, nell'autunno del 2022 il ministero della Difesa aveva firmato un contratto con un'azienda turca per la fornitura di uniformi invernali, il cui prezzo dopo la firma è triplicato. Il suo posto sarà preso dal capo del Fondo del demanio statale Rustem Umerov.

17 giorni fa
Estero
Kiev, finora liberati 47 km quadrati di territorio vicino Bakhmut
Tre chilometri quadrati, secondo le autorità ucraine, sarebbero stati riconquistati la scorsa settimana.

Le forze ucraine hanno liberato finora 47 chilometri quadrati di territorio vicino alla città occupata di Bakhmut, nell'est del Paese, di cui tre la settimana scorsa: lo ha reso noto su Telegram la viceministra della Difesa, Hanna Malyar.

"Nel settore di Bakhmut, il nemico sta conducendo azioni difensive per frenare l'avanzata delle nostre truppe e sta tentando senza successo di riguadagnare il terreno perduto nelle aree di Klishchiyivka, Kurdyumivka, Ozaryanivka nella regione di Donetsk - ha aggiunto -. Abbiamo ottenuto qualche successo nell'area di Klishchiyivka".

18 giorni fa
Estero
Mosca, "colpito un porto ucraino sul Danubio"
Il sito colpito si trova al confine con la Romania, paese NATO.

Mosca ha reso noto di aver colpito un porto ucraino sul Danubio al confine con la Romania: lo ha dichiarato l'Esercito.

19 giorni fa
Estero
Russia fuori dal Nobel, per Kiev 'una vittoria dell'umanesimo'
La decisione del Comitato del Nobel di revocare l'invito all'ambasciatore russo alla cerimonia di premiazione è stata ben accolta dalle autorità ucraine.

L'Ucraina ha definito una "vittoria dell'umanesimo" la decisione del Comitato del Nobel di revocare l'invito all'ambasciatore russo alla cerimonia di premiazione di quest'anno a Stoccolma. "Una vittoria dell'umanesimo", ha scritto su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri Oleg Nikolenko, il quale ha auspicato che una "decisione simile" venga presa in occasione della consegna del Premio Nobel per la Pace, che si terrà a Oslo. Per ora il Comitato ha mantenuto l'invito senza restrizioni alla cerimonia di consegna del Nobel per la pace, escludendo invece dalle altre premiazioni Russia, Bielorussia e Iran.

19 giorni fa
Estero
Nobel, revocato l'invito all'ambasciatore russo
© Shutterstock
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Anche l'ambasciatore iraniano e quello bielorusso non sono stati invitati alla cerimonia a Stoccolma.

La fondazione Nobel ha appena annunciato che revocherà l'invito all'ambasciatore russo, a quello iraniano e a quello bielorusso per la cerimonia di premiazione dei Nobel, secondo quanto riportato dalla Tv di servizio pubblico svedese, Svt. In un comunicato, la fondazione Nobel riporta che le "forti reazioni in Svezia" l'hanno spinta a cambiare decisione: "Il consiglio della fondazione Nobel ha deciso di ripetere l'eccezione alla prassi ordinaria dell'anno scorso e non invitare la Russia, la Bielorussia e l'Iran alla cerimonia a Stoccolma". Alla cerimonia a Oslo per il Nobel della Pace saranno però invitati tutti gli ambasciatori.

Le proteste

Prima del dietrofront della fondazione, diversi esponenti politici svedesi hanno criticato la decisione e annunciato di non voler assistere alla cerimonia, qualora vi partecipasse l'ambasciatore russo. Perfino il Re Carlo XVI Gustavo di Svezia si è detto "sorpreso" della decisione di invitare l'ambasciatore di Mosca e secondo quanto dichiarato dall'ufficio stampa della Famiglia Reale, si sarebbe riservato di "riflettere" se partecipare o meno alla cerimonia a dicembre. Le pressioni hanno portato ad un cambiamento della lista degli invitati a Stoccolma ma, come detto, alla cerimonia di Oslo per il Nobel della Pace saranno invitati tutti gli ambasciatori.

19 giorni fa
Estero
Distrutti droni che tentavano di colpire il ponte di Crimea
Stando al ministero della Difesa russo, le forze armate hanno distrutto una barca sommergibile e due droni navali.

Le forze armate russe hanno distrutto nella notte una barca sommergibile senza equipaggio che tentava nuovamente di colpire il ponte della Crimea. Lo scrive l'agenzia Tass, citando il ministero della Difesa russo. Il drone navale è stato colpito verso le 2.10 ora locale nel Mar Nero. Le forze armate russe hanno poi distrutto in un secondo momento altri due droni navali diretti contro il ponte della Crimea, riporta sempre il ministero della Difesa russo.

20 giorni fa
Guerra in Ucraina
Allarmi bomba in tutte le scuole di Kiev
Le autorità decideranno insieme alla polizia se è necessaria l'evacuazione dei bambini e degli insegnanti, prosegue la nota.

La polizia ucraina ha reso noto che sono stati segnalati oggi allarmi bomba in tutte le scuole di Kiev, nel primo giorno del nuovo anno scolastico: lo riportano i media ucraini. "Abbiamo ricevuto informazioni sulla presenza di bombe nelle scuole di Kiev... Tutti gli istituti scolastici sono controllati dalle forze di polizia di Kiev", si legge in un comunicato. Le autorità decideranno insieme alla polizia se è necessaria l'evacuazione dei bambini e degli insegnanti, prosegue la nota. "Tutti gli istituti scolastici sono controllati dalle forze di polizia di Kiev con il coinvolgimento del Servizio di emergenza dello Stato", ha detto all'agenzia di stampa Afp una portavoce della polizia, Yulia Girdvilis, invitando la popolazione a "mantenere la calma".

Quattro milioni di studenti cominciano la scuola

Quasi quattro milioni di studenti stanno tornando a studiare oggi in Ucraina, sia virtualmente che in classe, ha dichiarato il ministero dell'Istruzione ucraino. Dall'inizio dell'invasione del Paese da parte della Russia il 24 febbraio 2022, migliaia di scuole ucraine sono state danneggiate o distrutte. "La nazione ha preservato l'opportunità per i bambini di andare a scuola in Ucraina", ha dichiarato sui social media il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. "Gli insegnanti ucraini sono dei veri eroi", ha aggiunto. Più di 3,6 milioni di bambini frequentano la scuola in Ucraina, di cui quasi 900'000 studiano a distanza, ha precisato Yermak. "L'importante è che i nostri figli studino", ha dichiarato il generale Valery Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate ucraine. "E i nostri educatori, insegnanti e docenti insegneranno. Perché la conoscenza e la cultura sono ciò che ci distingue dal nemico", ha sottolineato. Da parte sua, il sindaco della città occidentale di Leopoli, Andriy Sadovy, ha affermato che gli studenti impareranno a pilotare i droni, pubblicando una foto di ragazzi dietro ai computer. "Questa è la nostra nuova realtà", ha dichiarato sui social media.

20 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Una barriera di navi affondate russe a difesa del ponte di Crimea"
Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.

La Russia ha creato una barriera sottomarina di navi affondate attorno al ponte di Crimea (o ponte di Kerch) per proteggerlo da eventuali altri attacchi ucraini con droni marini. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. "La Russia sta impiegando una serie di difese passive, come generatori di fumo e barriere sottomarine, oltre a misure di difesa attiva come i sistemi di difesa aerea, per rafforzare la sicurezza degli attraversamenti e minimizzare i danni di futuri attacchi", si legge nel rapporto pubblicato su X.

Il ponte

"L'importanza del ponte sia per la logistica sia per il simbolismo dell'occupazione russa richiede queste ampie misure di protezione", commentano gli esperti di Londra. Le immagini satellitari, aggiungono, confermano - a partire dal 29 agosto - la creazione di una "barriera sottomarina di navi sommerse e bracci di contenimento per scoraggiare gli attacchi dei veicoli di superficie senza equipaggio (Usv) contro il ponte di Crimea". In particolare, nella parte meridionale del ponte, questa barriera comprende diverse navi distanti 160 metri l'una dall'altra, collocate nello stesso punto in cui il ponte è stato colpito il 17 luglio scorso dagli Usv ucraini "Sea Baby". Altre contromisure per proteggere il ponte, conclude il rapporto, includono l'uso di generatori di fumo Tda-3 montati su camion, che sono stati testati il 24 maggio scorso e sono stati impiegati il 12 agosto.

20 giorni fa
Guerra in Ucraina
Attacco russo nella regione di Vinnytsia, 3 feriti
Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento video al Forum The European House-Ambrosetti a Cernobbio ha dichiarato che "senza la Crimea, senza il Donbass e i territori occupati non ci potrà essere una pace sostenibile in Ucraina e quindi nemmeno nell'area europea".

Tre persone sono rimaste ferite nell'attacco missilistico russo nella regione ucraina di Vinnytsia che ha colpito un'impresa privata: lo ha reso noto il capo dell'Amministrazione militare regionale, Serhiy Borzov, come riporta Rbc-Ucraina. Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento video al Forum The European House-Ambrosetti a Cernobbio ha dichiarato che "senza la Crimea, senza il Donbass e i territori occupati non ci potrà essere una pace sostenibile in Ucraina e quindi nemmeno nell'area europea". "L'Ucraina - ha aggiunto - essendo una nazione civilizzata non riconosce la parte di Crimea che appartiene alla federazione russa, altri Paesi non riconoscono questo e quindi la situazione non è sostenibile e ci sarà un caos permanente, è questo che cerca la Russia. Questo può essere risolto in modo diplomatico o militare. Le truppe russe dovrebbero lasciare la penisola senza ulteriori pressioni, consentirebbe di risparmiare vite".

20 giorni fa
Guerra in Ucraina
Mosca: "Intercettato e abbattuto un altro drone diretto verso la capitale"
Il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, ha reso noto che le unità di difesa aerea russe hanno intercettato oggi un altro drone - dopo quello di ieri - mentre si dirigeva verso la capitale. Lo riporta la Tass.

Il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, ha reso noto che le unità di difesa aerea russe hanno intercettato oggi un altro drone - dopo quello di ieri - mentre si dirigeva verso la capitale. Lo riporta la Tass. "Oggi le unità di difesa aerea in servizio hanno intercettato un altro drone che cercava di avvicinarsi a Mosca", ha scritto il sindaco sul suo canale Telegram, precisando che il velivolo senza pilota è stato intercettato nella zona di Lyubertsy, una città satellite alle porte di Mosca. Non sono stati segnalati danni o vittime, ha aggiunto Sobyanin.

Drone abbattuto

Poco fa, il ministero della Difesa russo ha reso noto di avere abbattuto questa mattina un altro drone ucraino nella regione di Belgorod: lo riporta la Tass. "Questa mattina alle 7:30 ora di Mosca (le 6:30 in Svizzera), le forze russe hanno sventato il tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico alle strutture russe con un drone di tipo aereo - ha dichiarato il ministero -. Il velivolo senza equipaggio è stato distrutto dai sistemi di difesa aerea sopra la regione di Belgorod". Il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha affermato da parte sua che non ci sono state vittime o danni.

22 giorni fa
Consiglio federale
Nuove sanzioni da Berna contro la Bielorussia
Lo ha comunicato oggi il Consiglio federale, annunciando di aver ripreso le ultime misure decise dall'Unione europea il 3 agosto. Le nuove disposizioni riguardano il divieto di esportare beni e tecnologie per un uso nell'aviazione o nell'industria spaziale.

La Svizzera adotta nuove sanzioni nei confronti della Bielorussia. Lo ha comunicato oggi il Consiglio federale, annunciando di aver ripreso le ultime misure decise dall'Unione europea il 3 agosto. In una nota, il Governo ricorda che il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) aveva già esteso il 15 agosto le sanzioni svizzere, come da sua competenza, a 38 persone e 3 organizzazioni. Quelle adottate oggi, che entreranno in vigore alle 18.00, si giustificano col fatto che la Bielorussia è tuttora coinvolta nell'aggressione russa contro l'Ucraina, spiega l'esecutivo.

Nuove sanzioni

Le nuove disposizioni riguardano il divieto di esportare beni e tecnologie per un uso nell'aviazione o nell'industria spaziale. Oltre ai veicoli di navigazione aerea o spaziale, l'elenco dei beni oggetti di divieto include, tra gli altri, reattori, propulsori e pneumatici di gomma. Sono previste deroghe per i veicoli di navigazione aerea utilizzati anche nel settore medico. È stata inoltre estesa la lista dei beni destinati al rafforzamento militare e tecnologico della Bielorussia. Ora, ad esempio, non è più possibile esportare dispositivi semiconduttori o circuiti elettronici. Aggiornati anche i divieti di esportazione concernenti i beni e le tecnologie a duplice impiego e i beni destinati al rafforzamento militare e tecnologico della Bielorussia.

22 giorni fa
Guerra in Ucraina
Il Gruppo Wagner lancia campagna di reclutamento
"Ragazzi, chi vuole trovare un lavoro deve rendersi conto che già ora è necessario raccogliere un pacchetto di documenti per l'assunzione", recita l'annuncio. "Vi invitiamo a rivolgervi all'agenzia 'turistica' WAGNER GROUP©", prosegue il messaggio fornendo un numero di telefono e un indirizzo di posta elettronica da contattare.

Il Gruppo Wagner ha lanciato oggi sul suo canale Telegram una campagna di reclutamento invitando gli aspiranti combattenti a contattare il suo call center. Requisito principale: una buona forma fisica. "Ragazzi, chi vuole trovare un lavoro deve rendersi conto che già ora è necessario raccogliere un pacchetto di documenti per l'assunzione", recita l'annuncio. "Vi invitiamo a rivolgervi all'agenzia 'turistica' WAGNER GROUP©", prosegue il messaggio fornendo un numero di telefono e un indirizzo di posta elettronica da contattare. Tra i documenti necessari, sottolinea, sono obbligatori il passaporto, una fedina penale pulita, oltre a un elettrocardiogramma e il certificato che attesti la salute orale. "Ma il fattore più importante è il superamento del test di idoneità fisica - conclude l'annuncio -: Corsa di 1 chilometro in 4 minuti e 30 secondi. Trazioni alla sbarra per 13 volte". Lo scorso 24 agosto, all'indomani dell'incidente aereo costato la vita al fondatore Yevgeny Prigozhin, i mercenari della Wagner si erano impegnati a "portare a termine tutti i compiti" che erano stati loro assegnati.

25 giorni fa
Estero
Confermata la morte di Prigozhin
Lo ha rilevato un test del DNA, effettuato in Russia.

Il test del Dna, effettuato in Russia, ha confermato l'identificazione del capo della Wagner Yevgheny Prigozhin fra i morti dell'incidente aereo di mercoledì. Lo conferma la commissione d'inchiesta russa sull'incidente, citata dalle agenzie. "I test genetici molecolari" sui resti ritrovati dopo lo schianto del jet privato di Prigozhin nella regione di Tver, fra Mosca e San Pietroburgo, "sono terminati", ha fatto sapere la Commissione d'inchiesta russa, e le identità delle 10 vittime di cui sono stati ritrovati i resti "corrispondono alla lista" dei passeggeri e dei membri dell'equipaggio dell'aereo, fra i quali figuravano, oltre a Prigozhin, anche il fondatore del Gruppo Wagner, Dmitri Utkin. Il comunicato non fornisce altri dettagli.

un mese fa
Guerra in Ucraina
"I mercenari Wagner lasciano la Bielorussia per la Russia"
Lo ha detto il portavoce del Servizio di Guardia di Frontiera ucraino, Andriy Demchenko, al canale United News, come riporta Ukrinform.

Il numero di mercenari russi in Bielorussia sta gradualmente diminuendo: la maggior parte di loro torna in Russia. Lo ha detto il portavoce del Servizio di Guardia di Frontiera ucraino, Andriy Demchenko, al canale United News, come riporta Ukrinform. "Anche prima degli eventi del 23 agosto, che hanno avuto luogo nella Federazione Russa, abbiamo registrato che il numero di mercenari russi in Bielorussia stava diminuendo", ha affermato Demchenko riferendosi all'incidente aereo di mercoledì costato la vita a Yevgeny Prigozhin. "Non in modo significativo, ma gradualmente il numero di mercenari in Bielorussia stava diminuendo - ha precisato -. E ora è chiaro che dal 23 il loro numero ha continuato a diminuire".

un mese fa
Guerra in Ucraina
"Mosca sta valutando l'arruolamento di altre 450'000 persone"
Lo ha detto il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, in un'intervista a Radio Liberty. Lo riporta Ukrainska Pravda.

La Russia non ha sospeso la mobilitazione e sta valutando la possibilità di arruolare altre 450.000 persone: lo ha detto il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, in un'intervista a Radio Liberty. Lo riporta Ukrainska Pravda. "Adesso stanno valutando un'opzione, questa non è ancora del tutto risolta, altri 450mila per la leva", ha affermato Budanov ricordando che lo scorso autunno Mosca ha arruolato circa 350.000 russi. Ma la mobilitazione segreta continua, ha aggiunto, e attualmente vengono richiamate ogni mese dalle 20.000 alle 22.000 persone. "Di per sé, questo porta alla seguente domanda: 'Perché una tale cifra, se le perdite, come si dice, sono trascurabili?' Ebbene, vedrete che la verità sarà da qualche parte nel mezzo", ha spiegato Budanov.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Mosca: "Abbattuti 42 droni ucraini in Crimea"
È quanto ha comunicato la Difesa russa su Telegram. Il ministero non ha fornito informazioni su eventuali danni o vittime a seguito della distruzione dei dispositivi.

Mosca ha affermato di aver abbattuto 42 droni ucraini in Crimea, descrivendo un massiccio attacco alla penisola annessa dove Kiev ha dichiarato ieri di aver effettuato una rara operazione di commando. "Nove droni sono stati distrutti in seguito all'impatto del fuoco sul territorio della Repubblica di Crimea. Trentatre droni sono stati neutralizzati a distanza e si sono schiantati senza raggiungere il (loro) obiettivo", ha indicato la Difesa russa su Telegram. Il ministero non ha fornito informazioni su eventuali danni o vittime a seguito della distruzione dei dispositivi. Il governatore di Sebastopoli Mikhail Razvojayev aveva riferito in precedenza che diversi aerei erano stati abbattuti "nella zona di Capo Chersoneso" situata nel sud-ovest della penisola, a circa 10 km da Sebastopoli, porto d'origine delle navi russe.

I servizi di emergenza non hanno riscontrato "nessun danno alle infrastrutture civili", ha affermato Razvojayev. Dal lancio dell'offensiva contro l'Ucraina nel febbraio 2022, la Crimea è stata obiettivo frequente di attacchi ad aerei e navi con droni. Alla fine di luglio, 25 di questi apparecchi diretti contro la penisola erano stati abbattuti da Mosca senza provocare vittime. Altri ventotto avevano subito la stessa sorte a metà luglio.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Prigozhin, condoglianze di Putin per i morti nello schianto del jet
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Riferendosi a Yevgeny Prigozhin, Putin ha detto che "era un uomo dal destino difficile ma di talento". Il presidente russo ha anche assicurato che l'inchiesta sullo schianto dell'aereo sarà esaustiva.

Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze a tutti coloro che sono morti nello schianto ieri del jet della Wagner. Lo riferiscono le agenzie russe. Il leader del Cremlino ha reso omaggio al "contributo dei combattenti della Wagner contro il neonazismo" in Ucraina, assicurando che "non sarà dimenticato".

"Un uomo dal destino difficile"

Riferendosi al capo del leader del gruppo paramilitare Yevgeny Prigozhin, Putin ha detto, durante un incontro con il capo dei separatisti del Donetsk Denis Pushilin, che "era un uomo dal destino difficile ma di talento" e che, "da quanto ne so, era tornato dall'Africa proprio ieri e aveva incontrato qui alcune autorità". L'inchiesta sullo schianto dell'aereo sarà esaustiva, ha assicurato Putin. "Il capo del Comitato investigativo - ha aggiunto - mi ha fatto rapporto stamane."

un mese fa
Estero
Prigozhin, "identificato il corpo. Ma servirà test Dna"
A riportare la notizia È il sito russo di informazione Fontanka. Un segno indiretto che uno dei corpi trovati è quello del leader del gruppo paramilitare Wagner sarebbe la mancanza di una falange di un dito della mano.

Il corpo di Yevgeny Prigozhin, che secondo le autorità russe era a bordo di un jet privato schiantatosi ieri tra Mosca e San Pietroburgo, sarebbe stato identificato con "prove circostanziali", ma la conferma potrà venire solo dal test del Dna. Lo scrive il sito di notizie russo Fontanka, il quale afferma di avere parlato con un membro della squadra di investigatori sul luogo dello schianto, ha sottolineato che i corpi ritrovati sono carbonizzati e quindi non è possibile un riconoscimento visivo.

Un canale Telegram, "VChK-OGPU", afferma che un segno indiretto che uno dei corpi trovati è quello del leader del gruppo paramilitare Wagner è che gli manca una falange di un dito della mano.

un mese fa
Guerra in Ucraina
"Piantata la bandiera ucraina sul suolo della Crimea"
Lo ha reso noto il servizio stampa dell'intelligence militare ucraina, come riporta Rbc-Ucraina.

Le forze ucraine hanno piantato la bandiera ucraina sul suolo della Crimea occupata durante l'operazione speciale condotta oggi: lo ha reso noto il servizio stampa dell'intelligence militare ucraina, come riporta Rbc-Ucraina. Questa notte in Crimea si è svolta un'operazione del Servizio di sicurezza dello Stato ucraino con il supporto della marina militare, scrive Rbc-Ucraina citando il servizio stampa dell'intelligence militare: unità speciali su moto d'acqua sono sbarcate sulla costa vicino agli insediamenti di Olenevka e Mayak. "Durante la missione, i difensori ucraini hanno ingaggiato una combattimento con le unità di occupazione - si legge in un comunicato -. Di conseguenza, il nemico ha subito perdite tra il personale e ha distrutto le attrezzature nemiche. E nella Crimea ucraina è tornata a sventolare la bandiera nazionale". "Tutti gli obiettivi e i compiti sono stati portati a termine. Al termine dell'operazione speciale, i difensori ucraini hanno lasciato la scena senza perdite", prosegue la nota.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Fino ad ora oltre 2 miliardi di franchi per l'Ucraina 
Quasi 1,7 miliardi, pari all'82% del totale, sono stati destinati a questo scopo, scrive il Consiglio federale in risposta a un'interpellanza di Lorenzo Quadri (Lega/TI). Tale somma, che comprende il sostegno della Confederazione ai Cantoni per l'assistenza sociale e vari programmi di sostegno cantonali, è stata stanziata dalla Segreteria di Stato della migrazione.

Dall'inizio della guerra in Ucraina, la Svizzera ha stanziato fino al 31 luglio 2,03 miliardi di franchi per le persone colpite dal conflitto. La maggior parte dei fondi è destinata all'accoglienza e al sostegno di quelle che beneficiano dello status di protezione S. Quasi 1,7 miliardi, pari all'82% del totale, sono stati destinati a questo scopo, scrive il Consiglio federale in risposta a un'interpellanza di Lorenzo Quadri (Lega/TI). Tale somma, che comprende il sostegno della Confederazione ai Cantoni per l'assistenza sociale e vari programmi di sostegno cantonali, è stata stanziata dalla Segreteria di Stato della migrazione.

Le cifre

295 milioni (pari al 14 %) provengono dalle unità responsabili della cooperazione internazionale per l'aiuto umanitario e per le misure di cooperazione economica e allo sviluppo. I fondi sono stati impiegati per il soccorso invernale, la consegna di oltre 1'200 tonnellate di materiale di soccorso, il sostegno ai sistemi sanitari, alla decentralizzazione, alla digitalizzazione, alla formazione professionale e alle PMI e per il rafforzamento del settore agricolo. Alcuni progetti e fondi multilaterali sono destinati a più Paesi. Circa 45 milioni di franchi sotto forma di spese della cooperazione internazionale sono andati a beneficio delle popolazioni colpite dalla guerra che vivono nei Paesi della regione, in particolare in Moldova. 32 milioni (pari al 2 %) sono stati messi a disposizione dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport per finanziare la fornitura di materiale all'Ucraina (per es. camion dei pompieri, attrezzature mediche, abbigliamento invernale). Circa 10 milioni sono impiegati per sostenere l'attuazione, da parte di organizzazioni internazionali, di progetti nei Paesi limitrofi all'Ucraina, per esempio nei settori dell'integrazione, delle infrastrutture, della protezione e dell'inserimento nel mercato del lavoro. Altri uffici federali hanno contribuito con circa 25 milioni (l'1%) per prestare aiuto alla popolazione colpita, tutelando i beni culturali, sostenendo ricercatrici e ricercatori ucraini in Svizzera o partecipando all'organizzazione della Ukraine Recovery Conference a Lugano

un mese fa
Morte Prigozhin
Gruppo Wagner ai mercenari: "Non fate nulla di stupido"
È quanto si legge in un messaggio pubblicato sul canale Telegram del gruppo.

Il Gruppo Wagner ha invitato oggi i suoi mercenari a non fare "nulla di stupido" alla luce della morte del fondatore Yevgeny Prigozhin. "Fratelli! Al momento, stiamo aspettando informazioni dai nostri comandanti. Non saltate alle conclusioni! Ora siamo tutti in preda alle emozioni, ma dobbiamo mantenere il controllo. Non fate nulla di stupido...", si legge in un messaggio pubblicato sul canale Telegram del gruppo.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Oggi celebriamo la festa delle persone libere"
È quanto ha scritto il presidente ucraino su Telegram in occasione del 32esimo anniversario dell'indipendenza dell'Ucraina.

"Oggi celebriamo il 32/o anniversario della nostra indipendenza: l'indipendenza dell'Ucraina. Una festa delle persone libere. Una festa delle persone forti. Una festa delle persone con dignità. Una festa tra pari. Uomini e donne ucraini. Tutti. In tutto il nostro Paese. Questo è un valore per ognuno di noi. Ed è per questo che stiamo lottando. E tutti sono importanti in questa lotta. Perché questa è una lotta per qualcosa che è importante per tutti. Un'Ucraina indipendente. Felice giorno dell'indipendenza, Ucraina! Gloria all'Ucraina!": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Scholz: "A fianco di Zelensky, ammiriamo il vostro coraggio"

"Siamo al tuo fianco presidente Zelensky. Oggi celebrate l'indipendenza e la libertà della vostra nazione. Sono proprio questi i principi che tutto il vostro Paese sta difendendo nella vostra coraggiosa lotta contro la brutale aggressione della Russia. Ammiriamo il vostro coraggio e la vostra forza". Lo ha scritto su X il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in occasione della festa nazionale del Giorno dell'indipendenza dell'Ucraina, taggando direttamente il presidente Zelensky.

Von der Leyen: "Auguri agli ucraini, ispirazione per gli europei"

"La forza dell'Ucraina risiede nel suo popolo. Nel loro coraggio, nella loro forza e nella loro duratura speranza in un futuro di pace e prosperità in un'Europa unita. Sono un'ispirazione per tutti gli europei. Auguri al presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky e al popolo ucraino per il giorno dell'indipendenza dell'Ucraina". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Morti Prigozhin e altri membri della Wagner, tra cui il suo braccio destro
Lo conferma l'Agenzia federale russa per il trasporto aereo. Intanto arrivano le prime reazioni per la morte del fondatore e leader del Gruppo Wagner.

Yevgeny Prigozhin e Dmitry Utkin erano a bordo dell'aereo Embraer precipitato. Lo conferma la Rosaviatsia, l'Agenzia federale russa per il trasporto aereo, citata dalla Tass. I servizi di emergenza russi, citati da Interfax, riportano inoltre che i corpi di tutte le dieci persone che viaggiavano a bordo dell'aereo di Yevgney Prigozhin precipitato tra Mosca e San Pietroburgo sono stati recuperati e l'operazione di ricerca è stata completata.

Morti altri membri della Wagner

Oltre a Prigozhin e al suo braccio destro, il comandante Dmitry Utkin, sull'aereo era presente anche un altro vice del Gruppo Wagner, Valery Chekalov, ex uomo d'affari, associato alle strutture commerciali di Prigozhin e presunto responsabile del servizio di sicurezza della milizia. Lo riporta Baza. Tra i passeggeri, sono stati segnalati anche altri membri del Gruppo Wagner: Yevgeny Makaryan, Alexander Totmin, che avrebbe combattuto in Sudan, Serghei Propustin, lanciatore di granate, e Nikolai Matuseyev, sul quale non è stato possibile trovare informazioni.

A lutto la sede di San Pietroburgo

La sede del Gruppo Wagner di San Pietroburgo mostra una croce formata dalle luci accese degli uffici, a simboleggiare il lutto per la scomparsa del capo della milizia Yevgney Prigozhin e del suo braccio destro Dmitry Utkin. Le immagini sono state diffuse da diversi medi russi, come Meduza.

Grey Zone: "Utkin è morto, sarà per sempre comandante di Wagner"

"Dmitry Valeryevich Utkin, eroe della Russia e detentore di quattro ordini del coraggio, conosciuto in tutto il mondo anche con il suo nome di battaglia Wagner, che era e anche dopo quanto accaduto sarà per sempre comandante del 'Gruppo Wagner' - è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all'inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia!". Lo scrive Grey Zone, canale Telegram vicino al Gruppo Wagner.

Opposizione Minsk: "Prigozhin assassino, non ci mancherà"

La leader dell'opposizione bielorussa in esilio Svetlana Tikhanovskaya ha dichiarato che il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, era un "assassino" che "non mancherà a nessuno", dopo la caduta dell'aereo del leader mercenario in Russia. "Il criminale Prigozhin non mancherà a nessuno in Bielorussia. Era un assassino e deve essere ricordato come tale", ha scritto Tikhanovskaya su X, ritenendo che "la sua morte potrebbe smantellare la presenza di Wagner in Bielorussia", Paese alleato di Mosca.

un mese fa
Guerra in UCraina
Prigozhin era a bordo dell'aereo caduto tra Mosca e San Pietroburgo
Il business jet Embraer Legacy 600 con numero di registrazione RA-02795, che apparteneva a Yevgeny Prigozhin, è stato abbattuto dal fuoco della difesa aerea del ministero della Difesa russo.

Un aereo con 10 persone a bordo si è schiantato tra Mosca e San Pietroburgo. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza russi, aggiungendo che non ci sono superstiti. "Nell'aereo precipitato nella regione di Tver, in Russia, Evgeny Prigozhin era elencato tra i passeggeri". Lo riferisce Rosaviatsia, l'agenzia federale del trasporto aereo russo, citato dai media russi. Secondo il canale Telegram vicino a Wagner Grey Zone, "il business jet Embraer Legacy 600 con numero di registrazione RA-02795, che apparteneva a Yevgeny Prigozhin, è stato abbattuto dal fuoco della difesa aerea del ministero della Difesa russo".

"Inizialmente a bordo c'erano sette persone. Prima che l'aereo si schiantasse, i residenti locali hanno ascoltato due raffiche di caratteristiche difese aeree, e ciò è confermato dalle scie di condensazione nel cielo in uno dei video, così come dalle parole di testimoni oculari diretti", scrive Grey Zone nel messaggio pubblicando alcune immagini e video dell'aereo che cade e dei rottami in fiamme. Tra i passeggeri a bordo dell'aereo ci sarebbe stato anche il numero due e co-fondatore del gruppo mercenario Wagner, Dmitry Utkin. Lo scrive il Kyiv Post che cita canali Telegram russi, anche se non ci sono conferme ufficiali.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Putin: "In Ucraina per fermare una guerra di sterminio"
Lo ha detto il presidente Vladimir Putin intervenendo in videoconferenza al summit del Brics a Johannesburg. Lo riferisce la Tass.

L'intervento russo in Ucraina è stato motivato dal desiderio di "fermare la guerra di sterminio intrapresa dall'Occidente". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin intervenendo in videoconferenza al summit del Brics a Johannesburg. Lo riferisce la Tass. "La Russia ha deciso di sostenere la gente che sta combattendo per la sua cultura, le sue tradizioni, la sua lingua e il suo futuro", ha detto Putin riferendosi alle popolazioni del Donbass. "Le nostre azioni in Ucraina - ha aggiunto - hanno una sola ragione: mettere fine alla guerra scatenata dall'Occidente e i suoi satelliti in Ucraina contro il popolo del Donbass".

Il presidente russo ha proseguito affermando che i paesi del Brics sono "contro ogni egemonia e la propaganda di alcuni paesi su una loro esclusività e la loro nuova politica basata su questo postulato, una politica di continuazione del colonialismo e del neocolonialismo". Putin ha quindi ringraziato gli altri paesi membri per i loro tentativi di raggiungere una pace negoziata "giusta" in Ucraina. "Siamo grati ai nostri colleghi del Brics che partecipano attivamente agli sforzi per mettere fine a questa situazione e per raggiungere una soluzione giusta con mezzi pacifici", ha detto Putin.

un mese fa
Guerra in Ucraina
"Il generale al comando dell'Aeronautica russa delle operazioni Ucraina sostituitito"
Lo riporta l'agenzia Ria Novosti.

Il generale Serghei Surovikin è stato sostituito al comando dell'Aeronautica dal generale Viktor Afzalov, secondo quanto scrive l'agenzia Ria Novosti citando sue fonti. Surovikin, già comandante delle forze russe in Siria e capo delle operazioni in Ucraina dall'ottobre 2022 al gennaio di quest'anno, ha comandato le forze aerospaziali dal 2017. Negli ultimi mesi si erano diffuse voci, mai confermate, di una sua rimozione e anche di un suo arresto per un presunto appoggio al capo della Wagner Yevgeny Prigozhin nel tentato ammutinamento del 24 giugno. Di Surovikin non si hanno più notizie certe proprio dal 24 giugno, quando ha diffuso un video invitando i ribelli della Wagner a mettere fine alla loro marcia verso Mosca prima che fosse "troppo tardi".

Qualche giorno dopo il "Financial Times" aveva scritto di aver saputo che era stato fermato, anche se non era chiaro se perché "accusato di essere un complice della rivolta o se semplicemente detenuto per essere interrogato". Ma la figlia del generale aveva smentito tali informazioni. Sempre alla fine di giugno, interrogato sull'argomento, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva definito queste voci come semplici "pettegolezzi". Ieri un autorevole giornalista russo, l'ex redattore capo dell'emittente radio Echo di Mosca Alexei Venediktov, e un influente blog militare, Rybar, erano tornati a parlare di un siluramento di Surovikin.

un mese fa
Estero
Domino's Pizza lascia la Russia dichiarando bancarotta
La catena di pizzerie statunitense non è riuscita a trovare un compratore locale.

Domino's Pizza abbandona la Russia dichiarando bancarotta, non essendo riuscita a trovare un compratore locale, come invece hanno fatto molte altre società occidentali che hanno lasciato il Paese dopo l'inizio del conflitto in Ucraina. Lo ha annunciato DP Eurasia, la società da cui dipende l'attività di Domino's Pizza in Russia, oltre che in Turchia, Azerbaigian e Georgia. Lo riferisce il quotidiano del mondo imprenditoriale russo Kommersant. "In un ambiente sempre più difficile, Domino's Pizza Russia è costretta a fare questo passo, che porterà alla fine dei tentativi di vendere la società", si legge in una nota. "La richiesta di bancarotta verrà presentata secondo i requisiti di legge", si aggiunge nel comunicato". Domino's Pizza Russia, la terza azienda del Paese per le consegne a domicilio, ha una rete di 142 pizzerie.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Attacchi russi nella regione di Kharkiv, ucciso un uomo
L'artiglieria russa ha anche colpito cinque volte il villaggio di Zolota Balka, nella regione di Kherson, ferendo un uomo di 69 anni.

Le forze russe hanno bombardato la regione di Kherson, ferendo un civile, e hanno attaccato quella di Kharkiv, uccidendo un uomo. Lo riferiscono le autorità ucraine, citate dal Kyiv Independent.

L'amministrazione militare della regione di Kherson ha riferito che l'artiglieria russa ha colpito cinque volte il villaggio di Zolota Balka, che si trova sulla sponda occidentale del fiume Dnipro, ferendo un uomo di 69 anni. L'area è soggetta a bombardamenti russi quotidiani e ad attacchi aerei dall'altra parte del fiume, dove le truppe di Mosca sono stazionate da quando sono state respinte dalla sponda occidentale durante la controffensiva ucraina del novembre dello scorso anno. Il servizio di emergenza statale ha anche riferito che le forze russe hanno colpito un ospedale non funzionante e un'area residenziale nella città di Vovchanks, nella regione di Kharkiv, uccidendo un uomo di 71 anni.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Paesi Bassi e Danimarca forniranno F-16 all'Ucraina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: "Un altro passo verso il rafforzamento dello scudo aereo del nostro Paese".

Il primo ministro olandese Mark Rutte ha ufficializzato l'impegno di Paesi Bassi e Danimarca a fornire 42 caccia F-16 all'Ucraina.

Durante una conferenza stampa congiunta in una base aerea di Eindhoven il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reagito affermando che "il terzo punto di oggi è assolutamente storico, potente e stimolante per noi". "Questo è un altro passo verso il rafforzamento dello scudo aereo dell'Ucraina." Il presidente ucraino ha aggiunto: "Mark Rutte e io abbiamo raggiunto un accordo sul numero di F-16 da trasferire all'Ucraina, dopo che i nostri piloti e ingegneri avranno completato il loro addestramento. 42 jet. E questo è solo l'inizio".

un mese fa
Guerra in Ucraina
"La Svizzera agisca dietro le quinte con Mosca e Kiev"
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Berna può fare molto dietro le quinte, si dice convinto Greminger, che dirige il Centro di politica di sicurezza a Ginevra, finanziato principalmente dalla Confederazione.

Anche senza essere un mediatore ufficiale, la Svizzera può incoraggiare con discrezione il dialogo fra Mosca e Kiev. A dirlo è l'alto diplomatico elvetico Thomas Greminger, secondo cui in Europa c'è stabilità solo con la Russia e non andandole contro.

Nessun mediatore "classico"

Berna può fare molto dietro le quinte, si dice convinto Greminger, che dirige il Centro di politica di sicurezza a Ginevra, finanziato principalmente dalla Confederazione. Le parti in conflitto "non vogliono mediatori di tipo classico", fa notare in un'intervista rilasciata all'edizione odierna della NZZ am Sonntag.

La sicurezza futura

Il centro sta lavorando sulla questione dello status e delle garanzie di sicurezza che l'Ucraina dovrà avere in futuro. "Abbiamo fatto in modo che i due belligeranti fossero informati delle proposte", aggiunge il diplomatico. Tuttavia, finora non si è giunti ad alcun risultato politicamente rilevante

Berna neutrale e più generosa

In ogni caso, continua il 62enne, per la comunità internazionale e per la Svizzera è un vantaggio che Berna resti neutrale. Anche gli interlocutori russi apprezzano la sede di Ginevra e sono molto più pragmatici di quanto suggerisca la posizione ufficiale, assicura. Stando all'ex segretario generale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), la Svizzera deve fare di più in campo umanitario e per la ricostruzione dell'Ucraina. Nello specifico, dovrebbe mostrarsi più generosa nell'accogliere i rifugiati.

Fine della guerra ancora lontana

Per l'esperto, la fine della guerra non è in vista, anzi, "lo scenario più probabile è il proseguimento di un conflitto lungo e intenso come quello a cui stiamo assistendo". A un certo punto comunque, i costi rischiano di diventare troppo elevati, il che renderebbe necessario un piano B.

Compromessi tra Russia e Ucraina

Greminger evoca "possibilità teoriche di compromesso", come cedere temporaneamente dei territori occupati alla Russia, per poi negoziarne la restituzione una volta cambiato il potere al Cremlino. In fin dei conti, afferma il diplomatico, tutto si riassume a una domanda: le parti preferiscono una guerra molto lunga e costosa o la fine del conflitto, anche se insoddisfacente?

un mese fa
Guerra in Ucraina
Zelensky giura vendetta dopo l'attacco a Chernihiv
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Nel suo video discorso notturno, al termine di una visita in Svezia, Zelensky afferma che tra i 148 feriti, 15 sono bambini, e ha identificato la bimba uccisa con il nome di Sofia.

"I nostri soldati risponderanno alla Russia per questo attacco terroristico: sarà una risposta notevole". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo che 7 persone, tra cui una bambina di sei anni, sono rimaste uccise e altre 148 ferite in un attacco missilistico russo che ieri ha colpito la piazza centrale della città settentrionale di Chernihiv.

Il video discorso

Nel suo video discorso notturno, al termine di una visita in Svezia, Zelensky afferma che tra i 148 feriti, 15 sono bambini, e ha identificato la bimba uccisa con il nome di Sofia.

un mese fa
Guerra in Ucraina
"A Chernihiv colpito un evento sui droni"
Così gli organizzatori: "L'annuncio che ci sarebbe stato un incontro era di pubblico dominio, ma il luogo specifico è stato segnalato solo a i partecipanti verificati e registrati poche ore prima".

Il teatro colpito da un raid russo nel centro della città ucraina di Chernihiv stava ospitando un raduno di produttori di droni e scuole di addestramento di ricognizione aerea come parte di una giornata dimostrativa 'Uccelli feroci', sebbene solo i partecipanti all'evento conoscessero il luogo esatto. Lo scrive Ukrainska Pravda citando l'annuncio della giornata dimostrativa e Maria Berlinska, tra i responsabili dell'organizzazione dell'iniziativa.

"Solo i partecipanti verificati conoscevano il luogo dell'incontro"

"L'evento è stato ufficialmente concordato in anticipo con le autorità locali, il luogo è stato fornito dalle autorità locali. L'annuncio che ci sarebbe stato un evento era di pubblico dominio, ma il luogo specifico è stato segnalato solo a i partecipanti verificati e registrati poche ore prima dell'evento. Tutti i dati dei partecipanti vengono forniti alle autorità competenti", ha affermato la responsabile su Facebook.

Al via un'indagine operativa

"Ora stiamo lavorando con la Sbu (i servizi di sicurezza ucraini), fornendo tutti i dati necessari per un'indagine operativa", ha aggiunto, sottolineando che "non si trattava di una mostra d'affari ma una riunione chiusa di ingegneri, militari e volontari sul tema delle tecnologie militari per il fronte".

un mese fa
Guerra in Ucraina
Bombardamenti russi su Chernihiv, 5 morti e 37 feriti
Il centro della città sarebbe stato colpito da un missile balistico. Distrutti anche un teatro e un'università.

Le forze russe hanno bombardato il centro della città di Chernihiv, nel nord dell'Ucraina. Secondo il ministero dell'interno almeno 5 persone sono morte e altre 37 sono rimaste ferite. Il centro della città di Chernihiv è stato preso di mira dalle forze russe "probabilmente con un missile balistico", afferma Chaus.

Zelensky: "Un missile ha colpito proprio il centro della città"

Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l'esercito russo ha colpito la piazza centrale della città: "un missile russo ha colpito proprio il centro della città, nella nostra Chernihiv", ha detto Zelensky su Telegram. "Una piazza, il politecnico, un teatro. Un sabato qualunque, che la Russia ha trasformato in un giorno di dolore e perdita. Ci sono morti, ci sono feriti", ha scritto.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Lavrov: "No alla guerra nucleare, ma la deterrenza serve"
Il ministro degli esteri russo spiega in un'intervista le posizioni di Mosca sulle armi atomiche. La pace? "L'Occidente non intende negoziare nulla con Mosca".

La Russia rimane "pienamente impegnata nel principio che la guerra nucleare è inaccettabile", crede che "non ci possano essere vincitori in un tale conflitto e di conseguenza non vada mai scatenato". Lo ha dichiarato il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, in un'intervista citata dall'agenzia Tass.

"È necessario prevenire qualsiasi scontro militare tra potenze nucleari, perché rischia di trasformarsi in uno scontro nucleare: l'obiettivo più importante attualmente è che ogni potenza nucleare eserciti la massima moderazione", ha sottolineato Lavrov. Il ministro degli esteri russo ha poi affermato che "il possesso di armi nucleari nel contesto della deterrenza è oggi l'unica risposta possibile ad alcune significative minacce esterne" alla sicurezza della Russia, sottolineando che lo "sviluppo della situazione" intorno all'Ucraina conferma la validità delle preoccupazioni di Mosca in questo settore.

"La deterrenza nucleare è esclusivamente difensiva"

"La politica dello Stato nel campo della deterrenza nucleare - ha assicurato Lavrov - è esclusivamente difensiva e finalizzata a mantenere il potenziale delle forze nucleari al livello minimo necessario per la difesa garantita della sovranità e dell'integrità territoriale, prevenendo l'aggressione contro la Russia e i suoi alleati".

"L'Occidente non intende negoziare nulla con Mosca"

Il ministro ha quindi sostenuto che "le riunioni multilaterali sull'Ucraina a Gedda e Copenaghen a cui la Russia non è stata invitata mostrano che l'Occidente non intende negoziare nulla con Mosca". Al momento "non ci sono prospettive per colloqui" sull'Ucraina "tra la Russia e l'Occidente" poiché "gli sponsor occidentali continuano a spingere Kiev ad alzare la posta", ha aggiunto Lavrov. A suo dire, inoltre, "più a lungo dureranno gli scontri armati, meno interesse avranno gli investitori occidentali a contribuire alla ripresa postbellica in Ucraina e più debole sarà la loro fiducia nel successo di Kiev sul campo di battaglia".

"Kiev non sarà in grado di onorare il suo debito pubblico"

Nell'intervista Lavrov ha anche messo in dubbio che "Kiev potrà essere in grado di onorare il suo debito pubblico. I contribuenti nei paesi occidentali non avranno altra scelta che portare l'onere del debito non pagato, causando più inflazione e abbassando il tenore di vita".

un mese fa
Guerra in Ucraina
Giappone avvista aerei russi e fa decollare i suoi jet
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Velivoli di Mosca sorvolano le coste giapponesi. Tokyo innalza i suoi jet e si prepara a incontrare con Joe Biden e il leader sudcoreano.

Il Giappone ha fatto alzare in volo suoi jet da combattimento oggi dopo aver avvistato aerei di pattuglia russi al largo del Mar del Giappone e del Mar Cinese Orientale. Lo rende noto lo Stato Maggiore di Tokyo. Due aerei hanno volato lungo la costa tra le regioni centrali e meridionali del Giappone, passando attraverso lo stretto di Tsushima e tornando allo stesso modo, ha detto il Joint Staff in una breve dichiarazione. "In risposta", ha quindi specificato, "sono stati lanciati aerei da combattimento dell'Air Self-Defense Force giapponesi". Oggi il primo ministro giapponese Fumio Kishida incontrerà il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il leader sudcoreano Yoon Suk Yeol in un vertice presso la residenza presidenziale di Camp David.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Ankara avverte Mosca, 'niente escalation nel Mar Nero'
L'avvertimento è arrivato dopo l'intervento russo contro una nave da carico di proprietà turca battente bandiera di Palau.

La Turchia ha avvertito la Russia di evitare ulteriori escalation dopo che la marina russa ha sparato colpi di avvertimento verso una nave da carico di proprietà turca battente bandiera di Palau lo scorso fine settimana. Lo ha dichiarato l'ufficio del presidente Recep Tayyip Erdogan. "Dopo l'intervento (russo), i nostri interlocutori nella Federazione Russa sono stati avvertiti in modo appropriato di evitare tali iniziative, che aggravano le tensioni nel Mar Nero", ha dichiarato la presidenza turca, rompendo un silenzio durato giorni sull'incidente.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Lukashenko: "aiutiamo Mosca ma non entreremo in guerra"
Il presidente bielorusso ha anche ammesso che alcune unità dell'esercito russo sono entrate durante il conflitto in territorio ucraino dalla Bielorussia e detto che il conflitto in Ucraina poteva essere evitato, e "può essere fermato ora".

La Bielorussia "aiuterà sempre la Russia", ma se gli ucraini non varcheranno i confini bielorussi, Minsk non entrerà in guerra contro Kiev. Lo ha detto il presidente Aleskandr Lukashenko in un'intervista con la giornalista ucraina Diana Panchenko, ripresa dalle agenzie russe. Lukashenko ha ammesso che alcune unità dell'esercito russo sono entrate durante il conflitto in territorio ucraino dalla Bielorussia. Il presidente bielorusso ha poi detto che il conflitto in Ucraina poteva essere evitato, e "può essere fermato ora".

Lukashenko ha auspicato l'avvio di negoziati "senza precondizioni". "Penso - ha sottolineato il presidente bielorusso - che questo sia un principio classico della diplomazia. C'è il bisogno di sedersi al tavolo negoziale e discutere di tutto, compresi la Crimea, Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk. Tutto deve essere discusso. Ci sediamo e mettiamo a punto un'agenda".

un mese fa
Estero
Lituania, Lettonia e Polonia valutano la chiusura ai confini con la Bielorussia
Lo ha annunciato la ministra degli interni lituana Agne Bilotaire. La decisione verrà presa durante un incontro tra i 3 paesi il prossimo 28 agosto a Varsavia.

Gli Stati baltici e la Polonia stanno discutendo la possibilità di chiudere completamente i confini con la Bielorussia. Lo ha comunicato oggi la ministra degli Interni lituana, Agne Bilotaite, precisando che una decisione in merito verrà presa nel corso di un trilaterale che si terrà il prossimo 28 agosto a Varsavia, con la partecipazione dei ministri degli Interni di Lituania, Lettonia e Polonia. Bilotaite ha dichiarato di aver già discusso la questione della chiusura totale della frontiera con la Bielorussia con il suo omologo polacco, Mariusz Blaszczak, la scorsa settimana.

"La chiusura può essere efficace solo se attuata da tutti e tre i paesi confinanti"

Il ministro degli Interni lettone, Maris Kucinskis, ha commentato la notizia osservando che "la chiusura del confine con la Bielorussia può essere efficace contro gli elementi della guerra ibrida attuata dal regime di Lukashenko solo se attuata da tutti e tre i Paesi di confine - Lettonia, Lituania e Polonia - contemporaneamente".

Crescono i timori

Nel corso delle ultime settimane, i tre Paesi hanno guardato alla situazione in Bielorussia con crescenti timori. La presenza della Wagner nel Paese e la paura di provocazioni ha indotto Lituania, Lettonia e Polonia ad aumentare sensibilmente il livello di attenzione ai confini, anche con l'invio - in particolar modo nel caso della Polonia - di forze aggiuntive alle frontiere. Il sensibile aumento dei flussi migratori clandestini in arrivo dalla Bielorussia hanno inoltre alzato il livello di guardia su possibili utilizzi dei migranti come strumento di guerra ibrida.

un mese fa
GUERRA IN UCRAINA
Kiev rivendica gli attacchi al ponte di Crimea
© screenshot video da CNN su Twitter
© screenshot video da CNN su Twitter
Il Servizio di sicurezza civile ucraino si fa carico della responsabilità dei droni esplosivi che hanno danneggiato anche il ponte di Crimea. Il capo dell'Sbu avverte che Mosca deve aspettarsi "una serie di nuove interessanti operazioni".

Il Servizio di sicurezza civile ucraino (Sbu) ha confermato per la prima volta la responsabilità degli attacchi dello scorso ottobre e del mese scorso al ponte di Crimea.

Droni esplosivi: una nuova invenzione del Servizio di sicurezza ucraino

La CNN ha ottenuto in esclusiva dalla Sbu i video dell'attentato di luglio in cui si vede un primo drone, imbottito con 850 kg di esplosivo, avvicinarsi al pilone colpito e un secondo drone che si dirige verso il lato ferroviario del ponte. Il capo dell'Sbu, Vasyl Maliuk, ha detto alla CNN che l'attacco di luglio è stato realizzato con droni marini sperimentali (i "Sea Baby") e che ne seguiranno altri. L'attacco del 17 luglio ha causato danni alle corsie stradali del ponte e, secondo funzionari russi, ha ucciso due civili. Maliuk ha dichiarato alla CNN che i "Sea Baby" sono il risultato di mesi di sviluppo iniziato subito dopo l'invasione del paese il 24 febbraio 2022. "I droni di superficie sono un'invenzione unica del Servizio di sicurezza ucraino", ha affermato.

Nessun coinvolgimento da parte di società private

"Nessuna società privata è coinvolta. Con questi droni abbiamo recentemente colpito con successo il ponte di Crimea, la grande nave d'assalto Olengorskiy Gornyak e la petroliera Sig", ha aggiunto. Il riferimento è alla petroliera Sig colpita nel Mar Nero, che secondo i funzionari ucraini trasportava carburante per l'esercito russo. L'attacco alla Olengorskiy Gornyak, commenta la CNN, ha dimostrato un raggio d'azione più ampio per l'esercito ucraino, colpendo un'imbarcazione con forse 100 persone a bordo, nel porto navale russo di Novorossisk, sulla costa orientale del Mar Nero.

Questa volta si tratta di un messaggio esplicito

L'attacco di luglio al ponte di Crimea è stato ripreso - come si vede nel video fornito all'emittente tv americana - dall'interno dell'imbarcazione senza pilota, oltre che dall'esterno attraverso le telecamere a circuito chiuso installate sul ponte stesso. Fonti dell'Sbu, infatti, hanno anche fornito alla CNN due video a circuito chiuso che mostrano il momento dell'impatto del drone marino sulla sezione stradale del ponte, e poi l'esplosione di un secondo drone che colpisce dalla direzione opposta la sezione ferroviaria della struttura circa cinque minuti dopo. Finora Kiev aveva tenuto un basso profilo sugli attacchi al ponte di Crimea (o ponte di Kerch), confermando il proprio coinvolgimento attraverso dichiarazioni anonime e vaghi riferimenti a "oggetti galleggianti non identificati", scrive la CNN sottolineando che la rivendicazione della responsabilità da parte di Maliuk segna un tentativo "insolitamente diretto" di allertare Mosca sulla minaccia che questi nuovi droni rappresentano.

Maliuk fa intendere che non finisce qui

"Stiamo lavorando a una serie di nuove interessanti operazioni, anche nelle acque del Mar Nero. Vi assicuro che sarà emozionante, soprattutto per i nostri nemici", ha dichiarato Maliuk. Il capo dell'Sbu ha anche rivendicato la responsabilità del primo attacco ucraino al ponte, l'8 ottobre scorso, ma ha rifiutato di fornire dettagli al riguardo.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Danni alla centrale di Zaporizhzhia, basso rischio per la Svizzera
© Shutterstock
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"La cosa importante è che i reattori di Zaporizhzhia siano stati spenti", afferma Scharding. Ciò significa che potrebbe essere rilasciata solo una quantità limitata di radioattività, il che alleggerisce la situazione per la Svizzera.

In caso di danni alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia non c'è un rischio di elevata radioattività in Svizzera. "Possiamo escludere l'assunzione di compresse allo iodio", afferma Gerald Scharding, responsabile della Centrale nazionale d'allarme, in un'intervista pubblicata oggi dalle testate di Tamedia.

"Forse" misure nel settore agricolo

Nel peggiore dei casi, "forse" sarebbero adottate misure nel settore agricolo, che potrebbero includere il divieto di pascolo, ma ciò richiederebbe il rilascio di gran parte delle sostanze radioattive presenti nell'impianto.

Quantità limitata di radioattività

"La cosa importante è che i reattori di Zaporizhzhia siano stati spenti", aggiunge Scharding. Ciò significa che potrebbe essere rilasciata solo una quantità limitata di radioattività, il che alleggerisce la situazione per la Svizzera. "Per la popolazione locale gli effetti sarebbero però comunque gravi".

Assunzione di compresse a iodio escluso

La Centrale nazionale d'allarme sta esaminando anche le conseguenze di un attacco nucleare contro l'Ucraina. La popolazione dovrebbe trovare rifugio negli edifici entro un raggio di 500 chilometri. La Svizzera non rientra in questo raggio. "Anche in questo caso, l'assunzione di compresse allo iodio in Svizzera è escluso". Secondo Scharding, la probabilità che il vento soffi direttamente dall'Ucraina verso Svizzera è inferiore al 20%.

Danneggiamento della centrale nucleare

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, situata nel sud-est dell'Ucraina, è sotto occupazione russa dal marzo 2022. Da allora, l'impianto e le linee elettriche per i sistemi di raffreddamento sono stati danneggiati più volte nel corso delle ostilità. Kiev e Mosca si incolpano a vicenda.

un mese fa
Estero
'Putin visiterà la Turchia nei prossimi giorni'
Lo riportano i media turchi. Si tratta della sua prima visita in un Paese membro della Nato dall'inizio della guerra in Ucraina.

Il presidente russo Vladimir Putin visiterà la Turchia "nei prossimi giorni": lo riporta il quotidiano turco Milliyet, sottolineando che si tratterà della sua prima visita in un Paese membro della Nato dall'inizio della guerra in Ucraina. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e Putin hanno parlato in un recente colloquio telefonico della possibile visita del leader russo in Turchia senza precisare una data, ma da settimane i media locali ipotizzano che questa avvenga a fine agosto. Il giornale sottolinea che Ankara ha intensificato gli sforzi diplomatici per ripristinare l'Iniziativa del grano in vista dell'arrivo di Putin.

un mese fa
Estero
Ripreso il traffico sul ponte di Crimea
Durante il weekend le forze ucraine hanno tentato di colpire il ponte con due missili, che sono stati abbattuti.

Il traffico sul ponte di Crimea, interrotto questa mattina, è ripreso regolarmente. Lo riferisce sul suo canale Telegram il centro informazioni per i traffico sulla infrastruttura che collega la penisola annessa da Mosca al territorio russo. Alcuni canali Telegram locali avevano riferito di un allarme aereo nella zona della struttura nella penisola annessa alla Russia. Il ministero della Difesa russo aveva detto che sabato le forze ucraine avevano cercato di colpire il ponte con due missili, che erano stati abbattuti.

un mese fa
Estero
Kiev, liberati 3 chilometri quadrati di territorio a Bakhmut
Lo ha reso noto la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar.

Le forze di Kiev hanno riconquistato la settimana scorsa tre chilometri quadrati di territorio nel settore di Bakhmut, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto in un briefing la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, come riporta Ukrainska Pravda. "Nel settore di Bakhmut, tre chilometri quadrati sono stati liberati la scorsa settimana. In totale, sono già stati liberati 40 chilometri quadrati sul fianco meridionale del settore di Bakhmut", la città conquistata dalla Russia a maggio, ha affermato Malyar.

un mese fa
Estero
Interrotto il traffico sul ponte di Crimea
Un allarme aereo è stato lanciato questa mattina nella zona.

Il traffico sul ponte di Crimea è stato interrotto questa mattina: lo riporta Rbc-Ucraina. Alcuni canali Telegram locali, aggiunge il media, riferiscono di un allarme aereo nella zona della struttura nella penisola annessa alla Russia.

un mese fa
Estero
Esplosioni a Kherson
Le esplosioni seguono gli attacchi russi di ieri nella regione che hanno provocato la morte di sette persone.

Esplosioni sono state udite questa mattina a Kherson: lo riporta l'emittente statale ucraina Suspilne, che cita i suoi corrispondenti. Le esplosioni seguono gli attacchi russi di ieri nella regione che hanno provocato la morte di sette persone, inclusa un'intera famiglia: una coppia e i loro due figli di 12 anni e una neonata di appena 23 giorni.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Un comandante russo catturato mostra le posizioni delle truppe di Mosca a Kherson
L'uomo è stato riconosciuto in un video pubblicato sui social. Si tratterebbe del maggiore Tomov, scomparso all'inizio di questa settimana.

Un video pubblicato sui social e rilanciato dai media ucraini mostrerebbe un comandante russo catturato durante un raid delle forze speciali ucraine che mostra alle forze di Kiev le posizioni delle truppe di Mosca in un'area occupata di Kherson. Secondo quanto riportato da Kyiv Post, che cita l'account russo di Telegram Grey Zone, l'uomo nel video sarebbe il maggiore Tomov, comandante del battaglione 1822 delle forze armate russe scomparso all'inizio di questa settimana.

Ancora dubbia l'autenticità del video

Il comandante sarebbe stato catturato durante un'operazione condotta dalle forze speciali ucraine su un insediamento sulla riva sinistra occupata del fiume Dnipro. Il video mostrerebbe il maggiore Tomov accovacciato su una mappa mentre dà informazioni sulle posizioni delle truppe di Mosca sul lato del fiume occupato dai russi. Il video non è stato tuttavia verificato in modo indipendente.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Polonia: "Anche gli elicotteri da guerra al confine bielorusso"
Lo ha detto il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak.

La Polonia invierà anche elicotteri da combattimento, oltre a 10'000 truppe aggiuntive, al confine con la Bielorussia: lo ha detto il ministro della Difesa del Paese, Mariusz Blaszczak, in un'intervista al programma tv Wiadomosci. "Non ho dubbi che le provocazioni (di Minsk, ndr) si ripeteranno, ma l'esercito polacco è preparato a molti scenari diversi e reagirà adeguatamente alla minaccia", ha detto Blaszczak. "Vi assicuro che il confine è ben protetto - ha aggiunto -. Ho deciso di inviare forze aggiuntive per proteggerlo, inclusi elicotteri da combattimento". L'invio dei 10mila soldati era stato annunciato giovedì.

"Difenderemo con determinazione il nostro territorio"

"Il trasferimento dei wagneriani in Bielorussia pone una grave sfida alla sicurezza, soprattutto nel contesto degli attacchi ibridi bielorussi-russi al nostro confine", ha affermato il ministro. "La nostra posizione è chiara: la Nato e gli alleati sono pronti a rispondere immediatamente a qualsiasi aggressione", ha aggiunto, sottolineando che "ogni pezzo di territorio della Polonia e dell'Alleanza sarà difeso con piena determinazione". Il ministero della Difesa polacco "monitora costantemente la situazione e sta facendo di tutto per rafforzare la sicurezza" della popolazione, ha proseguito Błaszczak: "Spostare le unità militari verso est, rafforzare la linea difensiva e aumentare il numero dei soldati sono azioni che proteggono i nostri cittadini", ha spiegato. E poi: "Certo, dobbiamo avere una visione fredda della situazione, prima la deterrenza".

Lo schieramento

"In totale, ci saranno circa 10.000 soldati al confine e nelle zone di confine, di cui 4.000 sosterranno direttamente la Guardia di frontiera, mentre il resto si addestrerà e guarderà in riserva. Questa è una dimostrazione della presenza dell'esercito polacco, della nostra fermezza e determinazione", ha sottolineato Błaszczak. Alla domanda su come il suo ministero aumenterà la sicurezza del corridoio di Suwałki (la striscia di terra che collega l'enclave russa di Kaliningrad alla Bielorussia, tra Polonia e Lituania), Błaszczak ha risposto: "Questi sono punti sensibili, motivo per cui stiamo rafforzando ed espandendo le unità di stanza lì. È lì che le ultime attrezzature vanno per prime".

un mese fa
Guerra in Ucraina
"Esplosioni e fumo vicino al ponte di Crimea"
Il capo della Crimea annessa alla Russia: "due missili ucraini sono stati abbattuti dalle difese russe vicino al ponte"

Esplosioni sono state udite oggi a Kerch, nella Crimea annessa, e colonne di fumo sono state avvistate vicino al ponte di Crimea (conosciuto anche come ponte di Kerch): lo riporta Rbc-Ucraina, che cita canali Telegram locali.

Alexei Aksyonov, capo della Crimea annessa alla Russia, ha affermato che "due missili ucraini sono stati abbattuti dalle difese russe vicino al ponte". Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.

un mese fa
Guerra in Ucraina
"L'avanzata ucraina a sud obbliga i russi a sguarnire Kherson"
Lo scrive nel suo bollettino quotidiano, pubblicato dal Guardian, il ministero della Difesa britannico, che cita i servizi segreti militari di Londra.

Gli intensi combattimenti nel sud dell'Ucraina, nell'oblast di Zaporizhzhia, dov'è in corso una controffensiva di Kiev attorno a Orikhiv, sta obbligando le forze di occupazione russe a indebolire le loro difese nella regione di Kherson, dove subiscono continue incursioni anfibie dalla sponda destra a quella sinistra del fiume Dnipro, che delimita il fronte.

Lo scrive nel suo bollettino quotidiano, pubblicato dal Guardian, il ministero della Difesa britannico, che cita i servizi segreti militari di Londra.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Hacker russi pubblicano un documento della Confederazione
Il foglio della SECO, in parte confidenziale, parla di possibili piani in relazione a uno scambio di panzer di fabbricazione svizzera per sostenere ulteriormente l'Ucraina nella guerra contro la Russia.

Hacker russi hanno pubblicato un documento interno della Confederazione su un possibile scambio di blindati Piranha a favore dell'Ucraina. La Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha confermato l'autenticità del documento a Keystone-ATS. A essere trapelata è una convenzione linguistica sulle domande relative alla riesportazione di materiale bellico in relazione all'Ucraina. Giornali della testata Tamedia ne hanno dato notizia oggi. Il documento era stato pubblicato sul canale di messaggi Telegram del gruppo di hacker russi Joker DPR mercoledì sera.

Cosa dice il documento

Il foglio della SECO, in parte confidenziale, parla di possibili piani in relazione a uno scambio di panzer di fabbricazione svizzera per sostenere ulteriormente l'Ucraina nella guerra contro la Russia. Secondo il documento, la Danimarca potrebbe fornire i Piranha a uno Stato baltico che a sua volta li invierebbe in Ucraina. Tuttavia, la SECO non ha ricevuto alcuna richiesta concreta per questa trattativa, ha dichiarato il suo portavoce a Keystone-ATS. Secondo la Segreteria, il documento era stato messo a disposizione di uffici dell'Amministrazione federale e delle ambasciate all'estero come convenzione linguistica da usare in contesti esteri. Il portavoce ha spiegato che l'indiscrezione non è problematica in termini di contenuto, dato che è una versione risalente all'inizio del 2023 e che le informazioni in essa contenute erano già state pubblicate.

"Dimostra quanto la Svizzera sia vulnerabile"

Per il momento non è chiaro come il documento sia finito nelle mani degli hacker, i quali hanno affermato di aver trovato il documento svizzero in una e-mail di un membro dell'esercito di Kiev. Gli ucraini, a loro volta, lo avevano ricevuto dai servizi segreti statunitensi. La SECO ha aperto un'indagine. Il suo portavoce ha dichiarato che la questione è stata presa "molto seriamente". Il presidente della Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati, Werner Salzmann (UDC), considera l'accaduto "molto preoccupante". "Dimostra quanto la Svizzera sia vulnerabile agli attacchi informatici", ha detto alla Radiotelevisione svizzera di lingua tedesca (SRF). Il "senatore" si è inoltre detto sorpreso anche in relazione al contenuto del materiale trapelato: "Avevamo sempre criticato il fatto che tali accordi di scambio fossero una violazione della neutralità".

un mese fa
Guerra in Ucraina
Kiev raccomanda l'evacuazione di 37 insediamenti a Kupiansk
L'esercito russo fa simultaneamente sapere che sta "migliorando le sue posizioni" nel nordest.

Le truppe russe avanzano nel nordest dell'Ucraina e in particolare nella regione di Kharkiv, tanto che Kiev ha ordinato l'evacuazione di 37 insediamenti nel distretto di Kupiansk. L'esercito russo fa simultaneamente sapere che sta "migliorando le sue posizioni" nel nordest. Le autorità ucraine stanno avviando l'evacuazione obbligatoria da 37 insediamenti nel distretto di Kupiansk nella regione di Kharkiv, riferisce il giornale in linea ucraino Ukrainska Pravda citando il canale Telegram dell'amministrazione militare di Kupyansk, a causa dell'aumento dei bombardamenti russi.

un mese fa
Guerra in Ucraina
La centrale nucleare di Zaporizhzhia "è sull'orlo del blackout"
© Shutterstock
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Lo scrive su Telegram la società statale ucraina per l'energia nucleare, Energoatom.

La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia ha perso il collegamento alla linea principale ad alta tensione la notte scorsa ed "è sull'orlo di un altro blackout": lo scrive su Telegram la società statale ucraina per l'energia nucleare, Energoatom. "Il 10 agosto la centrale nucleare di Zaporizhzhya, temporaneamente occupata, ha perso il collegamento alla sua principale linea di trasmissione di energia esterna con una tensione di 750 kVA. In seguito, la centrale ha dovuto passare all'unica linea elettrica di riserva da 330 kVA disponibile, la cui disconnessione minaccia la perdita di energia esterna (blackout)", si legge in una nota.

Stato: "Arresto di caldo"

"In questo scenario, la principale minaccia alla sicurezza nucleare e radioattiva è rappresentata dal fatto che l'unità 4 della centrale nucleare di Zaporizhzhia è in stato di 'arresto a caldo' - ha sottolineato Energoatom. Gli occupanti gestiscono l'unità 4 in violazione delle condizioni di funzionamento dei reattori delle centrali nucleari". Secondo Taras Tkach, direttore esecutivo ad interim di Energoatom, in caso di perdita completa dell'energia elettrica esterna, le pompe di circolazione principali dell'impianto verranno spente e l'unità di potenza passerà alla cosiddetta modalità di "circolazione naturale". "In questo caso, è necessario raffreddare urgentemente la centrale in assenza di pompe di raffreddamento", ha affermato Tkach. Questa modalità è impegnativa per il reattore, la sua durata è limitata e può portare a un guasto delle apparecchiature principali del reattore, ha aggiunto Energoatom. "L'ulteriore occupazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte della Russia e l'illegittima e impreparata gestione russa, che non si assume alcuna responsabilità per la sicurezza nucleare e radioattiva dell'impianto, avvicinano costantemente la centrale al disastro - si legge ancora nel comunicato. Per questo motivo, la centrale nucleare di Zaporizhzhia deve essere immediatamente riportata sotto il pieno controllo del legittimo operatore, Energoatom, con il conseguente ritorno alla normale operatività e il ripristino della sicurezza nucleare e radioattiva dell'impianto. Ciò richiede un'azione urgente da parte dell'intera comunità internazionale".

un mese fa
Guerra in Ucraina
"Abbattuti 13 droni ucraini in Crimea e vicino Mosca"
Lo sostiene il ministero della Difesa russo, 11 droni sarebbero stati abbattuti vicino alla Crimea e 2 vicino a Mosca.

Il ministero della Difesa russo ha detto di aver abbattuto 13 droni ucraini, 11 vicino la Crimea e altri due diretti verso Mosca. "Due Uav che volavano in direzione della città di Mosca sono stati distrutti", ha riferito il ministero in una nota. "Vicino la città di Sevastopol, due Uav sono stati centrati dai dispositivi di sicurezza anti-aerea, altri nove sono stati intercettati e sono precipitati nel Mar Nero prima di raggiungere l'obiettivo".

un mese fa
Guerra in Ucraina
Putin sospende accordi fiscali, Berna: "Non siamo stati informati dai canali diplomatici"
Mosca ha giustificato questa misura con presunte "violazioni degli interessi economici e di altri interessi legittimi della Federazione Russa".

Il presidente russo Vladimir Putin ha deciso ieri di congelare gli accordi fiscali con oltre 30 Paesi, classificati come ostili dal Cremlino, tra cui la Svizzera. Oggi Berna ha dichiarato di non esserne stata informata attraverso i canali diplomatici solitamente utilizzati. La Svizzera è al corrente del decreto firmato da Putin, ha comunicato la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI) a Keystone-ATS. L'accordo del 15 novembre 1995 tra Svizzera e Russia per evitare la doppia imposizione rientra tra le intese summenzionate. Nonostante la decisione de capo del Cremlino, dato che la Confederazione non ha ricevuto alcuna notifica ufficiale, essa presume che l'accordo sia ancora in vigore bilateralmente.

Gli accordi interessati

Sono stati sospesi alcuni articoli di convenzioni volte a evitare la doppia imposizione e l'evasione fiscale, stipulate in particolare con Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada, oltre che con la Svizzera. Mosca ha giustificato questa misura con presunte "violazioni degli interessi economici e di altri interessi legittimi della Federazione Russa".

I Paesi "non amici" della Russia

Le relazioni tra il Cremlino e l'Occidente sono ai minimi storici da quando, più di 17 mesi fa, la Russia ha attaccato l'Ucraina. L'Unione europea (UE), insieme agli Stati Uniti e al Regno Unito, ha reagito imponendo sanzioni economiche di ampia portata contro la Russia, manovra a cui anche la Svizzera partecipa. Mosca, da parte sua, ha classificato 50 Paesi come "Paesi non amici" e tra questi rientrano la Svizzera, le nazioni dell'UE, gli Stati Uniti e l'Australia.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Esplosione in un impianto vicino a Mosca, 16 feriti
Lo hanno reso noto funzionari del servizio di emergenza, secondo i quali l'esplosione non è stata provocata da un drone. Lo riporta la Tass.

Sedici persone sono rimaste ferite questa mattina in seguito a un'esplosione in un impianto ottico-meccanico di Sergiev Posad, a circa 71 km a nordest di Mosca. Lo hanno reso noto funzionari del servizio di emergenza, secondo i quali l'esplosione non è stata provocata da un drone: il servizio di emergenza ha indicato che l'esplosione è avvenuta a causa di un'interruzione dei processi tecnologici, riporta Ria Novosti. Lo riporta la Tass. "L'esplosione si è verificata sul territorio dell'impianto ottico-meccanico di Zagorsk, nella zona della caldaia. L'onda d'urto ha fatto saltare le finestre di diverse case", ha dichiarato una fonte del servizio di emergenze. Le autorità hanno annunciato l'evacuazione totale dell'impianto. L'impianto ottico-meccanico di Zagorsk è uno dei principali sviluppatori e produttori di dispositivi ottici e optoelettronici per le forze dell'ordine, l'industria e la sanità. 

un mese fa
Guerra in Ucraina
"I morti a Pokrovsk sono 9, la Russia pagherà"
I feriti sono 82, tra cui due bambini di cui uno in gravi condizioni. "Si chiama Nikita, ha solo 11 anni", ha detto Zelensky, confermando che il secondo attacco è avvenuto quando i soccorsi per il primo erano già cominciati.

È salito a 9 il numero delle vittime del duplice attacco russo di ieri a Pokrovsk nella regione di Donetsk. Lo ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel consueto videomessaggio serale. I feriti sono 82, tra cui due bambini di cui uno in gravi condizioni. "Si chiama Nikita, ha solo 11 anni", ha detto Zelensky, confermando che il secondo attacco è avvenuto quando i soccorsi per il primo erano già cominciati. "Questo è un atto deliberato dei terroristi per causare il maggior dolore, il maggior danno. La Russia si assumerà la massima responsabilità per questo, devono esserci sentenze contro i terroristi", ha aggiunto.

un mese fa
Guerra in Ucraina
"Abbattuti due droni ucraini diretti a Mosca"
"Due droni hanno tentato di sorvolare la città - ha scritto su Telegram -. Entrambi sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea, uno nella zona di Domodedovo e un altro vicino all'autostrada di Minskoe.

I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto due droni diretti verso Mosca. Lo ha annunciato il sindaco Sergey Sobyanin citato dalla Tass. "Due droni hanno tentato di sorvolare la città - ha scritto su Telegram -. Entrambi sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea, uno nella zona di Domodedovo e un altro vicino all'autostrada di Minskoe. Non si registrano feriti". Anche il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver abbattuto due droni nella regione di Mosca, confermando quanto scritto su Telegram dal sindaco della capitale, Sergey Sobyanin. "Nella notte è stato sventato il tentativo del regime di Kiev di compiere un attacco terroristico con velivoli senza pilota sul territorio della regione di Mosca. Due droni - spiega una nota - sono stati abbattuti dal sistema anti-aereo" senza causare vittime o danni.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Armi alla Russia, la Gran Bretagna sanziona anche alcune aziende svizzere
È la prima volta che Londra prende di mira - in funzione anti russa e sullo sfondo della guerra in Ucraina - aziende basate in Paesi alleati in seno alla Nato (due in Turchia e una in Slovacchia), o comunque amici come la Svizzera e gli Emirati.

Il governo britannico di Rishi Sunak ha annunciato oggi nuove sanzioni contro l'asserita fornitura di componenti per uso militare alla Russia, nell'ambito di un'iniziativa definita dal ministro degli Esteri, James Cleverly, "senza precedenti" nei confronti della macchina bellica "di Vladimir Putin". Lo riporta il Foreign Office in una nota precisando che le misure riguardano altri 22 soggetti fra società e individui, comprese due aziende turche, una svizzera e una di Dubai (Emirati Arabi Uniti, o Eau). Rafforzate inoltre le sanzioni contro Iran e Bielorussia, sotto tiro da tempo per la cooperazione militare con Mosca. È la prima volta che Londra prende di mira - in funzione anti russa e sullo sfondo della guerra in Ucraina - aziende basate in Paesi alleati in seno alla Nato (due in Turchia e una in Slovacchia), o comunque amici come la Svizzera e gli Emirati.

Le aziende sanzionate

Oltre ai 22 soggetti di Paesi terzi inseriti in questo ennesimo pacchetto di sanzioni, la lista aggiuntiva odierna comprende tre società specializzate in elettronica con sede in Russia. Vi sono poi nuovi provvedimenti contro produttori iraniani di droni ritenuti legati al corpo della Guardia Islamica Rivoluzionaria iraniana (i cosiddetti pasdaran, già ampiamente sanzionati da Regno Unito, Usa e Ue), nonché contro ulteriori soggetti del complesso militar-industriale bielorusso. L'elenco comprende due aziende turche che si occupano di esportazioni nel settore della microelettronica e una con base a Dubai che produce tecnologia per droni (anche civili). Secondo il Foreign Office, si tratta di bersagli "strategici" sul fronte "delle forniture e degli aiuti alla macchina da guerra di Putin a sostegno dell'invasione illegale dell'Ucraina".

L'obiettivo della misura

"Le cruciali sanzioni di oggi ridurranno ulteriormente - ha dichiarato Cleverly, commentando l'annuncio - il potenziale dell'arsenale della Russia" e mirano a restringere "la rete della catena di rifornimenti diretti alla già affannata industria della difesa di Putin". "Non c'è luogo - ha quindi sentenziato il ministro in relazione al coinvolgimento di Paesi terzi - in cui chi sostiene la macchina militare russa possa nascondersi" dalle ritorsioni.

un mese fa
Guerra in Ucraina
007 ucraini: "Sventato un attentato contro Zelensky"
I servizi di sicurezza di Kiev: "Arrestato un informatore dei servizi speciali russi che stava raccogliendo informazioni sulla visita programmata di Zelensky a Mykolaiv".

Il servizio di sicurezza dell'Ucraina (Sbu) ha annunciato di aver arrestato un'informatrice russa che stava organizzando un attacco aereo russo nella regione di Mykolaiv durante la visita del presidente Volodymyr Zelensky. Lo riporta l'Ukrainska Pravda. "Il servizio di sicurezza ha arrestato un'informatrice dei servizi speciali russi, che, alla vigilia del recente viaggio del presidente nella regione di Mykolaiv, stava raccogliendo informazioni sulla visita programmata", ha dichiarato il servizio di sicurezza, spiegando che la donna, che lavorava in un negozio in una base militare, "ha cercato di stabilire l'orario e l'elenco dei luoghi dell'itinerario provvisorio del capo dello Stato nella regione".

Il Sbu ha diffuso una foto sfocata della donna, trattenuta dagli ufficiali, insieme a messaggi telefonici e note scritte a mano sulle attività militari. Il presidente ucraino ha visitato la regione di Mykolaiv a giugno dopo la rottura della diga di Kakhovka, che ha causato l'allagamento di gran parte dell'Ucraina meridionale, e alla fine di luglio dopo i bombardamenti mortali. L'informatrice è accusata di diffusione non autorizzata di informazioni sul movimento di armi e truppe e rischia fino a 12 anni di carcere, segnalano i servizi di sicurezza.

2 mesi fa
Guerra in UCraina
Berset: "La Russia deve ritirarsi immediatamente dall'Ucraina"
Secondo il direttore del Dipartimento federale dell'interno, la Russia ha una responsabilità speciale in quanto membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Via subito dall'Ucraina: è l'auspicio rivolto alla Russia dal presidente della Confederazione Alain Berset, che esorta peraltro anche a non dimenticare altri focolai di crisi. "La mia posizione è sempre stata chiara: con questo attacco la Russia ha violato palesemente le fondamentali regole internazionali", afferma il 51enne in un'intervista pubblicata oggi dal SonntagsBlick, che ha raggiunto l'uomo politico al Festival di Locarno. "Abbiamo bisogno di una soluzione per fermare gli atti di guerra. La Russia deve accettare il diritto internazionale e ritirarsi immediatamente dall'Ucraina. In quanto membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Russia ha una responsabilità speciale".

"La solidarietà non riguarda solo l'Europa"

Ma lo stesso Berset - chiede il giornalista - non può quale presidente fare qualcosa riguardo al tema, entro la fine dell'anno? "La Russia ha il diritto di veto, quindi non ci si può aspettare una soluzione in seno al Consiglio di Sicurezza dell'ONU", risponde il "ministro". "Per questo è ancora più importante rimanere solidali con l'Ucraina. La Confederazione ha deciso di fornire un forte sostegno finanziario alla ricostruzione". Allo stesso tempo, "non dobbiamo dimenticare gli altri punti critici del mondo", prosegue il capo del Dipartimento federale dell'interno, che ha annunciato le sue dimissioni dal Consiglio federale per fine anno. "In qualità di presidente della Confederazione, quest'anno sono stato in Mozambico, Botswana e Repubblica Democratica del Congo: la solidarietà non riguarda solo il continente europeo, dobbiamo guardare anche oltre".

2 mesi fa
Araboa Saudita
Al via a Gedda la riunione per studiare il negoziato sull'Ucraina
Sul tavolo si parte dalla formula di dieci punti proposta per la pace dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

È iniziato a Gedda, in Arabia Saudita, il summit tra i consiglieri politici e diplomatici di oltre trenta Paesi sulla formula per mettere in campo un negoziato nella guerra in Ucraina. Alla riunione partecipano i Paesi del G7, i Paesi europei e le istituzioni Ue, e i Paesi Brics. A Gedda è arrivato anche l'inviato della Cina per gli Affari euroasiatici, Li Hui. La Russia non è stata invitata.

Dieci punti per la pace

Sul tavolo si parte dalla formula di dieci punti proposta per la pace dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Mi aspetto colloqui difficili ma di successo perché tra di noi c'è la verità", ha spiegato Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente Zelensky, che rappresenterà Kiev alla riunione. "La formula di pace del Presidente Zelensky è il modo per porre fine alla guerra. Questo obiettivo potrebbe essere raggiunto implementando punti specifici che andranno a beneficio di tutte le altre nazioni e della sicurezza globale", ha aggiunto Yermak.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Attaccata una petroliera russa vicino al ponte di Crimea
Stando al Centro di coordinamento per il soccorso in mare della città russa di Novorossiysk, l'equipaggio della nave sarebbe al sicuro.

Esplosioni sono avvenute nelle prime ore di oggi vicino al Ponte di Crimea, secondo i media locali. Funzionari citati da fonti russe hanno dichiarato che sono state udite deflagrazioni nella città contesa di Kerch, e il traffico sul ponte è stato bloccato. Media di Mosca affermano che un attacco di droni marini nello Stretto di Kerch avrebbe bersagliato la chimichiera (tipo di petroliera adibita al trasporto di prodotti chimici) russa Sig, e un gruppo di soccorritori è stato inviato sul posto.

Le conseguenze

All'agenzia di stampa Tass, il Centro di coordinamento per il soccorso in mare della città russa di Novorossiysk ha detto che "la sala macchine" della petroliera "è stata danneggiata, anche se non molto". La fonte ha aggiunto che l'equipaggio della nave è al sicuro.

2 mesi fa
Estero
Vertice sull'Ucraina in Arabia Saudita, ma senza la Svizzera
L'incontro di Gedda è una continuazione di quello di Copenaghen, e nemmeno in quell'occasione la Confederazione era presente.

La Svizzera non prende parte al vertice di alto livello sul conflitto in Ucraina che si tiene questo weekend in Arabia Saudita. Attesi sono i rappresentanti di circa venti Stati. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha spiegato all'agenzia Keystone-ATS che l'incontro di Gedda è una continuazione di quello di Copenaghen, e nemmeno in quell'occasione la Confederazione era presente. L'assenza di Berna era stata segnalata per prima dalle testate CH-Media.

Chi ci Al summit è prevista la presenza tra gli altri di rappresentanti di Ucraina, Stati Uniti, Unione europea, Regno Unito, Germania, Cile, Indonesia, Egitto e Turchia. La Russia invece non prenderà parte all'incontro. Il DFAE ha sottolineato che accoglie positivamente lo svolgimento di simili vertici, molto importanti per cercare una via d'uscita pacifica dal conflitto. La Svizzera segue i lavori "con attenzione" e rimane in contatto con le autorità ucraina.

2 mesi fa
Russia
Putin innalza fino a 30 anni l'età massima per la leva
Diversamente da quanto proposto inizialmente (nella prima delle tre letture alla Duma) l'età minima resta di 18 anni e non viene innalzata a 21 anni.

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che prevede, a partire dal primo gennaio 2024, di innalzare dai 27 ai 30 anni il limite massimo per la chiamata alla leva. Lo riportano i media russi. Diversamente da quanto proposto inizialmente (nella prima delle tre letture alla Duma) l'età minima resta di 18 anni e non viene innalzata a 21 anni. Questo significa che viene allargato il bacino delle persone che possono essere chiamate a prestare servizio militare fino a includere gli uomini dai 18 ai 30 anni d'età.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Messa fuori uso una nave russa in Crimea"
A riferirlo diversi canali Telegram ucraini e il Guardian.

L'Ucraina afferma di aver messo fuori uso una nave militare russa della flotta del Mar Nero nell'attacco - che Mosca rivendica di aver sventato - al porto russo di Novorossijsk, in Crimea. Lo scrivono vari canali Telegram ucraini e il Guardian. Secondo il servizio di intelligence ucraino, la nave colpita è la Olenegorsky Gornyak, che avrebbe riportato uno squarcio nello scafo e sarebbe ora fuori uso. Un video sui social e sui canali Telegram ucraini, la cui veridicità non è verificabile, mostra in soggettiva un presunto drone marittimo che colpisce il fianco di una nave. Un altro video mostra una nave piegata su un fianco.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
007 britannici: "Mosca attacca porti coi droni per non provocare la Nato"
Secondo il ministero della Difesa di Londra, i droni iraniani, che Mosca considera "ragionevolmente precisi", hanno colpito a non più di 200 metri dai confini Nato il porto ucraino di Ismail, sulla sponda opposta del Danubio rispetto alla Romania, membro dell'Alleanza atlantica.

Nelle ultime due settimane la Russia ha condotto una serie di attacchi contro i porti ucraini sul Danubio, per colpire il commercio di cereali di Kiev, utilizzando droni kamikaze iraniani Shahed invece dei più potenti missili da crociera: questo per evitare un'escalation del conflitto che possa coinvolgere la Nato. Lo scrive l'intelligence militare britannica nel suo bollettino quotidiano rilanciato dal Guardian. Secondo il ministero della Difesa di Londra, i droni iraniani, che Mosca considera "ragionevolmente precisi", hanno colpito a non più di 200 metri dai confini Nato il porto ucraino di Ismail, sulla sponda opposta del Danubio rispetto alla Romania, membro dell'Alleanza atlantica. "C'è una possibilità realistica che la Russia usi gli Uav tipo Owa (veicoli aerei senza pilota unidirezionali, ndr) per colpire questa zona, nella convinzione di ridurre il rischio di una escalation rispetto all'uso di missili cruise: la Russia li considera probabilmente ragionevolmente precisi, pur avendo una testata molto più ridotta rispetto ai missili cruise", si legge nel bollettino.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
La Polonia rafforza i controlli al confine bielorusso
"Russia e Bielorussia stanno aumentando la pressione al confine, il numero delle loro provocazioni, e dobbiamo essere consapevoli del fatto che aumenteranno ulteriormente", ha detto il primo ministro.

La Polonia ha denunciato l'aumento del rischio di "provocazioni" russe e bielorusse al suo confine orientale e ha annunciato un rafforzamento delle capacità di sorveglianza, in particolare mediante il dispiegamento di elicotteri. "Se è giustificato, i soldati useranno le loro armi", ha detto il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, dopo il caso dei due elicotteri di Minsk che martedì avrebbero sconfinato. Mentre il premier Mateusz Morawiecki, ricevendo il presidente lituano, ha parlato di operazioni "destabilizzanti che aumenteranno ulteriormente". "Russia e Bielorussia stanno aumentando la pressione al confine, il numero delle loro provocazioni, e dobbiamo essere consapevoli del fatto che aumenteranno ulteriormente", ha detto il primo ministro.

Alta tensione fra Varsavia e Minsk

"Queste operazioni consistono nel destabilizzare, seminare dubbi, caos, incertezza e, allo stesso tempo, dimostrare la debolezza del fianco orientale della Nato a tutti i nostri partner" all'interno dell'Alleanza atlantica, ha spiegato il capo del governo polacco che oggi ha ricevuto il presidente lituano Gitanas Nauseda. Tra Varsavia e Minsk resta ancora alta la tensione due giorni dopo lo sconfinamento in territorio polacco di due elicotteri, che ha portato alla convocazione degli ambasciatori. Lo sconfinamento è stato negato dai bielorussi, secondo cui si è trattato di un pretesto per "giustificare ancora una volta l'aumento nel numero di forze e mezzi vicino al confine". La Polonia e i suoi vicini sul fianco orientale dell'Alleanza atlantica hanno espresso preoccupazione per la potenziale minaccia rappresentata dalla Bielorussia, che ora ospita la compagnia mercenaria Wagner. Secondo Morawiecki, "circa 4'000" miliziani sono attualmente di stanza nel Paese alleato della Russia.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Il Gruppo Wagner continua a reclutare nuovi mercenari"
È quanto riporta il media indipendente russo Important Stories.

Il Gruppo Wagner continua a reclutare nuovi mercenari, contrariamente a quanto ha affermato il suo fondatore, Yevgeny Prigozhin, lunedì scorso: lo scrive il media indipendente russo Important Stories. Il media afferma di aver trovato canali Telegram in cui mercenari di Wagner hanno riferito che la società prevede di riprendere il reclutamento questo mese. Il 31 luglio Prigozhin aveva dichiarato che "finché non ci sarà carenza di personale, non c'è intenzione di reclutarne di nuovo: tuttavia non appena la madrepatria avrà bisogno di creare un nuovo (ulteriore) gruppo che sia in grado di difendere gli interessi del nostro Paese, sicuramente procederemo al reclutamento". Un giornalista di Important Stories si è finto interessato a entrare nel gruppo e gli è stato detto che il reclutamento di Wagner avviene il venerdì. Un rappresentante del gruppo ha inoltre detto al giornalista che il reclutamento è stato interrotto solo durante la "ribellione" armata di giugno. Il rappresentante ha poi affermato che i candidati devono avere il passaporto, poiché il reclutamento riguarda le attività del gruppo nei Paesi africani.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Distrutti quasi 15 droni kamikaze russi"
Lo ha riferito su Telegram il capo l'Amministrazione militare della capitale, Serhiy Popka.

Le forze di difesa aerea ucraine hanno distrutto nella notte quasi 15 droni kamikaze di tipo Shahed durante un attacco russo: lo ha riferito su Telegram il capo l'Amministrazione militare della capitale, Serhiy Popka, come riporta Rbc-Ucraina. I droni russi sono stati abbattuti durante l'avvicinamento a Kiev, ha aggiunto Popko. "È l'ottavo attacco consecutivo di munizioni di sbarramento Shahed a Kiev. E ancora una volta, come ieri, si è trattato di un attacco massiccio", ha osservato il capo l'Amministrazione militare della capitale precisando che "il raid aereo nella capitale è durato esattamente tre ore". Al momento non si registrano vittime o danni. Secondo Rbc-Ucraina le forze di Kiev hanno abbattuto tutti i droni lanciati dai russi su Kiev.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Al via le esercitazioni militari russe nel Mar Baltico
Il ministero della Difesa russo ha spiegato che "dal 2 agosto, nel Mar Baltico, si svolge l'esercitazione navale Ocean Shield-2023".

È iniziata nel Mar Baltico un'esercitazione militare russa a cui prendono parte oltre 30 navi da guerra e imbarcazioni della Marina, più di 30 aerei e circa 6.000 militari, ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, citato dalle agenzie russe. "Dal 2 agosto, nel Mar Baltico, sotto la guida del comandante in capo della Marina, ammiraglio Nikolai Evmenov, si svolge l'esercitazione navale Ocean Shield-2023", ha affermato il ministero. "Si prevede di testare la prontezza delle forze della Marina a proteggere gli interessi nazionali della Federazione Russa in un'area operativamente importante".

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
La Polonia conferma: "Spazio aereo violato dagli elicotteri bielorussi"
La violazione, stando a un comunicato del ministero della difesa polacco, è avvenuta a quota così bassa che rendeva difficile la scoperta degli elicotteri da parte dei sistemi di rilevamento militari polacchi.

Il ministero della difesa polacco ha confermato che ieri, 1° agosto, nella zona di Bialowieza sul confine fra la Polonia e Bielorussia, due elicotteri bielorussi hanno violato lo spazio aereo polacco. In un comunicato pubblicato sul sito del ministero si legge che la parte polacca è stata informata in anticipo che nella zona della frontiera ci saranno da parte bielorussa gli esercizi di addestramento dei piloti. La violazione, sempre secondo il comunicato, è avvenuta a quota così bassa che rendeva difficile la scoperta degli elicotteri da parte dei sistemi di rilevamento militari polacchi. Ieri mattina verso le ore 8, gli elicotteri sono stati immortalati dagli abitanti della zona; una foto realizzata da Eliza Kowalczykè è stata pubblicata sulla sua pagina Facebook. Solo in serata però il comunicato ministeriale ha confermato l'evento, negato per tutta la giornata di ieri dai militari polacchi. Secondo il comunicato il ministero ha comunque informato sull'incidente le forze del Patto Atlantico; per oggi il ministero degli esteri di Varsavia ha convocato l'incaricato d'affari bielorusso.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Droni russi contro il porto nell'oblast di Odessa"
Lo ha annunciato stamattina il governatore regionale Oleg Kiper.

Un attacco di droni esplosivi russi ha danneggiato le infrastrutture portuali e provocato incendi nell'oblast di Odessa, nel sud dell'Ucraina. Lo ha annunciato stamattina il governatore regionale Oleg Kiper. "A causa dell'attacco sono scoppiati incendi nelle strutture portuali e nelle infrastrutture industriali della zona e un ascensore è stato danneggiato", ha scritto Kiper su Telegram. Al momento non vengono segnalati feriti. I sistemi di difesa aerea sono entrati in azione questa notte contro droni russi a Kiev e nella circostante regione della capitale ucraina, così come nell'oblast meridionale di Odessa, hanno reso noto i media locali, aggiungendo che l'allarme antiaereo è scattato anche nelle regioni di Vinnytsia, Zhytomyr e Chernihiv.

2 mesi fa
Estero
"Nessuna violazione dello spazio aereo della Polonia"
La Bielorussia nega che due elicotteri di Minks avvrebbero violato il confine polacco.

Il ministero della Difesa bielorusso ha ufficialmente respinto le accuse secondo cui due elicotteri di Minsk avrebbero violato il confine polacco. "Le accuse secondo cui gli elicotteri Mi-24 e Mi-8 dell'aeronautica bielorussa e delle truppe di difesa aerea avrebbero violato il confine con la Polonia sono inverosimili e sono state fatte dalla leadership militare e politica polacca allo scopo di giustificare ancora una volta il rafforzamento militare vicino al confine bielorusso", ha dichiarato il ministero della Difesa bielorusso in una nota, ripresa dall'agenzia Interfax.

2 mesi fa
Estero
La Polonia accusa la Bielorussia di aver violato il suo spazio aereo
Due elicotteri sarebbero entrati in territorio polacco.

La Polonia ha denunciato che due elicotteri della Bielorussia hanno violato il suo spazio aereo. Lo riferisce l'agenzia Tass, aggiungendo che il ministero degli Esteri di Varsavia ha convocato l'incaricato d'affari di Minsk.

2 mesi fa
Russia
Attacco di droni nella notte su Mosca
© Shutterstock
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Stando al dicastero i velivoli senza pilota sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea del Paese sulle aree di Odintsovo e Narofominsk, mentre un terzo drone è stato disattivato con l'uso di mezzi di guerra radio-elettronica e si è poi schiantato su uno dei grattacieli della capitale.

Citando i servizi di emergenza locali, l'agenzia di stampa Tass riferisce di un velivolo senza pilota abbattuto sulla capitale dalle forze di difesa aeree russe e di un altro drone che ha colpito un grattacielo di uffici in città.

Velivoli abbattuto

"Diversi droni sono stati abbattuti mentre cercavano di dirigersi verso Mosca. Uno ha colpito lo stesso grattacielo dell'ultima volta", ha detto su Telegram il sindaco della capitale russa Sergei Sobyanin aggiungendo che non si segnalano feriti. Il ministero della Difesa russo citato dall'agenzia Tass parla di due droni abbattuti su Mosca. Stando al dicastero i velivoli senza pilota sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea del Paese sulle aree di Odintsovo e Narofominsk, mentre un terzo drone è stato disattivato con l'uso di mezzi di guerra radio-elettronica e si è poi schiantato su uno dei grattacieli della capitale. "Secondo dati provvisori, non ci sono vittime a seguito dell'attacco di droni contro un palazzo nel quartiere Iq della città di Mosca. La vetrata della struttura al livello del 17mo piano ha subito danni", ha detto alla Tass una fonte dei servizi di emergenza della città.

Attacchi nel Mar Nero

L'esercito russo ha dichiarato di aver respinto la notte scorsa un attacco ucraino con tre droni marini contro le sue motovedette nel Mar Nero. "I tre droni marini nemici sono stati distrutti" dal fuoco delle navi russe, ha affermato il ministero della Difesa in un comunicato, aggiungendo che le motovedette sono state attaccate a 340 km a sud-ovest di Sebastopoli, il porto della flotta russa del Mar Nero nella Crimea annessa. I droni ucraini, precisa la nota, avevano preso di mira le "motovedette Sergey Kotov e Vasily Bykov, che stavano monitorando le rotte di navigazione nella parte sud-occidentale del Mar Nero, 340 chilometri a sud-ovest di Sebastopoli". Lo riporta la Tass. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, tutti i tre droni marini ucraini sono stati distrutti dalle armi standard delle navi russe. Entrambe le motovedette continuano a svolgere la loro missione, conclude il comunicato.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Mosca potrebbe schierare fino a 5 milioni di soldati
L'arruolamento sarà facilitato grazie a cambiamenti "sensibili", scritti "per la mobilitazione generale", che ampliano l'età di leva dai 18 ai 30 anni e l'età massima dei riservisti che ora potranno essere richiamati a combattere fino ai 70 anni.

La Russia si prepara ad allargare ancora di più le file del suo esercito. Con le nuove leggi della Duma, il Parlamento russo, Mosca potrebbe arrivare a schierare fino a cinque milioni di soldati, stando a Novaya Gazeta. L'arruolamento sarà facilitato grazie a cambiamenti "sensibili", scritti "per la mobilitazione generale", che ampliano l'età di leva dai 18 ai 30 anni, mentre prima era fino a 27 anni. Non solo, con la nuova riforma verrà aumentata l'età massima anche dei riservisti, che ora potranno essere richiamati a combattere fino ai 70 anni. Con le nuove disposizioni, inoltre, ai governatori è stato permesso di avere propri eserciti regionali, dotati di armi e inviati a difendere i confini, combattere i sabotatori e proteggere l'ordine pubblico. All'esercito del Cremlino, poi, bisogna aggiungere anche la mobilitazione forzata dai territori che la Russia ha occupato in Ucraina. Dall'inizio del 2022 Mosca ha mobilitato con la forza tra i 55 mila e i 60 mila uomini secondo Kiev, mandandoli direttamente in prima linea.

Multe più care per i disobbedienti

Per chi decide di disobbedire al comando, scegliendo di non indossare la divisa militare, il disincentivo sono le multe salatissime. La nuova legge ha decuplicato l'ammenda per coloro che non si presentano alla commissione di leva e ha vietato ai coscritti di lasciare la Russia dal momento in cui la convocazione è nel registro elettronico. Una scelta fatta per arginare il fenomeno delle fughe dal Paese, che ha coinvolto migliaia di giovani russi renitenti alla leva.

La minaccia nucleare

Se questo non dovesse bastare per vincere la guerra con l'Ucraina la Russia continua a brandire anche lo spettro delle armi nucleari. Con la minaccia ribadita domenica dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev: "Se immaginiamo che l'offensiva degli ucraini con l'appoggio della Nato abbia successo e ci porti via parte della nostra terra, allora dovremmo usare le armi nucleari in virtù delle regole del decreto del presidente della Russia del 02.06.2020".

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Raid sulla città di Zelensky, una bimba tra le 6 vittime
Kryvyi Rig, città di 600mila abitanti a sud-ovest di Dnipro dove il leader ucraino è nato e cresciuto, è stata investita nelle prime ore del mattino da un raid con missili balistici.

La guerra in Ucraina continua a infuriare soprattutto sul fronte sud, anche con attacchi dal valore simbolico. I russi hanno preso di mira la città natale di Volodymyr Zelensky, provocando una nuova strage di civili: almeno 6 morti, tra cui una bambina, e decine di feriti tra le macerie di un condominio. Gli ucraini hanno inviato altri droni in territorio russo per ricordare al nemico quanto sia vulnerabile. Il conflitto poi prosegue anche sul piano parallelo del grano. Kiev ha denunciato la distruzione di "180mila tonnellate" di raccolto da parte delle forze di invasione, e per aggirare l'ostacolo ha strappato un'intesa con Zagabria per garantire l'export attraverso i porti croati.

Il raid su Kryvyi Rig

Kryvyi Rig, città di 600mila abitanti a sud-ovest di Dnipro dove il leader ucraino è nato e cresciuto, è stata investita nelle prime ore del mattino da un raid con missili balistici. Che hanno centrato un edificio residenziale di nove piani, provocando un enorme buco sulla facciata e facendo scoppiare un incendio, mentre parte del palazzo è crollato. Le autorità locali si sono subito rese conto della gravità dell'attacco, perché si è temuto che decine di persone fossero rimaste intrappolate nelle macerie. Almeno sei corpi sono stati recuperati senza vita, tra i quali quelli di una bambina di 10 anni e della mamma, e si sono contati una settantina di feriti. "I russi continuano a terrorizzare città e persone pacifiche", l'atto d'accusa di Zelensky, che ha visto la sua città bersagliata diverse volte dall'inizio dell'invasione.

"È una risposta agli attacchi ucraini"

Mosca, nel consueto punto sulle operazioni, ha invece posto l'accento su una "intensificazione degli attacchi alle infrastrutture militari" ucraine. Il ministro della Difesa Serghei Shoigu l'ha motivata come una risposta agli "attacchi terroristici contro le infrastrutture civili" condotti dalle forze di Kiev in territorio russo, per compensare il "fallimento della cosiddetta controffensiva". Un "atto di disperazione", l'analogo commento del Cremlino. In una fase in cui le incursioni ucraine oltreconfine sono ormai sistematiche. Nell'ultima un drone avrebbe colpito una stazione di polizia nella regione russa di Bryansk, pur senza provocare vittime, ma a fare più rumore è stato il raid effettuato il giorno prima su Mosca, che ha danneggiato due torri nel quartiere degli affari della capitale. Tanto da far dire a Zelensky che la guerra "sta tornando nel territorio della Russia e nei suoi centri simbolici".

I fronti caldi del conflitto

La sfida sui simboli è l'appendice di un conflitto che continua senza esclusione di colpi, e soprattutto senza che nessuna delle due parti riesca a prevalere. Nel sud l'esercito ucraino sta raddoppiando gli sforzi per sfondare le spesse difese nemiche, ed ha rivendicato di continuare a guadagnare terreno nell'area di Bakmhut. L'Armata di Putin tiene alta la pressione su Kherson e nel Donbass e si fa avanti nell'est intorno a Kupiansk, nell'oblast di Kharkiv.

L'accordo sul grano

Kiev deve poi spezzare un altro assedio, quello del grano, da quando Mosca ha deciso di non rinnovare l'intesa mediata dalla Turchia. Secondo le autorità ucraine i russi hanno distrutto circa 180 mila tonnellate di raccolti in nove giorni questo mese, colpendo ripetutamente le infrastrutture portuali, a partire da Odessa. Per trovare una soluzione è stato chiesto un aiuto a Zagabria, con un apparente buon risultato. Il ministro degli esteri Dmytro Kuleba, ricevendo il collega Gordan Grlić-Radman, ha annunciato che c'è un'intesa per "utilizzare i porti croati sul Danubio e sul Mare Adriatico per il trasporto del grano ucraino". Anche la Lettonia ha messo a disposizione i propri porti. Sul fronte diplomatico tutto appare rimandato al vertice per la pace convocato dai sauditi a Gedda i primi di agosto. Riunione che Mosca "monitorerà", pur senza parteciparvi, ha fatto sapere il Cremlino.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Blinken: "Putin convinto di poter resistere più di noi, è ostacolo più grande per fine conflitto"
È quanto dichiarato dal Segretario di Stato Usa all'australiano 60 Minutes.

"L'ostacolo più grande alla fine della guerra è la convinzione" del presidente russo Vladimir Putin "di poter resistere più a lungo dell'Ucraina e dei molti paesi che sostengono" Kiev. Lo afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken al media australiano "60 Minutes". "Stiamo lavorando molto duramente per liberarlo da questa idea", continua Blinken. "Naturalmente la guerra potrebbe finire domani se Putin decidesse di fermarsi. E prima di tutto siamo determinati, così come lo sono tanti altri paesi, a continuare ad aiutare l'Ucraina a difendersi, a riprendersi il territorio che la Russia le ha sottratto con la forza".

"E non si tratta solo di un'aggressione contro l'Ucraina e i suoi cittadini - sottolinea il segretario di Stato americano -, ma lo è anche contro gli stessi principi che sono al centro del mantenimento della pace e della sicurezza nel mondo: l'idea che i paesi debbano rispettare la loro integrità territoriale, la loro sovranità, la loro indipendenza.

Se lasciamo che ciò che la Russia sta facendo in Ucraina vada avanti impunemente, allora si aprirà un vaso di Pandora e ogni aspirante aggressore in tutto il mondo dirà "beh, se possono farla franca, posso farla franca anche io". Questa è una ricetta per un mondo in conflitto".

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "A breve negoziati con Usa su accordo sicurezza"
Le trattative dovrebbero essere avviate la prossima settimana.

Negoziati tra Ucraina e Stati Uniti per un accordo bilaterale di garanzia della sicurezza inizieranno già dalla prossima settimana, ha riferito su Telegram il capo dell'ufficio del presidente ucraino Andrii.

"Sebbene l'Ucraina non possa aderire alla Nato a causa della guerra in corso, è essenziale che il nostro Stato garantisca garanzie affidabili durante questa fase di transizione", ha affermato Yermak.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "La guerra sta arrivando in Russia"
Le dichiarazioni del presidente ucraino dopo che due droni hanno colpito un grattacielo a Mosca.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito domenica che "la guerra" sta arrivando in Russia dopo che droni ucraini sono stati abbattuti su Mosca, apparentemente dopo aver colpito un edificio nel cuore della capitale russa.

"A poco a poco, la guerra sta tornando nel territorio della Russia, nei suoi centri simbolici e nelle sue basi militari, e questo è un processo inevitabile, naturale e assolutamente giusto", ha detto Zelensky in visita nella città occidentale di Ivano-Frankivsk.

2 mesi fa
Estero
Putin, "la Marina avrà 30 nuove navi da guerra quest'anno"
Lo ha annunciato il presidente russo durante la parata annuale della Marina a San Pietroburgo.

"La Russia continua a potenziare la Marina e avrà altre 30 nuove navi da guerra che si uniranno alla sua flotta già da quest'anno". Lo ha annunciato il presidente russo, Vladimir Putin, alla parata annuale della Marina a San Pietroburgo, scrive l'agenzia Tass. "Oggi, la Russia sta attuando con fiducia obiettivi su larga scala della politica marittima nazionale e aumentando gradualmente la potenza della sua flotta. Solo quest'anno, 30 navi da guerra di varie classi si uniranno ad essa", ha detto Putin nel suo discorso.

"La corvetta missilistica Merkury è una delle navi che sono entrate in servizio di combattimento", ha proseguito lo zar. "I nostri marinai danno tutto, mostrano vero eroismo e combattono con coraggio, come i nostri grandi antenati, in nome della nostra patria", ha aggiunto Putin, ringraziando il personale della Marina russa per aver portato a termine i loro obiettivi in modo impeccabile.

2 mesi fa
Estero
Droni russi sul distretto di Kryvyi Rih, bombe su Kherson
Lo affermano le autorità ucraine.

I russi hanno lanciato la notte scorsa due droni sul distretto di Kryvyi Rih (Dnipropetrovsk), la città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea ucraine. Lo ha reso noto su Telegram il sindaco della città, Oleksandr Vilkul. "Le forze del gruppo militare Sud hanno abbattuto 2 droni Shared sul territorio del distretto di Kryvyi Rih. Il magazzino di un'azienda agricola è stato danneggiato a causa della caduta di detriti. Sul territorio è scoppiato un incendio, che è stato prontamente spento. Altre conseguenze sono oggetto di indagine. Non ci sono state vittime e non ci sono stati altri attacchi nel distretto di Kryvyi Rih", ha scritto Vilkul. Il sindaco ha aggiunto che "nel distretto di Nikopol, gli occupanti hanno sparato quattro volte con l'artiglieria pesante contro la città di Nikopol e le comunità di Marganetska e Myrivska durante la notte. Non ci sono state vittime".

Bombe sulla regione di Kherson

Due persone sono rimaste ferite in seguito agli attacchi russi di ieri nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, come riporta Rbc-Ucraina. Nel corso della giornata le forze russe hanno effettuato 69 attacchi, sparando 313 proiettili da mortai, artiglieria, lanciamissili multipli Grad, carri armati, aviazione e droni, ha precisato Prokudin sottolineando che 44 proiettili sono stati sparati contro la città di Kherson.

2 mesi fa
Estero
Respinto un attacco di Kiev con 25 droni su Crimea
16 velivoli senza pilota sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea, mentre altri nove sono stati neutralizzati elettronicamente.

Il ministero della Difesa russo ha reso noto questa mattina di aver respinto nella notte un attacco ucraino con 25 droni aerei contro la Crimea annessa: 16 velivoli senza pilota sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea, mentre gli altri nove sono stati neutralizzati da sistemi di difesa elettronica. "Il regime di Kiev ha tentato di effettuare nella notte un attacco terroristico con 25 droni di tipo aereo su strutture sul territorio della penisola di Crimea", si legge in un comunicato riportato dalla Tass. I nove droni neutralizzati elettronicamente "si sono schiantati nelle acque del Mar Nero e a Capo Tarkhankut".

2 mesi fa
Estero
A Mosca due droni colpiscono un edificio
I due apparecchi hanno causato una forte esplosione, danneggiando un grattacielo. Non si registrano feriti.

Due droni hanno causato una forte esplosione al centro di Mosca, colpendo un grattacielo adibito in parte a uffici e appartamenti residenziali. "I vetri sono andati in frantumi a seguito dell'esplosione al livello del quinto e del sesto piano dell'edificio di 50 piani sull'argine di Presnenskaya", ha detto alla Tass una fonte dei servizi di emergenza. Le persone presenti nel grattacielo sono state evacuate. Un video dell'attacco è stato diffuso sui social.

Nessun ferito

"I droni ucraini hanno attaccato stanotte. Le facciate di due torri di uffici della città sono state leggermente danneggiate. Non ci sono vittime o feriti", ha affermato il sindaco della capitale russa Sergei Sobyanin su Telegram.

Un drone distrutto da mezzi di difesa aerea russi

Secondo quanto riporta il ministero della Difesa russo la mattina del 30 luglio "il regime di Kiev ha tentato di lanciare un attacco terroristico contro le strutture di Mosca utilizzando droni. Un drone ucraino è stato distrutto da mezzi di difesa aerea sul territorio del distretto di Odintsovo della regione di Mosca. Altri due droni sono stati annientati da strumenti elettronici e, avendo perso il controllo, si sono schiantati su un complesso di edifici non residenziali di Moscow City, uno sviluppo commerciale a ovest della città". 

Gli attacchi con i droni

Mosca e i suoi dintorni, che si trovano a circa 500 chilometri dal confine ucraino, erano stati raramente presi di mira durante il conflitto in Ucraina. L'attacco di stanotte è l'ultimo di una serie di recenti assalti con droni, tra cui anche uno sul Cremlino, che Mosca ha attribuito a Kiev

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Due morti e un ferito in un raid russo a Zaporizhzhia
Lo riferisce su Telegram il sindaco ad interim Anatoly Kurtev.

Due persone sono morte e un'altra è rimasta ferita in un attacco missilistico russo su Zaporizhzhia. Lo riferisce su Telegram il sindaco ad interim della città, Anatoly Kurtev, scrive Ukrinform.

"Un razzo nemico ha colpito un'area aperta. Sfortunatamente, un uomo e una donna sono rimasti uccisi. Un'altra donna è rimasta ferita", scrive Kurtev. Diversi edifici, un istituto scolastico e un supermercato sono rimasti danneggiati a seguito dell'attacco.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
"La Russia non è mai stata una minaccia per la Svizzera, torneremo amici"
È quanto afferma l'ambasciatore russo in Svizzera, il quale esclude una mediazione elvetica per arrivare alla pace: "È un'ipotesi al momento fuori discussione".

"La Russia nella storia non è mai stata una minaccia per la Svizzera, le sanzioni decise dalla Confederazione contro Mosca per la guerra in Ucraina stanno portando il paese in un vicolo cieco, Berna si può al momento scordare di svolgere un qualunque ruolo di mediazione, ma le due nazioni torneranno ad essere amiche": è questo, in estrema sintesi, il pensiero di Sergei Garmonin, ambasciatore russo in Svizzera. "Ritengo che la strada delle sanzioni intrapresa dalla Svizzera porti a un vicolo cieco", afferma il diplomatico in un'intervista pubblicata oggi dalla Weltwoche. "Purtroppo la Confederazione non ha mantenuto la posizione assunta dal 2014, che era quella di impedire solo l'elusione delle sanzioni attraverso il suo territorio. Ha invece adottato tutte le restrizioni illegittime dell'Ue contro il nostro paese. Ciò è avvenuto sotto l'evidente pressione collettiva dell'Occidente. Sono bastati pochi giorni, nel febbraio 2022, perché la Svizzera cambiasse posizione. Molti interlocutori lo riconoscono nelle discussioni". In relazione a queste pressioni Garmonin cita ad esempio un'intervista dell'ambasciatore americano e una lettera degli ambasciatori del G7, che in entrambi i casi fornivano indicazioni su come Berna avrebbe dovuto comportarsi.

Gli aiuti dell'Occidente "non portano ai risultati sperati"

"La Russia non ha mai minacciato la Svizzera. Al contrario, il mio paese ha svolto un ruolo importante nella storia della Confederazione. Dopo il Congresso di Vienna del 1815, la Russia, insieme ad altre grandi potenze, si fece garante della sua neutralità perpetua. L'eccezionale diplomatico russo e primo inviato in Svizzera, Giovanni Capodistria, partecipò alla stesura della costituzione. Anche oggi gli svizzeri non dovrebbero avere dubbi sulle buone intenzioni del nostro paese. La 'esaltazione guerresca' - come è stata definita dal presidente della Confederazione Alain Berset - e la folle idea di infliggere una sconfitta strategica alla Russia dominano il pensiero delle élite di potere in Occidente", prosegue l'intervistato, il cui padre e il cui nonno sono stati soldati dell'Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale. "Ma questo non durerà per sempre. È evidente che anche il più attivo sostegno militare dell'Occidente non può portare ai risultati sperati".

"Fuori discussione la mediazione elvetica per la pace"

Berna - chiede il giornalista - può ancora svolgere un ruolo nel conflitto e contribuire alla pace? "La rappresentanza e la mediazione della Svizzera sono al momento fuori discussione", risponde l'interlocutore. "Come sapete, l'Unione europea ha riconosciuto la Confederazione come paese partner per quanto riguarda le sanzioni contro la Russia. Berna ha un atteggiamento positivo al riguardo. Lo si evince in particolare dal comunicato stampa del Consiglio federale del 23 giugno 2023: la decisione dell'UE, si legge, è 'un altro riconoscimento dell'eccellente cooperazione della Svizzera con i paesi partner nell'attuazione delle sanzioni nei confronti della Russia'. Come si possa offrire contemporaneamente mediazione, rappresentanza o altri buoni uffici è incomprensibile". L'ambasciatore sottolinea diversi episodi che hanno segnato il peggioramento delle relazioni fra le due nazioni dopo l'invasione dell'Ucraina del 24 febbraio 2022. "L'anno scorso sono state annullate numerose esibizioni di artisti russi e gruppi musicali di fama internazionale in Svizzera, tra cui le tournée dell'Orchestra Mariinsky con il virtuoso pianista Denis Matsuev. Il famoso direttore d'orchestra Valery Gergiev è stato costretto a dimettersi dalla carica di direttore musicale del Festival di Verbier. Ai rappresentanti russi è stato impedito di partecipare alle celebrazioni della Fondazione Sergei Rachmaninov a Villa Senar. Potrei continuare l'elenco. Purtroppo le tendenze russofobiche sono aumentate in modo significativo, soprattutto a causa dei media elvetici".

I problemi riscontrati dai russi in Svizzera

Continuano intanto le minacce al personale delle rappresentanze diplomatiche di Mosca in Svizzera. "C'è di di più: le auto sono state danneggiate, i tubi dei freni sono stati tagliati. Alla nostra ambasciata sono stati recapitati pacchi dal contenuto sospetto. Ci sono stati anche casi di vandalismo, per esempio la ripetuta profanazione del monumento di Suvorov ad Andermatt. E sì che il generalissimo russo ha contribuito a liberare la Svizzera dal dominio straniero". I cittadini russi in Svizzera hanno inoltre seri problemi nel settore bancario, anche se non figurano nelle liste delle sanzioni, prosegue Garmonin. "Ad esempio, non possono aprire nuovi conti o devono chiudere quelli già esistenti. Vi è anche una persecuzione delle associazioni dei nostri connazionali".

"Russi e svizzeri torneranno amici"

Stando così le cose, russi e svizzeri - chiede il cronista - torneranno ad essere amici, un giorno? "Non ho dubbi su questo", risponde l'ambasciatore. "Sono anzi sicuro che torneremo a essere amici. Non abbiamo voltato le spalle alla Svizzera. Spero che la Confederazione sia uno dei primi paesi a costruire di nuovo dei ponti con la Russia quando l'Occidente porrà fine alla sua inutile pressione sanzionatoria nei confronti del nostro stato. Per questo siamo sempre favorevoli a mantenere ed espandere i nostri contatti umani, anche in un momento così difficile per le relazioni bilaterali. Saranno certamente la base per un nuovo inizio", conclude l'intervistato.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin: "Si intensificano i combattimenti in Ucraina"
"Gli scontri principali si sono svolti, come si dice in Occidente, nella direzione dell'attacco principale: Zaporozhizhia", sostiene il presidente russo.

Il presidente russo, Vladimir Putin, sostiene che i combattimenti in Ucraina si siano intensificati nei giorni scorsi, soprattutto in direzione di Zaporizhzhia. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Per quanto riguarda gli ultimi giorni, confermiamo davvero che le ostilità si sono notevolmente intensificate. Gli scontri principali si sono svolti, come si dice in Occidente, nella direzione dell'attacco principale: Zaporozhizhia", ha detto Putin. Lo zar sostiene che le forze ucraine avrebbero perso 200 combattenti nelle ultime 24 ore e che questa cifra sia "più di dieci volte superiore" a quella delle perdite nelle file russe.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Mosca: "Al momento è impossibile tornare all'accordo sul grano"
È quanto ha affermato il portavoce del Cremlino.

"Sfortunatamente, al momento è impossibile tornare" all'accordo sul grano "perché non è in fase di attuazione": lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aggiungendo che il presidente Vladimir Putin "ha chiarito che la Russia è pronta a riprendere immediatamente l'accordo non appena sarà attuato". Lo riporta l'agenzia Interfax. La settimana scorsa Mosca ha annunciato di non rinnovare l'accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini dopo aver dichiarato che, a suo dire, non sarebbero stati rimossi "gli ostacoli" alle esportazioni russe di cereali e fertilizzanti.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Putin sapeva della rivolta del gruppo Wagner, ma era incapace di agire"
Lo scrive il Washington Post, che cita valutazioni dell'intelligence condivise con il giornale.

I servizi di sicurezza russi avevano avvertito il presidente Vladimir Putin con almeno due o tre giorni di anticipo che il fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, stava preparando una possibile ribellione. Lo scrive il Washington Post, che cita valutazioni dell'intelligence condivise con il giornale. Alla luce di questa indicazione, sono state prese misure per aumentare la sicurezza in diverse strutture strategiche, tra cui il Cremlino, dove è stato aumentato il personale della guardia presidenziale e sono state distribuite più armi. Tuttavia, sottolinea il quotidiano statunitense, non sono state prese altre misure. Quando Prigozhin ha lanciato il suo tentativo di ammutinamento la mattina del 24 giugno, riporta il Wp citando funzionari della sicurezza ucraina e di altri Paesi europei, Putin era paralizzato e incapace di agire con decisione. E per la maggior parte della giornata non è stato impartito alcun ordine, hanno sottolineato i funzionari. "Putin ha avuto il tempo di prendere la decisione di liquidare (la ribellione) e arrestare gli organizzatori", ha detto uno dei funzionari di sicurezza europei che, come gli altri, ha parlato a condizione di anonimato. "Poi, quando (la rivolta) è cominciata, c'è stata la paralisi a tutti i livelli... C'è stato sgomento e confusione assoluti. Per molto tempo non hanno saputo come reagire".

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Un team dell'Unesco visiterà Odessa per valutare i danni
Lo riferisce il ministero della Cultura di Kiev citato dai media locali.

Un team Unesco visiterà nei prossimi giorni Odessa per una prima valutazione preliminare dei danni causati dai bombardamenti dei giorni scorsi attribuiti alle forze russe. Lo riferisce il ministero della Cultura di Kiev citato dai media locali. L'Unesco ha condannato "con la massima fermezza" i "brutali attacchi compiuti dalle forze russe" che hanno colpito diversi siti nel centro della città, Patrimonio dell'Umanità, tra cui la Cattedrale della Trasfigurazione di 200 anni. "Queste terribili distruzioni segnano una nuova escalation di violenza contro il patrimonio culturale dell'Ucraina", ha denunciato domenica il direttore generale dell'agenzia delle Nazioni Unite per la cultura, l'istruzione e la scienza, Audrey Azoulay.

2 mesi fa
Estero
Colpito deposito di munizioni in Crimea
Stando al governatore Sergei Aksenov 11 droni lanciati da Kiev sono stati abbattuti.

Un deposito di munizioni è stato colpito da un attacco ucraino in Crimea, 11 droni lanciati da Kiev sono stati abbattuti: lo ha reso Sergei Aksenov, governatore della penisola annessa da Mosca unilateralmente nel 2014. Lo riporta la Tass. "Nel cielo sopra la Crimea, 11 Uav nemici sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea e da apparecchiature di guerra elettronica. Un deposito di munizioni nel distretto di Dzhankoysky è stato colpito. Anche una casa privata nel distretto di Kirovsky è stata danneggiata da frammenti di Uav", ha detto Aksenov. Saranno evacuate le zone che si trovano nel raggio di 5 chilometri dal luogo dove un attacco ucraino ha colpito un deposito di munizioni nel distretto di Dzhankoi in Crimea. Secondo il governatore non ci sarebbero vittime.

2 mesi fa
Estero
Droni colpiscono la città di Mosca
Per il Cremlino si tratta di un tentato atto terroristico da parte di Kiev.

La Russia ha detto di aver "soppresso" due droni ucraini a Mosca, accusando Kiev di aver lanciato un "atto terroristico" sulla capitale russa. "Un tentativo del regime di Kiev di compiere un atto terroristico utilizzando due droni su obiettivi nel territorio della città di Mosca è stato fermato", ha affermato il ministero della Difesa russo. "I droni sono stati soppressi e si sono schiantati. Non ci sono vittime", viene aggiunto. 

Dove sono caduti

L'agenzia di stampa Tass ha riferito che un drone è caduto su Komsomolsky Prospekt, vicino al ministero della Difesa russo, mentre un altro ha colpito un centro commerciale in via Likhacheva vicino a una delle principali tangenziali di Mosca.

2 mesi fa
Bielorussia
Lukashenko: "I Wagner vogliono marciare verso Varsavia"
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"I Wagner stanno iniziando a stressarci. Dicono: 'Vogliamo andare in Occidente, permettetecelo'". Queste le affermazioni del presidente bielorusso.

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko durante l'incontro con il presidente russo Vladimir Putin a San Pietroburgo ha affermato che i membri del Gruppo Wagner "iniziano a stressarlo" perché "vogliono marciare verso Varsavia". Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Interfax.

Le affermazioni

"I Wagner stanno iniziando a stressarci. Dicono: 'Vogliamo andare in Occidente, permettetecelo'. Chiedo perché vogliano andare in Occidente. 'Beh, vogliamo fare un'escursione in Polonia, a Rzeszow'", ha riferito Lukashenko. Il quale ha portato a Putin una mappa sul trasferimento delle forze armate polacche ai confini dello Stato dell'Unione.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Bombardamenti in Russia: diversi reporter feriti e un morto
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Il bombardamento è avvenuto nei pressi del villaggio di Pyatikhatki, a sud di Zaporizhzhia, dove un gruppo di giornalisti è finito sotto il fuoco.

Il ministero della Difesa di Mosca riferisce che quattro giornalisti russi sono rimasti feriti in un attacco con munizioni a grappolo lanciato dall'esercito ucraino nella regione di Zaporizhzhia. Inoltre, un fotografo che lavora per il giornale tedesco Deutsche Welle, Eugene Shilko, è stato ferito in un attacco russo con bombe a grappolo nel Donetsk. Lo riporta il media tedesco su Telegram.

Ria Novosti

Questa la notizia condivisa da Ria Novosti: "Quattro operatori dei media hanno riportato ferite di varia gravità e sono stati rapidamente trasferiti in strutture mediche sul campo". In precedenza l'agenzia di stampa russa ha reso noto che un suo reporter di guerra - Rostyslav Zhuravlev - è rimasto ucciso in un bombardamento. Anche il fotografo corrispondente militare dell'agenzia di stampa è stato colpito ed è rimasto ferito. Il bombardamento è avvenuto nei pressi del villaggio di Pyatikhatki, a sud di Zaporizhzhia, dove un gruppo di giornalisti è finito sotto il fuoco. Il capo militare delle forze russe a Zaporizhzhia ha scritto su Telegram che il bombardamento ha colpito un'auto civile nel villaggio di Vladimirovka su cui si trovava il corrispondente di guerra di Ria Novosti Rostislav Zhuravlev.

4 giornalisti russi feriti dalle bombe a grappolo

Il ministero della Difesa di Mosca riferisce che quattro giornalisti russi sono rimasti feriti in un attacco con munizioni a grappolo lanciato dall'esercito ucraino nella regione di Zaporizhzhia. Lo scrive Ria Novosti: "Quattro operatori dei media hanno riportato ferite di varia gravità e sono stati rapidamente trasferiti in strutture mediche sul campo".

La comunicazione

Il capo militare delle forze russe a Zaporizhzhia ha scritto su Telegram che il bombardamento ha colpito un'auto civile nel villaggio di Vladimirovka su cui si trovava il corrispondente di guerra di Ria Novosti Rostislav Zhuravlev. "Durante l'evacuazione, Rostislav Zhuravlev, è morto per le ferite riportate a causa dello scoppio di una submunizione a grappolo", ha dichiarato il ministero. Inoltre, il corrispondente fotografico di Ria Novosti, Konstantin Mikhalchevsky, è stato ferito, riporta Ria Novosti.

Le ferite di due giornalisti

"Il corrispondente di Izvestiya Roman Polskov e il cameraman Dmitriy Shikov sono rimasti feriti nella zona dell'operazione militare speciale quando i militanti ucraini hanno sparato contro di loro. Il giornalista ha riportato la rottura di una gamba e ferite da schegge alla gamba, all'addome e alla schiena. Il cameraman ha riportato ferite da schegge e una frattura delle ossa dell'anca", ha riferito Ren Tv.

La sepoltura

Dmitry Kiselyov, direttore generale dell'agenzia di stampa Rossiya Segodnya, ha dichiarato che Zhuravlev sarà sepolto secondo i desideri della madre a Ekaterinburg, dove è nato. Kiselyov ha descritto il corrispondente militare deceduto come un professionista esperto che si è recato per primo nelle zone più pericolose e ha riportato informazioni accurate e importanti. Il bombardamento è avvenuto intorno a mezzogiorno nei pressi della località Pyatikhatki. Il ministero della Difesa di Mosca ha dichiarato che i giornalisti di Ria Novosti e Izvestiya stavano preparando materiale sul bombardamento degli insediamenti della regione di Zaporizhzhia da parte delle forze ucraine con munizioni a grappolo.

Il giornalista tedesco ferito e un ufficiale ucraino ucciso

Shilko era nella città di Druzhkovka, nel distretto di Kramatorsk, a 23 chilometri dalla linea del fronte. Le sue condizioni sono stabili. Nell'attacco un ufficiale ucraino sarebbe stato ucciso, mentre diversi altri sarebbero rimasti gravemente feriti.

2 mesi fa
Conflitti
Ambasciatore russo convocato a Varsavia dopo le parole di Putin
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Durante una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, Putin ha anche sostenuto che le regioni occidentali dell'attuale Polonia sono state "un regalo di Stalin" ai polacchi alla fine della Seconda guerra mondiale.

L'ambasciatore russo in Polonia è stato convocato d'urgenza oggi presso il ministero degli Esteri in seguito alle dichiarazioni di Vladimir Putin che Varsavia ha definito "provocatorie". Ieri il presidente russo ha accusato la Polonia di avere "piani di vendetta" e di voler rivendicare i territori dell'Ucraina occidentale, un'accusa ricorrente da parte delle autorità russe.

Le parole del leader russo

Durante una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, Putin ha anche sostenuto che le regioni occidentali dell'attuale Polonia sono state "un regalo di Stalin" ai polacchi alla fine della Seconda guerra mondiale. La convocazione dell'ambasciatore russo fa seguito alle "dichiarazioni provocatorie del presidente russo Vladimir Putin, nonché alle minacce e ad altre azioni ostili della Federazione Russa nei confronti della Polonia e dei nostri alleati", ha dichiarato il vice ministro polacco Pawel Jablonski.

L'incontro

"L'incontro è stato molto breve", ha dichiarato alla stampa. "I confini tra i nostri Paesi sono assolutamente intoccabili e la Polonia si oppone a qualsiasi revisione", ha detto. Ieri sera, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha risposto a Putin su Twitter, scrivendo che "Stalin era un criminale di guerra, responsabile della morte di centinaia di migliaia di polacchi" durante e dopo la Seconda guerra mondiale.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Il capo degli 007 Gb: "Non bisogna umiliare Putin"
Secondo Richard Moore, per la Russia "la strada per loro è molto chiara: ritirare tutte le loro truppe".

L'obiettivo dell'Occidente non è quello di mettere in imbarazzo la Russia o lo stesso presidente Vladimir Putin: lo ha detto il capo dell'MI6, i servizi segreti esteri britannici, Richard Moore, in un'intervista a Politico.

L'intervista

Dall'inizio della guerra, alcuni leader occidentali - in particolare il presidente francese Emmanuel Macron, ricorda il media statunitense - hanno espresso preoccupazione per il rischio di "umiliare" Putin. E sembra che Moore sia dello stesso parere. "Nessuno vuole umiliare Putin, tanto meno nessuno vuole umiliare la grande nazione russa", ha affermato. "Ma la strada per loro è molto chiara: ritirare tutte le loro truppe".

Un possibile negoziato

Moore ha in seguito aggiunto: "La maggior parte dei conflitti si conclude con una sorta di negoziato. Spetta all'Ucraina definire i termini della pace, non a noi. Il nostro compito è cercare di metterli nella posizione più forte possibile per negoziare, da una posizione di forza, ed è quello che intendiamo fare".

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Regione Belgorod attaccata con bombe a grappolo
È quanto ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov. I bombardamenti sono avvenuti ieri, 21 luglio.

Le forze ucraine hanno colpito ieri con bombe a grappolo il villaggio russo di confine di Zhuravlevka, nella regione occidentale di Belgorod: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov. "Nella regione di Belgorod, sono stati sparati (dall'esercito ucraino) 21 proiettili di artiglieria e tre munizioni a grappolo da un lanciarazzi multiplo contro il villaggio di Zhuravlevka", ha scritto oggi Gladkov riferendosi agli attacchi di venerdì.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin: "Gli sponsor occidentali di Kiev sono insoddisfatti"
Lo ha affermato il presidente russo.

Gli sponsor occidentali di Kiev sono chiaramente insoddisfatti della cosiddetta controffensiva ucraina. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, riporta l'agenzia Tass. I tentativi occidentali di coinvolgere più Paesi nel conflitto in Ucraina - ha poi aggiunto Putin sempre secondo quanto riportato da Tass sono un "gioco molto pericoloso", foriero di conseguenze. Un'aggressione scatenata contro la Bielorussia - ha ancora detto Putin, citato da Tass - è un'aggressione contro la Russia e Mosca risponderà con tutti i mezzi disponibili.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Casa Bianca: "Le bombe a grappolo sono efficaci nella controffensiva"
Lo ha affermato il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca.

Le munizioni a grappolo fornite dagli Stati Uniti e schierate in Ucraina stanno avendo un impatto sulla controffensiva ucraina contro le forze russe: "Abbiamo ricevuto alcuni feedback iniziali da Kiev e le stanno usando in modo abbastanza efficace", ha detto ai giornalisti il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby, citato dai media internazionali.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Kiev ha iniziato a usare le bombe a grappolo Usa"
Stando ad alcuni alti funzionari ucraini le bombe sono usate per "conquistare più velocemente i territori occupati dai Russi che Mosca non vuole cedere a Kiev".

La controffensiva ucraina prova a ritrovare slancio con le controverse bombe a grappolo, che dopo giorni di annunci entrano ufficialmente in uso tra le munizioni di Kiev nei raid contro i russi nel sudest del Paese. Ad affermarlo sono stati per primi funzionari ucraini citati dal Washington Post, secondo cui le bombe - bandite da oltre 120 Paesi per la loro estrema pericolosità sulla popolazione civile - sono già state lanciate nel tentativo di smantellare le posizioni russe ben fortificate che hanno rallentato l'offensiva estiva di Kiev. La notizia è stata poi confermata dalla Casa Bianca. L'intento di Kiev è chiaro: accelerare la riconquista dei territori occupati che la Russia non ha alcuna intenzione di cedere. Anzi, per il terzo giorno consecutivo Mosca ha colpito nella notte Odessa provocando un morto e danni anche al consolato cinese. Due morti e 20 feriti si contano anche in raid su Mykolaiv.

La tensione sul Mar Nero

Sale ancora la tensione sul Mar Nero quindi, dopo la rottura del patto sul grano da parte del Cremlino: Kiev ha annunciato che tutte le navi che raggiungeranno porti russi o dei territori occupati in Ucraina saranno considerate come potenziali "imbarcazioni militari", in risposta alla decisione simile presa da Mosca per i mezzi diretti ai porti ucraini. Secondo il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense Adam Hodge, la Russia sta prendendo in considerazione attacchi a navi civili che trasportano grano dall'Ucraina sul Mar Nero per poi incolpare le forze ucraine. In ogni caso, l'intenzione di Mosca è di voler fermare in modo più attivo qualsiasi nave mercantile nel bacino, secondo il ministero della Difesa britannico. Venerdì il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà per parlare delle "conseguenze umanitarie" del ritiro della Russia dall'accordo sul grano, mentre cresce il coro occidentale di condanna contro Mosca. A partire dall'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, che ha invitato la comunità internazionale a "rispondere in modo determinato" al tentativo di Mosca di "affamare il mondo". Ma la Russia tira dritto e continua la sua campagna di morte sulle città ucraine che si affacciano sul Mar Nero e non solo: nella notte, le forze di Kiev hanno affermato di aver abbattuto 18 tra missili da crociera e droni kamikaze sui 38 lanciati dagli invasori. Se i danni maggiori si sono registrati a Odessa e Mykolaiv, bombe russe si sono abbattute anche nel nord, provocando un morto nell'oblast di Kharkiv.

Zelensky: "Vogliono distruggere la vita in Ucraina"

L'Onu ha condannato "gli attacchi della Russia contro i porti ucraini nel Mar Nero", mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha bollato i raid su Odessa e Mykolaiv come "tentativi di distruggere la vita del nostro Paese". Intanto, dall'altra parte del fronte sono diventate ormai quotidiane le segnalazioni di attacchi in Crimea: nella notte, il governatore filorusso della penisola occupata Sergei Aksionov ha denunciato che un drone ucraino ha ucciso un'adolescente, mentre un altro è stato abbattuto nel pomeriggio senza provocare vittime. Nel frattempo si guarda anche a nord dell'Ucraina, in Bielorussia: il ministero della Difesa di Minsk ha riferito infatti che combattenti del gruppo Wagner si addestreranno con le forze speciali del Paese. Kiev ha più volte ribadito di non temere un attacco imminente dall'alleato di Putin, ma resta l'allerta al confine.

Le conseguenze diplomatiche

Con la guerra che non vede tregua all'orizzonte, l'Occidente spinge sul sostegno militare a Kiev: Borrell ha proposto "di finanziare fino a 5 miliardi all'anno per i prossimi 4 anni la difesa Ucraina nell'ambito dell'European Peace Facility" dell'Ue. La diplomazia sembra intanto rimanere al palo e le tensioni tra i due blocchi non accennano a diminuire. Al contrario, Mosca ha convocato l'incaricato d'affari britannico Tom Dodd informandolo di aver emesso restrizioni di viaggio all'interno della Russia per i diplomatici inglesi, in risposta alle "azioni ostili" di Londra.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Dagli USA un pacchetto di aiuti da 1.3 miliardi a Kiev
Lo ha annunciato ufficialmente il Pentagono.

Gli Stati Uniti hanno annunciato un ulteriore pacchetto di aiuti militari all'Ucraina, per un totale di circa 1,3 miliardi di dollari. Lo ha annunciato ufficialmente il Pentagono. I nuovi aiuti comprendono capacità di difesa aerea e munizioni. "Questo annuncio rappresenta l'inizio di un processo di appalto per fornire ulteriori capacità prioritarie all'Ucraina", ha spiegato il Dipartimento della difesa americano. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha subito ringraziato su Twitter: "Grazie Potus (acronimo per Presidente degli Stati Uniti, ndr) per un nuovo potente pacchetto di supporto alla difesa del valore di 1,3 miliardi di dollari". "I sistemi missilistici antiaerei Nasams con munizioni, proiettili di artiglieria, attrezzature per lo sminamento e altra assistenza tanto necessaria salveranno le vite degli ucraini e avvicineranno la nostra vittoria comune. Apprezziamo il supporto instancabile degli amici statunitensi", ha aggiunto il leader ucraino.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin: "Se verrà soddisfatta la parte russa torneremo nell'accordo sul grado"
Lo ha affermato il presidente russo durante una riunione di governo.

Il presidente russo Vladimir Putin ha confermato la sua disponibilità a tornare nell'accordo del grano se gli ostacoli alle esportazioni agricole russe saranno rimossi. Lo riporta la Tass. In ogni caso, secondo il leader del Cremlino la Russia è pronta a sostituire il grano ucraino sul mercato mondiale attraverso donazioni e vendite. "La continuazione dell'accordo sul grano nella sua forma attuale ha perso ogni significato", ha detto Putin in una riunione del governo. "Ovviamente prenderemo in considerazione la possibilità di tornarci, ma solo a una condizione: se tutti i principi in base ai quali la Russia accettato di partecipare all'accordo saranno pienamente presi in considerazione e rispettati." Putin ha poi accusato l'Occidente di "arricchirsi con l'accordo sul grano" e di "aver fatto di tutto per farlo fallire". La Russia ha mostrato "una pazienza eccezionale" estendendo regolarmente l'intesa, ha detto il leader del Cremlino secondo cui l'Occidente "impedisce anche le consegne gratuite di fertilizzanti da parte della Russia ai paesi più poveri".

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "60mila tonnellate di grano distrutte dai raid russi"
Secondo il ministro dell'Agricoltura ucraino Mykola Solsky, ci vorrà almeno un anno per riparare completamente le infrastrutture danneggiate.

I raid notturni delle forze armate russe hanno distrutto 60mila tonnellate di grano ucraino, secondo quanto sostiene Kiev. 60mila tonnellate di grano che erano destinate all'esportazione e stoccate nel porto ucraino di Chornomorsk, vicino a Odessa, come ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura ucraino Mykola Solsky.

"Ci vorrà almeno un anno per riparare completamente le infrastrutture danneggiate", ha commentato Solsky, secondo il quale le forniture di cereali "avrebbero dovuto essere spedite attraverso il corridoio del grano 60 giorni fa". Il ministero della Difesa russo sostiene dal canto suo che le sue truppe avrebbero attaccato e colpito nella notte "strutture dell'industria militare, infrastrutture per il carburante e depositi di munizioni delle forze armate dell'Ucraina" nella zona di Odessa, "nonché la base aerea di Kanatovo dell'aeronautica militare ucraina". Lo riporta l'agenzia Interfax.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "A Odessa sono stati colpiti i terminal del grano e del petrolio"
È quanto ha reso noto Vladyslav Nazarov, portavoce del comando militare ucraino Sud.

"Durante l'attacco notturno alla regione di Odessa, i razzi hanno colpito il terminal del grano e del petrolio, danneggiato i serbatoi e le attrezzature per il carico ed è scoppiato un incendio", ha reso noto Vladyslav Nazarov, portavoce del comando militare ucraino Sud, citato dall'emittente statale ucraina Suspilne. Nella città di Odessa sono stati danneggiati diversi condomini, sei civili tra cui un bambino di nove anni sono rimasti feriti. Nella regione di Odessa inoltre è stato colpito un impianto industriale e due magazzini. "I terroristi russi hanno deliberatamente preso di mira le infrastrutture per il commercio del grano e ogni missile russo è un colpo non solo per l'Ucraina, ma per tutti coloro che nel mondo vogliono una vita normale e sicura", ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

2 mesi fa
Svizzera
Accordo sul grano, la Svizzera spera in un veloce rinnovo
È quanto si legge in un comunicato del Dipartimento federale degli affari esteri.

La Svizzera deplora il mancato rinnovo da parte della Russia dell'accordo internazionale sui cereali. La Confederazione spera in un rinnovo nel prossimo futuro per garantire la sicurezza alimentare globale, si legge in un comunicato odierno del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Mosca ha sospeso ieri l'accordo sull'esportazione di grano ucraino attraverso il Mar Nero, concluso un anno fa. L'intesa è scaduta ufficialmente nella stessa serata. Dall'estate scorsa, l'accordo aveva permesso all'Ucraina di vendere più di 30 milioni di tonnellate di grano via mare ad altri Paesi e ciò nonostante la guerra in corso con la Russia.

"Il diritto umanitario internazionale va rispettato"

In occasione di un incontro tenutosi ieri a New York, i rappresentanti della Svizzera hanno lanciato un appello per la sicurezza alimentare globale, in particolare in vista dell'estensione dell'Iniziativa del Mar Nero. La Svizzera ha sostenuto gli sforzi del Segretario generale delle Nazioni Unite e della Turchia per raggiungere un'intesa tra le parti e per estendere l'iniziativa, sottolinea la nota. Durante l'incontro ad alto livello presieduto dal ministro degli Esteri britannico James Cleverly, a cui ha anche partecipato il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba, la Svizzera ha inoltre ribadito il proprio sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina. Ha inoltre ricordato l'obbligo di tutte le parti di rispettare il diritto umanitario internazionale.

2 mesi fa
Estero
Mosca, "sostituiremo gratis il grano ucraino all'Africa"
Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.

La Russia "è pronta a sostituire la fornitura di grano ucraino ai paesi che ne hanno bisogno gratuitamente" dopo il ritiro di Mosca dall'intesa. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla Tass. Questi ha aggiunto che le forniture di grano dalla Russia all'Africa saranno discussi al vertice di San Pietroburgo" del 27 e 28 luglio.

La mancata proroga

Ieri Mosca ha annunciato di non rinnovare l'accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini dopo aver dichiarato che, a suo dire, non sarebbero stati rimossi "gli ostacoli" alle esportazioni russe di cereali e fertilizzanti. "Apprezziamo molto il ruolo del signor Guterres nella conclusione di questo accordo e apprezziamo molto gli sforzi del signor Guterres nel cercare di convincere i paesi europei ad adempiere agli obblighi che si sono assunti", ha detto Peskov nominando il segretario generale dell'Onu. "Sfortunatamente - ha proseguito - ciò non è avvenuto. L'espressione 'senza scrupoli' è assolutamente applicabile ai paesi europei".

I rischi

Secondo quanto riporta l'agenzia Interfax, Peskov ha anche dichiarato che esportare i cereali ucraini sul Mar Nero senza le "adeguate garanzie di sicurezza" della partecipazione della Russia all'accordo sul grano può far sorgere dei "rischi" perché si tratta di "una zona che è direttamente vicina all'area di combattimento". "Se qualcosa viene formalizzato senza la Russia, allora questi rischi dovrebbero essere presi in considerazione", ha detto Peskov.

La posizione di Zelensky

Ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato di aver inviato lettere ufficiali al presidente turco Recep Tayyip Erdogan e a Guterres con una proposta per continuare il lavoro sull'accordo sul grano in un formato tripartito, senza la Russia. "Ucraina, Nazioni Unite e Turchia possono garantire congiuntamente il funzionamento del corridoio alimentare e l'ispezione delle navi. E questo è necessario per tutti nel mondo", aveva affermato. Peskov ha pure accusato l'Ucraina di usare il corridoio del grano sul Mar Nero per "scopi di combattimento". "Questo è un aspetto molto importante che non dovrebbe essere dimenticato", ha detto il portavoce del Cremlino secondo l'agenzia Interfax.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Fine dell'accordo sul grano, "approvvigionamento garantito in Svizzera"
Lo afferma il direttore della Federazione svizzera dei produttori di cereali. "Le conseguenze nel nostro Paese saranno minime, potremmo averne alcune legate a logistica e trasporto".

La decisione di non rinnovare l'accordo sul grano ucraino, annunciata ieri da Mosca, avrà "poche ripercussioni" sulla Svizzera. Secondo Pierre-Yves Perrin, direttore della Federazione svizzera dei produttori di cereali (FSPC), "le forniture di grano sono garantite". Le conseguenze per la Svizzera saranno piuttosto minime: ne è convinto l'ingegnere agricolo, ripreso dai microfoni della radiotelevisione svizzero romanda RTS questa mattina. Tuttavia "Potremmo avere alcune difficoltà con la logistica e il trasporto, ma le forniture sono garantite", ha sottolineato Perrin.

Le conseguenze maggiori "sui cereali da foraggio"

Secondo il direttore della FSPC i cereali da foraggio, che vengono importati in massa per coprire il fabbisogno interno del Paese, potrebbero essere interessati maggiormente dalla scadenza dell'accordo. "È su questo tipo di frumento che i mercati saranno più rigidi nelle prossime settimane", afferma. "Forse sarà un po' complicato, ma le quantità necessarie potranno arrivare in Svizzera", rassicura Perrin. L'accordo sulle esportazioni di cereali ucraini, fondamentale per l'approvvigionamento alimentare globale, è scaduto ieri e la Russia ha annunciato prontamente di non voler estendere l'accordo firmato nel luglio 2022 con l'Ucraina, sotto l'egida delle Nazioni Unite e della Turchia.

La preoccupazione internazionale

Da tempo Mosca minacciava di ritirarsi dal patto sul grano. Ora l'annuncio del Cremlino preoccupa il mondo intero, aumentando i timori per la sicurezza alimentare del pianeta.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
"La Wagner chiude la sua base principale in Russia"
Lo riportano gli stessi mercenari sui canali Telegram vicini alla milizia di Yevgeny Prigozhin

Dal 30 luglio il campo di addestramento del Gruppo Wagner a Molkino, nel sudovest della Russia, cesserà di esistere. Lo riportano gli stessi mercenari sui canali Telegram vicini alla milizia di Yevgeny Prigozhin, oltre ad alcuni media russi come l'indipendente Meduza. Nel video, pubblicato per primo dal canale Unloading Wagner, si vedono i wagneristi ammainare le bandiere della milizia privata e quelle della Russia.

2 mesi fa
Guerra in UCraina
La Svizzera a sostegno dello sminamento in Ucraina
Scolari/Cdt
Scolari/Cdt
Nel Piano d'azione per la lotta contro le mine 2023–2026, il DFAE e il DDPS hanno già previsto di ampliare il sostegno al Paese in guerra.

La Confederazione si affida all'esperienza della Svizzera e sostiene lo sminamento in Ucraina con uno stanziamento complessivo pari a 5,7 milioni di franchi. Lo ha reso noto oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). "Lo sminamento umanitario è fondamentale per la ricostruzione in Ucraina. È un presupposto fondamentale per l'accesso umanitario, per il ritorno delle persone sfollate, per la stabilizzazione sociale ed economica, per le attività agricole e per la ricostruzione delle infrastrutture distrutte", aveva dichiarato il Consigliere federale Ignazio Cassis alla Ukraine Recovery Conference 2023 lo scorso 22 giugno a Londra.

Il piano

Nel Piano d'azione per la lotta contro le mine 2023–2026, il DFAE e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) hanno già previsto di ampliare il sostegno al Paese in guerra. Con un credito aggiuntivo approvato dal Parlamento nella sessione estiva del 2023, la Confederazione può attuare ulteriori misure nel campo dello sminamento umanitario. Lo stanziamento sarà destinato ai progetti istituiti del Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD) e della Fondation suisse de déminage (FSD). Il DFAE e, dal 2024 anche il DDPS, finanzieranno le attività del GICHD con 3,2 milioni di franchi dal 2023 al 2025. "Con il sostegno del DFAE, i team dell'FSD individuano le zone contaminate, informano la popolazione locale sui pericoli e sul comportamento corretto da seguire e si occupano della bonifica da mine e munizioni inesplose", si legge nel comunicato. "L'FSD recluta e forma il 90% del personale direttamente in loco".

2 mesi fa
Estero
Russia all'Onu, "la decisione sul grano è definitiva"
Lo ha dichiarato la missione russa alle Nazioni Unite

La decisione sull'accordo sul grano è definitiva e non sono previsti ulteriori negoziati. Lo ha dichiarato la missione russa alle Nazioni Unite, come riportato dal Kommersant.

Guterres: "milioni pagheranno per lo stop"

Dal canto suo il segretaro generale dell'Onu Antonio Guterres ha dichiarato che "milioni di persone pagheranno il prezzo per l'uscita della Russia dall'accordo sul grano". "

2 mesi fa
Estero
Kuleba: "Senza accordo sul grano i prezzi saliranno ovunque"
Lo ha dichiarato il ministro ministro ucraino degli Esteri Dmytro Kuleba dopo la mancata proroga dell'accordo da parte di Mosca.

Senza la proroga dell'accordo sul grano ucraino "i prezzi in tutto il mondo aumenteranno di nuovo". Lo sostiene il ministro ucraino degli Esteri Dmytro Kuleba come riportato da Rbc Ukraine su Telegram. "La Russia ha lentamente ucciso l'accordo sul grano da un'estensione all'altra", ha dichiarato Kuleba ricordando come l'anno scorso, quando è stata attuata l'iniziativa sui cereali del Mar Nero, "i prezzi alimentari globali sono scesi del 20%", mentre la mancata proroga "significa che i prezzi in tutto il mondo aumenteranno di nuovo". Il ministro ritiene che Mosca "usi la fame come strumento" per ricattare il mondo intero.

2 mesi fa
Estero
Zelensky: "Avanti con export di grano anche senza Mosca"
Lo ha dichiarato il presidente ucraino dopo che Mosca non ha rinnovato l'accordo.

L'Ucraina è pronta a continuare le esportazioni nonostante l'uscita della Russia dall'accordo sul grano. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha detto che c'erano due accordi, uno tra "Ucraina, Turchia e Onu" e "l'altro tra Russia, Turchia e Onu", questo significa che la Russia "sta violando gli accordi con il segretario generale dell'Onu Guterres e con il presidente Erdogan, non con noi". Lo riporta Rbc Ukraine. Zelensky conclude dicendo: "non avevamo accordi con loro".

2 mesi fa
Estero
Mosca ai turisti in Crimea, "tornate a casa dall'Ucraina occupata"
Il presidente Vladimir Putin ha ordinato alle autorità di riparare il ponte, attaccato questa mattina da Kiev, e di aiutare i turisti bloccati in Crimea.

I funzionari russi hanno invitato i turisti che si trovano in Crimea a tornare a casa passando per i territori ucraini occupati dai russi, così da evitare l'utilizzo del ponte che collega la penisola alla terraferma, attaccato stamattina da Kiev. "Chiedo ai residenti e agli ospiti della penisola di astenersi dal viaggiare sul ponte di Crimea e di scegliere, ai fini della sicurezza, un percorso alternativo via terra attraverso le nuove regioni", ha dichiarato il capo della Crimea insediato da Mosca, Sergei Aksyonov.

Un tratto di strada di circa 400 chilometri attraverso i territori tenuti dall'esercito russo, alcuni dei quali gravemente colpiti dai combattimenti. Per facilitare l'uscita dalla Crimea, la televisione di Stato russa ha ricordato alle persone di portare con sé il passaporto e ha anche mandato in onda una mappa del percorso, che passa attraverso la Melitopol occupata fino al porto di Mariupol e termina nella città meridionale russa di Rostov.

Il presidente Vladimir Putin ha ordinato alle autorità di riparare il ponte e aiutare i turisti bloccati in Crimea. I funzionari filorussi dell'Ucraina occupata hanno dichiarato che ridurranno gli orari del coprifuoco per consentire il passaggio dei turisti e che l'esercito russo rafforzerà la sicurezza.

2 mesi fa
Estero
Caccia russo si schianta davanti a centinaia di bagnanti
Il pilota ha rischiato di annegare ma è stato recuperato dai soccorritori che lo hanno rianimato.

Un Sukhoi Su-25, aereo da attacco russo, si è schiantato nell'estuario di Ejsk, una baia del Mar d'Azov nel territorio controllato da Mosca, davanti a centinaia di bagnanti su materassini e in salvagente che hanno rilanciato sui social video e immagini. Lo riportano i media russi e ucraini. Il pilota è riuscito ad auto espellersi dal velivolo prima dello schianto. Durante la discesa, riferisce il sito Baza, la cupola del paracadute è caduta sul pilota e le imbracature si sono aggrovigliate, il militare ha rischiato di annegare ma infine è stato recuperato dai soccorritori che lo hanno rianimato.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
L'Ue condanna la decisione russa di sospendere l'accordo sul grano
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Lo ha scritto su Twitter la presidentessa della Commissione europea Ursula von der Leyen. Intanto il presidente turco Erodgan si è detto "sicuro che Putin porterà avanti l'accordo".

"Condanno fermamente la mossa cinica della Russia di porre fine all'iniziativa per i cereali del Mar Nero, nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite e della Turchia". Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "L'Ue sta lavorando per garantire la sicurezza alimentare per le persone vulnerabili in tutto il mondo. I corridoi di solidarietà Ue continueranno a portare i prodotti agroalimentari dall'Ucraina ai mercati globali", aggiunge.

Erdogan: "Putin proseguirà l'accordo sul grano"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è detto convinto "che Vladimir Putin voglia portare avanti l'accordo" sui cereali ucraini. "L'iniziativa del Mar Nero, che sta per entrare nel suo primo anno, è passata alla storia come un importante successo diplomatico. Sono state spedite più di 33 milioni di tonnellate di prodotti cerealicoli. A molti Paesi è stato impedito di essere trascinati in una crisi alimentare. Grazie a tutte le parti coinvolte. Credo che il presidente Putin voglia che questo ponte umanitario continui. Quando tornerò dal mio viaggio, avrò un incontro con il presidente russo. Parleremo di questo argomento quando ci incontreremo ad agosto in Turchia", ha affermato Erdogan in conferenza stampa all'aeroporto Atatürk prima della sua partenza per l'Arabia Saudita, citato da Hurriyet.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Cremlino: "L'accordo sul grano si è concluso"
Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

L'accordo sul grano ucraino si è concluso. Lo afferma il Cremlino, citato dalla Tass. Oggi gli accordi del Mar Nero hanno effettivamente cessato di avere effetto. La parte dell'accordo sul grano che riguarda la Russia non è stata rispettata. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Gli accordi del Mar Nero hanno cessato di essere validi oggi - ha spiegato Peskov - Come ha detto in precedenza il presidente della Federazione Russa, la scadenza era il 17 luglio. Purtroppo, la parte relativa alla Russia in questo accordo sul Mar Nero non è stata finora attuata. Pertanto, il suo effetto è terminato". Peskov ha aggiunto che Mosca tornerà immediatamente all'attuazione degli accordi del Mar Nero non appena la parte dell'accordo sul grano che riguarda la Russia sarà completata. "L'accordo sul grano è stato interrotto. Non appena la parte che riguarda la Russia sarà completamente rispettata, torneremo immediatamente alla sua attuazione", ha detto il portavoce presidenziale, aggiungendo che l'attacco al ponte di Crimea non influenzerà la posizione di Mosca riguardo l'accordo.

2 mesi fa
Estero
Kiev conferma la responsabilità dell'attacco al ponte in Crimea
Lo ha affermato il portavoce del Servizio di sicurezza civile ucraino (Sbu) Artem Dekhtyarenko.

Il portavoce del Servizio di sicurezza civile ucraino (Sbu) Artem Dekhtyarenko, intervistato da Rbc-Ukraine, ha affermato che "tutti i dettagli 'dell'incidente sul ponte di Crimea della notte scorsa' saranno rivelati dopo la vittoria dell'Ucraina sulla Russia". "Nel frattempo, osserviamo con interesse come uno dei simboli del regime di Putin non sia riuscito ancora una volta a resistere agli attacchi", ha detto Dekhtyarenko

2 mesi fa
Estero
"Il ponte di Crimea attaccato dai servizi speciali ucraini"
Lo rende noto il Comitato investigativo russo, riportando i risultati delle indagini.

L'attacco della notte scorsa al ponte di Crimea è stato commesso dai servizi speciali ucraini: lo ha reso noto il Comitato investigativo russo, come riporta la Tass. "Secondo i risultati delle indagini, una delle sezioni del ponte di Crimea è stata danneggiata nella notte del 17 luglio a causa di un attacco terroristico commesso dai servizi speciali ucraini - si legge in un comunicato -. Due civili, un uomo e una donna che attraversavano il ponte in auto, sono stati uccisi. La loro figlia minorenne ha riportato ferite".

Anche per il presidente del consiglio di Stato della Crimea, Vladimir Konstantinov, Kiev è responsabile dell'attacco. Lo riporta la Tass. "Ieri sera il regime terroristico di Kiev ha commesso l'ennesimo crimine attaccando il ponte di Crimea. Kiev doveva sapere che la strada è una struttura puramente civile, ma cose come queste non hanno mai fermato i terroristi", ha scritto su Telegram il capo del Parlamento della Crimea annessa.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Esplosioni sul Ponte di Crimea, ci sarebbero almeno due morti
Il governatore dell'oblast russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha confermato la morte di un uomo e una donna della regione a seguito di "un'emergenza" sul Ponte di Crimea.

Media ucraini e russi parlano di esplosioni avvenute sul Ponte di Crimea, con un bilancio di almeno due morti. Precedentemente le autorità russe della regione avevano riferito di una "emergenza" sulla struttura, che ha imposto la chiusura del traffico sul ponte. Secondo l'agenzia Rbc Ukraine e il canale filorusso Grey Zone, le deflagrazioni sarebbero avvenute alle 3:04 e alle 3:20 ora locale. Due persone a bordo di un'auto sarebbero morte per il crollo di una campata della struttura. Il governatore dell'oblast russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha confermato la morte di un uomo e una donna della regione a seguito di "un'emergenza" sul Ponte di Crimea. La figlia minore della coppia è rimasta ferita nell'incidente, secondo quanto scrive Gladkov su Telegram. Le autorità del territorio russo di Krasnodar riportano da parte loro la notizia di un "bambino che ha riportato un trauma cranico di gravità moderata" sul ponte.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin: "La controffensiva ucraina non ha successo, il nostro esercito è eroico"
Il presidente russo ha dichiarato di valutare positivamente il corso dell'"operazione militare speciale".

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la controffensiva ucraina "non ha successo", valutando invece "positivamente" il corso dell'operazione militare speciale russa in Ucraina, dove l'esercito di Mosca "sta agendo in modo eroico". Lo riporta la Tass.

Secondo Putin, la controffensiva delle forze armate ucraine non porta risultati. "Tutti i tentativi del nemico di sfondare le nostre difese, e questo è un compito che include l'uso di riserve strategiche, non hanno avuto successo durante l'intera offensiva. Il nemico non ha successo", ha affermato, valutando invece "positivamente" le operazioni russe al fronte.

"Le nostre truppe si stanno comportando in modo eroico. Inaspettatamente per il nemico, in alcune zone passano all'offensiva, prendono le posizioni più vantaggiose", ha dichiarato il presidente russo in un'intervista per il canale Rossiya-1.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Partita da Odessa ultima nave dell'accordo su grano
Ucraina e Russia hanno tempo fino a domani per rinnovare l'intesa, ma una decisione è ben lungi dall'essere scontata.

L'ultima nave a cui è stato concesso un passaggio sicuro dall'accordo sul grano del Mar Nero ha lasciato il porto di Odessa. Lo riporta Sky News, ricordando che il termine per prorogare l'accordo si avvicina rapidamente: Ucraina e Russia hanno tempo fino a domani per il rinnovo dell'intesa, sul quale si attende l'ok di Mosca.

Il presidente russo Vladimir Putin ha ripetutamente minacciato di porre fine all'intesa, considerata cruciale per scongiurare una crisi alimentare mondiale e combattere la fame nei paesi in via di sviluppo.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Russia: "Respinto attacco ucraino con droni su Sebastopoli"
A riferirlo è il governatore filorusso di Sebastopoli, in Crimea.

Il governatore filorusso di Sebastopoli, Mikhail Razvozhaev, ha affermato che le forze russe hanno respinto la notte scorsa un attacco con droni lanciato dagli ucraini nell'area della baia di Sebastopoli e di Balaklava, nella Crimea annessa. Lo riporta il Kyiv Independent. Secondo Razvozhaev, Sebastopoli è stata attaccata anche con droni marini. Non ci sono per il momento notizie di eventuali vittime o danni.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Bombe russe sulla regione di Kherson, un civile ucciso
Secondo il governatore della regione ieri i russi hanno lanciato 69 attacchi nella zona.

Un civile è morto durante i bombardamenti russi di ieri nella regione di Kherson: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Oleksandr Prokudin, come riporta Ukrinform.

"Ieri il nemico ha lanciato 69 attacchi" nella regione, "sparando 415 proiettili da mortai, artiglieria, Grad (lanciamissili multipli, ndr), aerei, lanciagranate e droni. Il nemico ha sparato dieci proiettili contro la città di Kherson", ha scritto Prokudin sottolineando che "l'aggressione russa ha provocato un morto".

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Il gruppo Wagner giuridicamente non esiste"
Lo ha detto al quotidiano Kommersant il presidente russo Vladimir Putin, parlando per la prima volta del suo incontro al Cremlino con il fondatore della milizia di mercenari, Yevgeny Prigozhin, pochi giorni dopo l'ammutinamento del 24 giugno.

Il gruppo paramilitare Wagner non esiste, almeno dal punto di vista giuridico: lo ha detto al quotidiano Kommersant il presidente russo Vladimir Putin, parlando per la prima volta del suo incontro al Cremlino con il fondatore della milizia di mercenari, Yevgeny Prigozhin, pochi giorni dopo l'ammutinamento del 24 giugno. "Ebbene, la Wagner non esiste!", ha esclamato Putin rispondendo al giornalista del Kommersant che gli chiedeva se il gruppo rimarrà come una unità di combattimento. "Non abbiamo una legge per le organizzazioni militari private! Semplicemente non esiste!", ha aggiunto: "C'è un gruppo, ma legalmente non esiste!". "Si tratta di una questione separata rispetto alla legalizzazione vera e propria. Ma è una questione che dovrebbe essere discussa dalla Duma di Stato, dal governo. Non è una questione semplice", ha spiegato Putin riferendosi ad un eventuale riconoscimento giuridico del gruppo Wagner.

Incontro al Cremlino

Il leader russo ha poi parlato pubblicamente per la prima volta dei temi affrontati durante l'incontro al Cremlino a cui hanno partecipato 35 comandanti della Wagner, incluso Prigozhin. L'incontro è avvenuto il 29 giugno, solo cinque giorni dopo il fallito ammutinamento. "Cosa è successo veramente?" ha chiesto Putin rispondendo a una domanda sull'incontro: "Tutto è molto semplice e ovvio per la società russa. I combattenti di Wagner hanno combattuto con dignità, quindi... Il fatto che siano stati coinvolti in questi eventi è deplorevole ...", ha aggiunto riferendosi alla rivolta guidata da Prigozhin. "Durante l'incontro ho valutato da un lato ciò che avevano fatto sul campo di battaglia (in Ucraina) e dall'altro ciò che avevano fatto durante gli eventi del 24 giugno - ha spiegato il presidente russo -. In terzo luogo, ho mostrato loro le possibili opzioni per il loro ulteriore servizio, compreso l'uso della loro esperienza di combattimento. Tutto qui".

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Biden mobilita le forze di riserva selezionate
"Questo riafferma il fermo sostegno e l'impegno a difendere il fianco orientale della Nato sull'onda della guerra illegale e non provocata della Russia contro l'Ucraina", ha affermato il generale dell'esercito Douglas A. Sims II,

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha emesso oggi un ordine esecutivo che approva la mobilitazione di forze di riserva selezionate fino ad un massimo di 3000 persone, aumentando le forze armate a sostegno dell'operazione Atlantic Resolve, finalizzata a contrastare le azioni russe in Ucraina. Questa operazione sarà designata come operazione contingente, ha spiegato in una conferenza stampa il generale dell'esercito Douglas A. Sims II, direttore delle operazioni dello stato maggiore. "Questo riafferma il fermo sostegno e l'impegno a difendere il fianco orientale della Nato sull'onda della guerra illegale e non provocata della Russia contro l'Ucraina", ha aggiunto.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Biden: "Putin ha già perso la guerra"
Il presidente USA Biden ha spiegato che "Putin prima o poi deciderà che non è nell'interesse della Russia continuare a lungo il conflitto".

"Putin ha già perso la guerra" in Ucraina: lo ha affermato oggi il presidente Usa Joe Biden nella conferenza stampa a Helsinki col presidente finlandese Sauli Niinisto dopo il summit con i leader nordici. La Russia, ha aggiunto, "non può proseguire la guerra in Ucraina per anni" e Putin "prima o poi deciderà che non è nell'interesse della Russia continuarla".

Pace e sicurezza "sono indispensabili"

Stando a Biden, "la pace e sicurezza in Europa sono indispensabili per la pace e la sicurezza" americana e nel mondo. A detta del presidente statunitense il summit con i leader nordici è stato "molto produttivo" e ha ribadito il sostegno incondizionato a Kiev in una guerra che "riguarda la sicurezza e la liberta'. Biden ha sottolineato che gli Usa difenderanno "ogni centimetro del territorio della Nato, compresa la Finlandia", ultimo membro ad entrare formalmente nell'alleanza. "Il summit della Nato ha mostrato che siamo più uniti che mai", ha aggiunto.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Lavrov: "A luglio nessun colloquio di pace"
Lo riporta la Tass.

Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha smentito oggi indiscrezioni dei media secondo cui colloqui ufficiali per la pace in Ucraina potrebbero tenersi questo mese. "Non abbiamo ricevuto alcuna indicazione in merito. Ci sono ragioni per ritenere che si tratti di una fake news, considerando la persistente intenzione di Kiev e dei suoi referenti occidentali di inasprire le ostilità", ha affermato Lavrov in un'intervista al quotidiano online Lenta.ru. Lo riporta la Tass.

"Nessun ritorno alle relazioni precedenti"

Il 26 giugno l'emittente tv tedesca Ard aveva riferito che il 24 giugno si è tenuto a Copenaghen un incontro internazionale sull'Ucraina "in condizioni di stretta segretezza" con la partecipazione di diplomatici dei Paesi occidentali, nonché di rappresentanti di Brasile, India, Cina e Sudafrica. In quell'occasione sarebbe stato affermato che colloqui ufficiali per la pace in Ucraina erano previsti a luglio. Mosca non tornerà alle relazioni precedenti con i Paesi che adesso considera ostili, ha poi affermato il ministro degli Esteri russo. "È anche ovvio che non ci sarà un ritorno alle nostre relazioni precedenti con i Paesi non amici", ha dichiarato al portale Lenta.ru.  "Se decidono di rinunciare alla loro linea anti-Russia all'improvviso, vedremo cosa significa esattamente e decideremo la nostra linea successiva basandoci sui nostri interessi. Questo riguarda l'Occidente collettivo", ha aggiunto Lavrov. Secondo il ministro degli Esteri i Paesi Nato si sono impegnati a fornire armi a più lungo raggio all'Ucraina con l'obiettivo di "prolungare la guerra di logoramento". Il vertice Nato a Vilnius ha mostrato che l'Alleanza è tornata agli schemi della Guerra Fredda, ha detto Lavrov citato dalla Tass, aggiungendo che "Mosca studierà attentamente i risultati del vertice e risponderà alle minacce al meglio delle sue possibilità".

"La Nato torna agli schemi da Guerra Fredda"

Secondo il ministro degli Esteri i Paesi Nato si sono impegnati a fornire armi a più lungo raggio all'Ucraina con l'obiettivo di "prolungare la guerra di logoramento". Il vertice Nato a Vilnius ha mostrato che l'Alleanza è tornata agli schemi della Guerra Fredda, ha detto Lavrov citato dalla Tass, aggiungendo che "Mosca studierà attentamente i risultati del vertice e risponderà alle minacce al meglio delle sue possibilità".

F-16, una minaccia nucleare per Mosca

Inoltre, il ministro russo ha affermato che gli F-16 in Ucraina rappresenteranno una minaccia "nucleare" per Mosca. "Considereremo il solo fatto che le forze armate ucraine dispongano di tali sistemi come una minaccia dell'Occidente in campo nucleare", ha dichiarato Lavrov. "La Russia non può ignorare la capacità di questi aerei di trasportare testate nucleari", ha sottolineato il capo della diplomazia russa, assicurando che Mosca ha avvertito Stati Uniti, Regno Unito e Francia.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Abbattuti una decina di droni nei cieli sopra Kiev
Lo ha reso noto su Telegram l'amministrazione militare della città, come riporta Ukrinform.

Le forze ucraine hanno abbattuto nella notte una decina di droni russi sui cieli di Kiev nel corso del terzo attacco aereo lanciato da Mosca sulla capitale in tre giorni: lo ha reso noto su Telegram l'amministrazione militare della città, come riporta Ukrinform. "Il 505/o giorno dell'invasione su vasta scala della Federazione Russa in Ucraina. Per il terzo giorno consecutivo, Kiev viene attaccata dalle munizioni di sbarramento degli Shahed" ha affermato il capo dell'amministrazione militare della città, Sergiy Popko. "Questa notte c'è stato un massiccio attacco di droni iraniani. I velivoli senza equipaggio sono entrati nella capitale da diverse direzioni. Circa una decina di obiettivi nemici sono stati identificati e distrutti dalle forze e dai mezzi di difesa aerea nello spazio aereo di Kiev", aggiunge. Nell'attacco un civile ha perso la vita e altri quattro sono rimasti feriti, due dei quali sono stati ricoverati in ospedale. Popko ha precisato che questi ultimi sono una ragazza di 19 anni e un uomo di 23 anni, entrambi colpiti da schegge di vetro.

2 mesi fa
Vilnius
Il G7 blinda l'Ucraina, Zelensky ora parla di successo
Si è concluso il vertice della Nato, tenutosi nella capitale lituana l'11 e il 12 luglio. Uno dei temi principali è stato il processo di adesione dell'Ucraina, che insiste per diventare membro il prima possibile.

Magari non sarà proprio "storico" come va ripetendo il segretario generale Jens Stoltenberg, ma il summit di Vilnius della Nato si chiude con diversi risultati concreti. Soprattutto per l'Ucraina, che incassa l'impegno degli alleati del G7 a fornire "garanzie di sicurezza" per Kiev per assisterla nel suo percorso verso l'Alleanza ed evitare che la Russia l'attacchi di nuovo.

Zelensky corregge il tiro

Volodymyr Zelensky ha ringraziato e ha corretto il tiro, abbandonando i toni accusatori della vigilia. "Per noi si tratta di un grande successo", ha dichiarato alla stampa. Restando fermo su un punto però: nulla può "sostituire" l'articolo 5 della Nato. Tutto bene dunque per quanto, indubbiamente, una parte dei leader si è dimostrata infastidita, privatamente e a volte persino pubblicamente, per l'uscita sopra le righe del presidente ucraino su Twitter e quell'accusa di "assurdità" alla mancanza di un chiaro calendario per l'ingresso nell'Alleanza. Stoltenberg, dopo l'inaugurazione del Consiglio Nato-Ucraina, ha notato come Kiev "non sia mai stata più vicina di così" al Patto Atlantico e che gli alleati la sosterranno sia nel vincere la guerra - a Vilnius si sono susseguiti nuovi annunci di forniture militari, dalla Francia alla Germania - sia nell'attuare le riforme.

L'Ucraina sarà un giorno nella Nato

Perché l'Ucraina deve fare i compiti a casa e su questo non si scappa. Il ministro della Difesa britannico Ben Wallace è però tra quelli che non si è trattenuto e, seppur bonariamente, ha incoraggiato gli ucraini a mostrare un po' di "gratitudine" verso le opinioni pubbliche occidentali e non considerarle solo alla stregua di un "magazzino Amazon" da dove partono le consegne dei pacchi pieni di armi. Persino Joe Biden - pur lodando il popolo ucraino per "il coraggio che sta ispirando il mondo" - ha mostrato un certo fastidio. "Tutti gli alleati concordano che l'Ucraina sarà un giorno nella Nato", ha sottolineato nel corso della cerimonia di presentazione delle garanzie di sicurezza del G7. "Non credo che sia una sorpresa per nessuno di noi qui e spero che non sia una sorpresa per lei, signor presidente". Parole sibilline. "Aiuteremo l'Ucraina a costruire forti strutture di difesa, di cielo, mare e terra, in modo che diventi una fonte di stabilità nella regione", ha chiosato Biden. "Ed è una potente dichiarazione per l'Ucraina".

L'impegno dei leader

Il documento del G7 è sostanzioso. I leader si impegnano a garantire una "fornitura continua di equipaggiamento militare moderno", che comprenderà navi, jet, difesa missilistica, artiglieria e armi "a lungo raggio" attraverso "impegni e accordi di sicurezza bilaterali allineati a questo quadro multilaterale, in conformità con i nostri rispettivi requisiti legali e costituzionali".

Per il Cremlino un passo errato e pericoloso

Prima del pieno ingresso nella Nato - "nessuno vuole una guerra mondiale, lo capiamo, ma chiediamo segnali per galvanizzare la nostra gente e siamo pronti ad entrare al termine del conflitto", ha detto Zelensky - si apre dunque per l'Ucraina il modello israeliano-porcospino: armi fino ai denti per diventare un boccone indigesto alla Russia. Tant'è vero che il Cremlino ha reagito con rabbia. "È un passo estremamente errato e potenzialmente molto pericoloso, così facendo il G7 viola la nostra sicurezza", ha tuonato il portavoce di Vladimir Putin, accreditando indirettamente la strategia occidentale e perdendo forse l'occasione per mettere in risalto l'insoddisfazione ucraina per un cronoprogramma più stringente.

Un accordo che consolida il fronte interno

Ma l'accordo siglato al G7, aperto ad altre nazioni che vogliono sottoscriverlo, non è solo una mossa a favore dell'Ucraina e un avvertimento alla Russia (non conti sul fattore tempo perché gli alleati sono pronti alla maratona); lo è pure per consolidare il fronte interno. La premier estone Kaja Kallas ha detto in chiaro quello che altri confidano a margine del vertice: "Mettere per iscritto" questi impegni di sicurezza serve a chiarire che la linea non cambierà "anche se ci dovessero essere dei cambi di governo dopo le elezioni". E non a caso molti dei Paesi firmatari vogliono portare l'accordo nei parlamenti per la ratifica. Un riferimento che pare tarato sulle presidenziali Usa del prossimo anno con lo spettro di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Pronti a entrare nella Nato dopo la guerra"
È quanto ha affermato il presidente ucraino in conferenza stampa con Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato.

"Dai colloqui di oggi capisco che le condizioni necessarie per l'ingresso nella Nato saranno raggiunte quando ci sarà la pace in Ucraina". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. "Caro Volodymyr - ha detto da parte sua Stoltenberg -, è un onore averti qui al summit Nato: quando Putin ha invaso l'Ucraina ha sottostimato il coraggio del popolo ucraino e la determinazione della leadership ucraina, ma anche l'unità della Nato. Il summit di Vilnius marca l'inizio di una nuova relazione con l'Ucraina. L'Ucraina è vicina alla Nato come mai prima d'ora".

"Un segnale importante"

Zelensky ha aggiunto che "capiamo che alcuni hanno paura di parlare di membership ora perché nessuno vuole una guerra mondiale ed è comprensibile. Ma abbiamo bisogno di avere segnali". "Se oggi il G7 concorderà la dichiarazione per le garanzie di sicurezza sarà un passo importante perché nel testo si dice che valgono per coprire il nostro percorso sulla via per la Nato", ha aggiunto, sottolineando che "le promesse del G7 non possono sostituire l'ingresso dell'Ucraina nella Nato come Stato membro. Capisco che la questione della timeline dell'invito nella Nato sia un segnale tecnico. Ma non gestiamo solo burocrazia. Sarebbe un fattore per motivare la società e per me sarebbe stato importante e lo paragono allo status di candidato per l'Ue. Anche quello era un segnale, non era attuale un ingresso nell'Ue. Ma era un segnale potente per la Russia che l'Ucraina sarà uno Stato indipendente", ha ancora spiegato Zelensky.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
"La Nato è transatlantica ma la sicurezza è globale"
Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg dando il via al Consiglio Atlantico allargato ai partner.

"Un caloroso benvenuto ai nostri partner più stretti, Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Repubblica di Corea, e anche all'Unione europea. È bello vedervi di nuovo tutti insieme. La Nato è un'Alleanza regionale tra Europa e Nordamerica, ma le sfide che dobbiamo affrontare sono globali e la nostra sicurezza è interconnessa. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg dando il via al Consiglio Atlantico allargato ai partner. "Ciò che accade nella regione euro-atlantica - ha affermato - è importante per l'Indo-Pacifico e ciò che accade nell'Indo-Pacifico è importante per l'Euro-Atlantico. La guerra in Ucraina ha ramificazioni globali. Le minacce terroristiche e informatiche non conoscono confini. E i regimi autoritari si stanno avvicinando. Dobbiamo quindi difendere insieme l'ordine internazionale basato sulle regole. Per questo motivo, accolgo con favore la presenza dei partner qui con noi oggi."

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
"La Germania ci fornirà altri missili Patriot"
È quanto ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram.

Con il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Vilnius è stato raggiunto un accordo per un'ulteriore fornitura di missili antimissile Patriot con relativi lanciatori all'Ucraina, secondo quanto scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram. "C'è un accordo per ulteriori lanciatori e missili Patriot dalla Germania. Questo è molto importante per proteggere la vita in Ucraina dal terrore russo! Sono grato per la disponibilità della Germania a sostenere a lungo termine l'Ucraina e la nostra difesa della libertà", scrive Zelensky al termine dell'incontro con Scholz a margine del vertice della Nato nella capitale lituana.

2 mesi fa
Estero
La Nato, dalla fondazione all'espansione a Est
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Fondata nel 1949 da dieci Paesi europei e due nordamericani, oggi conta 31 alleati. Ripercorriamo la storia dell'Organizzazione del trattato dell'Atlantico del Nord.

La Svezia e poi, "a guerra finita", probabilmente anche l'Ucraina si andranno ad aggiungere ai 31 Paesi che fanno già parte della Nato. Acronimo dell'inglese North Atlantic Treaty Organization, l'alleanza militare a carattere difensivo venne fondata nel 1949 da dieci Paesi europei e due nordamericani per controbilanciare la crescente forza dell'Unione delle repubbliche sovietiche (Urss), in un mondo che usciva dalla Seconda guerra mondiale per entrare nella Guerra fredda.

I paesi fondatori

Gran Bretagna, Francia, Italia, Islanda, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Danimarca, Norvegia e Portogallo, e ancora Stati Uniti e Canada. Questi i 12 Paesi che si riunirono a Washington il 4 aprile del 1949 per firmare il trattato istitutivo della Nato. La base giuridica era l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, in cui si riafferma il diritto intrinseco degli Stati indipendenti alla difesa individuale o collettiva. Proprio quest'ultima risponde al principale obiettivo dell'Alleanza, ovvero l'impegno dei membri a proteggersi reciprocamente in caso di attacco a uno di loro. Un principio sancito dall'articolo 5 di un Trattato per certi versi semplice, che contiene solamente 14 punti.

Le prime adesioni

Poco dopo la fondazione dell'Alleanza ci furono anche le prime adesioni. Prima Grecia e Turchia, nel 1952, poi tre anni più tardi la Germania Ovest, lo stesso anno in cui i sovietici crearono un'organizzazione specchio della Nato con la firma del Patto di Varsavia. La Spagna, nel 1982, fu l'ultimo Paese a entrare prima della caduta del Muro del Berlino del 1989. Un evento spartiacque per la composizione stessa della Nato: da lì in avanti l'Alleanza si espanderà verso est. Da annotare, in questo periodo di tempo, anche l'uscita della Francia dal Comando militare integrato, nel 1966, per volere di Charles De Gaulle. Parigi rientrerà solo nel 2009.

L'allargamento a est

La fine dell'Urss determinò un cambio di rotta per la Nato: da lì in avanti entrarono a far parte dell'Alleanza ex appartenenti al Patto di Varsavia ed ex Paesi del blocco comunista. Nel 1997 furono invitate Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, che entrarono definitivamente nel 1999, lo stesso anno in cui la Nato intervenne militarmente in Kosovo. Pochi anni prima, nel 1995, era accaduto lo stesso in Bosnia ed Erzegovina sempre nell'ambito della dissoluzione della Jugoslavia. Nel 1999 venne ufficializzata la procedura che permetteva i nuovi ingressi, il cosiddetto Piano d'azione per l'adesione (Map) che adesso alcuni Stati vorrebbero eliminare per favorire l'ingresso dell'Ucraina nell'alleanza. Nel 2004 ci fu l'allargamento più grande dalla fondazione del 1949: nello stesso anno aderirono i Paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania), ma anche Bulgaria, Romania, Slovacchia e Slovenia. Cinque anni dopo, nel 2009, entrarono anche Croazia e Albania e, sempre dai Balcani, il Montenegro aderì nel 2017. Nel 2020 fu la volta della Macedonia, l'ultimo ingresso prima della discussa adesione della Finlandia, nel 2023, che ha portato a 31 il numero totale dei Paesi alleati.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Stoltenberg: "L'invito a Kiev quando ci saranno le condizioni"
Lo ha detto il segretario generale della Nato al termine del primo giorno del vertice di Vilnius. "È un chiaro percorso d'ingresso per Kiev".

I leader hanno concordato che "estenderanno all'Ucraina l'invito ad entrare nell'Alleanza quando gli alleati saranno d'accordo e le condizioni saranno soddisfatte". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine del primo giorno del vertice di Vilnius. "È un chiaro percorso d'ingresso per Kiev". Si tratta di un pacchetto, insieme al Consiglio Nato-Ucraina e al sostegno pluriennale, che dà un messaggio forte, positivo e unito per l'Ucraina", ha aggiunto Stoltenberg. Non c'è una timeline per il processo d'ingresso nella Nato, si basa sul raggiungimento delle condizioni, è sempre stato così", ha precisato Stoltenberg. "È il messaggio più forte che abbiamo mai mandato all'Ucraina e nel comunicato sosteniamo che l'Ucraina è andata oltre la necessità di avere il Map", ha notato commentando un tweet di Zelensky. "Le condizioni sono precisate nell'articolo 10 del Patto Atlantico e sono gli alleati a dover giudicare se sono rispettate o no".

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky è arrivato a Vilnius per il vertice Nato, "è una questione di rispetto"
Per il presidente ucraino "non sembra esserci alcuna disponibilità a far entrare l'Ucraina nella Nato", ha scritto sui suoi social. "L'incertezza è debolezza e parlerà anche di questo al summit".

Il presidente ucraino, Volodymr Zelensky, è arrivato a Vilnius dove parteciperà al vertice Nato. "Apprezziamo i nostri alleati, la nostra sicurezza in comune e la possibilità di discutere apertamente", ha twittato Zelensky. "L'Ucraina sarà rappresentata al vertice Nato di Vilnius. È una questione di rispetto. Anche Kiev merita rispetto e mentre ci stiamo recando nella capitale lituana abbiamo sentito che stanno trattando alcuni temi senza di noi. Questi riguardano l'invito a diventare membri della Nato, non l'adesione di Kiev", continua a scrivere Zelensky. "È assurdo che non vengano stabiliti né i tempi né l'invito all'Ucraina per diventare membro quando, contemporaneamente, si parla vagamente delle condizioni con le quali chiederci di far parte dell'Alleanza atlantica. Sembra che non ci sia alcuna disponibilità a farci entrare nella Nato e questo può motivare la Russia a continuare con la guerra". Il presidente ucraino conclude il messaggio affermando che "l'incertezza è debolezza e di questo parlerò apertamente all'incontro": 

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Paesi baltici e nordici: "Subito una road map per far entrare Kiev nella Nato"
Nella dichiarazione congiunta i ministri degli Esteri affermano che "la Russia non può raccogliere i frutti dell'aggressione".

I ministri degli Esteri dei Paesi nordici e baltici (Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia) hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta in cui invitano la Nato a sostenere in maniera concreta il processo di integrazione dell'Ucraina nella Nato. "Non possiamo lasciare", si legge nella dichiarazione, "che la Russia raccolga i frutti dell'aggressione. Il futuro dell'Ucraina e del suo popolo è nella famiglia euro-atlantica. L'Unione europea lo ha confermato concedendo all'Ucraina lo status di paese candidato all'adesione all'Ue. Siamo impegnati nel continuo rafforzamento delle capacità di autodifesa dell'Ucraina", si legge nel testo.
"Ad oggi, dall'inizio dell'assalto su vasta scala della Russia, gli aiuti promessi all'Ucraina ammontano a più di 8,5 miliardi di euro e il nostro sostegno durerà quanto necessario. Allo stesso tempo, dobbiamo creare un quadro affidabile e permanente per garantire il futuro dell'Ucraina, colmando le lacune nel percorso dell'Ucraina verso la futura adesione alla Nato".

2 mesi fa
Estero
Fumata bianca a Vilnius
Erdogan dice sì alla Svezia, ecco cosa prevede l'accordo.

Fumata bianca. La Turchia e la Svezia hanno trovato un accordo e il presidente Recep Tayyip Erdogan si impegnerà a trasmettere "il prima possibile" le carte al Parlamento per permettere una veloce ratificazione dell'ingresso di Stoccolma nella Nato. Alla vigilia dell'inizio del summit di Vilnius dell'alleanza atlantica l'incontro trilaterale promosso dal segretario generale Jens Stoltenberg ha dato i suoi frutti. "È una giornata storica", ha commentato in conferenza stampa.

Cosa prevede l'accordo

L'accordo prevede che la Nato crei - ed è una prima assoluta - un Coordinatore per la lotta contro il terrorismo e che la Svezia implementi gli accordi sulla rimozione delle limitazioni per l'export di armi verso Ankara. Inoltre Stoccolma si impegnerà a sostenere il processo d'ingresso della Turchia nell'Ue, in quanto Stato membro. E questo è un particolare rilevante. "Apriamo la strada per la Turchia nell'Unione Europea e noi daremo il via libera all'ingresso della Svezia nella Nato, come abbiamo fatto con la Finlandia", aveva detto il sultano in prima di salpare per la capitale lituana. Creando, ovviamente, un terremoto. "L'Ue ha un processo molto strutturato di allargamento e i diversi passaggi devono essere soddisfatti da ogni candidato", ha risposto a stretto giro la portavoce della Commissione Europea. È un percorso che "guarda al merito" e non può essere legato a quello dell'adesione della Svezia nella Nato. "Non possono che essere separati", ha tagliato corto la portavoce. In serata però il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha avuto un faccia a faccia con Erdogan. "Sono state esplorate le opportunità per riportare la cooperazione Ue-Turchia in primo piano e rivitalizzare le nostre relazioni. Il Consiglio Europeo ha invitato l'Alto rappresentante e la Commissione Europea a presentare un rapporto per procedere in modo strategico e lungimirante", ha scritto su Twitter. "Abbiamo anche discusso dell'adesione della Svezia alla Nato anche in vista del miglioramento delle relazioni Ue-Turchia", ha aggiunto.

I negoziati con la Turchia in stallo dal 2018

Che sia stata una provocazione o meno, l'uscita di Erdogan ha avuto qualche effetto. Certo, il Consiglio Ue sul punto è nettissimo. "La Turchia ha ottenuto lo status di Paese candidato all'Ue nel dicembre 1999. Nell'ottobre 2005 l'Ue e la Turchia hanno avviato negoziati di adesione, che si trovano tuttavia in una fase di stallo dal giugno 2018 a causa della continua regressione in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali". Ma la giornata di trattative, evidentemente, è stata sufficiente a portare Erdogan a più miti consigli. Ora resta solo l'Ungheria ad opporsi all'ingresso della Svezia. "Credo che il problema sarà risolto", ha assicurato Stoltenberg. L'osso duro, nel gioco, non è mai stato Orban.

2 mesi fa
Estero
Svezia presto nella Nato, trovato l'accordo con Erdogan
Lo ha annunciato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

"Sono felice di annunciare che il presidente Erdogan ha concordato di concedere l'ingresso della Svezia nella Nato il prima possibile". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine dell'incontro trilaterale con i leader di Svezia e Turchia. "Siamo stati in grado di riconciliare le preoccupazioni della Turchia e della Svezia, ora abbiamo nel testo concordato fatti passi avanti su come implementare la lotta al terrorismo, lavorare insieme come alleati e far sì che le restrizioni sull'export delle armi da Stoccolma ad Ankara siano rimosse", ha detto Stoltenberg. Alla Nato verrà creato un Coordinatore speciale per la lotta contro il terrorismo, ha notato il segretario generale.

"Oggi è giorno storico. Abbiamo un chiaro impegno da parte di Ankara di presentare la ratificazione della Svezia al Parlamento il primo possibile e di lavorare perché la ratificazione avvenga il prima possibile. Ma non è mio compito dare dei tempi su quanto tempo ci vorrà, dobbiamo rispettare i tempi del Parlamento turco", ha aggiunto. Budapest ora resta l'altro paese a dover dare luce verde. "Credo che il problema dell'Ungheria verrà risolto", ha notato.

La Svezia sosterrà ingresso di Ankara nell'Ue

Infine Stoltenberg ha affermato che "non sta alla Nato commentare il processo di ingresso della Turchia nell'Ue ma la Svezia ha concordato, come membro dell'Ue, di sostenere il rinvigorimento del processo di ingresso di Ankara". 

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Il Cremlino conferma l'incontro tra Putin e Prigozhin
Questo è avvenuto il 29 giugno.

Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha confermato che il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin ha incontrato il presidente Vladimir Putin. L'incontro è avvenuto il 29 giugno, pochi giorni dopo l'inserruzione del 24 giugno. Lo riferisce la Tass.

Peskov ha confermato le indiscrezioni pubblicate dalla testata francese Libération, precisando che all'incontro hanno partecipato 35 persone, compresi Prigozhin e comandanti di vari reparti della Wagner. "L'incontro è durato quasi tre ore", ha aggiunto il portavoce.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Riconquistati 14 km quadrati a est e sud in 7 giorni"
Lo ha detto oggi il portavoce Andrii Kovaliov.

L'esercito ucraino ha riconquistato 14 chilometri quadrati nell'est e nel sud del Paese la scorsa settimana come parte della sua controffensiva. Lo ha detto oggi il portavoce Andrii Kovaliov. "Più di 10 chilometri quadrati sono stati liberati nel sud dell'Ucraina la scorsa settimana", ha detto alla televisione ucraina, aggiungendo che altri 4 km quadrati sono stati liberati anche "nel settore Bakhmut", a est. Queste cifre portano a 193 chilometri quadrati l'area totale occupata dall'Ucraina dal lancio della sua controffensiva all'inizio di giugno. Secondo Kovaliov, l'esercito ucraino ha conquistato "169 km quadrati nei settori di Melitopol e Berdyansk", le due principali città dell'Ucraina meridionale attualmente sotto il controllo russo, e 24 chilometri quadrati nel settore di Bakhmut.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Prigozhin è a Mosca, ha incontrato Putin"
Lo riporta Libération, citando fonti "dei servizi di informazione occidentali".

Il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin sarebbe a Mosca e avrebbe incontrato il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta Libération, citando fonti "dei servizi di informazione occidentali". Da inizio luglio, scrive il quotidiano francese, "Prigozhin sarebbe al Cremlino, dove è stato convocato dai suoi principali comandanti". Prigozhin, precisa Libération, avrebbe incontrato Putin e sarebbe stato ascoltato dal generale Viktor Zolotov, comandante della guardia nazionale Rosgvardia e fedelissimo del presidente, e da Serghei Naryshkin, capo dei servizi di informazione esterni russi.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Bombe russe sulla regione di Zaporizhzhia, 4 civili uccisi"
Lo ha reso noto su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale, Yury Malashko.

Quattro persone sono state uccise durante un attacco russo alla città di Orikhiv, nella regione di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale, Yury Malashko, come riporta Ukrainska Pravda. L'attacco, ha precisato, è avvenuto con una bomba aerea guidata mentre venivano distribuiti aiuti umanitari. "I russi hanno commesso un crimine di guerra nella città in prima linea di Orikhiv - ha scritto Malashko -. Hanno colpito con una bomba aerea guidata durante la distribuzione di aiuti umanitari in un quartiere residenziale. Quattro persone sono morte sul colpo: tre donne di 43, 45 e 47 anni e un uomo di 47 anni". Nell'attacco sono inoltre rimaste ferite 13 persone, rende noto l'Ufficio del procuratore generale ucraino, riferisce Ukrinform.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Secondo Londra l'alto tasso di mortalità tra soldati russi è dovuto a cure inadeguate
Potenzialmente, secondo l'intelligence britannica, si potrebbe prevenire fino alla metà dei decessi.

L'alto tasso di mortalità tra i soldati russi feriti in Ucraina è causato da cure mediche inadeguate: si potrebbe prevenire fino al 50% dei decessi. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.

La Russia è quasi certamente alle prese con una crisi delle forniture mediche da combattimento dopo aver subito una media di circa 400 vittime al giorno per 17 mesi, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter. L'afflusso di vittime militari ha probabilmente compromesso la normale fornitura di alcuni servizi medici civili russi, soprattutto nelle regioni di confine con l'Ucraina, aggiunge Londra.

È probabile che fino al 50% delle vittime russe sul campo di battaglia avrebbe potuto essere evitato con un primo soccorso adeguato, sottolineano gli esperti del ministero citando il capo della divisione di addestramento alla medicina da combattimento dell'azienda Kalashnikov.

L'evacuazione molto lenta dei feriti, insieme all'uso inappropriato del rozzo laccio emostatico da combattimento in dotazione ai servizi sanitari russi, è una delle principali cause dei decessi e delle amputazioni evitabili, conclude il rapporto.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky ad Abc News assicura: "Non mi sento sotto pressione per accelerare ritmo della controffensiva"
Il presidente ucraino ha ribadito l'importanza di un sostegno trasversale al suo Paese nella politica Usa.

In un'intervista rilasciata a Martha Raddatz di Abc News, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che gli aiuti statunitensi a Kiev devono rimanere una priorità politica nonostante i "segnali pericolosi" di alcuni politici Usa. "È importante per noi preservare il sostegno bipartisan all'Ucraina", ha sottolineato Zelensky.

Per quanto riguarda la controffensiva di Kiev, il presidente ucraino ha dichiarato di non sentirsi sotto pressione per accelerarne il ritmo: "Oggi l'iniziativa è dalla nostra parte", ha detto. Zelensky non ha quindi smentito le notizie secondo cui un obiettivo chiave della controffensiva ucraina sia di raggiungere il confine con la Crimea e spingere il presidente russo Vladimir Putin a negoziati. Una volta che le forze ucraine raggiungeranno quel punto "è molto probabile che Putin sarà costretto a cercare il dialogo con il mondo civile", ha affermato Zelensky.

Il presidente ucraino ha detto che la rivolta della Wagner ha rivelato la debolezza di Putin. "Ci sono segnali che potrebbe esserci un altro ammutinamento in Russia, una rivoluzione", ha affermato Zelensky. In merito al prossimo vertice Nato, il presidente ucraino ha espresso la speranza che da Vilnius possano arrivare concrete garanzie di sicurezza per Kiev. "Siamo un Paese rispettato, che sta davvero lottando per i valori umani, per i diritti umani, per la libertà e per la democrazia", ha sottolineato Zelensky.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky autoritario, questa l’analisi degli 007 elvetici
© Shutterstock
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In vista delle elezioni presidenziali che si terranno l’anno prossimo, il presidente starebbe tentando di sbarazzarsi della concorrenza.

In seguito all’incontro online a Lugano tra Cassis e Zelensky, tutto lasciava presagire che i rapporti tra la Svizzer e l’Ucraina non potessero essere intaccati. Questi potrebbero invece traballare in seguito a un rapporto del servizio di intelligence federale (SIC) i cui contenuti sono stati rivelati dalla NZZ am Sonntag.

Il rapporto

Nel documento, il SIC avrebbe criticato i “tratti autoritari” dell’attuale leader ucraino Volodymyr Zelensky. In vista delle elezioni presidenziali che si terranno l’anno prossimo, il presidente starebbe tentando di sbarazzarsi della concorrenza.

La concorrenza

Une delle possibili minacce per il leader in carica potrebbe essere l’attuale sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko. Secondo il rapporto del SIC i paesi occidentali dovrebbero esercitare delle pressioni sul presidente in carica così da evitare eventuali derive autoritarie.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev ammette per la prima volta attacco al ponte di Crimea
La vice ministro della Difesa Hanna Malyar nel 500esimo giorno della guerra ha pubblicato su Telegram un elenco delle azioni più importanti messe a segno dall'esercito, tra queste proprio l'attacco al ponte.

Per la prima volta il ministero della Difesa ucraino ha riconosciuto la responsabilità di Kiev nell'attacco al ponte di Crimea dell'8 ottobre 2022.

L'attacco al ponte

La vice ministro della Difesa Hanna Malyar nel 500esimo giorno della guerra ha pubblicato su Telegram un elenco delle azioni più importanti messe a segno dall'esercito, tra queste proprio l'attacco al ponte: "273 giorni da quando è stato effettuato il primo attacco sul ponte di Crimea per interrompere la logistica dei russi", ha scritto. Il ponte di Crimea fu fatto saltare in aria con esplosivo portato da un camion bomba.

Bombe a grappolo

Intanto il presidente Volodymyr Zelensky è rientrato in Ucraina dalla Turchia con alcuni dei militari che difesero per mesi l'acciaieria Azovstal di Mariupol, rilasciati in uno scambio di prigionieri. Mosca parla però di accordi violati, "sia dalla parte turca che da Kiev". L'Ucraina ha pure assicurato che le bombe a grappolo "non saranno utilizzate sul territorio russo ufficialmente riconosciuto".

Nomina militare

Zelensky ha pure nominato l'ufficiale militare Oleksiy Pivnenko comandante della Guardia nazionale. Lo riferisce Ukrinform. "Ora abbiamo tra noi l'eroe dell'Ucraina Oleksandr Pivnenko, un potente soldato della Guardia nazionale, un ufficiale combattente che si è distinto nelle battaglie contro gli occupanti russi, in particolare nelle battaglie per Bakhmut. Ho nominato l'eroe dell'Ucraina Oleksandr Pivnenko comandante della Guardia nazionale ucraina", ha dichiarato.

Adesione alla Nato

Dal canto suo, la Germania insisterà per ritardare l'adesione dell'Ucraina alla Nato per timore che la mossa possa portare l'Alleanza alla guerra con la Russia, afferma il Telegraph citando fonti della stessa Nato. Secondo le informazioni del quotidiano britannico, Berlino utilizzerà il vertice annuale della Nato in programma la prossima settimana a Vilnius per sollecitare gli altri paesi a concentrarsi sulle garanzie di sicurezza piuttosto che sulle proposte di adesione. La Germania "non vuole vedere" il presidente russo "Vladimir Putin testare potenzialmente l'articolo 5", affermano le fonti del Telegraph. In base a tale clausola, qualsiasi stato Nato attaccato da un aggressore esterno ha il diritto di richiedere l'intervento militare dal resto degli alleati. Intanto il presidente Usa Joe Biden parte oggi per l'Europa.

2 mesi fa
Guerrra in Ucraina
Zelensky sull'Isola dei Serpenti nel 500mo giorno di guerra
L'isola dei Serpenti, liberata dalle forze ucraine il 30 giugno 2022, divenne famosa quando i soldati di Kiev a poche ore dall'invasione russa e con i missili dell'incrociatore Moskva puntati contro urlarono la frase simbolo della resistenza.

Nel 500mo giorno di guerra, Volodymyr Zelensky è arrivato sull'Isola dei Serpenti dove ha deposto fiori per i soldati caduti.

Il messaggio su Telegram

Lo scrive lo stesso leader su Telegram: "500 giorni di guerra totale. L'isola dei serpenti. L'isola libera della libera Ucraina. Sono grato a tutti coloro che hanno combattuto qui contro gli occupanti. Abbiamo commemorato gli eroi che hanno dato la vita in questa battaglia, una delle più importanti della guerra. Gloria e onore a tutti coloro che combattono per la sicurezza Mar Nero". Il video mostra il presidente arrivato in barca, accompagnato dal capo dell'ufficio presidenziale Andriy Yermak.

Liberazione il 30 giugno 2022

L'isola dei Serpenti, liberata dalle forze ucraine il 30 giugno 2022, divenne famosa quando i soldati di Kiev a poche ore dall'invasione russa e con i missili dell'incrociatore Moskva puntati contro urlarono la frase simbolo della resistenza: "Nave da guerra russa, vai a farti fottere". I tredici militari ucraini a presidio di un avamposto strategico nel Mar Nero, sorpresi dalla flotta di Vladimir Putin e costretti a una sfida decisamente impari, rifiutarono così la resa.

La difesa dell'Isola

La difesa impossibile dell'Isola dei Serpenti è diventata così l'epopea della difesa dell'Ucraina, abilmente iconizzata in un francobollo sogno dei collezionisti in cui un soldato mostra il dito medio all'ammiraglia del Cremlino, poi affondata, come cemento ulteriore nella costruzione del mito. Nel frattempo, molti degli "eroi" di Zmiiny (questo il nome in ucraino) sono tornati a casa grazie a uno scambio di prigionieri, dopo essere stati dati inizialmente per morti. "La notte più buia è sempre prima dell'alba. Quest'alba sull'Isola dei Serpenti è stata fonte di ispirazione. L'Isola della Vittoria che abbiamo visitato con il presidente e la sua squadra. 500 giorni, 9 anni di guerra: l'Isola dei Serpenti è un simbolo dell'invincibilità dell'Ucraina. Riconquisteremo tutto", ha scritto su Twitter Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino, che ha accompagna Zelensky nella sua visita.

2 mesi fa
Milizia Wagner
Prigozhin ricompare sui social e attacca i media russi
"I bastardi della tv, che ieri ammiravano i ragazzi della Wagner, ora stanno versando ogni tipo di veleno...", questa una delle frasi che ha usato il fondatore della milizia Wagner.

Dopo lunghi giorni di silenzio seguiti alla "marcia su Mosca" del 24 giugno, il fondatore della milizia Wagner ricompare sui social con un post al vetriolo contro i media statati russi, citato da Novaya Gazeta.

Le affermazioni

"Leggere i giornali, sentire le storie in tv, mi fa stare molto male, i bastardi della tv, che ieri ammiravano i ragazzi della Wagner, ora stanno versando ogni tipo di veleno... Ricordate, bastardi della tv, che non sono stati i vostri figli a combattere nelle nostre file, non sono stati i vostri figli a morire, ma voi, bastardi, state facendo audience con storie come questa".

"Prigozhin da non sottovalutare"

Novaya Gazeta, nell'articolo dal titolo 'Yevgeny Prigozhin continua la battaglia', sottolinea che 'il proprietario della Wagner non va sottovalutato'. "In effetti, tutti i principali media dello Stato hanno fornito ampi materiali devastanti sulla "campagna per la giustizia" di Prigozhin contro Mosca. Adesso è più difficile per l'ex cuoco di Putin difendersi in campo mediatico: il suo impero propagandistico è crollato sotto i nostri occhi, non sono rimasti quasi più fedeli. I suoi dipendenti stanno già raccontando ai giornalisti le regole e le usanze nella fabbrica dei troll e nel gruppo dei media', racconta la pubblicazione indipendente.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev (per ora) non entrerà nella NATO
Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan in un briefing alla Casa Bianca, spiegando che al vertice si discuteranno quasi passi sono necessari perché Kiev sia idonea a entrare nella Nato.

L'Ucraina non entrerà nella Nato come risultato del prossimo vertice dell'Alleanza a Vilnius ma il summit sarà un importante passo nel cammino di Kiev verso la Nato. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan in un briefing alla Casa Bianca, spiegando che al vertice si discuteranno quasi passi sono necessari perché Kiev sia idonea a entrare nella Nato. Ha però aggiunto che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà il benvenuto al vertice Nato che si terrà nella capitale lituana.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Controffensiva avanza ma non veloce come vorrei"
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Ad affermarlo il presidente ucraino in un'intervista rilasciata ad Abc News.

La controffensiva ucraina "sta avanzando" ma "non così velocemente come vorremmo". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in alcune anticipazioni di un'intervista rilasciata ad Abc News. La controffensiva ha permesso alle forze ucraine di prendere "l'iniziativa" nella guerra contro i russi , ma "vogliamo farlo più velocemente", ha detto il presidente ucraino, aggiungendo di sostenere la valutazione dei suoi militari secondo cui l'operazione, iniziata il mese scorso, "stava andando secondo i piani. Tutti vorremmo vedere la controffensiva compiuta in un periodo di tempo più breve, ma c'è la realtà", ha detto Zelensky. "Non siamo bloccati in un posto" e "oggi l'iniziativa è dalla nostra parte", ha sottolineato. "Stiamo avanzando, anche se non così velocemente (come vorremmo). Ma stiamo avanzando". Nell'intervista Zelensky ha poi affermato che è ancora "troppo presto" per riportare grandi successi sul campo di battaglia.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Sale a cinque il numero delle vittime a Leopoli
Lo ha annunciato il governatore Maksym Kozytskyi su Telegram.

È salito a cinque il numero delle vittime dell'attacco russo della scorsa notte sulla città occidentale di Leopoli: ha annunciato il governatore Maksym Kozytskyi su Telegram. "Sfortunatamente, il numero delle persone uccise a causa dell'attacco missilistico notturno su Leopoli è salito a cinque. Il corpo di una donna è stato recuperato dalle macerie. Le mie condoglianze alla famiglia", ha scritto. I lavori per la rimozione dei detriti sono ancora in corso. Il dipartimento di Leopoli del servizio di emergenza statale dell'Ucraina ha riferito che oltre a cinque morti, 36 persone sono rimaste ferite nell'attacco russo che stanotte ha colpito la città. In un post su Facebook, il servizio ha riferito che 7 persone sono state estratte vive dalle macerie e 64 sono state evacuate.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
La ricostruzione dell'Ucraina richiederà 384 miliardi spalmati su 10 anni
Il dato, si legge, è basato su una valutazione congiunta del governo ucraino, del Gruppo della Banca Mondiale, della Commissione europea e delle Nazioni Unite.

"La ricostruzione dell'Ucraina richiederà da tutti i partner 384 miliardi di euro nei prossimi 10 anni". È quanto si legge nello Strategic Foresight Report 2023 della Commissione europea, che analizza le sfide future dell'Europa. Il dato, si legge, è basato su una valutazione congiunta del governo ucraino, del Gruppo della Banca Mondiale, della Commissione europea e delle Nazioni Unite.

A dura prova le basi del multilateralismo

"La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha messo a dura prova le basi del multilateralismo e dell'ordine internazionale basato sulle regole. La Cina sta entrando in una nuova era, incentrata sull'influenza economica e sull'assertività diplomatica, mirando a un cambiamento sistemico dell'ordine internazionale. Rimane un rivale sistemico e un concorrente economico, pur essendo un partner multilaterale. Gli Stati Uniti stanno seguendo un percorso di profonda integrazione tra politica interna ed estera", si legge nel rapporto. "Ciò comporta il rafforzamento della base industriale, la protezione delle tecnologie di nuova generazione, la collaborazione con i partner internazionali per lo sviluppo di partenariati economici, tecnologie di prossima generazione, collaborando con i partner internazionali per sviluppare partenariati economici incentrati su sfide globali e mobilitando gli investimenti nelle economie emergenti", prosegue il rapporto, in cui si sottolinea: "gli Stati Uniti rimangono inoltre partner strategico dell'Ue. Allo stesso tempo, il percorso strategico della Cina e degli Stati Uniti sta galvanizzando la rivalità geopolitica, economica e tecnologica a livello globale". "Assistiamo a una battaglia di narrazioni che è diventata una battaglia di offerte e che ora chiaramente sta diventando una battaglia di modelli. Dobbiamo riconoscere che il tempo in cui la democrazia liberale era il modello della scelta ovvia è finito", ha sottolineato il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic presentando il rapporto, che sarà sottoposto ai paesi membri al Consiglio Affari generali del 10 luglio.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Tra Mosca e Kiev concluso il reciproco scambio di 45 prigionieri
In totale, annuncia il ministero della difesa russo citato da "Kommersant", 45 militari di Mosca "sono stati restituiti dal territorio controllato da Kiev".

La Russia e l'Ucraina hanno concluso un reciproco scambio di prigionieri, come annunciato dalle rispettive compagini. In totale, annuncia il ministero della difesa russo citato da "Kommersant", 45 militari di Mosca "sono stati restituiti dal territorio controllato da Kiev". Il capo dell'ufficio della presidenza ucraina Andriy Yermak, secondo quanto riporta Rbc Ukraine, ha invece commentato che "anche oggi abbiamo buone notizie", perché "siamo riusciti a ridare la libertà a 45 tra soldati delle Forze armate, della Guardia nazionale, del Servizio di guardia di frontiera dello Stato e due civili".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
4 morti in un attacco missilistico su Leopoli
I missili hanno colpito un condominio distruggendo il terzo e il quarto piano. Ci sono ancora persone sotto le macerie i soccorritori continuano a smantellare i detriti.

Quattro persone sono morte dopo che un missile ha colpito un condominio nella città di Leopoli, nell'Ucraina occidentale. Lo rende noto il ministro degli Interni Igor Klymenko citato da Unian. "L'operazione di ricerca e soccorso continua. Alle 7 ora locale, 4 persone sono morte. 7 sono state soccorse, 64 sono state evacuate. I soccorritori continuano a smantellare i detriti, ci sono ancora persone sotto le macerie", ha riferito. I feriti sono 32.

Nell'attacco su Leopoli, a centinaia di chilometri dal fronte, i missili hanno colpito un condominio distruggendo il terzo e il quarto piano. Il sindaco di Leopoli Andriy Sadovy ha definito quello della notte scorsa "il più grande attacco alle infrastrutture civili della città dall'inizio dell'invasione russa", come riporta Rbc-Ukraine. "Ci sono morti e feriti. Più di 50 appartamenti sono stati distrutti", ha scritto su Telegram.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Esplosioni al tribunale di Kiev, morto l'autore del gesto
L'attentatore, ha spiegato il ministro dell'Interno ucraino, "era accusato di essere l'autore di un attacco terroristico avvenuto nel 2015 nei pressi del parlamento ucraino".

Esplosioni questo pomeriggio nel tribunale di Shevchenkiv a Kiev. Stando alle prime ricostruzioni, un ordigno è stato detonato da un uomo che era stato portato nell'edificio per un'udienza. L'autore del gesto, deceduto sul posto, era accusato di un attentato nel 2015. L'uomo che ha provocato l'esplosione era accusato di essere l'autore di un attacco terroristico nei pressi della Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) il 31 agosto 2015. Lo ha riferito il ministro dell'Interno ucraino Igor Klymenko, secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda. Allora nell'attentato morirono 4 militari e rimasero ferite oltre 130 persone per l'esplosione di granate. Secondo quanto ricostruito dal giornale ucraino, l'udienza di Humenyuk era in programma per oggi. Dopo l'incontro, secondo le prime informazioni, ha fatto esplodere ordigni non identificati nella toilette e ha cercato di scappare. Successivamente, si è barricato in una stanza e mentre le forze dell'ordine tentavano l'assalto per arrestarlo, c'è stata un'altra esplosione a seguito della quale lo stesso Humenyuk è morto e due agenti sono rimasti feriti alle gambe.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Nuovo audio attribuito a Prigozhin: "Presto altre vittorie"
L'audio, di una quarantina di secondi, è stato diffuso da Grey Zone. "In un prossimo futuro sono sicuro che vedrete le nostre prossime vittorie al fronte".

Yevgeny Prigozhin ha promesso "nuove vittorie al fronte in un futuro prossimo" per la sua compagnia Wagner nel primo messaggio audio diffuso in una settimana, mentre non si sa ancora dove si trovi. È quanto si sente in un audio postato sul canale Grey Zone, vicino alla Wagner. La voce che parla sembra essere effettivamente quella di Prigozhin.

"Abbiamo bisogno del vostro sostegno più che mai"

L'audio, di una quarantina di secondi, è stato diffuso da Grey Zone ma non da altri canali normalmente utilizzati per trasmettere i messaggi di Prigozhin, in particolare quello considerato ufficiale, il Press-Sluzhba Prigozhina, appartenente alla sua holding Concord. "Oggi - afferma nel messaggio l'autore che viene presentato appunto come il capo della Wagner - abbiamo bisogno del vostro sostegno più che mai. Grazie per questo. Voglio che capiate che la nostra Marcia per la Giustizia (del 24 giugno, ndr.) era diretta a combattere i traditori e a mobilitare la nostra società. E penso che abbiamo ottenuto molto di questo. In un prossimo futuro sono sicuro che vedrete le nostre prossime vittorie al fronte. Grazie ragazzi!".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Il 90% delle forze di terra russe è impegnato in Ucraina"
È quanto ha riferito la Nato, precisando che i russi hanno ancora molte forze per "l'aviazione, la marina, il cyber e il nucleare".

"Il 90% delle forze di terra russe è al momento impegnato in Ucraina". Lo ha detto il presidente del Comitato militare della Nato, l'ammiraglio Rob Bauer, precisando che le forze russe sono ancora molto capaci per quanto riguarda "l'aviazione, la marina, il cyber e il nucleare". "I nostri piani di difesa futuri non si basano sullo stato attuale delle forze russa ma su quello pre-24 febbraio 2022", ha sottolineato. "I russi andranno a ricostituire le perdite nell'esercito e abbiamo dunque qualche anno di tempo: non dobbiamo mai sottovalutare la loro capacità poiché più volte nella storia hanno dimostrati di sapersi rimettere in piedi", ha aggiunto. Baur ha poi evidenziato che i russi si muovono "con grande circospezione e attenzione" quando operano in zone che confinano direttamente con la Nato. "Non vogliono rischiare un conflitto con noi", ha spiegato.

3 mesi fa
Russia
La guerra non fa rinunciare alle vacanze, turisti russi in coda verso la Crimea
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Il responsabile per i trasporti dell'amministrazione russa locale ha spiegato che "la coda di auto per attraversare il Ponte di Crimea è stamane di otto chilometri e il tempo di attesa è stimato in cinque ore".

Il pericolo dei bombardamenti con i droni e la possibilità che la Crimea diventi un obiettivo della controffensiva ucraina non sembra fermare il flusso dei vacanzieri russi verso le spiagge della penisola sul Mar Nero, annessa nel 2014 da Mosca. La lunga attesa è prima di tutto dovuta ai severi controlli a cui sono soggetti i passeggeri dei veicoli e i loro bagagli. La coda di auto per attraversare il Ponte di Crimea è stamane di otto chilometri e il tempo di attesa è stimato in cinque ore, secondo il responsabile per i trasporti dell'amministrazione russa locale, Nikolai Lukashenko, citato dall'agenzia Ria Novosti. Sabato la coda aveva raggiunto in nove chilometri e domenica di otto. Solo durante la notte si è ridotta leggermente, a sei chilometri, per tornare poi ad allungarsi.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Nessun rischio di ritiro della Wagner dal fronte"
Lo ha dichiarato il capo del comitato di difesa della Duma, Andrey Kartapolov.

"Il ritiro della Wagner dal fronte in Ucraina non pone rischi per il nostro potenziale di combattimento poiché le forze armate russe dispongono di mezzi sufficienti per sostituire il suo apporto". Lo ha dichiarato alla Tass il capo del comitato di difesa della Duma, Andrey Kartapolov. "Al momento dell'ammutinamento - ha aggiunto - non c'erano combattenti Wagner in prima linea poiché erano tutti nelle retrovie. La resistenza alla controffensiva ucraina è stata condotta praticamente senza il loro coinvolgimento. Ad oggi non vi è alcun rischio di calo del potenziale di combattimento, sia nella prospettiva di medio che di lungo termine".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Ue con Kiev sino alla pace"
Lo afferma il premier Pedro Sánchez a fianco del presidente Volodymyr Zelensky a Kiev.

"Sono qui, il primo giorno della presidenza spagnola dell'Ue, per ribadire un messaggio chiaro sul nostro pieno appoggio all'Ucraina che lotta per la propria sopravvivenza". Lo afferma il premier Pedro Sánchez a fianco del presidente Volodymyr Zelensky a Kiev.

Nuovi aiuti a Kiev

"Sono qui con aiuti per 55 milioni di euro: 51 dalla Banca mondiale, altri quattro attraverso l'Onu per energia rinnovabili. Ci auguriamo che l'Ucraina abbia una pace giusta: la posizione dell'Ue è chiara. Tutti uniti condanniamo l'aggressione russa e lavoriamo insieme. E continueremo così sino a quando avremo la pace. Da qui lanciamo un messaggio chiaro a Putin: l'Europa aiuterà Kiev sino a quando sarà necessario", ha aggiunto il premier spagnolo.

"L'Ucraina ha diritto di entrare nella Nato"

Questi ha paure affermato che "siamo arrivati a un accordo con i paesi alleati perché possano addestrare i nostri militari ma alcuni paesi stanno ritardando molto: posso ricordare che nel summit di Vilnius vedremo questo aspetto più chiaramente. L'Ucraina ha il pieno diritto di entrare nella Nato. Questo invito è un primo passo molto importante per noi".

"Mosca punta al terrorismo"

Da parte sua Zelensky ha dichiarato che "siccome non può vincere la guerra, Mosca così punta al terrorismo: è una minaccia non solo per l'Ucraina ma per tutto il mondo. È una cosa molto molto pericolosa. È molto importante che la centrale nucleare passi sotto il comando ucraino, ed è un passaggio molto delicato, perché la Russia può minarla, distruggerla a distanza e poi accusare noi".

L'Ue "non si può immaginare senza l'Ucraina"

Su Telegram il presidente ucraino ha sottolineato quanto "è estremamente simbolico che questa visita avvenga proprio nel primo giorno della presidenza spagnola dell'Ue". "La nostra casa comune europea non può essere immaginata senza l'Ucraina, senza il nostro coraggio e il nostro impegno per la libertà e la giustizia". In una dichiarazione congiunta si legge che "la Spagna ribadisce il suo sostegno alla candidatura dell'Ucraina all'UE, che sarà una delle priorità della sua presidenza. La Spagna sostiene il rafforzamento del partenariato tra NATO e Ucraina, anche attraverso la creazione di un Consiglio NATO-Ucraina".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Sánchez a Kiev, "Tocca a voi stabilire tempi e termini pace"
È quanto ha affermato il premier spagnolo al parlamento ucraino nel corso della sua visita nel Paese.

"Solo l'Ucraina può stabilire termini e tempi per i negoziati di pace." Lo ha detto il premier Pedro Sánchez intervenendo nel parlamento di Kiev, proprio nel giorno in cui si apre il semestre di presidenza spagnola del Consiglio europeo. "Altri paesi stanno proponendo piani di pace. Il loro contributo è molto apprezzato, ma, allo stesso tempo, non possiamo accettarlo completamente. Questa è una guerra di aggressione, con un aggressore e una vittima. Non possono essere trattati allo stesso modo", ha spiegato il premier spagnolo.

Nuovi aiuti a Kiev

Il leader socialista ha anche annunciato nuovi aiuti pari a 55 milioni di euro per Kiev, ha promesso che la fornitura di armi continuerà e ha dato il suo sostegno all'ingresso del paese nell'Ue. "L'Europa è con voi", ha aggiunto.

È la sua terza visita

Il presidente del governo di Madrid sta ora incontrando il presidente Volodymyr Zelensky. Si tratta della terza visita di Sánchez in Ucraina dall'inizio della guerra che cade in un momento particolare, mentre sta iniziando la controffensiva ucraina.

3 mesi fa
L'affermazione
"La neutralità svizzera ha favorito la Russia"
© Shutterstock
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È la critica mossa dall'ex presidente tedesco Joachim Gauck in un'intervista con la stampa svizzerotedesca.

La neutralità svizzera ha favorito la Russia: ne è convinto l'ex presidente tedesco Joachim Gauck, secondo cui il mantenimento di una neutralità assoluta è difficilmente comprensibile. In un'intervista alla "Schweiz am Wochenende", Gauck afferma di non considerare un problema il non allineamento, e non è necessario appartenere alla NATO. Ma in una situazione come in Ucraina "in cui è così chiaro chi sia l'aggressore e chi la vittima", egli fatica a capire la neutralità.

"I tedeschi ammirano la Svizzera"

Ciononostante Gauck - pastore protestante e attivista per i diritti umani ai tempi della Germania Est - spiega che i suoi connazionali ammirano la Svizzera, e desidererebbero "loro stessi avere una storia più pacifica o essere più neutrali".

Svizzera-Ue

L'ex presidente (2012-2017) guarda con scetticismo alla democrazia diretta in Svizzera, tuttavia si dice "impressionato dalla convivenza tra i diversi gruppi linguistici e le varie confessioni". Egli auspica che la Svizzera, "con questa unità nella diversità vissuta da tempo" - sia maggiormente integrata nell'Unione europea.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Sánchez a Kiev, "primo atto della presidenza Ue spagnola"
Lo ha scritto su Twitter il premier spagnolo Pedro Sánchez, allegando un video del suo arrivo nella capitale ucraina.

"Sono già a Kiev. Volevo che il primo atto della presidenza spagnola del Consiglio dell'Ue fosse in Ucraina insieme a Zelensky." Lo ha scritto su Twitter il premier spagnolo Pedro Sánchez, allegando un video del suo arrivo nella capitale ucraina. "Trasferirò al vostro governo e parlamento tutta la solidarietà europea. Manterremo il nostro sostegno al popolo ucraino fino al ritorno della pace in Europa", ha aggiunto Sánchez.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Diga Kakhovka, "Danni per almeno 2 miliardi di dollari"
Lo ha comunicato il ministero dell'economia ucraino.

Ammontano ad almeno 2 miliardi di dollari i danni subiti dall'Ucraina a seguito della distruzione della diga di Nova Kakhovka. Lo comunica - come riporta Ukrinform - il ministero dell'economia ucraino precisando che i danni riguardano i settori dell'edilizia abitativa e dei servizi pubblici, dell'energia, dell'agricoltura, dei trasporti, dell'ambiente e dell'industria.

I dettagli dei dei danni

In dettaglio le perdite - secondo il report - sono state di 950 milioni di dollari nel settore immobiliare, di 600 milioni nel settore energetico, di 300 milioni nei trasporti e di 100 milioni nell'industria.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Il capo della Cia avrebbe ascoltato il piano di Kiev per porre fine alla guerra
Il viaggio in Ucraina sarebbe avvenuto prima del fallito ammutinamento del Gruppo Wagner.

Il direttore della Cia William Burns ha compiuto un viaggio segreto in Ucraina agli inizi di giugno, durante il quale gli è stata rivelata dai funzionari di Kiev una strategia per riprendere i territori occupati dalla Russia e aprire le trattative per un cessate il fuoco con Mosca entro la fine dell'anno. Lo riporta il "Washington Post" citando alcune fonti, secondo le quali il viaggio è avvenuto prima del fallito ammutinamento di Wagner.

Il piano di Kiev

In vista dell'autunno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i suoi uomini, riporta il "Washington Post", hanno iniziato a pensare come Kiev potrebbe premere per una fine dei combattimenti sulla base di termini accettabili per la Russia e la popolazione ucraina. Lo scenario preferito da Kiev prevede un'avanzata delle sue truppe al confine della Crimea, prendendo in ostaggio la penisola. Senza riprendere la Crimea con la forza, Kiev chiederebbe quindi alla Russia di accettare le garanzie di sicurezza che l'Ucraina può assicurarsi dall'Occidente.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"007 russi incaricati di uccidere Prigozhin"
Lo sostiene il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov.

L'Fsb russo è stato incaricato di liquidare il leader della Wagner Yevgeny Prigozhin dopo il fallito ammutinamento dello scorso fine settimana. Lo sostiene il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov in un'intervista a The War Zone, come riferisce Ukrinform. "Sappiamo che l'Fsb è stato incaricato di assassinare Prigozhin. Riusciranno a farlo? Vedremo con il tempo...", afferma Budanov. "Tutti i potenziali tentativi di assassinio non saranno veloci. Ci vorrà del tempo per avere approcci adeguati e raggiungere la fase in cui essere pronti per un'operazione enorme. Ma ancora una volta, vorrei sottolineare che è una grande domanda aperta. Riusciranno ad eseguire l'ordine? Avranno il coraggio di eseguire quell'ordine?", ha aggiunto Budanov.

3 mesi fa
Estero
Kiev: 'l'offensiva prosegue, ci sono progressi'
I quadri ucraini annunciano stabili successi nel quadro del conflitto.

"Siamo riusciti a prendere l'iniziativa strategica, le Forze di sicurezza e di difesa dell'Ucraina continuano a condurre operazioni offensive e stanno facendo progressi": lo scrive su Telegram il comandante in capo delle forze armate di Kiev, Valerii Zaluzhnyi, riferendo di una conversazione telefonica con il capo di Stato Maggiore congiunto, Mark Milley.

"Ha avuto una conversazione telefonica con il capo dello Stato Maggiore congiunto, il generale Mark Milley. Abbiamo discusso della situazione al fronte... - si legge nel messaggio -. Il nemico oppone una forte resistenza, ma allo stesso tempo subisce pesanti perdite. Sta cercando di mantenere le proprie posizioni con un continuo lavoro di minamento nell'area".

"Ho comunicato al generale Milley le attuali necessità delle nostre truppe in termini di armi, munizioni e attrezzature per lo sminamento. L'ho anche ringraziato per il pacchetto di assistenza militare annunciato dagli Stati Uniti" martedì, conclude Zaluzhnyi.

3 mesi fa
Estero
Almeno 11 morti dopo il raid russo su Kramatorsk
"Le operazioni di soccorso sono in corso. È possibile che ci siano ancora persone sotto le macerie", ha scritto Kostin su Telegram.

E' salito ad almeno 11 il bilancio delle vittime dell'attacco russo di ieri a Kramatorsk. I feriti sono saliti a 61, riporta Rbc-Ucraina con riferimento alla polizia. Tra le vittime ci sono anche quattro minorenni. Lo ha reso noto l'emittente statale Suspilne, come riporta il Guardian. Il sindaco di Kramatorsk, Oleksandr Goncharenko, ha confermato il nuovo bilancio affermando che le squadre di "soccorso hanno estratto dalle macerie il corpo di un bambino". Le vittime minorenni salgono così a quattro, fra cui una 17enne e due sorelle di 14 anni, ha reso noto il procuratore generale Andriy Kostin, come riporta Ukrinform. "Le operazioni di soccorso sono in corso. È possibile che ci siano ancora persone sotto le macerie", ha scritto Kostin su Telegram. "Il regime criminale della Federazione Russa continua le sue tattiche di terrore contro i pacifici ucraini", ha aggiunto, precisando che il ristorante di Kramatorsk è stato colpito "da due missili Iskander". Ieri era stato ipotizzato che nell'attacco erano stati usati due missili S-300.

3 mesi fa
Estero
"Alcuni mercenari Wagner rimangono in Ucraina"
L'ha sostenuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Alcuni membri del gruppo di mercenari russi Wagner rimangono in Ucraina, ma l'esercito ucraino ritiene che la situazione nel nord del paese sia sotto controllo. L'ha sostenuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

3 mesi fa
Estero
Zelensky: "Vogliamo produrre armi occidentali"
Il presidente ucraino: "Miriamo a produrre e localizzare i sistemi d'arma necessari; difesa antiaerea, carri armati, cannoni per veicoli corazzati forniti dai partner in Ucraina".

L'Ucraina vuole migliorare il suo comparto industriale della difesa a un livello tale da poter produrre armi di tipo occidentale sul suo territorio. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando alla Verkhovna Rada (parlamento) in occasione del Giorno della Costituzione. "Miriamo a produrre e localizzare i sistemi d'arma necessari: difesa antiaerea, carri armati, cannoni per veicoli corazzati forniti dai partner in Ucraina. I nostri soldati avranno sempre armi", ha affermato Zelensky.  "Questo non è un sogno, ma ancora una volta una realtà. Comprendiamo che il volume di produzione non è ancora sufficiente. Abbiamo ancora bisogno del supporto globale dei nostri partner. Ma sarà sufficiente, ce la faremo."

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
La Svizzera estende l’elenco delle sanzioni
© Shutterstock
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Il 23 giugno l'UE ha adottato sanzioni finanziarie e restrizioni di viaggio nei confronti di 71 imprese e 33 organizzazioni. I valori patrimoniali di queste persone fisiche, imprese e organizzazioni in Svizzera devono essere congelati e notificati alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

Il Consiglio federale è stato informato che oggi il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha esteso l’elenco delle sanzioni riguardanti la Russia. Le modifiche entrano in vigore alle ore 18. La Svizzera adotta quindi le sanzioni nei confronti di ulteriori persone e organizzazioni decise dall’Unione europea (UE) il 23 giugno nell’ambito dell’11esimo pacchetto di sanzioni.

Le decisioni

Il 23 giugno l'UE ha adottato sanzioni finanziarie e restrizioni di viaggio nei confronti di 71 imprese e 33 organizzazioni. Si tratta di individui, aziende e organizzazioni che sostengono la deportazione illegale di bambini ucraini in Russia. Sono stati sanzionati anche membri delle forze armate russe, importanti rappresentanti dei media controllati dallo Stato e membri del gruppo Wagner. I valori patrimoniali di queste persone fisiche, imprese e organizzazioni in Svizzera devono essere congelati e notificati alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO). Le persone fisiche in questione sono soggette anche al divieto di entrata e di transito in Svizzera.

Allineamento

Al contempo vengono riprese le modifiche emanate dall'UE lo scorso 13 marzo. Si tratta della cancellazione delle voci di tre persone decedute e di due voci elencate due volte. Con la modifica odierna, l'elenco delle sanzioni della Svizzera in relazione all'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina corrisponde a quello dell'UE. Il 23 giugno l'UE ha inoltre inasprito le sanzioni esistenti contro la Russia e ha adottato nuove misure per impedirne l'elusione. Nella seduta di oggi il Governo svizzero è stato informato di queste modifiche e del calendario dei lavori per l'adozione delle nuove misure.

3 mesi fa
Estero
"A Kramatorsk è stato colpito un comando militare"
Lo ha detto il portavoce, Igor Konashenkov, citato dall'agenzia Interfax.

Il ministero della Difesa russo ha affermato che l'obiettivo colpito nel bombardamento a Kramatorsk non era civile ma un "punto di dispiegamento temporaneo del personale di comando della 56/a Brigata di fanteria motorizzata delle forze armate ucraine". Lo ha detto il portavoce, Igor Konashenkov, citato dall'agenzia Interfax.

3 mesi fa
Estero
Attacco russo nella regione di Kharkiv, 3 morti
Le vittime sono 3 uomini di 48, 45 e 57 anni.

I russi hanno bombardato la regione di Kharkiv nel villaggio di Volchanskie Khutor, uccidendo tre civili che si trovavano vicino alle loro case. Lo afferma capo dell'amministrazione militare di Kharkiv Oleg Sinegubov. Le vittime sono 3 uomini di 48, 45 e 57 anni.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
No del Consiglio federale alla riesportazione dei Leopard 1 in Ucraina
© Wikimedia - Flashpoint, CC BY-SA 3.0
© Wikimedia - Flashpoint, CC BY-SA 3.0
Il Consiglio federale ha respinto oggi una richiesta in tal senso formulata dalla Ruag, definendola incompatibile con il diritto vigente.

No alla riesportazione di 96 carri armati Leopard 1 A5 dismessi, che si trovano attualmente in Italia. Il Consiglio federale ha respinto oggi una richiesta in tal senso formulata dalla Ruag, definendola incompatibile con il diritto vigente.

Mezzi destinati all'Ucraina

Il 27 aprile 2023 la Ruag SA ha presentato alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) una domanda per il commercio di 96 carri armati Leopard 1 A5 dismessi e non operativi. Attualmente in Italia, i carri armati sarebbero stati ricondizionati in Germania e poi riesportati in Ucraina. Il Consiglio federale è giunto alla conclusione che la vendita dei 96 carri armati non è possibile secondo il diritto vigente. La vendita sarebbe soprattutto in contrasto con la legge sul materiale bellico e comporterebbe un cambiamento nella politica di neutralità della Svizzera.

3 mesi fa
Estero
Comandante della Wagner: "Non smobilitiamo, siamo al confine'"
L'appello motivazionale di Brest è stato rilanciato dal canale Telegram ufficiale della Wagner. La Wagner, afferma il comandante, "continua a lavorare nella sua modalità calma e si sta aprendo una nuova direzione: la Bielorussia che ha ricevuto l'unità più pronta al combattimento al mondo".

La Wagner non smobilita anzi rilancia. E minaccia: "Siamo a breve distanza dal confine della Bielorussia con l'Ucraina". Questo il senso delle parole di Brest, responsabile dell'addestramento alle armi pesanti di Wagner, anche lui riparato in Bielorussia dopo il tentato ammutinamento dei mercenari di Prigozhin. L'appello motivazionale di Brest è stato rilanciato dal canale Telegram ufficiale della Wagner. La Wagner, afferma il comandante, "continua a lavorare nella sua modalità calma e si sta aprendo una nuova direzione: la Bielorussia che ha ricevuto l'unità più pronta al combattimento al mondo". "Il contingente Nato è in allarme". Il comandante aggiunge che la milizia "lavora in Siria, Libia, Repubblica Centrafricana, Mali: lavoreremo ovunque saremo inviati". "Il tempo lo dirà: lavoreremo, non andremo da nessuna parte", conclude Brest.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Il consigliere di Putin riceverà il cardinale Zuppi
Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato da Interfax.

Il cardinale Matteo Zuppi sarà ricevuto dal consigliere per la politica estera del Cremlino Yuri Ushakov. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato da Interfax. Il Cremlino esprime "un alto apprezzamento per le iniziative del Papa per la soluzione del conflitto ucraino", ha aggiunto Peskov. "Su incarico di Vladimir Putin - ha detto Peskov - il consigliere presidenziale Ushakov terrà oggi con Zuppi un colloquio per discutere la situazione riguardante il conflitto in Ucraina e naturalmente le possibili vie per una soluzione politica e diplomatica". "Abbiamo ripetutamente affermato di avere un alto apprezzamento degli sforzi, le iniziative del Vaticano nella ricerca di una soluzione pacifica alla crisi ucraina e accogliamo gli sforzi del Papa nel contribuire alla cessazione del conflitto armato".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Un alto generale russo sapeva dei piani di Prigozhin"
Lo avrebbero detto alcuni funzionari USA informati dei fatti.

Un alto generale russo era a conoscenza dei piani di Yevgeny Prigozhin di ribellarsi ai vertici militari di Mosca: lo scrive il New York Times (Nyt), che cita funzionari statunitensi informati sulla vicenda dall'intelligence americana. Queste fonti stanno cercando di capire adesso se il generale Sergei Surovikin, l'ex comandante russo in Ucraina, abbia contribuito a pianificare l'operazione del fondatore del Gruppo Wagner di sabato scorso in Russia, che ha rappresentato la più grande minaccia per il presidente Vladimir Putin nei suoi 23 anni di potere. Secondo gli analisti, il generale Surovikin è un leader militare rispettato che ha contribuito a rafforzare le difese lungo le linee di battaglia dopo la controffensiva ucraina dello scorso anno, scrive il Nyt. È stato sostituito come comandante supremo a gennaio, ma ha mantenuto la sua influenza nella gestione delle operazioni di guerra e rimane popolare tra le truppe. Secondo i funzionari Usa, anche altri generali russi potrebbero aver sostenuto il tentativo di Prigozhin di cambiare la leadership del ministero della Difesa con la forza. Diverse fonti sentite dal giornale affermano che Prigozhin non avrebbe lanciato la sua rivolta se non avesse creduto che altri in posizioni di potere sarebbero venuti in suo aiuto.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"La Nato pronta a difendersi contro Mosca o Minsk"
Ad affermarlo Jens Stoltenberg, segretario generale dell'Alleanza atlantica.

La Nato è pronta a difendersi da ogni minaccia proveniente da "Mosca o Minsk". Lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, dopo che la Bielorussia ha annunciato che accoglierà il capo di Wagner, Yevgeny Prigozhin. Stoltenberg, che ieri sera a cenato all'Aja con alcuni leader europei, incluso il premier olandese Mark Rutte, ha detto che la Nato al prossimo vertice in programma a metà luglio a Vilnius accetterà di rafforzare le difese per proteggere tutti i suoi membri, in particolare quelli che confinano con la Bielorussia.

Il messaggio della Nato

"È troppo presto per esprimere un giudizio definitivo sulle conseguenze del fatto che Prigozhin si sia trasferito in Bielorussia e che anche alcune delle sue forze molto probabilmente saranno dislocate in Bielorussia", ha detto Stoltenberg ai giornalisti. "Ciò che è assolutamente chiaro è che abbiamo inviato un chiaro messaggio a Mosca e a Minsk che la Nato è lì per proteggere ogni alleato e ogni centimetro del territorio della Nato. Quindi non c'è spazio per malintesi a Mosca o Minsk sulla nostra capacità di difendere gli alleati da qualsiasi potenziale minaccia, e questo indipendentemente da ciò che pensi del movimento delle forze Wagner". Stoltenberg ha aggiunto che l'Occidente "non deve sottovalutare la Russia" nonostante il caos del fine settimana, provocato dall'ammutinamento di Prigozhin. Ed ha aggiunto che è fondamentale continuare a sostenere l'Ucraina contro l'invasione della Russia e che gli alleati della Nato avrebbero tracciato un percorso verso l'adesione di Kiev.

"Un pericolo per molti paesi"

Il presidente lituano Gitanas Nauseda ha avvertito del rischio che la Bielorussia ospiti i combattenti Wagner. "Se Wagner schiera i suoi serial killer in Bielorussia, tutti i paesi vicini affrontano un pericolo ancora maggiore di instabilità", ha detto alla conferenza stampa. Il padrone di casa della cena, Rutte, ha respinto le affermazioni di Putin secondo cui l'Occidente voleva che i russi si uccidessero a vicenda: "Confuto ciò che Putin ha suggerito ieri che noi in Occidente vogliamo che la Russia precipiti nel caos interno. Al contrario, l'instabilità in Russia crea instabilità in Europa".

3 mesi fa
Gruppo Wagner
Lukashenko conferma, "Prigozhin è in Bielorussia"
Secondo il leader bielorusso "le garanzie di sicurezza sono state fornite".

Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha confermato la presenza del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin in Bielorussia. "Le garanzie di sicurezza, come promesso ieri, sono state fornite. Prigozhin oggi è in Bielorussia", ha detto Lukashenko citato dall'agenzia Belta.

"Come (il presidente russo Vladimir Putin, ndr) aveva promesso ieri, sono state fornite garanzie di sicurezza. Vedo che Prigozhin stava già in volo su un aereo. Sì, a dire la verità, oggi è in Bielorussia", ha dichiarato Lukashenko.

3 mesi fa
Gruppo Wagner
Archiviato il procedimento per ribellione armata
Il motivo dichiarato è l'interruzione volontaria dell'ammutinamento.

I servizi di sicurezza russi (Fsb) hanno archiviato il procedimento penale per ribellione armata nei confronti dei miliziani del gruppo Wagner, rilevando che "i suoi partecipanti hanno interrotto le azioni direttamente volte a commettere l'ammutinamento".

3 mesi fa
Estero
Stampa ucraina, l'aereo privato di Prigozhin è atterrato a Minsk
Lo riferisce l'"Ukrainska Pravda".

Il jet privato del capo del gruppo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, è atterrato all'aeroporto militare di Machulishchi, vicino a Minsk. L'aereo, scrive l'Ukrainska Pravda, è arrivato all'aeroporto alle 6.40, ora locale (le 5.40 in Svizzera) da Rostov sul Don. Pochi minuti dopo un altro jet è atterrato allo stesso aeroporto da San Pietroburgo.

Dopo la sua clamorosa marcia verso Mosca di sabato scorso, interrotta a poche centinaia di chilometri dalla capitale russa, Prigozhin era stato visto a Rostov, coordinando il ritiro dalla città degli uomini della Wagner. Ieri, dopo due giorni di misteri e speculazioni, ha diffuso un audio nel quale ha sostenuto che il motivo della sua ribellione non era la sua volontà di rovesciare il presidente Vladimir Putin, bensì impedire la "distruzione" della Wagner.

Il gruppo torna a reclutare

Nulla però è ancora chiaro su quello che è veramente successo e su quali saranno le conseguenze. Ne è la riprova il fatto che lo stesso Prigozhin rimane incriminato dalla Procura generale per insurrezione armata e allo stesso tempo la sua compagnia ha ripreso "normalmente" l'attività nel quartier generale di San Pietroburgo e in diverse altre città, dove è ricominciato anche il reclutamento.

 

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Ieri siamo avanzati in tutte le direzioni"
Secondo lo Stato Maggiore delle forze armate di Kiev le forze russe continuano a concentrare i loro sforzi nelle direzioni di Lyman, Bakhmut e Marinka, nella regione di Donetsk, dove nel corso della giornata di ieri sono stati segnalati 38 scontri.

Le truppe ucraine "sono avanzate in tutte le direzioni" nella giornata di ieri nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Oggi (ieri, ndr) - il fronte. Regioni di Donetsk, Zaporizhzhia. I nostri guerrieri, le nostre posizioni in prima linea, le aree di operazioni attive al fronte. Oggi (ieri, ndr) i nostri guerrieri sono avanzati in tutte le direzioni e questo è un giorno felice. Ho augurato ai ragazzi altre giornate come questa": ha scritto Zelensky. Secondo lo Stato Maggiore delle forze armate di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina, le forze russe continuano a concentrare i loro sforzi nelle direzioni di Lyman, Bakhmut e Marinka, nella regione di Donetsk, dove nel corso della giornata di ieri sono stati segnalati 38 scontri. Nelle ultime 24 ore i russi hanno effettuato un attacco missilistico, 45 raid aerei e 38 attacchi con lanciarazzi multipli sull'Ucraina. In particolare, sono stati lanciati tre missili S-300. Le forze di difesa hanno abbattuto due missili da crociera Kalibr e sette droni kamikaze Shahed. Inoltre, le forze russe hanno attaccato da nord con quattro droni non identificati, che sono stati distrutti.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"I servizi russi hanno minacciato le famiglie dei leader Wagner"
Questo avrebbe portato alla decisione di Prigozhin di ritirarsi e interrompere l'avanzata su Mosca.

I servizi di sicurezza russi hanno minacciato le famiglie dei leader del Gruppo Wagner prima che il fondatore della milizia russa, Yevgeny Prigozhin, decidesse di interrompere la sua marcia verso Mosca sabato scorso: lo riporta il Telegraph, che cita fonti della sicurezza del Regno Unito. Secondo il quotidiano, questo potrebbe aver contribuito alla decisione di Prigozhin di annullare inaspettatamente l'operazione militare. Secondo le stesse fonti, le truppe della Wagner ammontavano solo a 8.000 uomini anziché 25.000 e molto probabilmente avrebbero rischiato una sconfitta se avessero tentato di prendere la capitale.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin: "I tentativi di creare disordini interni falliranno"
© Shutterstock
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In apertura del suo discorso alla nazione, il presidente russo ha condannato quelle che ha definito le "azioni criminali" di chi ha messo in atto un "ammutinamento armato".

"Tutti i tentativi di creare disordine interno andranno a fallire". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo intervento in tv alla nazione. Secondo Putin, la rivolta sarebbe stata soffocata comunque, "ma volevamo evitare lo spargimento di sangue".

"Un ammutinamento armato"

In apertura del suo discorso alla nazione, il presidente russo ha condannato quelle che ha definito le "azioni criminali" di chi ha messo in atto un "ammutinamento armato". "Sappiamo e sapevamo che la maggior parte dei combattenti e dei comandanti della Wagner sono patrioti e fedeli alla loro patria, l'hanno dimostrato sul campo di battaglia, liberando diversi territori", ha aggiunto. Secondo Putin "i neonazisti ucraini volevano proprio questo, che soldati russi uccidessero altri russi, che la nostra società si spaccasse, soffocasse nel sangue. Invece tutti i nostri militari, i nostri servizi speciali, sono riusciti a conservare la loro fedeltà al loro Paese, hanno salvato la Russia dalla distruzione". I miliziani della Wagner possono sottoscrivere un contratto per mettersi agli ordini del ministero della Difesa, tornare alle loro famiglie o riparare in Bielorussia, ha aggiunto il presidente russo,

Lukashenko parlerà domani

Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko parlerà e risponderà alle domande dei giornalisti domani. Lo riportano i media statali bielorussi citati da Ria Novosti dopo che si era diffusa la notizia di un suo discorso alla nazione già stasera. A questo proposito, il presidente russo nel suo intervento in tv ha dichiarato di essere "riconoscente al presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko per il suo grande contributo alla soluzione alla crisi con modi pacifici". Dal canto loro, gli Usa hanno avuto comunicazioni buone e dirette con Mosca durante la tentata rivolta della Wagner nel week-end, ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, auspicando che questi canali proseguano. Kirby ha aggiunto di non aver visto nessun segnale dell'intenzione di Vladimir Putin di usare l'arma nucleare in Ucraina, ribadendo che gli Usa non hanno cambiato la loro postura nucleare.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Prigozhin: "La marcia verso Mosca voleva esprimere una protesta, non rovesciare il governo"
Secondo il leader della Wagner, la marcia organizzata verso Mosca aveva lo scopo di impedire la "distruzione" della compagnia militare privata e di chiamare alle loro responsabilità "quegli individui" che "hanno commesso un enorme numero di errori nell'operazione militare speciale".

Il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha postato un audio di 11 minuti in cui dà la sua versione di quanto avvenuto negli ultimi giorni in Russia. Le autorità avevano deciso di sciogliere la Wagner il primo luglio a seguito di "intrighi", ha denunciato Prigozhin nel messaggio audio. La Wagner ha dato vita alla sua marcia verso Mosca per "esprimere una protesta" e "non per rovesciare il governo del Paese", ha aggiunto il suo capo. La marcia organizzata verso Mosca dalla Wagner aveva lo scopo di impedire la "distruzione" della compagnia militare privata e chiamare alle loro responsabilità "quegli individui" che "hanno commesso un enorme numero di errori nell'operazione militare speciale" in Ucraina, ha dichiarato ancora Prigozhin. Il militare nel messaggio audio non ha però rivelato il luogo dove si trova. 

Accoglienza positiva

Prigozhin ha detto anche che i suoi combattenti hanno avuto il sostegno di civili "felici" nelle città che hanno attraversato mentre avanzavano verso Mosca. "Nelle città russe i civili ci hanno accolti con bandiere russe e simboli di Wagner", ha spiegato. "Erano tutti felici quando siamo passati", ha aggiunto. Il capo di Wagner ha pure affermato che la sua marcia ribelle su Mosca durante il fine settimana ha mostrato che in Russia c'è "un problema di sicurezza molto serio". Secondo Prigozhin, il convoglio si è fermato a 200 chilometri da Mosca e ha "bloccato tutte le infrastrutture militari", comprese le basi aeree lungo il suo percorso.

Cosa era successo

Yevgeny Prigozhin e gli altri ufficiali della Wagner avevano deciso di deporre le armi a Rostov il 30 giugno, rifiutando però di entrare a far parte delle forze armate regolari entro il primo luglio, come era stato imposto dal ministero della Difesa. Ma poiché sono stati "bombardati", hanno intrapreso la cosiddetta "marcia della giustizia" verso Mosca, "non per rovesciare il potere legittimo, ma per esprimere la propria protesta". Intanto, in Bielorussia si preparano a costruire campi che ospiteranno 8mila combattenti del Gruppo Wagner, il tutto a 200 km dal confine con l'Ucraina. Lo riferisce il media russo Verstka sostenendo di aver "confermato", tramite fonti proprie, che "è in pieno svolgimento la costruzione di un campo a Osipovichi, nella regione di Mogilev, per 8'000 combattenti, a 200 km dal confine con l'Ucraina", ma aggiunge che "ci saranno diversi campi".

Prigozhin a Minsk?

Prigozhin sarebbe stato visto al Green City Hotel di Minsk. Lo riportano canali Telegram russi e il Kyiv Post che cita media bielorussi. Il servizio stampa del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko afferma di non sapere se Prigozhin sia arrivato o meno in Bielorussia. Lo riferisce il media russo Fontanka che ha provato a contattare l'ufficio di Lukashenko ricevendo come risposta "non ci sono informazioni di questo tipo" alla domanda sulla presenza del capo della Wagner in Bielorussia.

Il lavoro procede "normalmente"

Intanto la sede della Wagner a San Pietroburgo continua ad "operare normalmente" nonostante gli eventi degli ultimi giorni. Lo annuncia l'organizzazione sul suo canale Telegram, ripresa dall'agenzia Tass. "Nonostante gli ultimi eventi, il Centro continua a funzionare normalmente, in conformità con la legislazione della Federazione Russa", ha scritto la Wagner in un comunicato mentre il destino del gruppo rimane incerto.

3 mesi fa
Estero
Zelensky: "Ho discusso con Biden della crisi in Russia"
Lo scrive lo stesso presidente ucraino su Telegram.

"Ho parlato con Joe Biden. Una conversazione positiva e stimolante. Abbiamo discusso delle ostilità e dei processi in corso in Russia. Il mondo deve fare pressione sulla Russia fino al ripristino dell'ordine internazionale". Lo scrive Volodymyr Zelensky su Telegram.

"È importante aumentare ulteriormente le capacità dell'Ucraina di proteggere i cieli. In questo contesto, l'ho ringraziato per il sostegno della coalizione dei jet da combattimento. Abbiamo discusso di un'ulteriore espansione della cooperazione per la difesa, con particolare attenzione alle armi a lungo raggio", ha aggiunto Zelensky.

3 mesi fa
Estero
La fuga di Prigozhin, il mistero sul destino della Wagner e i 42 milioni per i suoi miliziani
Il Cremlino ha garantito l'immunità per Prigozhin e i suoi uomini ma secondo molti osservatori sembra impossibile che l'ex cuoco di Putin possa sfuggire alla vendetta del presidente.

Dopo i proclami di battaglia, la ritirata e gli applausi della gente di Rostov, per Yevgeny Prigozhin e la sua Wagner è arrivato il momento del silenzio. E degli interrogativi su quello che li aspetta. Il Cremlino ha fatto sapere che il capo della compagnia militare andrà in Bielorussia e lui e i suoi miliziani non saranno processati per l'ammutinamento armato. Ma a molti osservatori sembra impossibile che l'ex cuoco di Putin possa sfuggire alla vendetta del presidente, che altrimenti rischierebbe di perdere ulteriormente la faccia davanti al Paese.

Trovati 4 miliardi di rubli in contanti

Da San Pietroburgo arriva la notizia che durante la perquisizione dell'Hotel Trezzini, ritenuto l'ufficio di Prigozhin, sono stati trovati contanti per il valore di 4 miliardi di rubli, circa 42 milioni di franchi. Denaro che secondo Prigozhin doveva servire a pagare gli stipendi dei miliziani e i risarcimenti per i familiari. Nella stessa città baltica, davanti alla sede della Wagner l'atmosfera è calma. Dentro e intorno all'edificio, che è chiuso per la domenica, si vedono solo guardie private e agenti di polizia. Non ci sono restrizioni al traffico nelle vie adiacenti e tutte le insegne della Wagner rimangono al loro posto, sopra l'entrata e sul tetto. Un clima di normalità in contrasto con il clamore che ha accompagnato la sfida al Cremlino e, durante la scorsa notte, i cori di sostegno degli abitanti di Rostov che salutavano i miliziani in partenza dalla città, con qualcuno di loro che sparava in aria. Da lì Prigozhin è stato visto allontanarsi a bordo di un'auto prima di far perdere le sue tracce.

Garantita l'immunità per Prigozhin e i suoi uomini

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha assicurato che a Prigozhin e ai suoi uomini verrà garantita l'immunità in considerazione dei loro "meriti al fronte". Una concessione non da poco se si considera che, secondo diversi corrispondenti di guerra russi, non meno di 20 militari di Mosca potrebbero essere stati uccisi dalla Wagner, che avrebbe abbattuto un aereo e sei elicotteri. Irina Kuksenkova, del canale Uno della televisione russa, ha affermato che l'aereo abbattuto era un Il-22M con a bordo dieci persone, rimaste uccise.

L'esilio in Bielorussia e il futuro dei miliziani

Se Prigozhin andrà in Bielorussia, non è chiaro cosa sarà dei suoi miliziani. Secondo Peskov, una parte dei 25'000 combattenti sui quali Prigozhin diceva di poter contare avrebbero rinunciato fin dall'inizio a prendere parte all'avventura e almeno loro potranno sottoscrivere i contratti per mettersi a disposizione del ministero della Difesa, una proposta che il loro capo aveva rifiutato. Degli altri non si sa nulla. Soprattutto non si sa se potranno seguire Prigozhin, e per fare cosa. Cioè rimanere in Bielorussia o spostarsi per operare in altri scenari, primi fra tutti quelli africani, dove la Wagner mantiene interessi economici importanti, soprattutto nel settore minerario.

Putin rispetterà i patti?

"Penso che a Prigozhin siano state date garanzie per andarsene in Africa incolume, ed è quello che lui in realtà voleva, e questo starebbe bene sia a lui che a Putin", ha detto Mikhail Khodorkovsky, l'oligarca russo diventato oppositore di Putin che vive a Londra. Ma di questo avviso non sono diversi altri analisti e oppositori. "Non credo che Putin garantirà realmente a Prigozhin l'incolumità, né che lui ci creda", ha sostenuto Yulia Latinina, ex giornalista della radio Echo di Mosca. Secondo il noto blogger dissidente ucraino Anatolii Sharii, la vendetta si abbatterà non solo sul capo ma anche sui miliziani che hanno preso parte alla marcia verso Mosca, che saranno presi "uno a uno".

3 mesi fa
Estero
Nuova telefonata Putin-Lukashenko dopo il tentato golpe
Lo scrive l'agenzia Belta, secondo quanto riferisce la Tass.

Il leader bielorusso Aleksandr Lukashenko, che ieri ha mediato con Prigozhin per fermare l'avanzata delle truppe Wagner in Russia, ha avuto oggi colloqui telefonici con il presidente russo Vladimir Putin e l'ex presidente kazako Nursultan Nazarbayev. Lo scrive l'agenzia Belta, secondo quanto riferisce la Tass.

3 mesi fa
LIVE GUERRA IN UCRAINA
Lukashenko: "Prighozhin ha accettato di fermare l'avanzata"
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Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko afferma di aver negoziato con Prighozhin "lo stop ai movimenti" delle truppe di Wagner, stando a quanto diffuso via Telegram, e che il capo della milizia ha accettato.

Lukashenko ha tenuto colloqui con il fondatore della Wagner a seguito di un accordo con il presidente russo Vladimir Putin, scrive la Tass citando il servizio stampa della presidenza bielorussa.

Azioni congiunte tra Putin e Lukashenko

"Questa mattina, il presidente russo Vladimir Putin ha informato il suo collega bielorusso della situazione nel sud della Russia che coinvolge la compagnia militare privata Wagner. I capi di stato hanno concordato azioni congiunte. A seguito di questi accordi, il presidente bielorusso, avendo inoltre chiarito la situazione tramite il proprio canale, dopo il coordinamento con il presidente russo, hanno tenuto colloqui con il fondatore Evgeny Prigozhin", scrive la Tass citando la dichiarazione di Minsk.

Prigozhin: "torniamo indietro per non spargere sangue"

I miliziani della Wagner sarebbero arrivati "a 200 chilometri da Mosca" ma ora starebbero facendo "marcia indietro", tornando verso sud per evitare "spargimento di sangue russo" da una parte o dall'altra. Lo afferma in un nuovo audio Yevgeny Prigozhin.

3 mesi fa
Estero
Putin ha lasciato Mosca?
Secondo alcuni lo "zar" ha lasciato la capitale, nonostante la notizia sia stata smentita da alte cariche governative.

Diverse fonti riportano la notizia per cui il jet privato di Putin avrebbe lasciato Mosca, e volerebbe a transponder spento - quindi senza lasciare dietro di sé alcuna traccia. Il transponder è stato spento in direzione di S. Pietroburgo, vicino alla regione di Tver, dove Putin ha una residenza. L'aereo sarebbe inoltre equipaggiato per gestire le forze armate. 
Precedentemente, a inizio pomeriggio, delle altre fonti parlavano di due jet privati governativi russi partiti da Mosca in direzione S. Pietroburgo. 

3 mesi fa
Estero
Amherd: "La situazione cambia di ora in ora"
La situazione resta difficile da capire anche ai più alti livelli. Dalla Germania giungono voci che sembrano tradire un panico generale.

"La situazione in Russia cambia di ora in ora" e il tutto è poco chiaro. Lo ha affermato la ministra della difesa Viola Amherd, esprimendosi oggi a margine del Congresso estivo del Centro a Sursee (LU). Al momento - ha aggiunto la consigliera federale - è difficile fare un'analisi: "i nostri esperti a livello federale stanno seguendo la situazione molto da vicino". La ministra ha precisato di essere già stata informata degli sviluppi stamane dal servizio di intelligence.
Il lavoro al centro di gestione della crisi sono in pieno svolgimento: si stanno valutando le eventuali conseguenze per i cittadini svizzeri che ancora si trovano in Russia.

Esauriti i voli da Mosca per l'estero, secondo der Spiegel

I voli diretti da Mosca per l'estero sono andati esauriti. Lo riferisce la testata tedesca Der Spiegel dopo che sui social si è ipotizzato che l'elite russa si stia apprestando a lasciare la capitale dopo le minacce del capo della Wagner, Yevgeny Progozhin, di marciare su Mosca. Diversi voli privati dalla Russia sono stati monitorati sulla piattaforma Flightradar24, aggiunge il sito del settimanale tedesco, mentre i biglietti aerei da Mosca per Tbilisi, Astana e Istanbul non sono più disponibili.

3 mesi fa
Estero
Nazionalista russo Girkin conferma, "Wagner ha superato Voronezh"
I miliziani starebbero proseguendo il loro percorso verso Mosca, confermando quando affermato da fonti ucraine.

"Gli insorti hanno superato Voronezh e stanno avanzando nella regione di Lipeck. Si vantano di aver abbattuto avamposti avanzati della "Rosgvardiya" (la Guardia nazionale russa, ndr.) e di aver preso trofei". Lo sostiene su Telegram il nazionalista russo Igor Girkin, soprannominato "Strelkov il fuciliere o sparatutto".

3 mesi fa
Estero
Wagner ha preso il controllo di strutture militari a Voronez
Nella zona, a poche ore di macchina da Mosca, sarebbero già iniziati i combattimenti.

I combattenti del Gruppo Wagner avrebbero preso il controllo di alcune strutture militari nella città di Voronezh, che si trova a circa 500 km a sud di Mosca. Lo riferisce al sito della Reuters una fonte della sicurezza russa.
Alcune fonti - sebbene non verificate - parlano di un aereo delle forze governative russe che sarebbe stato abbattuto dalla contraerea Wagner. Non è chiara l'estensione di questi apparenti combattimenti tra miliziani e Federazione russa. Nel frattempo, su alcuni canali Telegram apparentemente riconducibili alle milizie Wagner - ma anche questo dato è difficilmente verificabile - si parla di attacchi subiti dalle colonne della stessa, citando esplicitamente l'inizio della "guerra civile". 

3 mesi fa
Estero
Irruzione nell'ufficio della Wagner di San Pietroburgo
Sono ore decisive per il braccio di ferro tra Mosca e le milizie Wagner.

Le forze dell'ordine russe starebbero conducendo un'irruzione nell'ufficio del Gruppo Wagner di San Pietroburgo. Lo riferisce l'agenzia di stampa locale Fontanka, citata dalla Bbc.

"Le forze dell'ordine sono entrate nel centro della milizia privata Wagner in via Zolnaya, a San Pietroburgo. Due autobus con la polizia antisommossa e le guardie nazionali stanno entrando insieme a personale in borghese", riporta Fontanka affermando che "persone mascherate e con fucili automatici" sono state schierate vicino al ponte Blagoveshchensky di San Pietroburgo, dove si trovano un hotel e un ristorante legati a Yevgeni Prigozhin.

3 mesi fa
Estero
Putin: "difenderemo il nostro Stato da qualsiasi tradimento"
Sono arrivate le dichiarazioni del presidente russo in merito alla crisi con la milizia Wagner, che fanno tutt'altro che placare gli animi.

Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso alla nazione in diretta tv dopo la ribellione del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin. "Adesso si decide il destino del nostro popolo", ha aggiunto.
"Tutti coloro che hanno scelto la via del tradimento saranno puniti e saranno ritenuti responsabili. Le forze armate hanno ricevuto gli ordini necessari". Mi rivolgo a "coloro che sono stati coinvolti in questo, vi invito a fermare le vostre azioni criminali", ha aggiunto Putin. "Le azioni che hanno diviso la nostra unità sono il rinnegamento del nostro popolo, dei nostri compagni d'armi che ora stanno combattendo al fronte, questa è una pugnalata alle spalle per il nostro Paese e il nostro popolo", ha aggiunto il presidente russo.
"Questo colpo è stato dato al popolo russo anche nel 1917 quando combatteva la Prima guerra mondiale, quando la vittoria gli è stata praticamente rubata. La guerra civile, i russi uccidevano altri russi, i fratelli uccidevano altri fratelli. I vari avventurieri politici hanno tratto vantaggio da questa situazione. Noi non permetteremo la ripetizione di una situazione del genere", ha affermato Putin.

"Siete stati indotti con l'inganno a partecipare ad un'impresa criminale"

L'esercito russo ha annunciato che "garantirà l'incolumità" dei combattenti Wagner se si dissociano dal loro capo, Yevgeny Prigozhin. "Siete stati indotti con l'inganno a partecipare all'impresa criminale di Prigozhin e trascinati ad un ammutinamento armato. Vi esortiamo a ragionare e contattare i rappresentanti del ministero della Difesa russo o le forze dell'ordine il prima possibile. Garantiamo la sicurezza di tutti", ha affermato il ministero in una nota rivolgendosi ai combattenti della Wagner e sostenendo che "molti dei vostri commilitoni si sono già resi conto del loro errore e hanno chiesto di rientrare nelle caserme".

3 mesi fa
Ucraina
Prigozhin: "fermare i capi militari russi, unitevi a noi"
È rottura tra la milizia privata Wagner e Mosca: gli uomini di Prigozhin avrebbero già preso la strada per Mosca.

Il capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin ha lanciato un appello a "fermare" il comando militare russo, affermando di avere 25.000 uomini e invitando i russi, in particolare i soldati, a unirsi a loro. "Il gruppo Wagner ha deciso che coloro che hanno responsabilità militari per il Paese devono essere fermati", ha detto Prigozhin in un audio, chiedendo di non opporre "resistenza" alle sue truppe e affermando che il ministro della Difesa Shoigu sarà "fermato".

"Siamo in 25.000 e determineremo perché nel Paese regna il caos (...) ", ha aggiunto, appellandosi a "chiunque voglia unirsi a noi" per "porre fine al disordine".

Rivendicati i siti militari di Rostov

Il leader del gruppo paramilitare Wagner ha affermato di essere giunto nelle prime ore di questa mattina al quartier generale dell'esercito russo a Rostov, centro chiave per l'assalto russo all'Ucraina, e di aver preso il controllo di siti militari, compreso un aeroporto.
"Siamo al quartier generale, sono le 07:30" (6.30 in Svizzera ndr), ha detto Yevgueni Prigojine in un video trasmesso su Telegram, "i siti militari di Rostov sono sotto controllo, compreso l'aeroporto", aggiunge, mentre dietro lui si vedono camminare uomini in uniforme.

Il quartier generale militare russo a Rostov sul fiume Don è una base logistica chiave per l'offensiva in Ucraina. "Abbiamo preso l'aeroporto sotto controllo in modo che l'aviazione d'attacco non colpisca noi, ma gli ucraini", ha detto Prigozhin. Ha quindi invitato i russi a non credere a ciò che viene detto dalla tv di Stato. "Quando vi dicono che la Wagner ha interferito con il lavoro ed è per questo che qualcosa sul fronte è crollato... Le cose sul fronte non sono crollate per questo motivo", ha proseguito. "È stata persa un'enorme quantità di territorio. Il numero di soldati uccisi è di tre, quattro volte di più di quanto si legge nei documenti mostrati ai vertici", ha aggiunto. Prigozhin ha affermato che il capo di Stato Maggiore russo Valery Gerasimov "è scappato da qui quando ha scoperto che ci stavamo avvicinando all'edificio". Le autorità di Rostov hanno invitato i residenti a rimanere a casa.

Prigozhin in passato aveva criticato la gestione del conflitto in Ucraina da parte dei vertici militari di Mosca. Il capo delle milizie private Wagner aveva inoltre lamentato lo scarso supporto tattico e in termini di munizioni ricevuto al fronte.  Le dichiarazioni rilasciate - che smentivano l'obiettivo "ufficiale" della guerra quale dichiarato da Putin - hanno segnato un ulteriore, forse definitivo, deterioramento dei rapporti con Mosca. Le dichiarazioni di Prigozhin sono in seguito state definite "un appello alla guerra civile" dal Servizio di sicurezza federale russo. Nel frattempo, nella capitale sarebbero state prese misure di antiterrorismo, come la chiusura del mausoleo di Lenin e la disposizione di posti di blocco.

Il presidente russo, Vladimir Putin, parlerà a breve alla nazione. Lo ha detto all'agenzia Tass il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "In effetti, Putin terrà un discorso a breve", ha detto in risposta a una domanda.

3 mesi fa
Estero
"L'esercito russo bombarda i Wagner: risponderemo"
È l'accusa del capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin.

Il capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin ha accusato l'esercito russo di aver attaccato gli accampamenti militari dei suoi miliziani uccidendo un numero "enorme" di combattenti. Secondo Prigozhin, a ordinare gli attacchi sarebbe stato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. "Hanno effettuato attacchi, attacchi missilistici, sui nostri accampamenti arretrati. Un numero molto elevato di nostri combattenti è stato ucciso", ha detto Prigozhin in un messaggio audio trasmesso dal suo servizio stampa, promettendo di "rispondere" a questi bombardamenti. Le notizie di attacchi militari russi alle retrovie di Wagner sono "false, provocazioni informative", è l'immediata replica del ministero della Difesa russo agli attacchi del capo di Wagner, come riporta Interfax.

3 mesi fa
Estero
"La nostra forza principale non ancora dispiegata"
Lo ha dichiarato il comandante delle forze di terra ucraine Oleksandr Syrskyi.

Il comandante delle forze di terra ucraine, generale Oleksandr Syrskyi, ha confermato per la prima volta che la forza principale della sua riserva offensiva deve ancora essere impegnata nella guerra contro la Russia dicendo: "Tutto deve ancora avvenire". Lo ha detto lo stesso Syrskyi in un'intervista al Guardian da una base militare nell'est dell'Ucraina, sottolineando tuttavia le difficoltà dei combattimenti e che negli ultimi giorni Mosca ha lanciato sforzi offensivi. "La nostra forza principale non è stata ancora impegnata a combattere e ora stiamo sondando i punti deboli nelle difese nemiche. Tutto deve ancora avvenire".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Mosca, ampliato l'elenco dei rappresentanti Ue sanzionati
Lo riporta la Tass citando un comunicato del ministero degli Esteri russo.

La Russia ha annunciato di aver "notevolmente ampliato l'elenco dei rappresentanti delle istituzioni europee e degli Stati membri dell'Ue" a cui "è vietato entrare in territorio russo". Secondo Mosca, si tratta di una misura di risposta alle nuove sanzioni europee contro la Russia per la guerra in Ucraina. Lo riporta la Tass citando un comunicato del ministero degli Esteri russo.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Dall'Ue nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, aggiunte 87 entità
L'elenco comprende quattro entità iraniane che fabbricano droni e li forniscono alla Russia, altre entità di paesi terzi coinvolte nell'elusione delle restrizioni commerciali e alcune entità russe coinvolte nello sviluppo, produzione e fornitura di componenti elettronici per le forze armate russe.

Il Consiglio Ue ha aggiunto altre 87 entità all'elenco di quelle che sostengono direttamente il complesso militare e industriale della Russia nella guerra all'Ucraina. E' quanto emerge nell'annuncio ufficiale dell'Ue sull'adozione dell'undicesimo pacchetto di sanzioni, volto a rafforzare le misure già decise e reprimere la loro elusione. L'elenco comprende quattro entità iraniane che fabbricano droni e li forniscono alla Russia, altre entità di paesi terzi coinvolte nell'elusione delle restrizioni commerciali e alcune entità russe coinvolte nello sviluppo, produzione e fornitura di componenti elettronici per le forze armate russe. Contro la campagna di manipolazione dei media viene estesa la sospensione delle licenze di trasmissione ad altri cinque media: Rt Balkan, Oriental Review, Tsargrad, New Eastern Outlook e Katehon.

In considerazione del forte aumento delle pratiche ingannevoli da parte delle navi che trasportano petrolio greggio e prodotti petroliferi, viene vietato l'accesso ai porti dell'Ue e vengono bloccate navi che effettuano trasferimenti da nave a nave, se le autorità competenti hanno ragionevole motivo di sospettare che stia violando il divieto di importare petrolio greggio e prodotti petroliferi russi per via marittima nell'Ue o stia trasportando petrolio greggio o prodotti petroliferi russi acquistati al di sopra del prezzo massimo concordato coalizione sul price cap.

3 mesi fa
Estero
Per l'Ucraina impegni per 60 miliardi
Lo formalizza un comunicato diffuso, attraverso il Foreign Office, dal governo britannico che ha ospitato l'evento Ukraine Recovery Conference 2023.

Ammontano a 60 miliardi complessivi gli impegni raccolti come contributi per rimettere in piedi l'Ucraina - da spalmare sull'intero ciclo della ricostruzione, fra interventi immediati e quelli che sarà possibile realizzare dopo la guerra con la Russia - nel corso della Ukraine Recovery Conference chiusasi oggi a Londra. Lo formalizza un comunicato diffuso, attraverso il Foreign Office, dal governo britannico che ha ospitato l'evento. Secondo l'annuncio, si tratta di uno degli interventi internazionali di ricostruzione postbellica più consistenti da dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Per ricostruzione totale 411 miliardi

Secondo la Banca Mondiale, per la definitiva e totale ricostruzione dell'Ucraina si può al momento stimare che serviranno in totale 411 miliardi di dollari. Mentre solo per gli interventi calcolati per le esigenze di quest'anno il governo ucraino calcola di aver bisogno di 14 miliardi: ossia 6,5 in più di quanto messo per ora sul piatto dagli alleati immediatamente entro quest'anno, conferenza di Londra inclusa. L'evento di questi due giorni porta comunque in cascina per Kiev diverse nuove promesse di stanziamento: come i 4,7 miliardi che il Regno Unito si è impegnato a versare gradualmente per aiuti non militari in veste di padrone di casa, a cui Londra affianca lo sblocco di garanzie britanniche su prestiti per ulteriori 3 miliardi dalla Banca Mondiale (sempre da spalmare sui prossimi anni) e 240 milioni di finanziamenti a iniziative bilaterali ; o come la somma aggiuntiva di 1,3 miliardi annunciata dagli Usa per la ricostruzione immediata.

"L'URC23 ha mandato un chiaro messaggio"

Secondo James Cleverly, ministro degli Esteri del governo di Rishi Sunak e copresidente della Conferenza, "la Ukraine Recovery Conference ha mandato un messaggio chiaro sulla volontà degli alleati di restare al fianco dell'Ucraina non solo contro gli attacchi di Putin, ma anche dopo in tempo di pace", in modo da "sostenerla sia nella difesa della sua libertà, sia nella ripresa e nella ricostruzione". Da parte sua, il premier di Kiev, Denys Shmyhal, ha rinnovato un messaggio di "gratitudine al governo del Regno Unito". Evocando un processo di ricostruzione "che inizia quest'anno", ma che andrà proseguito col sostegno dei Paesi amici in risposta a esigenze "vitali" del popolo ucraino; e con il coinvolgimento di "investimenti e capitali privati", oltre che pubblici, secondo il programma di "ripresa rapida in 5 priorità" discusso a Londra. Il comunicato cita poi tutta una serie d'impegni finanziari assunti nella capitale britannica da Stati, organismi internazionali, aziende. A iniziare da quello annunciato dall'Ue per mobilitare 50 miliardi nel prossimo bilancio comunitario pluriennale in favore dell'economia ucraina.

3 mesi fa
Estero
Distruzione diga: Danni ambientali per 1,5 miliardi di dollari
Questa "stima preliminare non include le perdite all'agricoltura, alle infrastrutture, alle abitazioni o il costo della ricostruzione della centrale stessa", ha dichiarato il primo ministro Denys Chmygal

Il governo ucraino stima in 1,5 miliardi di dollari (1,33 miliardi di franchi) i danni ambientali causati dalla distruzione della diga di Kakhovka, sul Dnipro, avvenuta all'inizio di giugno, che ha provocato gravi inondazioni. Questa "stima preliminare non include le perdite all'agricoltura, alle infrastrutture, alle abitazioni o il costo della ricostruzione della centrale stessa", ha dichiarato il primo ministro Denys Chmygal in conferenza stampa a Londra, dove si tiene la seconda conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina, dopo quella di Lugano dell'estate scorsa.

3 mesi fa
Estero
"Presto verranno dispiegati nuovi missili nucleari Sarmat"
Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non crede che Putin sia "pronto" a usare le armi nucleari nel conflitto in Ucraina, perché lo zar "ha paura per la sua vita, la ama molto".

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che i nuovi missili nucleari Sarmat saranno presto pronti per il dispiegamento. Lo scrive la Tass. I Sarmat sono in grado di trasportare 10 o più testate nucleari. Parlando durante un incontro con i diplomati delle scuole militari, Putin ha dichiarato che i primi veicoli di lancio del sistema Sarmat con un nuovo missile pesante saranno presto impiegati "in combattimento" e che "la Russia continuerà a sviluppare la sua triade nucleare come garanzia di sicurezza militare e stabilità internazionale". "In questo settore, un obiettivo chiave è lo sviluppo della triade nucleare, che è la principale garanzia della sicurezza militare della Russia e della stabilità internazionale", ha detto. "Quasi la metà delle unità e delle formazioni delle forze missilistiche strategiche russe sono state armate con sistemi Yars all'avanguardia, e le truppe stanno passando a sistemi missilistici moderni con il veicolo ipersonico Avangard", ha affermato il presidente russo aggiungendo che sarà aumentata la produzione di velivoli senza pilota: "Li consegneremo a tutti i rami delle forze armate".

La risposta di Zelensky

Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non crede che Vladimir Putin sia "pronto" a usare le armi nucleari nel conflitto in Ucraina, perché lo zar "ha paura per la sua vita, la ama molto". Il commento di Zelensky è arrivato durante un'intervista con la Bbc. In ogni caso, ha aggiunto il presidente ucraino, "non c'è modo di dirlo con certezza, soprattutto per quanto riguarda una persona senza legami con la realtà, che nel XXI secolo ha lanciato una guerra su larga scala contro il suo vicino".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
La Duma approva l'arruolamento dei detenuti
Non possono essere arruolati coloro che sono stati condannati per "terrorismo", "tradimento", "estremismo" e "sabotaggio".

La Duma - la Camera bassa del Parlamento russo - ha approvato un progetto di legge che prevede che coloro che stanno scontando pene detentive possano arruolarsi nelle forze armate durante un periodo di mobilitazione, legge marziale o in tempo di guerra, ed essere graziati. Lo riportano diversi media, tra cui Novaya Gazeta Europa. Non possono essere arruolati coloro che sono stati condannati per "terrorismo", "tradimento", "estremismo" e "sabotaggio".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
La Wagner cerca piloti di droni tra appassionati di videogiochi
I candidati ideali devono avere un'età compresa tra 21 e 35 anni, una "esperienza nei simulatori di volo su joystick" e un background di gioco per aspirare ad unirsi ai mercenari della Wagner come specialisti di droni.

Il gruppo di mercenari Wagner sta di nuovo reclutando, ma questa volta non nelle carceri russe bensì nel cyberspazio, alla ricerca di giovani appassionati di videogiochi per affidare loro missioni di guerra - vere - in Ucraina e in Africa: lo riporta sul suo sito il media di opposizione russo Verstka.

Il profilo ideale

I candidati ideali devono avere un'età compresa tra 21 e 35 anni, una "esperienza nei simulatori di volo su joystick" e un background di gioco per aspirare ad unirsi ai mercenari della Wagner come specialisti di droni. Al patron dell'esercito paramilitare, Yevgeny Prigozhin, serve "chi sta seduto dritto per ore a giocare", recita l'annuncio pubblicato ieri sul social russo Vkontakte. Ai futuri tecnici e operatori di droni non è richiesta alcuna esperienza militare, scrive Nestka: solo una buona forma fisica. Il media russo ha contatto la Wagner al numero indicato nell'annuncio fingendosi un potenziale candidato e oltre alle domande standard su età, precedenti penali e malattie, il rappresentante del gruppo ha chiesto al suo interlocutore anche su che tipo di dispositivi desiderava lavorare. "Abbiamo due tipi di droni: elicotteri e cose più serie", ha affermato, chiedendo inoltre l'area geografica preferita: l'Ucraina o l'Africa.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Pechino ha promesso di non fornire armi a Mosca"
È quanto affermato dal segretario di Stato americano dopo l'incontro con il ministro degli Esteri e il presidente cinese. "Si tratta di un impegno importante".

La Cina ha promesso di non fornire armi alla Russia, ha dichiarato il segretario di Stato americano Antony Blinken dopo gli incontri a Pechino con il ministro degli Esteri Wang Yi e il presidente cinese Xi Jinping. Blinken ha spiegato che l'impegno di Pechino a non fornire armi alla Russia è stato ribadito "ripetutamente" nelle ultime settimane, non solo agli Stati Uniti ma anche ad altri Paesi, riferisce la Bbc. "Si tratta di un impegno importante, di una politica importante, e al momento non abbiamo visto nulla che lo contraddica", e ha aggiunto che gli Stati Uniti restano preoccupati per "le società private cinesi che potrebbero fornire assistenza, in alcuni casi chiaramente diretta a rafforzare la capacità militare della Russia in Ucraina".

Si è parlato anche di Taiwan

Blinken ha dichiarato di aver espresso a Pechino preoccupazione per le azioni "provocatorie" nello Stretto di Taiwan. E di aver chiesto alla Cina di prevenire il "comportamento pericoloso" della Corea del Nord. Il segretario di Stato inoltre ha detto di aver espresso la preoccupazione degli Usa sullo Xinjiang, sul Tibet e Hong Kong. Dopo l'incontro con Xi, Blinken ha aggiunto che gli Stati Uniti non stanno cercando di "contenere economicamente" la Cina.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Quasi 220 mila russi uccisi dall'inizio della guerra
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L''esercito russo sta subendo le perdite maggiori dall'apice della battaglia per Bakhmut, sostiene su Twitter il ministero della Difesa britannico, secondo cui i combattimenti più pesanti continuano a concentrarsi nelle regioni di Zaporizhzhia, di Donetsk occidentale e proprio intorno a Bakhmut.

Le forze di difesa ucraine hanno ucciso circa 219.820 russi tra il 24 febbraio 2022 e il 18 giugno 2023, di cui 650 solo nell'ultimo giorno. Lo ha detto lo stato maggiore delle forze armate ucraine in un post su Facebook.

I dati

Le forze di difesa dell'Ucraina hanno anche distrutto, dall'inizio della guerra, 3'984 carri armati nemici, 7'729 veicoli corazzati da combattimento, 3'847 sistemi di artiglieria, 610 lanciarazzi multipli, 364 sistemi di difesa aerea, 314 aerei da guerra, 304 elicotteri, 3'371 sistemi aerei tattici senza pilota, 1'211 missili da crociera, 18 navi da guerra/cutter, 6'571 autocarri e autocisterne e 52 unità di equipaggiamento specializzato.

Perdite per l'esercito russo

L''esercito russo sta subendo le perdite maggiori dall'apice della battaglia per Bakhmut, sostiene su Twitter il ministero della Difesa britannico, secondo cui i combattimenti più pesanti continuano a concentrarsi nelle regioni di Zaporizhzhia, di Donetsk occidentale e proprio intorno a Bakhmut. "In tutta quest'area", dichiara la Gran Bretagna, "le forze ucraine continuano l'offensiva ottenendo piccoli avanzamenti" sul territorio.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Alcune proposte di pace potrebbero funzionare"
Lo afferma la portavoce del ministero degli Esteri russo. "Siamo grati a tutti quelli che stanno parlando della pace, che stanno facendo proposte e che si stanno rendendo disponibili per questo".

Le proposte di pace di alcuni Paesi sul conflitto in Ucraina contengono idee che potrebbero funzionare. A riferirlo è la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, all'agenzia di stampa Tass durante il Forum economico che si sta svolgendo a San Pietroburgo. "Certo che ci sono", ha risposto la portavoce rispondendo alla domanda sulla possibilità di idee concrete sulle proposte di pace. "Ribadisco che siamo grati a tutti i Paesi, tutti gli Stati e le figure pubbliche, perché molte proposte sono state presentate personalmente da personaggi pubblici internazionali - ha aggiunto -. Siamo grati a tutti quelli che stanno parlando della pace, che stanno facendo proposte e che si stanno rendendo disponibili per questo".

3 mesi fa
Estero
"Nella controffensiva abbiamo liberato 100 km quadrati"
Sono anche stati liberati sette insediamenti nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia.

Le forze armate ucraine hanno già liberato più di 100 chilometri quadrati di territorio ucraino dagli occupanti russi nel corso della controffensiva. Lo ha dichiarato Oleksii Hromov, vice capo di stato maggiore ucraino, in un briefing a Kiev. "Durante l'ultima settimana, le nostre truppe sono avanzate nelle profondità del nemico fino a 3 km nell'area dell'insediamento di Mala Tokmachka e fino a 7 km a sud di Velika Novosilka. Sono stati liberati sette insediamenti nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia. Sono stati restituiti al controllo più di 100 chilometri quadrati di territorio ucraino", ha sottolineato Hromov.

3 mesi fa
Estero
"A Zaporizhzhia la situazione è grave, ma si sta stabilizzando"
Lo afferma il capo dell'Aiea Rafael Grossi, che oggi ha visitato la centrale occupata dalle forze russe.

La situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia è "grave" ma in via di stabilizzazione. Lo afferma il capo dell'Aiea Rafael Grossi, che oggi ha visitato la centrale occupata dalle forze russe. "Possiamo osservare da un lato che la situazione è grave, le conseguenze ci sono e sono reali", ha riferito ai giornalisti Rafael Grossi. "Allo stesso tempo, si stanno prendendo misure per stabilizzare la situazione" dopo la distruzione della diga, ha aggiunto.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"La Russia medita di ritirarsi dall'accordo sul grano"
Ad affermarlo il presidente russo Vladimir Putin.

"La Russia sta pensando di ritirarsi dall'accordo per l'esportazione del grano ucraino dai porti sul Mar Nero, anche perché il corridoio viene utilizzato dalle forze di Kiev per sferrare attacchi con i droni". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin citato dalle agenzie russe.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Potremmo istituire una zona di sicurezza in Ucraina"
Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin.

Se continueranno gli attacchi al territorio russo dall'Ucraina Mosca dovrà prendere in considerazione la creazione di una "zona sanitaria", ovvero una zona di sicurezza in Ucraina, "in modo che non possano raggiungerci". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. Putin ha aggiunto di non vedere al momento la necessità di introdurre la legge marziale nel Paese. Il presidente ha inoltre affermato che "mercenari polacchi" prendono parte agli attacchi contro le regioni russe ma subiscono "forti perdite". La controffensiva ucraina continua su larga scala e utilizza riserve strategiche, ma finora non ha avuto successo in alcuno dei settori, ha affermato il presidente russo. Le perdite delle forze ucraine nella "si avvicinano ad essere catastrofiche" mentre quelle delle truppe russe sono dieci volte meno, sostiene Putin.

3 mesi fa
Estero
Diga di Kakhovka, 4 miliardi di anni ai sistemi di irrigazione ucraini
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Il ministero dell'agricoltura di Kiev fa la conta dei danni dopo il crollo della diga. In Crimea l'acqua non arriverà "per almeno un anno".

Il crollo della diga di Kakhovka ha causato danni per circa 4 miliardi di euro al sistema di bonifica dell'acqua e ai canali d'irrigazione dell'Ucraina, ha annunciato il ministero dell'agricoltura di Kiev citato dai media locali. A meno che l'approvvigionamento idrico non venga ripristinato, l'agricoltura sarà impossibile nel sud dell'Ucraina "nel prossimo futuro", ha osservato il dicastero spiegando che il bacino idrico di Kakhovka era la fonte per il 94% dei sistemi di irrigazione nell'oblast di Kherson, per il 74% di quelli nella regione di Zaporizhzhia e per il 30% di quelli nell'oblast di Dnipropetrovsk.

La Crimea rimarrà senza fornitura d'acqua per un anno

Anche la Crimea sarà duramente colpita dal crollo della diga. Stando a quanto dichiarato dal capo della compagnia energetica statale ucraina Ukrhydroenergo, Ihor Syrota, l'acqua non arriverà per "almeno un anno". "Non c'è approvvigionamento idrico perché il livello dell'acqua nel bacino di Kakhovka è già molto più basso di quello necessario per percorrere il Canale di Crimea. Pertanto molto probabilmente l'acqua non scorrerà in Crimea per almeno un anno", ha spiegato Syrota ai media ucraini. Anche quattro oblast ucraini avranno problemi con l'approvvigionamento idrico. 

3 mesi fa
Estero
Preoccupa una discrepanza sui livelli dell'acqua presso la centrale di Zaporizhzhia
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha chiesto di avere un accesso più ampio presso la centrale nucleare per effettuare verifiche.

L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha chiesto un accesso più ampio intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per verificare una "discrepanza significativa" nei dati sul livello dell'acqua presso la diga di Kakhovka utilizzata per raffreddare i reattori dell'impianto: lo afferma il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, in un comunicato pubblicato sul sito dell'agenzia. Gli esperti dell'Aiea "hanno bisogno di accedere a un sito vicino" alla centrale di Zaporizhzhia "per chiarire il motivo di una discrepanza significativa tra le diverse misurazioni del livello del bacino idrico che fornisce l'acqua per raffreddare i sei reattori e il deposito di combustibile esaurito della struttura", scrive Grossi nella nota.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Nuovo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina
Le due parti si sono scambiati circa 100 persone da ogni lato.

La Russia e l'Ucraina hanno effettuato un nuovo scambio di prigionieri di guerra, circa 100 per ognuna delle parti. Lo scrive Unian. Mosca ha restituito all'Ucraina 95 prigionieri di guerra, fra cui anche diversi militari che combatterono a lungo per tenere l'impianto Azovstal a Mariupol, oltre un anno fa. Lo rende noto il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andry Yermak. Fra gli ucraini tornati a casa, dice Yermak, figurano uomini della Guardia nazionale, guardie di frontiera, soldati catturati, oltre che a Mariupol, anche sull'Isola dei Serpenti, a Chernobyl e a Bakhmut, e anche due ufficiali.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Forze ucraine liberano anche il villaggio di Nekuchne
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Le guardie di frontiera di Kiev hanno affermato che il villaggio "è di nuovo sotto la bandiera ucraina". In giornata le forze armate ucraine avevano annunciato la liberazione di Blagodatnoye, sempre nel Donetsk.

Le forze armate ucraine hanno preso il controllo del villaggio di Neskuchne, nel distretto di Volnovakha nella regione di Donetsk. Lo ha annunciato su Facebook il 7° Battaglione Separato dell'Esercito Volontario Ucraino, parte della 129a Brigata Separata delle forze di difesa territoriale. La notizia è stata poi confermata dalle guardie di frontiera di Kiev, che hanno affermato che il villaggio "è di nuovo sotto la bandiera ucraina". L'unità - scrive Ukrinform - è guidata dal maggiore Oleksandr Hryshchuk. In giornata le forze armate ucraine avevano annunciato la liberazione di Blagodatnoye, sempre nel Donetsk.

3 mesi fa
Russia
Medaglie a soldati "che hanno distrutto tank Leopard"
La cerimonia è stata trasmessa dalla tv di Stato, ai militari è stata assegnata la "stella d'oro dell'Eroe di Russia", la più alta onorificenza militare del Paese.

Mosca onora diversi soldati per aver distrutto i carri armati forniti dall'Occidente a Kiev: il ministro della Difesa Sergei Shoigu ha consegnato le medaglie ai militari dopo l'annuncio di Mosca sulla distruzione di quattro carri armati Leopard di fabbricazione tedesca e cinque veicoli da combattimento Bradley di fabbricazione statunitense. Lo riferiscono i media internazionali. La cerimonia è stata trasmessa dalla tv di Stato, ai militari è stata assegnata la "stella d'oro dell'Eroe di Russia", la più alta onorificenza militare del Paese.

3 mesi fa
Ucraina
Kiev, dopo crollo della diga 35 persone disperse e 6 morti
Il ministro degli interni Igor Klymenko ha riferito su Facebook che "sono state evacuate 2'718 persone, tra cui 190 bambini": intanto prosegue l'evacuazione delle persone dalle aree inondate nella regione di Kherson.

Il ministero dell'interno ucraino ha reso noto che nella regione di Kherson risultano disperse 35 persone, tra cui 7 bambini, in seguito alle inondazioni provocate dal crollo della diga di Kakhovka. Per quanto riguarda le vittime, al momento il bilancio è di 6 persone morte.

La comunicazione

Il direttore della Protezione civile ucraina Viktor Vitovetsky ha reso noto che a causa delle inondazioni provocate dall'esplosione della diga di Kakhovka sono morte sei persone e dieci risultano ferite, tra cui due agenti di polizia e tre dipendenti del servizio di emergenza statale, come riferisce Ukrinform. Vitovetsky ha dichiarato che 46 insediamenti sono stati inondati e più di 3'800 famiglie sono state colpite dagli allagamenti. In precedenza, il ministro degli interni Igor Klymenko ha riferito su Facebook che "sono state evacuate 2'718 persone, tra cui 190 bambini": intanto prosegue l'evacuazione delle persone dalle aree inondate nella regione di Kherson.

3 mesi fa
Ucraina
Governatore Kherson, area allagata diminuita a 77 km2
Nei giorni immediatamente successivi alla rottura della diga l'area sommersa è arrivata a coprire 600 km2.

La superficie totale alluvionata nell'oblast di Kherson per la rottura della diga di Kakhovka si è quasi dimezzata, passando da 139 a 77,78 chilometri quadrati e il livello medio dell'acqua è calato a 4,01 metri. Restano comunque ancora allagati 46 insediamenti: 32 sulla riva destra, controllata dagli ucraini, e 14 su quella sinistra, occupata dai russi. Lo fa sapere il governatore della regione, Oleksandr Prokudin, sul suo canale Telegram, senza però fornire l'intervallo di tempo a cui la diminuzione si riferisce.  Durante la scorsa notte, riporta invece Rbc-Ucraina, citando sempre Prokudin, il livello dell'acqua nell'inondazione è scesa di 26 centimetri. Nei giorni immediatamente successivi alla rottura della diga l'area sommersa è arrivata a coprire 600 km2.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Diga distrutta, la Svizzera invia aiuti
Due specialisti in acqua potabile e risanamento (WASH) del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) stanno fornendo sostegno all'ambasciata svizzera a Kiev.

La Svizzera sta inviando aiuti materiali e competenze tecniche all'Ucraina dopo la distruzione della diga di Kakhovka nella notte tra lunedì e martedì. Agli operatori della rete idrica saranno consegnati in tempi brevi pompe e tubi. "Il Dipartimento federale degli affari esteri ha reagito rapidamente alla distruzione della diga di Kakhovka (vicino a Kherson) e alle inondazioni che ne sono seguite", ha indicato il DFAE oggi alla Keystone-ATS, commentando un articolo della "SonntagsZeitung".

"Si lavora per trovare soluzioni"

Due specialisti in acqua potabile e risanamento (WASH) del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) stanno fornendo sostegno all'ambasciata svizzera a Kiev. Assieme a un ingegnere ucraino stanno "lavorando per trovare soluzioni a breve e medio termine" per prevenire danni dopo la distruzione della diga idroelettrica. Un altro membro del CSA è stato inviato presso le Nazioni Unite per coordinare le misure di depurazione dell'acqua con le autorità ucraine.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Soldati russi intercettati, "abbiamo fatto saltare noi la diga"
Una conversazione intercettata dall'intelligence ucraina alza un velo inquietante sulla dinamica e sui rischi dell'esplosione.

Dal fuoco incrociato delle accuse reciproche tra Mosca e Kiev sulle responsabilità del crollo della diga di Kakhovka emerge una clip audio che sembra inchiodare i russi. Un minuto e mezzo di conversazione tra due militari dell'armata di Putin intercettata dall'intelligence ucraina e postata su Telegram alza un velo inquietante sulla dinamica e sui rischi dell'esplosione che immediatamente prima del cedimento è stata registrata dai sismografi norvegesi e dai satelliti spia americani.

Le dichiarazioni

"Il problema principale è che la centrale idroelettrica raffredda il loro reattore nucleare (della centrale di Zaporizhzhia, ndr)", afferma un militare russo. E il secondo risponde: "Non c'è problema. Esploderà e sarà tutto finito". Il primo scandisce: "Quindi sono stati i nostri. Non sono loro (gli ucraini), sono i nostri". E l'altro: "Davvero, sono stati i nostri? Hanno detto che sono stati i khokhol (termine dispregiativo per gli ucraini) a farlo saltare in aria". Di nuovo interviene il primo militare: "Il nostro gruppo di sabotatori è lì. Volevano causare paura con questa diga. Non è andata secondo i piani. Il risultato è più di quanto avessero previsto". E l'altro: "Sì, naturalmente. Sarà come Chernobyl, giusto?".

 

3 mesi fa
Estero
Putin: "Armi nucleari in Bielorussia dopo 7-8 luglio"
Il presidente russo ha annunciato il dispiegamento di armi nucleari nel paese alleato a inizio luglio.

Il dispiegamento di armi nucleari russe in Bielorussia comincerà dopo il 7 o 8 luglio, quando è prevista la conclusione dei lavori di costruzione delle installazioni necessarie. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin che oggi ha incontrato il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko a Sochi. Lo ha reso noto l'agenzia Interfax.

3 mesi fa
Estero
Cinque morti e 13 dispersi per il crollo della diga di Kakhovka
Il ministro degli Interni ucraino Igor Klymenko ha reso noto che in totale sono 48 le località inondate dopo l'esplosione della diga di Kakhovka, di cui 14 in aree sotto occupazione russa, e 2'412 persone sono state evacuate sul versante ucraino.

Kiev ha reso noto che sono almeno 5 le vittime e 13 i dispersi a causa del crollo della diga di Kakhovka, nella regione meridionale di Kherson. Il ministro degli Interni ucraino Igor Klymenko ha reso noto che in totale sono 48 le località inondate dopo l'esplosione della diga di Kakhovka, di cui 14 in aree sotto occupazione russa, e 2'412 persone sono state evacuate sul versante ucraino.

Cinque morti

Quanto alle vittime, 4 persone sono morte nella regione di Kherson e 13 persone sono considerate disperse. Sempre nel Kherson, 11 persone sono rimaste ferite in seguito ai bombardamenti russi durante le evacuazioni. Nella regione di Mykolaiv, inoltre, 23 insediamenti sono stati allagati, 825 persone sono state evacuate e una persona è morta. Stando a quanto segnalato dal governatore filorusso Vladimir Saldo sul suo canale Telegram sarebbero invece 8 le persone morte nella parte controllata dai russi della regione di Kherson a seguito dell'inondazione provocata dalla rottura della diga.

3 mesi fa
Estero
Esplode un mina nella regione di Chernihiv, morto un agente
Lo riporta l'emittente statale Suspіlne. La vittima aveva 39 anni.

Un poliziotto ucraino è morto e un altro è rimasto ferito questa mattina a causa dell'esplosione di una mina, che fatto saltare in aria l'auto sulla quale si trovavano nella zona di confine della regione di Chernihiv, nel nord-est dell'Ucraina. Lo riporta l'emittente statale Suspіlne. La vittima aveva 39 anni.

3 mesi fa
Estero
La Svezia consentirà la presenza temporanea di truppe Nato
© Shutterstock
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La decisione è stata presa del governo con l'intenzione di rafforzare le collaborazioni di difesa.

La Svezia consentirà a truppe e armamenti Nato di basarsi su territorio svedese in via temporanea e aumenterà il livello di interoperabilità della difesa svedese. Lo scrivono il Primo Ministro svedese Ulf Kristersson e il Ministro della Difesa Pål Jonsson in un articolo sul quotidiano svedese Dagens Nyheter. La decisione è stata presa dal governo per via della "seria situazione nella nostra parte del mondo" e l'intenzione è di rafforzare le collaborazioni di difesa, scrivono. "In questa situazione - affermano - la cooperazione con la Nato e con i Paesi della Nato è fondamentale per la nostra difesa, sia prima che dopo l'adesione della Svezia."

Prepararsi al peggio

Il governo svedese spera di poter aderire alla Nato il prima possibile e ha in tal senso aumentato le sue capacità di difesa. Nel frattempo, Stoccolma sottolinea l'importanza di "prepararsi al peggio" e che qualora ci fosse una crisi o guerra, le forze alleate devono poter operare rapidamente sul territorio svedese. La decisione del governo permetterebbe inoltre di aumentare le capacità logistiche e permettere l'installazione di sistemi di difesa aerea.

3 mesi fa
Estero
Quasi 16'000 persone a rischio evacuazione dalla regione di Kherson
"600 km quadrati della regione di Kherson sono stati allagati, di cui il 32% nella riva destra ed il 68% nella riva sinistra temporaneamente occupata. 28 insediamenti sono stati allagati sulla riva destra", ha aggiunto Prokudin.

Se il livello dell'acqua dovesse continuare a salire dopo l'esplosione della diga di Kakhovka, quasi 16'000 residenti dovranno essere evacuati dalla riva destra della regione di Kherson. Ieri "559 persone sono state evacuate da aree pericolose da volontari, soccorritori e polizia. 2'334 residenti della regione sono già stati evacuati. La maggior parte di loro proviene dal microdistretto di Korabel nella città di Kherson, dove sono stati salvati 1'765 residenti di Kherson. Secondo le stime, circa 16'000 persone dovranno essere evacuate dalla zona inondata sulla riva destra se il livello dell'acqua continua a salire". Lo ha detto Oleksandr Prokudin, governatore ucraino del Kherson, riporta Ukrinform. "600 km quadrati della regione di Kherson sono stati allagati, di cui il 32% nella riva destra ed il 68% nella riva sinistra temporaneamente occupata. 28 insediamenti sono stati allagati sulla riva destra", ha aggiunto Prokudin.

3 mesi fa
Estero
29 villaggi colpiti dall'inondazione, 10 in zona russa
Lo ha affermato il ministro dell'interno ucraino, Igor Klymenko.

Il ministro dell'interno ucraino, Igor Klymenko, che è stato nominato responsabile dell'emergenza inondazione dopo la rottura della diga di Nova Khakovka, ha detto che finora il disastro ha colpito 29 villaggi e insediamenti, 19 dei quali nella zona controllata da Kiev, sulla riva destra (occidentale) del Dnipro, e 10 su quella occupata dai russi.

3 mesi fa
Estero
'La diga in Ucraina è esplosa dall'interno'
Lo afferma il New York Times, citando alcuni funzionari ucraini.

La diga in Ucraina sarebbe esplosa dall'interno. Lo riporta il New York Times citando alcuni funzionari ucraini, con i quali molti esperti sarebbero d'accordo considerato che un attacco di artiglieria o comunque dall'esterno non sarebbe stato in grado di causare tali danni. La diga di Kakhovka e la centrale idroelettrica sono sotto controllo dei russi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina.

3 mesi fa
Estero
Erdogan propone un'indagine internazionale sulla diga
Il presidente turco lo ha proposto nel corso di una telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e una con il presidente russo Vladimir Putin.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan propone una commissione d'inchiesta internazionale sull'esplosione della diga di Kekhovka in Ucraina. Lo ha fatto nel corso di una telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e una con il presidente russo Valdimir Putin. Secondo il presidente turco la commissione d'inchiesta potrebbe essere formata da delegati di Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite, fa sapere l'agenzia di stampa turca Anadolu. Ankara è pronta a fare la sua parte per assicurare la pace tra Mosca e Kiev, ha aggiunto Erdogan durante la telefonata con Zelensky.

3 mesi fa
Estero
16mila persone in zona critica: evacuazione in corso
"Attualmente, sappiamo che circa 16'000 persone si trovano in una zona critica sulla riva destra del Dnipro", ha dichiarato il capo del dipartimento di polizia di Kherson.

A causa dell'esplosione della centrale idroelettrica di Kakhovska, 16'000 persone si trovano in una «zona critica» sulla riva destra del fiume Dnipro ed è in corso un'evacuazione: lo ha affermato su Telethon il capo del dipartimento di polizia di Kherson, Alexander Prokudin, come riporta Rbc-Ucraina. "Attualmente, sappiamo che circa 16'000 persone si trovano in una zona critica sulla riva destra del Dnipro", ha detto Prokudin. "Alle 7:30 (le 6:30 in Svizzera), i seguenti insediamenti sono stati completamente o parzialmente inondati: Tyaginka, Lvovoe, Otradokamenka (distretto di Berislavsky), Ivanovka, Nikolskoye, Tokarevka, Ponyatovka, Belozerka, il microdistretto di Ostrov (distretto di Kherson)", ha aggiunto. È probabile, ha quindi sottolineato, che altri insediamenti saranno colpiti. "Siamo pronti a questo. Attualmente è stata organizzata l'evacuazione dei residenti di questi insediamenti. Con gli autobus fino alla città di Kherson, poi a Nikolaev e da lì a Khmelnitsky, Odessa, Kropyvnytskyi, Kiev e altre città", ha spiegato, affermando che alle 12:00 (ora locale) dalla stazione ferroviaria di Kherson partirà un treno per gli evacuati diretto a Nikolaev.

2'700 case allagate dopo l'esplosione della diga

Secondo i servizi di emergenza russi, circa 2'700 abitazioni sono state allagate dopo l'esplosione della diga di Kakhovka e 1'300 persone sono state evacuate evacuate. Lo riporta la Tass. In tutta la regione di Kherson è stato dichiarato lo stato di emergenza.

3 mesi fa
Estero
Zelensky: "Un'enorme chiazza di petrolio va verso il Mar Nero"
Screenshot video
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A causa dell'esplosione della diga di Kakhovka,"si è formata una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate che viene trasportata dalla corrente verso il Mar Nero.

A causa dell'esplosione della diga di Kakhovka,"si è formata una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate che viene trasportata dalla corrente verso il Mar Nero. Non possiamo ancora prevedere quanta parte delle sostanze chimiche, dei fertilizzanti e dei prodotti petroliferi stoccati nelle aree alluvionate finirà nei fiumi e nel mare. L'evacuazione delle persone dall'area allagata è in corso: quasi ottanta insediamenti sono a rischio": ha reso noto Volodymyr Zelensky sul sito web della presidenza ucraina.

3 mesi fa
Estero
Onu, scontro fra Kiev e Mosca su diga e terrorismo
Per l'ambasciatore di Kiev al Palazzo di Vetro Sergiy Kyslytsya si è trattato di un "attacco terroristico, un atto di terrorismo ecologico e tecnologico". "Questa è la risposta del Cremlino alla richiesta di numerosi paesi di negoziati di pace", ha aggiunto.

Duro braccio di ferro al Palazzo di Vetro dell'Onu tra Ucraina e Russia, che alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza convocata in seguito alla distruzione della diga di Kakhovka, si accusano reciprocamente di terrorismo. Nel contempo le Nazioni Unite avvertono che "la gravità di questo episodio sarà comprensibile nei prossimi giorni, ma è già chiaro che avrà conseguenze enormi per migliaia di persone". E il capo degli Affari Umanitari dell'Onu Martin Griffiths si è detto anche molto preoccupato dal rischio di contaminazione di mine con il movimento dell'acqua.

"Attacco terroristico"

Per l'ambasciatore di Kiev al Palazzo di Vetro Sergiy Kyslytsya si è trattato di un "attacco terroristico, un atto di terrorismo ecologico e tecnologico". "Questa è la risposta del Cremlino alla richiesta di numerosi paesi di negoziati di pace", ha aggiunto. "La distruzione della diga da parte del regime di Kiev è stato un crimine impensabile che si può identificare come un atto terroristico", ha ribattuto l'ambasciatore russo, Vassily Nebenzia. "Abbiamo avvertito la comunità internazionale e la leadership Onu su questa minaccia - ha sottolineato - Ma Kiev con l'incoraggiamento dagli alleati occidentali ha deciso di portare avanti il suo piano terroristico".

Accuse a Mosca anche dagli USA

Dure accuse a Mosca sono arrivate anche dagli Usa e dagli alleati. Quanto è successo oggi è un'altra "conseguenza tragica" dell'invasione russa dell'Ucraina, ha detto il vice ambasciatore americano Robert A. Wood, sottolineando che la distruzione della diga "ha portato alluvioni devastanti con un impatto sulla vita e sui mezzi di sussistenza di decine di migliaia di ucraini lungo il fiume". "Voglio dire chiaramente che è stata la Russia a iniziare questa guerra e a occupare quest'area dell'Ucraina", ha aggiunto, ricordando che "gli attacchi deliberati su proprietà civili sono proibiti dalle leggi di guerra". La Cina, come di consueto, ha evitato di prendere posizione limitandosi a esprimere la sua "grave preoccupazione". L'ambasciatore Zhang Jun ha chiesto alle parti in conflitto di "rispettare le leggi internazionali" e lanciato un appello alla "moderazione", ribadendo che il suo paese "continuerà a stare dalla parte della pace promuovendo il dialogo per arrivare a una soluzione della crisi".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
L'Onu non ha informazioni indipendenti sulla diga ucraina
Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres specificando che "una cosa è certa: è un'altra conseguenza della guerra".

"Le Nazioni Unite non hanno accesso a informazioni indipendenti sulle circostanze che hanno portato alla distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, in Ucraina, ma una cosa è chiara: questa è un'altra devastante conseguenza dell'invasione russa". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. "Stiamo vedendo gli effetti nella città di Kherson, di Nova Kakhovka e in altre 80 città e villaggi lungo il fiume Dnipro - ha sottolineato - E aggiunge minacce alla centrale nucleare già altamente minacciata di Zaporizhzia". Guterres ha precisato che "l'Onu e i partner umanitari si stanno affrettando a fornire supporto in coordinamento con il governo dell'Ucraina", assicurando che "continueremo il nostro lavoro e i nostri appelli per un accesso umanitario urgente e sicuro". "La tragedia di oggi è un altro esempio dell'orribile prezzo della guerra per le persone", ha detto ancora il segretario generale, sottolineando che "gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili critiche devono cessare".

4 mesi fa
Attacco alla diga
Kiev e Mosca hanno versioni contrapposte
Le due fazioni in guerra si accusano reciprocamente per la rottura della grande diga sul fiume Dnepr.

"La distruzione della diga di Kakhovka, deliberata e pianificata da tempo dalla Russia, provoca un ecocidio regionale. Interi ecosistemi vengono danneggiati in modo irreversibile". "Esortiamo gli Stati e le organizzazioni internazionali a condannare la Russia e ad aderire all'articolo 'Prevenzione dell'ecocidio' contenuto nella Formula per la pace di Zelensky": lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Per il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, si tratterebbe invece di un attacco dell'Ucraina per privare di acqua la Crimea. "Il livello dell'acqua nel bacino - ha detto Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti - sta scendendo e, di conseguenza, la fornitura di acqua al canale è ridotta, è fortemente ridotta", ha sottolineato il portavoce, riferendosi al canale che dalla diga porta acqua verso la penisola annessa alla Federazione russa nel 2014.

4 mesi fa
Reazione di Podolyak
"Crollo della diga con esplosione in sala macchine per bloccare controffensiva"
Secondo il consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podolyak i russi hanno danneggiato lo sbarramento per bloccare la controffensiva di Kiev.

Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha affermato che la diga di Novaya Kakhovka è stata danneggiata da un'esplosione provocata nella sala macchine dalla 205esima Brigata motorizzata dell'esercito russo con lo scopo di creare inondazioni che blocchino la controffensiva di Kiev. Podolyak parlava in un'intervista su un canale Youtube.

In un tweet il consigliere presidenziale ribadisce che scopo dell'operazione è "creare ostacoli insormontabili" all'avanzata delle truppe ucraine. Secondo Podolyak si tratta di "un altro crimine premeditato" di Mosca e la Russia "deve essere immediatamente riconosciuta come un Paese terrorista, con tutte le dure conseguenze legali".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Diga distrutta, "Già evacuate 742 persone"
Lo ha detto il ministro dell'Interno ucraino.

Alle 10:00 ora locale (le 9:00 in Svizzera) 742 persone erano già state evacuate dalle zone colpite dalle inondazioni: lo ha affermato su Facebook il ministro dell'Interno ucraino Ihor Klymenko. "Circa 80 insediamenti si trovano nella zona di potenziali inondazioni. La maggior parte di essi è temporaneamente occupata dal nemico. L'acqua sta arrivando. La situazione è complicata dal fatto che alcune strade sono state spazzate via. Ciò rende impossibile raggiungere alcuni insediamenti . Le squadre di evacuazione stanno cercando altri percorsi. Alle 10:00, l' evacuazione ha già 742 persone", ha scritto Klymenko.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Nessun pericolo nucleare immediato a Zaporizhzhia"
Lo ha reso noto l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). "Gli esperti stanno monitorando da vicino la situazione", viene specificato.

Non c'è "alcun pericolo nucleare immediato" alla centrale di Zaporizhzhia dopo la parziale distruzione della diga idroelettrica di Kakhovka sul fiume Dnipro, nella regione di Kherson (sud) occupata da Russia: lo ha reso noto l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). "Gli esperti dell'Aiea" presenti sul sito "stanno monitorando da vicino la situazione", ha aggiunto l'organismo Onu in un tweet, mentre l'impianto utilizza l'acqua del fiume per raffreddare il combustibile dei noccioli dei reattori.

Kiev: "cresce rischio disastro nucleare"

Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente ucraino Zelensky, ha da parte sua affermato che il pericolo di un "disastro nucleare" alla centrale di Zaporizhzhia "aumenta rapidamente. Il mondo è di nuovo sull'orlo di un disastro nucleare, perché la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha perso la sua fonte di raffreddamento. E questo pericolo sta aumentando rapidamente", ha dichiarato Podolyak in un messaggio ai media.

4 mesi fa
Rottura diga
L'Ucraina vuole evacuare 16'000 persone
Diversi paesi sono già stati inondati.

A causa dell'esplosione nella centrale idroelettrica di Kakhovka, 16'000 persone si trovano in una "zona critica" sulla riva destra del fiume Dnipro ed è in corso un'evacuazione: lo ha affermato su Telegram il capo del dipartimento di polizia di Kherson, Alexander Prokudin, come riporta Rbc-Ucraina. "Attualmente, sappiamo che circa 16'000 persone si trovano in una zona critica sulla riva destra del Dnipro", ha detto Prokudin.

"Alle 7:30 (le 6:30 in Svizzera), i seguenti insediamenti sono stati completamente o parzialmente inondati: Tyaginka, Lvovoe, Otradokamenka (distretto di Berislavsky), Ivanovka, Nikolskoye, Tokarevka, Ponyatovka, Belozerka, il microdistretto di Ostrov (distretto di Kherson)", ha aggiunto.

È probabile, ha quindi sottolineato, che altri insediamenti saranno colpiti. "Siamo pronti a questo. Attualmente è stata organizzata l'evacuazione dei residenti di questi insediamenti. Con gli autobus fino alla città di Kherson, poi a Nikolaev e da lì a Khmelnitsky, Odessa, Kropyvnytskyi, Kiev e altre città", ha spiegato, affermando che alle 12:00 (ora locale) dalla stazione ferroviaria di Kherson partirà un treno per gli evacuati diretto a Nikolaev.

4 mesi fa
Intervista
Ex presidente Poroshenko: "I migliori mediatori sono i nostri soldati"
L'ex presidente ucraino ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, in cui difende gli accordi di Minsk da lui siglati.

"Non chiamatela controffensiva, sarà un attacco generalizzato, da più punti, per riprenderci quel che è nostro. Spiace per il Papa, persona fantastica che stimo, ma abbiamo mediatori migliori di lui. Quelli che hanno convinto Putin a ritirarsi da Bucha e Irpin, da Kharkiv e Kherson: i soldati delle Forze Armate ucraine. Sono loro i nostri migliori mediatori". È quanto dichiara al Corriere della Sera l'ex presidente ucraino Petro Poroshenko, oggi imprenditore miliardario. "Ho speso di tasca mia già 70 milioni di dollari - aggiunge - camion, generatori, elmetti, mitragliatrici pesanti, robot blindati per recuperare i feriti dalla linea del fuoco. Posso rimanere senza un soldo, ma non scappo dalla mia patria".

Tempo

"Con gli accordi di Minsk abbiamo guadagnato tempo", afferma l'ex presidente, che li ha firmati. "Sapete quanti battaglioni avevo a nord di Kiev quando sono diventato presidente? Zero. E il budget statale? Sottozero. E di carri armati funzionanti? Una miseria. Gli accordi di Minsk prevedevano l'uscita degli invasori russi, la restituzione di prigionieri e una serie di azioni che Putin non ha mai attuato".

Tre scenari

Poroshenko ora vede tre scenari di pace: "Vittoria, soluzione israeliana, soluzione afghana. La prima: cacciamo l'armata russa e Putin perde il potere. La seconda è caldeggiata da tanti che ci dicono siamo stanchi di guerra, vi difenderete come fa Israele, ormai avete tante armi. Il problema è che noi non abbiamo contro i palestinesi, ma una potenza nucleare. Terzo: ci abbandonate come avete fatto con l'Afghanistan. Possibile, ma a quel punto Putin arriverà anche da voi".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Distrutta diga sul fiume Dnepr, l'Ucraina accusa Mosca
Il pericolo esatto determinato dalla rottura dello sbarramento deve ancora essere determinato.

La centrale idroelettrica di Kakhovka è stata completamente distrutta "a seguito dell'esplosione della sala macchine dall'interno" e non è riparabile: lo riferisce l'emittente statale ucraina Suspilne, che cita la società statale che gestisce numerose centrali. Secondo un corrispondente dell'agenzia russa Ria Novosti sul posto, le forze ucraine continuerebbero a bombardare con l'artiglieria l'area della diga di Novaya Kakhovka. Secondo le autorità filorusse locali, la diga era già stata colpita durante la notte da un bombardamento con razzi ucraini che ne ha provocato la parziale distruzione. Il premier ucraino Denys Shmyhal ha inoltre scritto su Telegram che "fino a 80 insediamenti rischiano di essere inondati" a causa dell'attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovka".

Lo sbarramento è stato costruito in epoca sovietica. Le autorità ucraine stanno organizzando un'evacuazione dalle zone a rischio.

4 mesi fa
Berna
Camere federali, il 15 giugno il videomessaggio di Zelensky
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La data è stata annunciata oggi dal presidente della camera del popolo Martin Candinas (Centro/GR).

L'atteso videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle Camere federali sarà trasmesso giovedì 15 giugno alle ore 14.00 nella sala del Consiglio nazionale. La data è stata annunciata oggi dal presidente della Camera del popolo Martin Candinas (Centro/GR). Il 3 maggio l'ambasciata ucraina in Svizzera aveva presentato una richiesta, domanda approvata dagli Uffici del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati due giorni dopo. La data del discorso è ora stata fissata "d'intesa con il Governo ucraino", ha precisato Candinas.

Sarà durante la pausa pranzo

Da notare che l'intervento del presidente ucraino non si svolgerà durante la normale seduta del Nazionale, ma durante la pausa pranzo. Il 15 giugno la Camera del popolo si ritroverà infatti dalle 8 alle 13 e poi nuovamente dalle 15 alle 19.

Il primo videomessaggio

Dal 1970 sono intervenuti dinanzi alle Camere federali 28 oratori ospiti, tra i quali si annoverano capi di Stato, rappresentanti di organizzazioni internazionali, ministri degli esteri e un presidente del Senato. Tuttavia, non è ancora stato trasmesso alcun videodiscorso di un capo di Stato straniero.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Spunta un contratto che prova la vendita di armi iraniane a Mosca
Il documento è finito nelle mani della TV britannica Sky News.

Sky News pubblica oggi un contratto per la fornitura di armi alla Russia da parte dell'Iran del valore di poco più di un milione di dollari: l'emittente britannica ha ottenuto il documento da un'anonima fonte di sicurezza, secondo cui il contratto è "autentico al 100%".

L'emittente precisa che non ha potuto verificarne l'autenticità in modo indipendente, ma sottolinea che se fosse autentico, il documento - di 16 pagine, datato 14 settembre 2022 - sarebbe la prima prova concreta che Teheran ha venduto munizioni a Mosca per la sua guerra in Ucraina. Il contratto, scrive Sky News, "sembra riguardare campioni di proiettili di varie dimensioni e razzi di artiglieria e carri armati per un valore di poco superiore a un milione di dollari". Il contratto, aggiunge, è stato condiviso dalla fonte insieme a cinque pagine di un altro contratto - da circa 740'000 dollari - presumibilmente collegato che include cannoni per un carro armato T-72 e cannoni per un obice, oltre a munizioni.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Non useremo gli F-16 nella controffensiva estiva"
Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov.

L'Ucraina non userà i caccia F-16 nella sua attesa controffensiva poiché Kiev sarà pronta a schierare questi aerei solo in autunno o in inverno: lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov in un'intervista all'emittente giapponese Nhk. Rispondendo alla domanda sugli F-16, Reznikov ha affermato che questi aerei non cambieranno la situazione quest'estate. Il ministro ha ricordato che alcuni Paesi occidentali stanno addestrando, o si sono offerti di addestrare, i piloti ucraini per pilotare questi caccia. Ma ci vorrà del tempo, ha sottolineato, aggiungendo che l'Ucraina dovrà anche prendere accordi con i suoi partner per avere ingegneri e tecnici per la manutenzione e la riparazione dei velivoli.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Gruppo Wagner: "I soldati russi ci hanno sparato"
L'episodio, ha spiegato la stessa compagnia privata militare russa, sarebbe avvenuto il 17 maggio scorso. Il comandante dei miliziani: "Ho dato l'ordine a causa di un'antipatia personale ed ero sotto l'influenza dell'alcol".

La compagnia privata militare russa Wagner ha detto di avere catturato un tenente colonnello dell'esercito russo capo di una unità che ha aperto il fuoco contro miliziani della stessa Wagner mentre era "ubriaco". L'episodio sarebbe avvenuto il 17 maggio scorso, secondo quanto pubblicato sul canale Telegram del servizio stampa del capo della compagnia privata, Yevgeny Prigozhin. La notizia è stata pubblicata dopo che, venerdì, lo stesso Prigozhin ha accusato le forze regolari russe di avere minato le strade attraverso le quali la Wagner doveva ritirarsi dalla città di Bakhmut, nel Donbass, per consegnarla all'esercito di Mosca.

"Ho dato l'ordine per un'antipatia personale"

Secondo quanto pubblicato sul canale di Prigozhin, il 17 maggio miliziani della Wagner sono stati presi di mira dal fuoco di soldati russi nella regione di Semigorye, vicino a Bakhmut. I miliziani agli ordini di Prigozhin avrebbero risposto al fuoco catturando alcuni dei soldati russi. Tra questi, il loro comandante, identificato come il tenente colonnello Roman Venevitin, capo della 72/a Brigata fucilieri motorizzata. In un video l'ufficiale confessa di avere fatto aprire il fuoco contro gli uomini della Wagner a causa di una "antipatia personale" e aggiunge di avere agito sotto l'influenza dell'alcol. Il ministero della Difesa di Mosca non ha finora commentato l'episodio.

Il 20 maggio Prigozhin ha detto che l'intera Bakhmut era stata conquistata dai suoi uomini e il 25 ha annunciato l'inizio del ritiro per consegnare la città all'esercito di Mosca.

4 mesi fa
Estero
Zelensky, "siamo pronti alla controffensiva"
In un'intervista al Wall Street Journal, il presidente ucraino ha dichiarato che il Paese è pronto a muoversi.

L'Ucraina è pronta a lanciare la sua attesa controffensiva: lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista al Wall Street Journal. "Crediamo fermamente che avremo successo", ha commentato il leader ucraino da Odessa. Zelensky ha riconosciuto la superiorità aerea russa e la mancanza di protezione da questa minaccia significa che "un gran numero di soldati morirà" nell'operazione. "Non so quanto tempo ci vorrà", ha dichiarato Zelensky. "Ad essere onesti, può andare in vari modi, completamente diversi. Ma ce la faremo e siamo pronti", ha sottolineato, aggiungendo che Kiev avrebbe voluto avere un maggior numero di armi dall'Occidente per la prossima campagna. Tuttavia, l'Ucraina è pronta a muoversi: "Vorremmo avere certe cose, ma non possiamo aspettare per mesi", ha detto.

Le forze di terra forti e motivate

Il leader ha poi osservato che le forze di terra ucraine sono "più forti e più motivate" delle truppe russe, ma se l'Ucraina non sarà in grado di resistere alla Russia, "quell'animale, quella bestia svilupperà un gusto" per la conquista e andrà oltre, ha aggiunto riferendosi al presidente russo Vladimir Putin.

Preoccupano le elezioni americane

Zelensky si è anche detto preoccupato che qualsiasi cambiamento nell'amministrazione americana possa influire sugli aiuti. "In una situazione come questa, quando c'è sostegno, si ha paura dei cambiamenti", ha detto. "E ad essere onesti, quando si parla di un cambio di amministrazione, mi sento come qualsiasi altra persona: si desidera un cambiamento in meglio, ma può anche accadere il contrario", ha aggiunto.

L'adesione alla Nato

Ma una preoccupazione più immediata per il presidente ucraino, scrive il Wall Street Journal, è quella di garantire un percorso chiaro verso l'adesione del Paese alla Nato al vertice che si terrà a luglio a Vilnius, in Lituania. "Se non riceveremo un segnale a Vilnius, credo che non abbia senso che l'Ucraina partecipi a questo vertice", ha dichiarato. Quanto alla Cina, Zelensky si è augurato che Pechino non rimanga "a guardare la gente morire". Ed ha concluso: "Se sei grande, questo è il significato di grandezza nazionale. Questo non è un quadro o un museo; è una guerra vera e sanguinosa".

L'ispezione di rifugi antiaerei

Intanto, i rifugi antiaerei a Kiev saranno ispezionati entro 10 giorni, con i primi sopralluoghi che cominceranno già oggi. Lo scrive Ukrinform citando il ministro dell'industria strategica, Oleksandr Kamyshin. Un provvedimento che segue le polemiche sorte dopo che la notte fra il 31 maggio e il primo giugno tre persone, fra cui una bambina, sono morte a Kyiv colpita da razzi russi mentre tentavano di rifugiarsi in un vicino bunker che però era chiuso. "Abbiamo concordato con il sindaco di Kyiv Klitschko che riceveremo rapporti dalla commissione ogni mattina e ogni sera controlleremo, insieme, un distretto della città di Kiev. Abbiamo esattamente 10 quartieri, passeremo 10 giorni insieme, esamineremo i rifugi per capire meglio la situazione nei diversi quartieri della città, poi consegneremo un rapporto. I primi rifugi saranno controllati già oggi", ha detto Kamyshin.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Musk stringe un accordo con il Pentagono per la rete Starlink in Ucraina
Gli USA lo fanno "per assicurare che l'Ucraina abbia le affidabili capacità via satellite e di comunicazione di cui ha bisogno"

Elon Musk ottiene un contratto con il Pentagono per Starlink in Ucraina. Il Dipartimento della difesa, riporta l'agenzia Bloomberg, sta acquistando i terminali di comunicazione via satellite del patron di Tesla per usarli nel paese in conflitto. "Continuiamo a lavorare con partner globali per assicurare che l'Ucraina abbia le affidabili capacità via satellite e di comunicazione di cui ha bisogno", afferma il Pentagono. Gli acquisti di terminali Starlink saranno probabilmente effettuati tramite il programma di assistenza varato dal Congresso americano per l'Ucraina.

I rapporti tra Musk e Pentagono

L'accordo raggiunto segna una nuova pagina nel rapporto non facile fra il Pentagono e Musk. Lo scorso ottobre questi avrebbe detto alla Difesa americana che SpaceX non poteva continuare a pagare il prezzo dei terminali portatili in Ucraina, per poi cambiare successivamente posizione. Sempre in ottobre il patron di Tesla aveva offerto la sua proposta di pace in base alla quale l'Ucraina avrebbe dovuto restare neutrale e cedere la Crimea alla Russia. Una proposta che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva respinto invitando Musk a vedere cosa la Russia aveva fatto nel suo paese.

Starlink "è per uso privato e non militare"

Più di recente Musk ha criticato l'uso dei terminali Starlink da parte dell'Ucraina per combattimento. I terminali "come altri prodotti commerciali sono per uso privato non militare, ma non abbiamo esercitato il nostro diritto di spegnerli. Stiamo cercando di fare la cosa giusta, dove la 'cosa giusta' è una domanda morale molto difficile", aveva allora twittato Musk.

Anche se SpaceX ha rapporti con il Pentagono, le relazioni di Musk con la Casa Bianca sono difficili. Il miliardario infatti ha invitato gli americani a votare per i repubblicani e di recente ha ospitato su Twitter il lancio delle campagna elettorale del governatore della Florida Ron DeSantis.

4 mesi fa
Diplomazia
L'agenda di Berset al vertice europeo, tra incontri bilaterali e Zelensky
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Il consigliere federale ha detto di "essere disposto a recarsi in Ucraina in qualsiasi momento". Berset ha inoltre "apprezzato il carattere informale del vertice, che permette un contatto senza complicazioni con gli altri".

Il presidente della Confederazione Alain Berset oggi ha approfittato del vertice della Comunità politica europea in Moldavia per avere colloqui bilaterali con altri capi di Stato e di governo, tra cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Dopo il vertice, Berset ha dichiarato ai rappresentanti dei media elvetici di aver discusso con il capo dello Stato ucraino tutti gli aspetti in cui la Svizzera è attiva e in cui potrebbe svolgere un ruolo. La conversazione è durata 25 minuti. Con Zelensky ha parlato anche delle esportazioni di materiale bellico e dei 25 carri armati Leopard 2 dell'esercito. La scorsa settimana, il Consiglio federale ha dato il via libera alla loro messa fuori servizio. In questo modo è possibile rivenderli al produttore tedesco. Il presidente ucraino sa però che le Camere federali devono ancora dare il loro assenso, ha aggiunto Berset. Anche il denaro bloccato in Svizzera è stato oggetto del colloquio. A marzo, Berset aveva già parlato via video con Zelensky, che in quell'occasione lo aveva invitato in Ucraina. "Sono ovviamente disposto a recarmi in Ucraina in qualsiasi momento", ha dichiarato oggi Berset. Ma il viaggio deve avere senso. Ora dobbiamo vedere come evolve la situazione.

Incontro con Sánchez su Svizzera-Ue

Altri incontri si sono tenuti con i capi di Stato e di governo di tutti i paesi confinanti con la Svizzera. Berset ha inoltre avuto uno scambio di opinioni con il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, il cui paese deterrà la presidenza del Consiglio dell'Ue nel secondo semestre di quest'anno. I rapporti bilaterali tra Berna e Bruxelles sono stati il tema centrale, ha spiegato Berset. Proprio durante la presidenza spagnola, infatti, si porrà la questione di come proseguiranno le relazioni tra la Svizzera e l'Ue. Berset aveva già incontrato la presidente della Repubblica di Moldavia, Maia Sandu, ieri pomeriggio.

Forte segnale alla Russia

Il presidente della Confederazione ha molto apprezzato il carattere informale del vertice, che permette un contatto senza complicazioni con gli altri, ha detto. Complessivamente, includendo anche le discussioni nel quadro di una tavola rotonda su "sicurezza e pace", ha avuto circa 40 colloqui con ministri di altri paesi. Il vertice, tenuto a sudest della capitale moldava Chisinau, ad appena 20 chilometri dal confine con l'Ucraina, si è svolto per la seconda volta in questo formato. È stato un segnale forte nei confronti della Russia, che sta conducendo una guerra di aggressione contro Kiev. In totale, 47 Stati hanno ricevuto l'invito di partecipare al vertice. Turchia e San Marino hanno però rinunciato all'appuntamento.

4 mesi fa
Berna
No del Nazionale alla riesportazione di armi verso l'Ucraina
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È quanto ha deciso oggi il Consiglio nazionale. Per la Camera del popolo l'iniziativa che chiedeva di modificare la legge sul materiale bellico "viola il diritto della neutralità".

Il materiale bellico prodotto in Svizzera non deve poter essere riesportato verso l'Ucraina, paese invaso nel febbraio 2022 dall'esercito russo. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale per 98 voti a 75 e 2 astenuti. Che questa iniziativa parlamentare elaborata dalla Commissione della politica di sicurezza avesse vita difficile era prevedibile: è infatti stata accolta con un solo voto di scarto (13 a 12) in commissione per poi venir bocciata dalla commissione omologa degli Stati. In questi casi, quando vi è disaccordo tra le commissioni, l'oggetto viene presentato al plenum che ha infine deciso per la bocciatura. Le ragioni? L'iniziativa viola il diritto della neutralità e, appellandosi al diritto di urgenza, modifica la legge sul materiale bellico appena rivista in senso restrittivo nel 2021 in risposta all'iniziativa popolare detta "correttiva" che voleva vietare l'export tout court di armi.

Questa iniziativa parlamentare, che fa il paio con altri tentativi di allentare la prassi elvetica in materia di materiale bellico su cui il parlamento dovrà ancora decidere, auspicava un allentamento della legge in materia affinché la dichiarazione di non riesportazione decadesse "se è accertato che la riesportazione del materiale bellico in Ucraina avviene in relazione alla guerra russo-ucraina". Oltre a consentire l'entrata in vigore immediata grazie al diritto di urgenza in caso di accettazione da parte delle due camere, tale eccezione sarebbe stata prorogabile al massimo per due anni, ossia fino al 2025.

Contraria alla parità di trattamento

A nome della minoranza della commissione - che include rappresentanti di tutto lo spettro politico come fatto notare da Fabien Fivaz (Verdi/NE) - il fatto di citare espressamente l'Ucraina viola il principio della parità di trattamento riconosciuto dal diritto internazionale applicabile ai Paesi neutrali. L'altro punto debole dell'iniziativa, secondo Fivaz, è il ricorso al diritto d'urgenza, ciò che impedisce un dibattito di fondo sulla neutralità e sull'eventuale necessità di modernizzare questo strumento di politica estera, coinvolgendo anche il popolo. Fivaz ha rammentato al plenum che il Consiglio federale considera l'iniziativa contraria alla neutralità, un parere condiviso anche da eminenti giuristi. Altri oratori, come Damien Cottier (PLR/NE), seppur favorevoli ad allentare la prassi attuale in materia di export di armi, hanno espresso scetticismo nei confronti dell'iniziativa che cita un paese in particolare, accennando invece alla necessità di una formulazione più generale inclusa in alcune mozioni che contemplano, per esempio, un voto del Consiglio di sicurezza o dell'assemblea generale dell'ONU che riconosca una violazione del diritto internazionale e, in particolare, del divieto del ricorso alla forza.

"Non siamo vassalli della Nato"

Vista la delicatezza del tema, non sono mancati diversi interventi di esponenti democentristi, come Jean-Luc Addor (VS), contrari all'iniziativa parlamentare, considerata un frutto velenoso dovuto alle pressioni di Stati esteri, come la Germania (ma anche Spagna e Danimarca), cui è stato negato il permesso di riesportare materiale bellico prodotto nella Confederazione verso l'Ucraina. La Svizzera, secondo Addor, non deve mettersi a rimorchio della Nato e, quindi, degli Stati Uniti. "Ne va di un principio, la neutralità, che protegge la nostra indipendenza ed autonomia", ha argomentato il deputato democentrista. Altri oratori critici con l'iniziativa hanno lamentato il tentativo di modificare la legge sul materiale bellico appena due anni dopo la sua revisione. Da sinistra, ci si è chiesti se l'iniziativa, qualora fosse stata accolta, avrebbe modificato il rapporto di forza fra Russi ed Ucraini.

Svizzera: sicurezza in pericolo

A nome della maggioranza della commissione, la modifica legislativa si riferisce a un caso singolo in cui vi è un aggredito e un aggressore che ha senza dubbio violato il diritto internazionale ed è anche limitata nel tempo. Insomma, tenuto conto della situazione, la Confederazione deve inviare senza indugio un segnale politico alla comunità internazionale, ha dichiarato Thomas Rechsteiner (Centro/AI), secondo cui è in gioco la sicurezza dell'Europa e, di riflesso, della stessa Confederazione.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Berset e Zelensky si incontrano in Moldavia
© CdT/Chiara Zocchetti
© CdT/Chiara Zocchetti
A margine del vertice nella città moldava di Bulboaca, Berset è tornato sulla questione della fornitura delle armi svizzere, apparendo ancora reticente in proposito.

Un breve scambio di opinioni e una stretta di mano. È quanto ha caratterizzato l’incontro tra il consigliere federale Alain Berset e il presidente ucraino Volodymir Zelensky, avvenuto oggi al vertice della nuova Comunità politica europea (EPG) in Moldavia di cui ha riferito il Blick.

Di nuovo il tema dell’esportazione di armi

Tornato sulla questione della fornitura delle armi svizzere, Berset è apparso nuovamente reticente in proposito. Benché il conflitto in corso in Ucraina sia una violazione del diritto internazionale "non si può, da un lato, esigere il rispetto internazionale delle regole e poi non rispettarle”, ha aggiunto il “ministro”, citato sempre dal Blick. Ciò non significa però che qualcosa non possa cambiare in futuro. Ricordiamo che oggi Ruag ha presentato alla SECO una richiesta ufficiale di esportazione per i 96 carri armati Leopard 1 acquistati dall'Italia nel 2016. L'azienda tedesca Rheinmetall vuole acquistarli per consegnarli all'Ucraina.

I temi del vertice

All'incontro di vertice è atteso anche il cancelliere tedesco 64enne Olaf Scholz e diversi altri capi di Stato e di Governo. Verosimilmente i colloqui di Bulboaca si focalizzeranno sul conflitto tra Russia e l'Ucraina e le sue conseguenze. L’UE vorrebbe mandare un segnale a Vladimir Putin e fargli capire che il suo Paese è ormai quasi del tutto isolato nel continente. Un altro tema centrale da affrontare è quello della grande dipendenza dei paesi europei dal gas e dal petrolio russi.

 

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky a Odessa incontra i vertici militari
Lo ha comunicato lo stesso presidente ucraino su Telegram.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è a Odessa. Lo annuncia su Telegram. "Viaggio di lavoro nella regione di Odessa. Ho tenuto - afferma Zelensky - un incontro con il comando militare e i capi delle forze dell'ordine della regione sulla situazione attuale nella regione di Odessa. Ho presentato il nuovo capo della regione Oleg Kiper. Questa è una regione prioritaria del nostro stato indipendente". Spetta al presidente ucrainodecidere "quando è pronto" a negoziare con Mosca. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ribadendo che finora, Vladimir Putin "non ha mostrato alcuna volontà" di discutere un possibile accordo di pace.

"Nessun aumento della produzione per l'esportazione di armi in Ucraina"

L'Italia, intanto, incrementerà la produzione missilistica di sistemi di artiglieria navale, munizioni e giubbotti antiproiettili, da destinare all'Ucraina in vista di un prossimo pacchetto di aiuti. È quanto si apprende da fonti informate. L'aumento della produzione, richiesto anche nell'ambito del gruppo di contatto dei Paesi Nato che si è tenuto una settimana fa a Ramstein, riguarda il programma di difesa europeo e di cooperazione di difesa europea. Dall'aumento di produzione beneficeranno i infatti anche gli altri Paesi dell'Ue.

4 mesi fa
Estero
"I russi hanno ucciso 483 bambini dall'inizio della guerra"
Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky durante una conferenza in occasione della Giornata internazionale dei bambini.

Le forze russe hanno ucciso almeno 483 bambini in Ucraina dall'inizio della guerra e ne hanno mutilati quasi un migliaio: lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky durante una conferenza in occasione della Giornata internazionale dei bambini. Lo riporta Unian. "Da 15 mesi l'aggressione e il terrore russo non distruggono solo edifici. Stanno distruggendo i diritti umani fondamentali dei nostri bambini. Il diritto a un ambiente sicuro, all'istruzione, allo sviluppo, all'assistenza sanitaria, alla ricreazione e al tempo libero - ha detto il capo dello Stato -. E il più importante diritto inalienabile di un bambino è il diritto alla vita. Un diritto che la Russia ha tolto ad almeno 483 bambini ucraini. Questi sono solo i destini che conosciamo con certezza. La Russia ha ucciso almeno 483 bambini... La Russia ha mutilato quasi un altro migliaio di bambini".

4 mesi fa
Estero
Partigiani russi: "In migliaia vogliono unirsi a noi"
"Abbiamo capacità serie", ha detto il comandante della Legione Libertà della Russia, che usa il nome di battaglia Caesar

I partigiani russi che la settimana scorsa hanno attaccato le forze del Cremlino dall'Ucraina hanno "migliaia" di candidati in attesa di unirsi ai loro ranghi e continueranno a fare incursioni al confine fino a quando la loro forza non sarà abbastanza grande per lanciare un assalto a Mosca: lo ha dichiarato il loro comandante al quotidiano britannico Times. "Abbiamo capacità serie", ha detto il comandante della Legione Libertà della Russia, che usa il nome di battaglia Caesar: "Abbiamo mortai, veicoli corazzati, (lanciamissili portatili, ndr) stinger, sistemi anticarro portatili e un'unità di ricognizione con droni molto efficace".

Un battaglione

La sua unità ha la consistenza di un battaglione, ha spiegato Caesar - che secondo il Times ha 49 anni ed è cresciuto a Sochi -, ma ha in programma di espandersi man mano che un numero maggiore di russi si renderà conto che è possibile combattere contro il presidente Vladimir Putin e vincere. Un battaglione è tipicamente composto da 500-1'000 uomini. "Continueremo a compiere queste incursioni fino al punto in cui avremo un nostro pezzo di territorio russo, in modo che i veri figli e figlie russi, i veri patrioti, possano unirsi a noi", ha sottolineato Caesar. "Una volta che ciò sarà avvenuto, faremo crescere rapidamente le nostre forze e i nostri numeri e la campagna del Cremlino finirà", ha aggiunto. Gli attacchi della settimana scorsa hanno segnato il primo caso di combattimento prolungato in territorio russo dall'inizio della guerra e la prima incursione armata in Russia dagli scontri di confine tra truppe sovietiche e cinesi nel 1969. Le autorità russe hanno evacuato centinaia di persone prima che i partigiani tornassero in Ucraina, ricorda il Times.

4 mesi fa
Estero
Berlino e Mosca chiudono alcuni consolati nei due Paesi
Berlino chiuderà tre consolati in Russia, ma manterrà l'ambasciata a Mosca e il consolato a San Pietroburgo. "La misura voluta da Mosca vedrà una mossa reciproca" e anche la Russia dovrà limitare la sua presenza in Germania, con la chiusura di diversi consolati.

Berlino e e Mosca chiuderanno una serie di consolati nei due Paesi, limitando la propria presenza diplomatica. Lo ha annunciato in conferenza stampa a Berlino il portavoce del ministero degli Esteri tedesco. Il governo russo ha comunicato di voler limitare a 350 la presenza dei dipendenti della diplomazia tedesca e delle istituzioni culturali in Russia, ha spiegato, definendo la richiesta "un passo di ulteriore escalation" rispetto all'espulsione dei diplomatici avvenuta in passato. "Per questo motivo saranno indispensabili dei cambiamenti strutturali". Berlino chiuderà tre consolati in Russia, ma manterrà l'ambasciata a Mosca e il consolato a San Pietroburgo. "La misura voluta da Mosca vedrà una mossa reciproca" e anche la Russia dovrà limitare la sua presenza in Germania, con la chiusura di diversi consolati.

4 mesi fa
Estero
Riportati a casa 371 bambini ucraini rapiti dai russi
Lo ha reso noto su Telegram il capo dell'ufficio del presidente, Andriy Yermak.

Il governo di Kiev ha riportato finora nel Paese 371 bambini ucraini che erano stato rapiti dalle forze russe: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'ufficio del presidente, Andriy Yermak. "Stiamo lavorando per riportare a casa i nostri figli. Tutti i bambini rapiti dalla Russia devono tornare in Ucraina - ha scritto l'alto funzionario -. Il presidente Volodymyr Zelensky si è incaricato di sviluppare un piano d'azione dettagliato, che abbiamo preparato per suo conto. 'Bring Kids Back UA' è il piano... che contrasterà i crimini della Russia contro i bambini ucraini". "Le autorità ucraine, i governi stranieri e le organizzazioni internazionali stanno unendo i loro sforzi per riportare in patria tutti i nostri piccoli cittadini ucraini. Siamo già riusciti a riportare in Ucraina 371 bambini", ha aggiunto. "Il Consiglio di coordinamento per la protezione e la sicurezza dei bambini sotto il presidente dell'Ucraina, che io dirigo, coordinerà l'attuazione del piano d'azione 'Bring Kids Back UA'", ha concluso.

4 mesi fa
Onu
Ecco il piano in cinque punti per proteggere la centrale nucleare di Zaporizhzhia
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Lo ha presentato Il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu. La riunione è stato presieduta dal consigliere federale Ignazio Cassis.

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Mariano Grossi ha illustrato oggi davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu il piano in cinque punti per proteggere la centrale atomica ucraina di Zaporizhzhia. La riunione a New York è stata presieduta dal consigliere federale Ignazio Cassis, che ha applaudito l'iniziativa e chiesto di fare tutto il possibile per evitare "un disastro nucleare". "Nessun attacco da o contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina, non usare l'impianto come deposito o base per armi pesanti o personale militare, non mettere a rischio l'alimentazione esterna dell'impianto, proteggere da attacchi o atti di sabotaggio tutte le strutture, i sistemi e i componenti essenziali per il funzionamento sicuro e protetto, non intraprendere azioni che compromettano questi principi", ha snocciolato Grossi passando in rassegna i cinque punti stilati per prevenire incidenti nella centrale nucleare più grande d'Europa, spesso ritrovatasi dall'inizio dal conflitto sotto il fuoco incrociato dei combattimenti.

"Evitare conseguenze per oltre una generazione"

Dirigendo l'ultima grande seduta sotto la presidenza svizzera dell'organo delle Nazioni Unite, che Berna ha assunto per il mese di maggio, Cassis si è rivolto a Russia e Ucraina, domandando di applicare questi principi. Bisogna evitare "conseguenze per la popolazione e l'ambiente" il cui impatto "vada oltre una generazione", ha affermato il ministro degli esteri. La Svizzera si è consultata nelle scorse settimane con gli altri membri del Consiglio di sicurezza per sottoporre tale questione all'organo più potente delle Nazioni Unite. La situazione resta comunque complicata: Kiev rifiuta ogni soluzione se non il ritiro dei russi dal sito, mentre l'ambasciatore di Mosca all'Onu Vassily Nebenzia ha scaricato la colpa sul nemico, assicurando che garantire la sicurezza nucleare "è sempre stata e rimane una priorità per il nostro Paese".

"Situazione fragile e pericolosa"

Dal canto suo, Grossi ha poi sottolineato che "dobbiamo impedire un pericoloso rilascio di materiale radioattivo e a tal fine, tenendo conto dei sette pilastri indispensabili per la sicurezza nucleare, ho lavorato intensamente e in consultazione con la leadership dell'Ucraina e della Russia". "Come risultato di queste intense consultazioni, ho identificato i cinque principi concreti per aiutare a garantire la sicurezza e la protezione nucleare presso la centrale di Zaporizhzhia", ha detto ancora al Consiglio di sicurezza. "La situazione dell'impianto continua ad essere estremamente fragile e pericolosa", ha aggiunto il diplomatico di passaporto argentino. "Le attività militari continuano nella regione e potrebbero aumentare molto considerevolmente nel prossimo futuro", ha proseguito: "Siamo fortunati che non si sia ancora verificato un incidente nucleare, dobbiamo tutti fare tutto ciò che è in nostro potere per ridurre al minimo le possibilità che ciò accada". Per Grossi, i cinque principi enunciati sono "impegni essenziali per evitare il pericolo di un incidente catastrofico". "L'AIEA intende iniziare a monitorare questi principi attraverso la sua missione in loco", ha puntualizzato, chiedendo "solennemente a entrambe le parti di osservarli", dato che "non vanno a scapito di nessuno ma a vantaggio di tutti".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Giorni fa è stata colpita la sede degli 007 militari a Kiev"
È quanto ha affermato il presidente russo Vladimir Putin.

La Russia ha bombardato due o tre giorni fa il quartier generale dell'intelligence militare ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass, dopo che il suo portavoce Dmitry Peskov aveva definito gli attacchi con i droni su Mosca di oggi come una rappresaglia ad un bombardamento russo su un "centro decisionale" a Kiev avvenuto domenica. La difesa antiaerea russa ha funzionato in modo "soddisfacente" durante gli attacchi con i droni di oggi su Mosca, sebbene resti "del lavoro da fare", ha aggiunto Putin. "Il territorio che si chiama Ucraina in realtà è stato controllato fin dall'inizio, dopo il crollo dell'Urss, da persone guidate dall'Occidente. Non solo hanno intrapreso la strada della lotta con la Russia, ma hanno creato l'anti-Russia su questo territorio", ha inoltre affermato il leader del Cremlino.

Secondo Putin, l'Ucraina sta cercando di spingere la Russia a una spirale di rappresaglie e di "terrorizzare i russi". "Sono preoccupato dai tentativi di provocare una risposta dalla Russia. Vedremo cosa fare a proposito di questo".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Il Sudafrica concederà l'immunità diplomatica a Putin
Il ministro sudafricano per le relazioni e la cooperazione internazionale, Naledi Pandor, riporta l'agenzia polacca Onet, ha annunciato che l'immunità sarà concessa a tutti i funzionari internazionali coinvolti in eventi legati al vertice Brics in Sudafrica.

Il Sudafrica concederà a Vladimir Putin l'immunità diplomatica per consentirgli di partecipare al vertice dei Paesi Brics (Russia, Brasile, India, Cina e Sudafrica), in programma a fine agosto, nonostante il mandato di arresto emesso a marzo dalla Corte penale internazionale (Cpi) nei confronti del presidente russo. Il ministro sudafricano per le relazioni e la cooperazione internazionale, Naledi Pandor, riporta l'agenzia polacca Onet, ha annunciato che l'immunità sarà concessa a tutti i funzionari internazionali coinvolti in eventi legati al vertice Brics in Sudafrica. Dal canto suo, il capo delle Forze armate sudafricane (Sandf), Rudzani Maphwanya, ha dichiarato che "non arresterà il presidente russo Vladimir Putin se verrà" in Sudafrica per il vertice dei Brics. Lo scrive il sito di una grande emittente privata sudafricana, Enca, sintetizzando dichiarazioni fatte dal militare. In un video rilanciato su Twitter dalla stessa tv, il generale dice che "le Forze di difesa non sono in condizione di arrestarlo": "Queste sono prerogative del ministro (della Giustizia, Ronald) Lamola e del ministro (della Polizia, Bheki) Cele perché la polizia arresta e il ministro Lamola interpreta la legge e indirizza".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Attacchi nella notte in Russia e in Ucraina
A Mosca si parla di danni “minori”, mentre a Kiev il bilancio sarebbe di un morto e quattro feriti.

Droni hanno colpito diversi edifici di Mosca durante la notte, causando danni "minori" e nessun ferito grave: lo ha reso noto su Telegram il sindaco della capitale, Sergei Sobyanin. I servizi d'emergenza hanno detto all'agenzia Ria Novosti che sono stati colpiti due edifici residenziali: uno sulla Via Profsoyuznaya, nel sud-ovest di Mosca, e uno, di 24 piani, sulla Via Atlasova, nel sobborgo di Nuova Mosca, a sud della capitale.

“La popolazione resti calma”

Il governatore della regione di Mosca, Andrei Vorobyov, ha detto da parte sua che diversi droni sono stati abbattuti e ha invitato la popolazione a mantenere la calma.

Attacchi anche in Ucraina

Una persona è morta e altre 4 sono rimaste invece ferite nell'attacco russo di questa notte su Kiev, il terzo in 24 ore, come sottolineato dall'amministrazione militare della città.

Cosa è successo

Frammenti di un drone Shahed-136 hanno colpito un edificio nel distretto di Holosiivskyi di Kiev provocando un incendio. Gli ultimi due piani hanno subìto gravi danni. "Il nemico cambia costantemente le armi per l'attacco - aggiunge il comando militare - dopo il drone combinato missilistico e poi balistico, l'aggressore ha utilizzato esclusivamente UAV". Circa 20 droni sono stati lanciati contro la città. Venti sono anche le persone evacuate dal grattacielo.

Le altre regioni ucraine toccate

Pezzi di drone hanno provocato poi un incendio in una casa nel distretto meridionale di Darnytskyi e bruciato tre auto nel distretto centrale di Pechersky. Detriti sono caduti anche nel distretto di Dnipro e Sviatoshyn. I raid aerei di stanotte hanno colpito non solo Kiev ma anche le regioni centrali di Cherkasy, Kirovohrad, Mykolayiv e nella regione meridionale di Kherson.

 

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Qualsiasi accordo di pace deve includere un'area smilitarizzata in Russia"
Lo afferma il Consigliere del presidente ucraino. "L'argomento chiave dell'accordo postbellico dovrebbe essere l'istituzione di salvaguardie per prevenire il ripetersi di aggressioni in futuro".

Il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, ha affermato su twitter che qualsiasi accordo di pace accettabile per l'Ucraina deve includere non solo un ripristino dei confini sovrani dell'Ucraina, ma anche una zona smilitarizzata che si estenda per 100-120 chilometri in Russia dai confini dell'Ucraina.

"L'argomento chiave dell'accordo postbellico dovrebbe essere l'istituzione di salvaguardie per prevenire il ripetersi di aggressioni in futuro. Per garantire una reale sicurezza ai residenti delle regioni di Kharkiv, Chernihiv, Sumy, Zaporizhzhia, Luhansk e Donetsk e proteggerli dai bombardamenti, sarà necessario introdurre una zona di smilitarizzazione di 100-120 km sul territorio di Belgorod, Bryansk, Kursk, e le repubbliche di Rostov. Probabilmente con un contingente di controllo internazionale obbligatorio nella prima fase".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Spazzati via gli aeroporti militari in Ucraina"
È quanto afferma il ministero della Difesa russo.

Il ministero della Difesa russo ha affermato che negli attacchi missilistici compiuti sull'Ucraina le forze di Mosca hanno "spazzato via aeroporti militari", oltre ad aver colpito posti di comando e depositi di armi e munizioni.

Lo riferisce la Tass. Stamattina Kiev denunciava che l'esercito russo aveva colpito una struttura militare nella regione di Khmelnitsky, nell'ovest dell'Ucraina, distruggendo 5 aerei.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Nella notte abbattuti 37 missili cruise e 29 droni russi"
Lo ha dichiarato il capo di stato maggiore ucraino, Valery Zuluzhny, sul suo account Telegram.

Le forze armate ucraine hanno intercettato 37 missili da crociera e 29 droni da combattimento russi lanciati sul suo territorio in una nuova ondata di attacchi aerei durante la scorsa notte. Lo ha dichiarato il capo di stato maggiore ucraino, Valery Zuluzhny, sul suo account Telegram. "Questa notte gli occupanti hanno attaccato dei siti militari e alcuna infrastrutture essenziali dell'Ucraina", lanciando "40 missili cruise" da aerei dal Mar Caspio, e "circa 35 droni", ha scritto.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"16'226 i bimbi deportati in Russia, solo in 300 sono tornati"
Sono i dati del governo ucraino. Su questo tema il Guardian ha pubblicato un reportage.

Secondo il governo ucraino, dall'inizio dell'invasione russa sono in totale 16'226 i bambini ucraini che sono stati deportati in Russia, dei quali solo 300 sono stati riportati alle loro famiglie o comunque in patria, mentre in totale quelli che sono stati localizzati sono 10'513.

Lo scrive il Guardian, che oggi dedica a questa vicenda un reportage, che descrive la paura rivelata da alcune piccole vittime di queste deportazioni riportate in Ucraina. L'articolo parla anche di famiglie russe che hanno cercato di nascondere la presenza di un bimbo ucraino per non farselo portare via, rischiando di perdere i sussidi governativi.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Senatore Usa: "La morte dei russi è il miglior denaro mai speso"
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È quanto dichiarato da Lindsey Graham. Il video dell'affermazione è stato pubblicato da The Independent.

Durante un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev, il 26 maggio, il senatore statunitense Lindsey Graham ha definito la "morte dei russi" come "il miglior denaro mai speso" dagli Stati Uniti. Lo si ascolta in un video pubblicato, tra gli altri, dal The Independent.

"Liberi o morti"

"Liberi o morti", dice il senatore a Zelensky che risponde "adesso voi siete liberi", suscitando la reazione affermativa di Graham. Il presidente ucraino aggiunge che l'Ucraina "sarà libera". A quel punto il senatore repubblicano dichiara che "i russi stanno morendo.. i soldi migliori che abbiamo mai speso".

La risposta: "vecchio pazzo"

Oggi è arrivata la reazione di Mosca tramite il vicecapo della sicurezza nazionale russa ed ex presidente Dmitry Medvedev che su Telegram risponde al senatore Usa apostrofandolo come "vecchio pazzo" e sostenendo che Graham si sbaglia, perché "nella sua amata America, non solo la gente comune viene uccisa di routine, ma si spendono anche soldi sporchi per assassinare i senatori". Medvedev ha concluso ricordando "il triste destino di Robert Kennedy, Huey Long, Clement Carlos Pinckney, John Milton Elliott, Wayne Owens e di altri politici americani".

4 mesi fa
Estero
L'Alleanza atlantica intende proporre a Kiev un Consiglio Nato-Ucraina
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È lo strumento che la Nato vorrebbe implementare per permettere all'Ucraina di partecipare in maniera più approfondita ai lavori dell'Alleanza.

L'Alleanza atlantica - a quanto apprende l'agenzia di stampa italiana Ansa - molto probabilmente offrirà a Kiev la creazione di un Consiglio Nato-Ucraina come strumento per rafforzare i rapporti politici e affiancare il piano di assistenza militare pluriennale allo studio.

Rapporti più stretti, ma alcuni Paesi vogliono di più

Il Consiglio, infatti, permetterebbe a Kiev di prendere parte in modo molto più approfondito ai lavori della Nato di quanto non sia possibile fare con l'attuale Commissione. Alcuni alleati, specie nel fianco orientale, stanno spingendo perché all'Ucraina venga offerto già al summit di Vilnius (Lituania) un chiaro programma nel tempo per l'ingresso nella Nato ma sul punto, al momento, non c'è accordo tra i 31 membri dell'alleanza.

Commissione Nato-Ucraina al di sotto della Nato-Russia

Al momento, infatti, il formato della Commissione Nato-Ucraina resta a un gradino inferiore del Consiglio Nato-Russia, che per quanto inattivo per ovvie ragioni non è mai stato formalmente ripudiato da nessuna delle due parti. "È quantomeno curioso - sottolinea un'alta fonte diplomatica - che l'Alleanza mantenga questo strumento con la Russia e non l'accordi all'Ucraina, dopo tutto quello che è successo e il sostegno militare e politico senza precedenti che ha ricevuto".

Negoziati a uno stadio avanzato

Il cambiamento non sarebbe cosmetico. Il Consiglio permetterebbe a Kiev di prendere parte in modo molto più stretto ai lavori dell'Alleanza e ad essere partecipe del suo sviluppo e indirizzo. I negoziati, sul punto, sarebbero ad uno stadio molto avanzato, per quanto l'accordo non è stato ancora siglato in via definitiva.

Compromesso

Diverse fonti confermano ad Ansa che l'istituzione del Consiglio sarebbe "un risultato pratico" alla portata delle attuali posizioni registrate in senso all'Alleanza, che fatica a trovare un accordo "più ambizioso" sulle rassicurazioni da dare all'Ucraina per quanto riguarda il suo percorso di adesione, al di là delle più generiche promesse ferme, in termini di linguaggio, al summit di Bucarest (Romania) del 2008. Le trattative peraltro continuano sulle parole esatte da usare nel comunicato finale del summit dei leader: l'ipotesi, circolata in una prima fase, di stilare una "dichiarazione politica separata" sul futuro ingresso di Kiev nella Nato pare al momento tramontata.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Esplosioni nella città russa di Krasnodar
Esplosioni si erano già verificate in questo territorio russo il 5 maggio scorso presso la raffineria di petrolio Ilsky, presumibilmente causate sempre da un attacco di droni.

Le autorità regionali citate dall'agenzia Tass confermano almeno un'esplosione, aggiungendo che ci sono danni materiali ma "secondo le stime iniziali nessuno sarebbe rimasto ferito".

Esplosioni si erano già verificate in questo territorio russo il 5 maggio scorso presso la raffineria di petrolio Ilsky, presumibilmente causate sempre da un attacco di droni. C'è stato un numero crescente di segnalazioni di attacchi all'interno del territorio russo nelle ultime settimane, tra cui l'incursione transfrontaliera nell'oblast russo di Belgorod.

4 mesi fa
^Guerra in Ucraina
Scholz: "Pronto a riparlare con Putin al momento giusto"
Secondo il cancelliere tedesco, per porre fine al conflitto è necessario raggiungere "una pace equa. E la condizione per farlo è il ritiro delle truppe russe"

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto oggi pronto a riprendere "quando sarà il momento" i contatti sull'Ucraina con il presidente russo Vladimir Putin, con il quale non parla da dicembre. "E' passato un po' di tempo dalla nostra ultima conversazione telefonica. Ma quando sarà il momento, ho intenzione di parlare di nuovo con Putin", ha detto Scholz in un'intervista pubblicata dal quotidiano Koelner Stadt-Anzeiger. Per quanto riguarda la risoluzione del conflitto "la Russia deve capire che non si tratta di suggellare una sorta di pace fredda, che vedrebbe l'attuale linea del fronte diventare il nuovo confine con l'Ucraina e legittimerebbe solo la spedizione criminale di Putin", ha sottolineato il cancelliere tedesco. "Al contrario, dobbiamo raggiungere una pace equa e la condizione per farlo è il ritiro delle truppe russe" dopo l'invasione iniziata nel febbraio 2022, ha aggiunto. Scholz ha tuttavia esplicitamente rifiutato di dire se questo ritiro debba includere anche la Crimea, che è occupata dal 2014. Il cancelliere tedesco ha ritenuto che spetti all'Ucraina definire esattamente ciò che vuole.

Relazioni ai minimi storici

Scholz e Putin hanno parlato l'ultima volta nel dicembre 2022, per un'ora al telefono. Il capo del governo tedesco aveva allora per l'ennesima volta sollecitato senza successo il capo di Stato russo a ritirare le sue truppe dall'Ucraina, mentre lo zar aveva accusato l'Occidente di portare avanti politiche "distruttive". Da allora le relazioni bilaterali sono ai minimi storici. La guerra in Ucraina ha costretto la Germania a un doloroso e spettacolare voltafaccia diplomatico ed economico, dopo aver scommesso per decenni in questi due ambiti su un riavvicinamento con la Russia. Prima dell'invasione dell'Ucraina, Mosca era il principale fornitore di gas della Germania e uno dei suoi principali fornitori di petrolio. Dopo lo scoppio della guerra, anche la Germania ha deciso di investire pesantemente nel proprio esercito. Ha così rotto con una lunga tradizione di pacifismo nel Paese, conseguenza degli orrori del nazismo.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Liberati i 106 prigionieri ucraini catturati a Bakhmut"
Lo ha reso noto il capo dell'ufficio presidenziale Andriy Yermak, citato dai medi nazionali.

La Russia ha rilasciato 106 prigionieri ucraini catturati a Bakhmut, ha reso noto il capo dell'ufficio presidenziale Andriy Yermak, citato dai medi nazionali. "Hanno combattuto per Bakhmut e hanno compiuto un'impresa che ha impedito al nemico di avanzare in profondità a Est. Ognuno di loro è un eroe", ha dichiarato Yermak. Tra coloro che sono tornati dalla prigionia, 68 erano considerati dispersi. Alcuni hanno ferite, ustioni, fratture. Il più anziano ha 59 anni, il più giovane ne ha 21. Inoltre, sono stati rimpatriati tre corpi, due stranieri e un ucraino. Finora sono stati rilasciate 2.430 persone, 139 i civili.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Il nostro obiettivo primario è Putin"
Lo ha detto il vice capo della Direzione principale dei servizi di Kiev, Vadym Skibitsky.

Il presidente russo Vladimir Putin è un "obiettivo primario" per i servizi segreti ucraini: lo ha detto il vice capo della Direzione principale dei servizi di Kiev, Vadym Skibitsky, in un'intervista al quotidiano tedesco Welt. "La nostra priorità è distruggere il comandante dell'unità che ha ordinato ai suoi uomini di attaccare l'Ucraina", ha detto Skibitsky, precisando che l'obiettivo principale del suo dipartimento è "Putin, perché coordina e decide cosa succede". Skibitsky ha inoltre minacciato di distruggere il porto di Mariupol, definendolo uno dei punti logistici critici delle forze di Mosca. I servizi incaricati della sicurezza del presidente russo "conoscono il loro lavoro e sanno quello che fanno". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le dichiarazioni del vice capo dei servizi segreti militari ucraini.

4 mesi fa
Estero
"Le notizie sul ferimento di Zaluzhny sono false"
"Una bugia: i falsi del Cremlino hanno lanciato un altro "flash" che, a seguito di un attacco missilistico russo, il comandante Valery Zaluzhny è stato gravemente ferito", scrive il centro su Telegram, sottolineando che "è falso e di questo c'è la conferma video".

"Bugie". Così il Centro per le comunicazioni strategiche (Spravdi) del governo ucraino ha bollato le ultime notizie diffuse dai media russi sul ferimento del comandante in capo delle Forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny all'inizio di maggio. "Una bugia: i falsi del Cremlino hanno lanciato un altro "flash" che, a seguito di un attacco missilistico russo, il comandante Valery Zaluzhny è stato gravemente ferito", scrive il centro su Telegram, sottolineando che "è falso e di questo c'è la conferma video". Lo Spravdi ha condiviso poi un filmato che mostra l'intervento online del generale a una conferenza a Odessa il 20 maggio

4 mesi fa
Estero
La centrale di Zaporizhzhia usata come base militare russa
Lo denuncia la direzione principale dell'intelligence di Kiev come riportano i media ucraini.

I russi continuano a portare uomini e mezzi dentro vicino a ciascuna delle unità di potenza della centrale nucleare occupata di Zaporozhzhia che è " effettivamente utilizzata come base logistica e militare". Lo denuncia la direzione principale dell'intelligence di Kiev come riportano i media ucraini. "Nonostante i numerosi appelli dell'Aiea e dei leader mondiali, gli occupanti non riducono la loro presenza nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Ora sul territorio delle unità di potenza n. 1, 2, 4 sono presenti in modo permanente personale russo, veicoli blindati e camion".

4 mesi fa
Estero
Il comandante delle Forze armate ucraine è stato ferito alla testa
È stato trasportato a Mykolaiv per i primi soccorsi e successivamente in elicottero all'ospedale militare di Kiev. Secondo una fonte "le condizioni del comandante in capo sono complicate da una malattia pregressa: vivrà, ma non potrà fare il suo lavoro".

Il comandante in capo delle Forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny ha riportato ferite alla testa e da schegge in un attacco missilistico delle truppe russe contro un posto di comando nei pressi di Kherson (sud) all'inizio di maggio. Lo scrive Ria Novosti. Secondo le fonti dell'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, il generale Zaluzhny ha subito un trauma cranico e ferite multiple da schegge durante un attacco delle forse russe a un posto di comando ucraino vicino al villaggio di Posad-Pokrovskoye, nelle vicinanze di Kherson. È stato trasportato a Mykolaiv per i primi soccorsi e successivamente in elicottero all'ospedale militare di Kiev. Secondo una fonte "le condizioni del comandante in capo sono complicate da una malattia pregressa: vivrà, ma non potrà fare il suo lavoro".

4 mesi fa
Estero
A Bakhmut morti 50'000 ucraini e 20'000 russi
Per la battaglia, ha sottolineato Prigozhin, erano stati arruolati 50'000 detenuti russi, il 20% dei quali è rimasto ucciso.

Nella battaglia di Bakhmut sono stati uccisi 50'000 soldati ucraini e altri 50-70'000 sono rimasti feriti. Mentre tra le file della Wagner gli uccisi sono stati 20'000, di cui la metà erano ex detenuti arruolati nella compagnia privata militare. Lo ha detto il capo della stessa Wagner, Yevgeny Prigozhin, in un'intervista al politologo Konstantin Dolgov, ripresa dalla testata RBC. Per la battaglia, ha sottolineato Prigozhin, erano stati arruolati 50'000 detenuti russi, il 20% dei quali è rimasto ucciso.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Via libera dell'Ue ad aiuti per 1,5 miliardi di euro
Si tratta della quarta tranche erogata da Bruxelles nell'ambito del pacchetto di assistenza macro-finanziaria da 18 miliardi messo in campo per Kiev.

La Commissione europea ha dato via libera ad una nuova tranche di aiuti da 1,5 miliardi di euro per l'Ucraina. Si tratta della quarta tranche erogata da Bruxelles nell'ambito del pacchetto di assistenza macro-finanziaria da 18 miliardo messo in campo per Kiev. "Dall'inizio di quest'anno abbiamo erogato 7,5 miliardi di euro in assistenza macrofinanziaria. Questi finanziamenti stanno contribuendo in modo significativo a coprire le esigenze finanziarie immediate dell'Ucraina. E ulteriori aiuti arriveranno", ha sottolineato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Un "sostegno finanziario stabile"

"Con questo strumento, l'Ue cerca di aiutare l'Ucraina a coprire il suo fabbisogno finanziario immediato, con un sostegno finanziario stabile, prevedibile e consistente nel 2023. Questo sostegno aiuterà l'Ucraina a continuare a pagare stipendi e pensioni e a mantenere in funzione i servizi pubblici essenziali, come ospedali, scuole e alloggi per le persone trasferite. Inoltre, consentirà all'Ucraina di garantire la stabilità macroeconomica e di ripristinare le infrastrutture critiche distrutte dalla Russia nella sua guerra di aggressione, come le infrastrutture energetiche, i sistemi idrici, le reti di trasporto, le strade e i ponti", spiega la Commissione in una nota.

Il pagamento avverrà a giugno

"Il pagamento odierno arriva dopo che il 23 aprile la Commissione aveva constatato che l'Ucraina aveva continuato a compiere progressi soddisfacenti nell'attuazione delle condizioni politiche concordate e aveva rispettato i requisiti di rendicontazione, volti a garantire un uso trasparente ed efficiente dei fondi. In particolare, l'Ucraina ha compiuto importanti progressi nel rafforzamento dello Stato di diritto, nel potenziamento della stabilità finanziaria, nel miglioramento del funzionamento del sistema del gas e nella promozione di un migliore clima imprenditoriale. Questo risultato consentirà anche l'erogazione di un ulteriore pagamento mensile di 1,5 miliardi di euro a giugno", spiega ancora l'esecutivo europeo.

Finora dati aiuti per 70 miliardi

E la Commissione ricorda che "complessivamente, dall'inizio della guerra, il sostegno all'Ucraina e agli ucraini ammonta a circa 70 miliardi di euro. Questo comprende il sostegno finanziario, umanitario, di emergenza e militare all'Ucraina da parte dell'Ue, degli Stati membri e delle istituzioni finanziarie europee, nonché le risorse messe a disposizione per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze degli ucraini in fuga dalla guerra".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky visita il fronte di Donetsk
Lo riferisce la presidenza ucraina. Durante la visita, il presidente ucraino ha conferito alcuni riconoscimenti e premi al personale militare

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato le posizioni in prima linea del fronte di Vugledar-Marinka nel Donetsk per la Giornata del Corpo dei Marines. Lo riferisce la presidenza ucraina. "Ogni giorno i marines dimostrano di essere una forza potente" e "abbiamo bisogno di più di quel potere. Pertanto, a partire da oggi, stiamo aumentando in modo significativo il potenziale dei marines e creando un Corpo dei Marines", ha affermato, aggiungendo che si formeranno nuove brigate con attrezzature e armi moderne. La presidenza ucraina ha pubblicato alcune immagini che lo ritraggono insieme ai comandanti e i soldati impegnati al fronte. Durante la visita, il presidente ucraino ha conferito alcuni riconoscimenti e premi al personale militare. Al termine dell'evento, i marines hanno consegnato a Zelensky la loro bandiera, le insegne e un targa commemorativa.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Bakhmut è distrutta, non conquistata"
Lo ha dichiarato il Comando delle forze per le operazioni speciali ucraino.

Il Comando delle forze per le operazioni speciali ucraino ha rilasciato un video e foto che mostrano la distruzione di Bakhmut, nel Donetsk: "La città oggi. I nostri soldati sono partiti per una missione di combattimento attraverso una città distrutta ma non conquistata", dichiara il Comando, citato da Ukrainska Pravda che pubblica le immagini.

"I nostri occhi a Bakhmut: un operatore di droni che non solo controlla la posizione del nemico e corregge la nostra artiglieria. Cattura anche il modo in cui la città viene uccisa dalle forze di occupazione russe", dice il Comando.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"La centrale nucleare di Zaporizhzhia ha interrotto la produzione di energia"
Lo fa sapere l'amministrazione dell'impianto, spiegando che " sono in corso di accertamento le cause dell'interruzione della linea e che provvisoriamente è entrato in funzione il generatore diesel d'emergenza dell'impianto".

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, nell'Ucraina occupata dai russi, ha di nuovo interrotto l'immissione di corrente in rete. Lo fa sapere l'amministrazione dell'impianto. I russi affermano che la causa è l'interruzione della linea di alta tensione che alimenta la centrale atomica. L'esclusione dell'impianto dalla rete elettrica ucraina, un'operazione considerata pericolosa oltre che dannosa, è diventata prassi frequente da parte dei russi ogni qualvolta ci sono bombardamenti nelle vicinanze.

"A causa di un'interruzione della linea ad alta tensione (...) la centrale è privata della sua alimentazione esterna di elettricità", ha indicato sul suo account Telegram l'amministrazione russa della centrale nucleare ucraina, la più grande d'Europa. Il messaggio aggiunge che sono in corso di accertamento le cause dell'interruzione della linea e che provvisoriamente è entrato in funzione il generatore diesel d'emergenza dell'impianto.

4 mesi fa
Estero
Kiev: "I combattimenti per Bakhmut continuano"
Le autorità ucraine sostengono che i combattimenti continuano presso la città.

Le forze russe continuano a condurre operazioni offensive sul fronte di Bakhmut e i combattimenti per la città contesa continuano: lo afferma questa mattina lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino, come riporta Ukrainska Pravda. "Il nemico continua a concentrare i suoi sforzi principali nel condurre azioni offensive sui fronti di Kupiansk, Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Mariinka. Nel complesso, su questi fronti si sono verificati 53 scontri in un giorno; le città di Bakhmut e Marinka rimangono l'epicentro delle ostilità", si legge nel rapporto.

Pesanti bombardamenti

Successivamente, il portavoce del gruppo orientale delle forze armate ucraine, Serhiy Cherevaty, ha affermato a Suspilne che le forze di difesa del Paese continuano a mantenere posizioni nella parte sud-occidentale di Bakhmut combattendo contro i russi. "Il presidente ha ragione: la città è stata sostanzialmente distrutta dalla faccia della terra. Il nemico la distrugge quotidianamente con massicci attacchi aerei e di artiglieria, e le nostre unità riferiscono che la situazione è estremamente difficile. I nostri militari detengono fortificazioni e diversi locali nella parte sud-occidentale della città. Sono in corso pesanti combattimenti", ha osservato.

L'importanza simbolica della città

Secondo Cherevaty, Mosca attribuisce troppa importanza simbolica a Bakhmut. "La Russia attira l'attenzione su questa Bakhmut come se avessero preso il Dnipro. In effetti, non l'hanno presa fino alla fine. La città è distrutta, non porta loro alcun vantaggio militare o politico. Non hanno preso il distretto del centro in 9 mesi, stiamo cercando di pressare sui fianchi, di non dar loro pace e, se possibile, di contrattaccare", ha aggiunto il portavoce.

4 mesi fa
Estero
Zelensky ha negato la caduta di Bakhmut
Il portavoce di Volodymyr Zelensky ha precisato le dichiarazioni del presidente ucraino sulla città di Bakhmut

Il portavoce di Volodymyr Zelensky, Serhii Nykyforov, ha affermato che le dichiarazioni del presidente ucraino in merito a Bakhmut volevano indicare che la città non è caduta in mano ai russi. "Quanto alle risposte del Presidente dell'Ucraina alle domande su Bakhmut. Domanda del giornalista: - I russi dicono che hanno preso Bakhmut. Risposta del Presidente: - Penso di no. In questo modo il presidente ha negato la cattura di Bakhmut", ha scritto Nykyforov in un messaggio su Facebook.

Le forze ucraine hanno semi-circondato Bakhmut

Stando alla viceministra della Difesa ucraina Hanna Maliar, le forze ucraine hanno "semi-circondato" Bakhmut, che la Russia ha rivendicato ieri di aver catturato. "L'avanzata delle nostre truppe nei sobborghi lungo i fianchi, che è ancora in corso, rende molto difficile per il nemico rimanere a Bakhmut. Le nostre truppe hanno preso la città in semi-accerchiamento, il che ci dà l'opportunità di distruggerli. Pertanto, il nemico deve difendersi nella parte della città che controlla. I nostri difensori mantengono il controllo sulle strutture industriali e infrastrutturali e sul settore privato nell'area Litak", ha riferito.

4 mesi fa
Estero
Zelensky: "Bakhmut è nei nostri cuori"
Il presidente ucraino avrebbe confermato la perdita della città.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sembra confermare la perdita della città ucraina di Bakhmut. Rispondendo a chi gli chiedeva se la città fosse rimasta sotto il controllo di Kiev, il presidente ha risposto "penso di no". Lo ha detto prima di un incontro con Joe Biden al vertice del G7 in Giappone, secondo quanto riferisce l'agenzia Reuters. "Per oggi è solo nei nostri cuori", ha aggiunto.

4 mesi fa
Estero
Si chiude il G7, sostegno all'Ucraina per ripristinare la pace
Il vertice si è concluso dopo tre giorni a Hiroshima, con l'impegno dei leader a sostenere l'Ucraina.

Una breve cerimonia ha chiuso la tre giorni del G7 di Hiroshima, con un rinnovato impegno dei leader a sostegno dell'Ucraina. Presente alle ultime due sessioni di lavoro proprio sull'Ucraina e su pace e stabilità il presidente Volodymyr Zelensky.

Il sostegno all'Ucraina

Il leader ribadiscono "ferma assistenza a fornire assistenza diplomatica, finanziaria, umanitaria e militare all'Ucraina" e riaffermano "la loro determinazione a ripristinare la pace in Ucraina e sostenere l'ordine internazionale libero e aperto basato sullo stato di diritto".

Biden annuncia nuovi aiuti militari all'Ucraina

Dopo un incontro avvenuto con Zelensky a margine del G7, il presidente americano Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno nuove armi e munizioni all'Ucraina. Il nuovo pacchetto includerà "munizioni, artiglieria e veicoli blindati", ha dichiarato Biden. L'annuncio segue il via libera da parte di Washington agli alleati per la fornitura di jet da combattimento F-16 a Kiev.

Zelensky: "F16 momento storico per la sicurezza globale"

"Quando i nostri piloti conosceranno l'F16 e quando questi velivoli appariranno nei nostri cieli, avrà importanza non solo per l'Ucraina. Questo sarà un momento storico per l'intera architettura della sicurezza in Europa e nel mondo". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo ai lavori del G7. "Sono grato - ha aggiunto - per la decisione di addestrare i nostri piloti su moderni aerei da combattimento. Lo scudo aereo può essere completo solo quando i sistemi di difesa aerea a terra sono integrati da moderni velivoli in aria. Ora siamo sulla strada per eliminare il gap di capacità".

4 mesi fa
Estero
Il ministero della difesa russo annuncia la 'liberazione' di Bakhmut
La città ucraina era da mesi teatro di feroci scontri.

Il ministero della Difesa russo ha annunciato la "liberazione" di Bakhmut, la città ucraina da mesi teatro di feroci scontri. Lo rende noto l'agenzia Tass. Stamani il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prighozin, aveva annunciato di aver preso "il pieno controllo della città".

"Nella direzione tattica di Artyomovsk (il nome russo di Bakhmut, ndr), le squadre d'assalto della compagnia militare privata Wagner con il supporto dell'artiglieria e dell'aviazione del gruppo tattico meridionale hanno completato la liberazione della città", ha dichiarato il ministero, citato dall'agenzia russa. Da parte sua il Cremlino, citato dalla Tass, riferisce che "Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con le squadre d'assalto del gruppo di mercenari Wagner per la "liberazione di Artyomovsk".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Il Papa affida al cardinale Zuppi la missione di pace in Ucraina
Lo ha detto il direttore della Sala Stampa del Vaticano, Matteo Bruni.

"Posso confermare che Papa Francesco ha affidato al Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, l'incarico di condurre una missione, in accordo con la Segreteria di Stato, che contribuisca ad allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina, nella speranza, mai dimessa dal Santo Padre, che questo possa avviare percorsi di pace. I tempi di tale missione, e le sue modalità, sono attualmente allo studio". Lo ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti.

4 mesi fa
Estero
Zelensky è atterrato a Hiroshima per partecipare al G7
Il presidente ucraino è partito dall'Arabia Saudita per raggiungere il Giappone e partecipare all'ultimo giorno del summit.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato ad Hiroshima con un aereo francese partito dall'aeroporto di Gedda, in Arabia Saudita, dove ha partecipato al vertice della Lega Araba. Il presidente ucraino presenzierà di persona all'ultimo giorno del summit in Giappone. "Giappone. G7. Importanti incontri con partner e amici dell'Ucraina. Sicurezza e cooperazione rafforzata per la nostra vittoria. Oggi la pace diventerà più vicina", scrive su Telegram il presidente ucraino.

4 mesi fa
Estero
Le forze ucraine evitano un accerchiamento russo a Bakhmut
Stando all'Istituto per lo studio della guerra Mosca starebbe concentrando comunque le sue riserve per combattere intorno alla città.

I contrattacchi ucraini degli ultimi giorni vicino a Bakhmut, nella regione di Donetsk, hanno molto probabilmente reso impossibile un accerchiamento russo nell'area, anche se Mosca concentra le sue riserve per combattere intorno alla città: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano sull'andamento del conflitto. I contrattacchi "hanno probabilmente eliminato la minaccia di un accerchiamento russo delle forze ucraine a Bakhmut e hanno costretto le truppe russe ad allocare le scarse risorse militari per difendersi da uno sforzo offensivo limitato e localizzato, come probabilmente intendeva il comando ucraino", si legge nel rapporto del centro studi statunitense.

Guadagnato 500 metri di territorio

Tra giovedì e venerdì le truppe ucraine hanno guadagnato fino a 500 metri di territorio in alcune aree della linea del fronte di Bakhmut, ha detto ieri Serhii Cherevatyi, portavoce del Comando operativo orientale dell'esercito ucraino. Sempre ieri, la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, ha affermato che le forze russe hanno concentrato la maggior parte delle loro riserve intorno a Bakhmut, rallentando il ritmo delle avanzate ucraine: anche se, secondo l'Isw, "le forze russe probabilmente rimangono deboli sui fianchi di Bakhmut".

4 mesi fa
Estero
Nella notte abbattuti 18 droni su Kiev
Lo ha reso noto l'Aeronautica militare ucraina.

Diciotto droni russi sono stati abbattuti dalle forze ucraine sui cieli di Kiev la notte scorsa: lo ha reso noto l'Aeronautica militare ucraina, come riporta il Kyiv Independent. "Dopo la mezzanotte, gli occupanti russi hanno attaccato l'Ucraina da nord con 18 droni d'attacco Shahed-136/131, diretti nella regione di Kiev - hanno affermato i militari -. Sono stati tutti distrutti dalle forze e dai mezzi del Centro di comando aereo dell'Aeronautica Militare".

4 mesi fa
Estero
Usa, via libera alle nuove sanzioni contro la Russia
© Shutterstock
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Colpiti, in particolare, società del settore energetico, della difesa e delle risorse naturali.

Il dipartimento di Stato americano ha dato il via libera alle nuove sanzioni americane contro la Russia preannunciate al G7. Colpiti, in particolare, società del settore energetico, della difesa e delle risorse naturali. Ma anche una entità coinvolta nella logistica degli scambi militari tra Mosca e Teheran e il gruppo paramilitare Wagner.

Gli Stati Uniti, si legge in una nota del dipartimento di Stato, continueranno ad agire contro la Russia fino a quando "non metterà fine alla sua guerra brutale e illegale contro l'Ucraina". Attuando gli impegni presi al vertice del G7, Washington annuncia di aver varato misure per "diminuire ulteriormente la capacità della Russia di reperire armi e aggirare le sanzioni nonché per ridurre la dipendenza dall'energia di Mosca".

Le nuove sanzioni americane colpiscono anche persone, "le autorità fantoccio imposte dalla Russia in Ucraina, coloro che sono coinvolti nel furto di grano ucraino e nel trasferimento sistematico e illegale e/o deportazione dei bambini ucraini".

4 mesi fa
Estero
"Nessun elemento di nube radioattiva in Europa"
Lo confermano fonti Aiea.

"Non sono pervenuti elementi a conferma di quanto sostenuto dalle fonti russe in merito ad una presunta nube radioattiva". Così una fonte dell'Aiea risponde all'agenzia italiana ANSA in merito alle notizie diffuse da Mosca sui rischi di una nube verso l'Europa.

4 mesi fa
Estero
Mosca emette un mandato d'arresto per il giudice CPI Karim Khan
Due mesi dopo che la Cpi ha emesso un mandato di arresto per Vladimir Putin, la Russia ha inserito il procuratore nella lista dei ricercati.

Il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan è stato inserito nella lista dei ricercati della Russia, secondo un avviso emesso dal ministero degli Interni russo, due mesi dopo che la Cpi ha emesso un mandato di arresto per Vladimir Putin. "Data di nascita: 30 marzo 1970. Luogo di nascita: Edimburgo, Scozia (...) Ricercato ai sensi di un articolo del codice penale", recita l'avviso, pubblicato sul sito web del ministero, senza specificare la natura del reato.

4 mesi fa
Estero
Gli Usa addestreranno i piloti ucraini F16
L'addestramento avverrà molto probabilmente interamente in Europa.

Joe Biden ha informato venerdì i leader del G7 che gli Usa sosterranno uno sforzo congiunto con alleati e partner per addestrare i piloti ucraini su velivoli di quarta generazione, compresi gli F-16: lo ha detto alla Cnn un alto dirigente dell'amministrazione, precisando che la formazione non dovrebbe svolgersi negli Stati Uniti e probabilmente avverrà interamente in Europa. Il personale americano parteciperà all'addestramento insieme ad alleati e partner in Europa. Si prevede che ci vorranno diversi mesi per il completamento. "Poiché la formazione si svolgerà nei prossimi mesi, la nostra coalizione di Paesi che partecipano a questo sforzo deciderà quando fornire effettivamente i jet, quanti ne forniremo e chi li fornirà", ha affermato il funzionario.

4 mesi fa
Estero
Nube radioattiva? "Nessuna emergenza in Europa"
L'Agenzia atomica polacca smentisce il pericolo di radiazioni. "La situazione nel Paese è normale".

"Non abbiamo ricevuto alcuna notifica di emergenza radioattiva", lo scrive l'Agenzia atomica polacca sul suo sito dopo che un deposito di munizioni all'uranio impoverito è stato distrutto da un bombardamento russo. Stando al capo del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev come conseguenza si è formata una "nube radioattiva" che si muove verso l'Europa.

L'Agenzia atomica polacca spiega di essere "in costante contatto con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, l'Autorità di regolamentazione nucleare ucraina (Snriu)" e di aver accesso "al Sistema Internazionale di Notifica Precoce di Emergenza Radiazioni (Usie)". Dopo le "informazioni false sul pericolo di radiazioni in Polonia" l'Agenzia spiega che "la situazione nel Paese è normale": i picchi "osservati negli ultimi giorni in Polonia, ma anche nel resto d'Europa, non sono insoliti" e si "verificano regolarmente" con le piogge.

4 mesi fa
Estero
"Distrutte munizioni di uranio: Nube radioattiva verso l'Europa"
Lo ha detto il capo del Consiglio di Sicurezza russo, Nikolai Patrushev, citato dall'agenzia Ria Novosti. Secondo Patrushev un aumento dei livelli radioattivi è già stato rilevato in Polonia.

Un deposito di munizioni all'uranio impoverito inviate dall'Occidente è stato distrutto da un bombardamento russo e come conseguenza si è formata una "nube radioattiva" che si muove verso l'Europa. Lo ha detto il capo del Consiglio di Sicurezza russo, Nikolai Patrushev, citato dall'agenzia Ria Novosti. Secondo Patrushev un aumento dei livelli radioattivi è già stato rilevato in Polonia.

Attacchi russi

Patrushev non dice dove sarebbe avvenuto il bombardamento, ma negli ultimi giorni sono circolate sui canali Telegram immagini di un attacco russo avvenuto il 13 maggio nella regione di Khmelnitsky, ad ovest di Kiev, che ha provocato una gigantesca nuvola nera a forma di fungo atomico. Su vari media russi si è discussa anche l'ipotesi che potessero essere esplose munizioni all'uranio impoverito. Negli ultimi giorni, secondo le informazioni fornite dal ministero della Difesa di Mosca, si sono moltiplicati in Ucraina i bombardamenti russi su depositi di armi provenienti da Paesi Nato con lo scopo di bloccare l'annunciata controffensiva di Kiev.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Gli Stati Uniti non sono pronti ad azioni costruttive per la pace in Ucraina"
Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dalle agenzie russe.

Gli Stati Uniti "non sono pronti, ora o in un futuro prevedibile, ad intraprendere azioni costruttive" per arrivare alla pace in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dalle agenzie russe.

Del resto, ha aggiunto Lavrov, è stata proprio Washington a creare "per molti anni" questa situazione "nell'ambito della sua scelta strategica di opporsi alla formazione di un mondo multipolare per mantenere la sua egemonia".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
482 bambini ucraini rimasti uccisi dall'inizio della guerra
Nella maggior parte dei casi, si tratta di minorenni che vivevano nella regione di Donetsk.

Sono 482 i bambini ucraini rimasti uccisi e 978 quelli feriti dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio 2022. Lo ha dichiarato l'ufficio del Procuratore generale ucraino citato da Ukrinform. Nella maggior parte dei casi, si tratta di minorenni che vivevano nella regione di Donetsk.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"I nostri alleati non vanno a Mosca"
Sono le critiche mosse dal commissario Ue all'allargamento Oliver Varhelyi nei confronti del leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, il quale ha annunciato di incontrare il presidente russo Putin nei prossimi giorni.

Critiche al leader serbo-bosniaco Milorad Dodik per un suo annunciato incontro a Mosca nei prossimi giorni con il presidente russo Vladimir Putin sono giunte dal commissario Ue all'allargamento Oliver Varhelyi. Dodik, che è presidente della Republika Srpska, l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina, ha annunciato di recente che incontrerà Putin il 23 maggio prossimo. "I nostri alleati, quelli che sono alleati della Ue, non vanno a Mosca", ha detto Varhelyi, oggi in visita a Sarajevo. "Il nostro sostegno è qui, e per questo sono a Sarajevo. Abbiamo bisogno di risultati concreti", ha aggiunto il commissario europeo, che nella capitale bosniaca partecipa a un Forum politico centrato sulle prospettive del percorso europeo della Bosnia-Erzegovina.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Più attacchi russi nel nord per bloccare le nostre truppe"
A sostenerlo è la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, in un aggiornamento su Telegram.

Le forze russe hanno aumentato i bombardamenti delle regioni di Kharkiv, Chernihiv e Sumy, al confine nordest, per "mantenere in tensione l'esercito ucraino e impedirgli di spostarsi verso altri fronti". A sostenerlo è la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, in un aggiornamento su Telegram. "Nell'ultima settimana, dall'8 al 16 maggio 2023, le truppe russe hanno effettuato 162 attacchi nelle aree specificate. L'oblast di Sumy ha subito il maggior numero di bombardamenti - 110. Chernihiv - 29. Kharkiv - 23", ha riferito Malyar. "La Russia sta conducendo una guerra senza regole e viola sistematicamente le norme del diritto umanitario internazionale. Inoltre, con l'artiglieria e gli attacchi aerei nelle zone di confine, il nemico cerca di tenere costantemente sotto tensione le nostre truppe e impedire loro di impegnarsi in altre direzioni".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Registro dei danni contro l'Ucraina, ecco i paesi che hanno aderito all'iniziativa
Oltre alla Svizzera hanno espresso l'intenzione di farlo anche Andorra e Bulgaria. Fra i Paesi del Consiglio d'Europa che restano fuori ci sono Armenia, Azerbaijan, Bosnia ed Erzegovina, Ungheria, Serbia e Turchia.

Avrà sede a L'Aia e avrà un ufficio satellite in Ucraina il Registro dei danni causati dall'aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina, istituito dal summit dei capi di stato e di governo del Consiglio d'Europa in corso a Reykjavik, come è stato annunciato oggi. Hanno aderito all'Accordo Parziale Allargato sul Registro 37 dei 46 Paesi membri (tre, fra cui la Svizzera, hanno annunciato l'intenzione di farlo), oltre che tre Stati osservatori, Canada, Giappone, Stati Uniti, e l'Unione europea. Il Registro, spiega una nota, è istituito per un periodo iniziale di tre anni e sarà utilizzato per registrare prove e informazioni relative a richieste di risarcimento danni, perdite o lesioni derivanti dall'aggressione della Russia contro l'Ucraina. Così, si sottolinea, si apre la strada a un futuro meccanismo internazionale di risarcimento per le vittime dell'aggressione russa.

Chi ha aderito

I Paesi del Consiglio d'Europa che hanno aderito sono Albania, Germania, Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Danimarca, Spagna, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Malta, Repubblica di Moldova, Monaco, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, San Marino, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Repubblica Ceca, Regno Unito e Ucraina. Oltre alla Svizzera hanno espresso l'intenzione di farlo anche Andorra e Bulgaria. Fra i Paesi del Consiglio d'Europa che restano fuori ci sono Armenia, Azerbaijan, Bosnia ed Erzegovina, Ungheria, Serbia e Turchia.

4 mesi fa
Estero
Oltre 200 mila soldati russi uccisi da inizio guerra
Lo annuncia lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, come riportano i media ucraini. Dal 24 febbraio 2022 sono morti 200'590 uomini, inclusi 610 nella giornata di ieri.

Sono oltre 200'000 i soldati russi uccisi dalle forze ucraine dall'inizio dell'invasione del Paese da parte di Mosca: lo annuncia lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, come riportano i media ucraini. Dal 24 febbraio 2022 sono morti 200'590 uomini, inclusi 610 nella giornata di ieri.

Caccia, elicotteri e droni abbattuti

Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che si registrano anche 308 caccia, 294 elicotteri e 2'748 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 3'771 carri armati russi, 3'166 sistemi di artiglieria, oltre a 18 navi e 982 missili da crociera. Intanto una persona è stata uccisa e quattro sono rimaste ferite oggi in un bombardamento delle forze ucraine sulla città di Donetsk, capoluogo dell'omonima repubblica separatista nell'est dell'Ucraina. Ne dà notizia il sindaco, Alexei Kulemzin. Il bombardamento è avvenuto sul distretto di Petrovsky, precisa sul suo canale Telegram il sindaco, citato dall'agenzia Tass.

4 mesi fa
Estero
Domani scade l'accordo per il grano, ma manca l'intesa con Mosca
Ieri il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov affermava che c'erano ancora questioni aperte ma che una decisione andava presa.

Potrebbe essere l'ultima la nave che oggi lascerà l'Ucraina in base all'attuale accordo sul grano del Mar Nero se entro domani non si rinnoverà l'intesa siglata a luglio scorso e poi rinnovata tra Kiev e Mosca con la mediazione dell'Onu e della Turchia. Il passaggio della nave è, afferma un portavoce Onu, un giorno prima che la Russia possa recedere dal patto accusando ostacoli alle sue esportazioni di grano e fertilizzanti. Ieri il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov affermava che c'erano ancora questioni aperte ma che una decisione andava presa.

4 mesi fa
Estero
Bombe russe su Zaporizhzhia, 3 civili feriti
Un uomo di 48 anni è rimasto ferito a Huliaypole, mentre un 34enne e un 61enne sono rimasti feriti a Uspenivka.

Tre persone sono rimaste ferite ieri in seguito ai bombardamenti russi nella regione di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Yuriy Malashko, come riporta Ukrinform. Le truppe russe hanno bombardato 16 città e villaggi vicino alla linea del fronte, ha precisato Malashko, lanciando un totale di 88 attacchi su 51 obiettivi civili. Un uomo di 48 anni è rimasto ferito a Huliaypole, mentre un 34enne e un 61enne sono rimasti feriti a Uspenivka.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Attacco aereo di "intensità eccezionale" su Kiev
Da video Twitter
Da video Twitter
Le forze ucraine riferiscono di essere riuscite a distruggere gran parte dei droni e dei missili russi. Non si segnalano vittime.

La Russia ha lanciato su Kiev nella notte un attacco aereo di "intensità eccezionale": lo ha reso noto l'amministrazione militare della capitale ucraina, come riporta il Kyiv Independent. Si è trattato del "massimo numero di attacchi missilistici nel più breve lasso di tempo" possibile, ha spiegato l'amministrazione sul suo canale Telegram, aggiungendo che le forze russe hanno probabilmente utilizzato droni, oltre a missili balistici e da crociera.

L'Ucraina afferma di avere distrutto gran parte dei droni e dei missili

Secondo le informazioni preliminari, la difesa aerea ucraina avrebbe distrutto la maggior parte dei droni e dei missili russi, i cui detriti sono caduti nei distretti di Shevchenkivskyi, Sviatoshynskyi, Solomianskyi, Obolonskyi e Darnytskyi.

Non si segnalano vittime

I danni maggiori sono stati segnalati nel distretto di Solomianskyi, dove è scoppiato un incendio in un edificio non residenziale. I detriti dei droni e dei missili sono caduti sulle auto parcheggiate, nei cortili e nei parchi degli altri distretti. Al momento non si segnalano vittime.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"In 24 ore attaccate 10 regioni, ci sono morti e feriti"
Lo riporta Ukrinform sulla base delle informazioni consolidate delle amministrazioni militari regionali.

Nell'ultima giornata, i russi hanno lanciato attacchi su dieci regioni dell'Ucraina utilizzando droni, missili da crociera, aviazione, artiglieria pesante e mortai. Lo riporta Ukrinform sulla base delle informazioni consolidate delle amministrazioni militari regionali.

L'attacco nel Donetsk

Nella regione di Donetsk, le truppe russe hanno bombardato 12 insediamenti nell'ultimo giorno, tra cui Avdiivka, Kostyantynivka e Bakhmut. Sette persone sono morte e 16 sono rimaste ferite in 24 ore.

Quello a Ternopil

Nella regione di Ternopil ieri sera, a seguito di un attacco dei russi, sono stati colpiti dei magazzini provocando un incendio. Due persone sono rimaste ferite. Un nuovo attacco è stato registrato all'alba: case estive, locali commerciali e uffici e camion sono stati distrutti e danneggiati, senza causare vittime.

Quello a Chernihiv

Nella regione di Chernihiv, le truppe russe hanno bombardato 5 volte il distretto di Novgorod-Siversky con mortai e artiglieria. Nella regione di Sumy, durante la giornata i russi hanno effettuato sei bombardamenti al confine. Sono state registrate 65 esplosioni. Nella notte, l'esercito russo ha poi bombardato due comunità nella regione, danneggiando una linea elettrica e un centro di servizi amministrativi. Nella regione di Zaporizhzhia, i russi hanno attaccato 18 insediamenti nell'ultima giornata, provocando un ferito.

E a Dnipropetrovsk

Nella regione di Dnipropetrovsk l'esercito russo ha attaccato Nikopol con artiglieria pesante. Un uomo di 57 anni è stato ricoverato in gravi condizioni. In città sono stati danneggiati due palazzi, cinque case private, diversi fabbricati agricoli, un garage, un minibus e due linee elettriche. Attacchi sono stati registrati a Kharkiv, nel Lugansk, a Mykolaiv e nel Kherson.

Attacco su più fronti

Nella notte del 14 maggio, i russi hanno attaccato l'Ucraina da diverse direzioni, e la difesa aerea ha distrutto tre missili da crociera e 25 droni. Lo riporta l'aeronautica ucraina su Telegram.

Secondo quanto riferito, sono stati abbattuti "18 droni d'attacco del tipo Shahed-136/131, un Uav tipo "Lancet"; due Uav tattici operativi "Orlan-10"; quattro Uav il cui tipo è attualmente in fase di definizione; tre missili da crociera Kh-101/Kh-555/Kh-55".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"In 24 ore 620 militari russi uccisi in battaglia"
L'ufficiale ucraino Anatolii Shtefan ha riferito che ieri le truppe russe hanno avuto perdite ingenti a Klishchiivka, vicino Bakhmut, nel Donetsk, come riporta Unian.

Secondo l'ultimo aggiornamento delle stato maggiore ucraino postato su Facebook, nelle ultime 24 la Russia ha subito la perdita in battaglia di 620 militari, portando a circa 199 mila il numero totale dei soldati della Federazione morti dall'inizio dell'invasione. L'ufficiale ucraino Anatolii Shtefan ha riferito che ieri le truppe russe hanno avuto perdite ingenti a Klishchiivka, vicino Bakhmut, nel Donetsk, come riporta Unian.

Attacchi russi

Intanto, un massiccio attacco missilistico è stato lanciato dall'esercito russo durante la notte sulla regione di Kharkiv, in Ucraina orientale, ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov, citato da Rbc-Ukraine. Sono stati danneggiate infrastrutture di trasporto e un condominio ma non ci sono state vittime. Due persone sono invece rimaste ferite nei raid russi di stanotte su Ternopil, secondo le prime informazioni. Volodymyr Trush, capo dell'amministrazione militare regionale di Ternopil, lo ha annunciato su Telegram, secondo quanto riporta Ukrinform. "Due civili sono rimasti feriti. Secondo le prime informazioni, hanno riportato ferite da schegge e ustioni. Le vittime sono in ospedale. Hanno tutta l'assistenza necessaria", ha scritto.

Il blitz durante l'Eurovision

Secondo Trush, sono stati colpiti magazzini appartenenti a imprese commerciali e a un'organizzazione religiosa. Gli attacchi mentre all'Eurovision si esibiva il duo musicale ucraino Tvorchi, che rappresenta il Paese al Song Contest 2023 con il brano "Heart of Steet".

4 mesi fa
Vaticano
"Niente mediazioni, non parlo con Putin"
È quanto detto a Papa Francesco dal presidente ucraino Zelensky nel corso dell'incontro tenutosi in Vaticano. "Con tutto il rispetto per Sua Santità, noi non abbiamo bisogno di mediatori, noi abbiamo bisogno di una pace giusta", ha detto il presidente.

"Non sono disposto a parlare con Putin, un piccolo leader che uccide anche la sua gente", la soluzione per l'Ucraina "è la controffensiva: quando saremo al confine con la Crimea, il sostegno a Putin all'interno della Russia diminuirà e lui dovrà trovare una via d'uscita. Manca poco".

"Il piano di pace è solo quello ucraino"

Poche parole ma chiare quelle del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ribadiscono la volontà di trovare una "pace giusta per l'Ucraina" ma chiudono la porta, per il momento, a qualsiasi mediazione. Anche quella che faticosamente da oltre quattordici mesi cerca di portare avanti il Vaticano. "Con tutto il rispetto per Sua Santità, noi non abbiamo bisogno di mediatori, noi abbiamo bisogno di una pace giusta", dice ancora Zelensky dopo quaranta minuti di faccia a faccia con Papa Francesco, che pure invita a Kiev. Se mai ci può essere un piano di pace è solo quello "ucraino", e lui stesso ha chiesto al Papa di "unirsi alla sua attuazione".

Posizioni distanti

Le dichiarazioni di Zelensky marcano una distanza che sembra incolmabile con quella diplomazia vaticana che vorrebbe portare le due parti, Ucraina e Russia, a sedersi attorno allo stesso tavolo. Il leader ucraino rimarca piuttosto di aver chiesto al Papa "di condannare i crimini russi in Ucraina, perché non può esserci uguaglianza tra la vittima e l'aggressore".

L'intesa sul fronte umanitario

Solo i più ottimisti speravano che oggi in Vaticano si sarebbe aperto il processo di pace o comunque qualche spiraglio almeno per un cessate il fuoco, ma pochi forse immaginavano una chiusura a qualsiasi "via di incontro e sentiero di dialogo verso la pace" su cui il Papa aveva insistito proprio un paio d'ore prima di incontrare il presidente ucraino. Anche nelle comunicazioni del Vaticano, alla fine del confronto, la parola "pace" scivola così in secondo piano. "Il Papa ha sottolineato in particolare la necessità urgente di gesti di umanità nei confronti delle persone più fragili, vittime innocenti del conflitto", ha riferito il portavoce Matteo Bruni sul colloquio a porte chiuse. E infatti l'unico risultato raggiunto oggi è proprio sul fronte umanitario, ovvero l'impegno assunto dal Papa sui bambini deportati. "Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa", ha concordato il presidente ucraino.

Dal simbolo della pace a quello della guerra

Le differenze tra il Papa e Zelensky si erano notate già nello scambio dei doni: Francesco ha regalato un ramoscello d'ulivo in bronzo, simbolo della pace. Il presidente ha ricambiato con una piastra decorata estratta da un giubbotto antiproiettile. Francesco lo ha accolto con il picchetto d'onore delle guardie svizzere. Zelensky è arrivato, come d'altronde aveva fatto nell'incontro con la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Mattarella, in tenuta militare. Certo traspare anche una certa emozione in quel gesto del presidente ucraino che porta la mano al cuore quando vede l'anziano Papa che lo aspetta in piedi sulla porta. Ma quando si siede al tavolo del dialogo tira fuori due cartelle scritte forse per sfruttare al meglio l'occasione del colloquio, senza dimenticare nulla.

L'agenda di Zelensky

La giornata di Zelensky a Roma era cominciata al Quirinale con il presidente della repubblica italiana Sergio Mattarella. "Riconfermo il pieno sostegno dell'Italia all'Ucraina sul piano degli aiuti militari, finanziari, umanitari e della ricostruzione, sul breve e lungo termine. Sono in gioco non solo l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l'ordine internazionale", la rassicurazione del capo dello Stato. Poi la tappa a Palazzo Chigi, dove si è confermata la grande sintonia tra la premier Giorgia Meloni e il presidente ucraino. "Continueremo a fornire sostegno, anche militare, perché l'Ucraina possa arrivare ai negoziati con una posizione solida. Questo è importante perché alla pace non si può arrivare con nessuna posizione di resa", ha scandito Meloni. Una promessa con la quale Zelensky può lasciare Roma soddisfatto. Appena atterrato in Italia d'altra parte aveva rimarcato che il suo obiettivo è la "vittoria" piuttosto che l'apertura di una difficile, ma "urgente", per usare la parola del Papa, via per la pace.

4 mesi fa
Italia
"L'Italia è con Kiev". Zelensky: "Siete dalla parte giusta della guerra"
Nei due incontri avuti con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni sono stati toccati vari temi: dagli aiuti militari a quelli per la ricostruzione dell'Ucraina.

"Fermo sostegno a 360 gradi", militare, finanziario, umanitario, per la ricostruzione, con l'obiettivo di una "pace vera e non una resa" dell'Ucraina. L'Italia ha accolto così Volodymyr Zelensky, sbarcato a Roma prima di recarsi a Berlino per rinnovare il patto di assistenza con gli alleati, in una fase cruciale della guerra. E il leader ucraino ha ringraziato Sergio Mattarella e Giorgia Meloni per questo impegno: "Siete dalla parte giusta della guerra", ha sottolineato nei suoi incontri con il presidente della Repubblica e con la capa del governo prima del faccia a faccia in Vaticano con il Papa.

"Al fianco di Kiev"

Molto fitta la giornata romana di Zelensky, in una capitale blindata, con mille agenti per le strade, droni in cielo e artificieri. A dargli il benvenuto nello scalo militare di Ciampino è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che lo ha poi accompagnato al Quirinale. Al suo interlocutore, con felpa militare d'ordinanza, Mattarella ha ribadito quanto sia alta la posta in palio in questo conflitto: "E' in gioco non solo l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l'ordine internazionale". Per questo, l'Italia è "pienamente al fianco" di Kiev, ha detto il capo dello Stato, che ha tenuto a incontrare nuovamente Zelensky dopo il faccia a faccia di "anni addietro", quando "le condizioni erano diverse". Oggi infatti c'è un Paese aggredito e un aggressore, responsabile tra le altre cose di "una pratica straziante e ignobile" come il rapimento di bambini ucraini, ha ricordato Mattarella. Sono 200mila, secondo Kiev.

Altri aiuti militari

Sostenere l'Ucraina vuole dire innanzitutto altri "aiuti militari" e l'Italia continuerà a fare la sua parte, in raccordo con i partner della Nato. Questo punto è stato chiarito da Meloni ricevendo Zelensky in un clima di grande feeling a Palazzo Chigi: unico modo, ha sottolineato la premier, "perché l'Ucraina possa arrivare ai negoziati con una posizione solida", e "non con una posizione di resa". L'obiettivo resta quello della "pace", che però si otterrà "solo e quando la Russia cesserà le ostilità", ha chiarito la presidente del Consiglio, secondo la quale "gli ucraini stanno combattendo anche per noi".

Aiuti per la ricostruzione

Oltre alle armi, il sostegno all'Ucraina continuerà ad essere a "360 gradi" e passerà dalla ricostruzione. In questa sfida l'Italia "vuole svolgere un ruolo di primo piano", come dimostra la "grande conferenza" con le aziende di entrambi i Paesi che si è tenuta a Roma il 26 aprile. E visto inoltre che l'Ucraina è un "avamposto della sicurezza dell'intero continente", è interesse dell'Italia "riconoscere le legittime aspirazioni europee" di Kiev, ha assicurato Meloni nel colloquio durato oltre un'ora e preceduto da un abbraccio tra "due amici", ha sottolineato la premier, che del supporto senza tentennamenti a Kiev ha fatto uno dei punti cardine della sua azione di politica estera.

"Grazie"

Di questo aiuto Zelensky è pienamente consapevole: "Non lo dimenticherò mai, ti ringrazio Giorgia", le parole del leader ucraino, che ha rivolto un simbolico "abbraccio a tutti gli italiani, uno ad uno". Lo stesso Zelensky evidentemente tiene alla compattezza dell'esecutivo italiano nella sua postura pro-Kiev e per questo ha tenuto a smontare un caso Salvini. Così, durante la lunga intervista con Bruno Vespa ed altri giornalisti sulla terrazza del Vittoriano, ha respinto le voci di un suo rifiuto di incontrare il leader della Lega, che con Silvio Berlusconi condivide una linea più dialogante con Mosca: "Non è vero, lo vedrei volentieri", è stata la sua precisazione. Lo stesso ha fatto Matteo Salvini, che ha smentito le "ricostruzioni surreali" secondo cui avrebbe deciso di disertare un colloquio con il leader ucraino: un incontro, ha puntualizzato, "non è mai stato previsto".

4 mesi fa
Italia
Zelensky è arrivato in Vaticano. Il Papa: "La ringrazio per questa visita"
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Il presidente ucraino è stato accolto nell'Auletta Paolo VI. "È un grande onore", ha detto Zelensky.

È durato 40 minuti l'incontro in Vaticano tra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e papa Francesco. Zelensky ha mantenuto, anche per l'incontro con il pontefice, la tenuta con pantaloni e felpa da militare. "La ringrazio per questa visita", ha detto il Papa accogliendo il presidente ucraino. "E' un grande onore", ha risposto il presidente.

Il Papa ha accolto Zelensky sulla porta dell'Auletta Paolo VI, in piedi appoggiandosi al bastone. Il presidente, salutando il Papa, ha messo la mano sul cuore e ha chinato la testa. Con loro solo l'interprete: il francescano ucraino fra Marek Viktor Gongalo.

Zelensky, seduto al tavolo per il colloquio con il Papa, aveva davanti a sé due fogli scritti.

4 mesi fa
Italia
Dopo Mattarella Zelensky incontra Giorgia Meloni
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Il presidente ucraino è atterrato oggi a Roma, dove ha dapprima incontrato Mattarella, in seguito la premier Giorgia Meloni.

Dopo aver visto il presidente italiano Sergio Mattarella, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato oggi pomeriggio a Palazzo Chigi la premier Giorgia Meloni. Dopo il pranzo di lavoro sono previste dichiarazioni congiunte ai media.

"L'Italia è con Kiev"

L'incontro tra Zelenky e il presidente della Repubblica italiana è durato circa 25 minuti. Mattarella ha assicurato al suo ospite che l'Italia è pienamente al fianco di Kiev nella guerra di aggressione scatenata dalla Russia. Dal canto suo, Meloni ha confermato "aiuti militari all'Ucraina fino a una pace giusta". "Sono grato per la posizione coerente sul sostegno all'Ucraina. L'Italia era ed è dalla parte giusta in questa guerra", le ha fatto eco il presidente ucraino su Telegram.

Roma blindata

Zelenky è arrivato stamane in aereo a Ciampino. Per l'occasione, la capitale è stata blindata: mille gli agenti operativi per garantire la sicurezza del presidente ucraino. Ora è atteso l'incontro tra Zelensky e papa Francesco.

L'incontro con Meloni

Stando all'agenzia di stampa ANSA, il colloquio tra Meloni e Zelensky si è svolto in inglese, senza interpreti, ed è durato 70 minuti .Della delegazione italiana hanno fatto parte il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari e l'ambasciatore Francesco Talò, consigliere diplomatico della premier, e l'ambasciatore d'Italia a Kiev Pier Francesco Zazo. Nella delegazione ucraina, fra gli altri, anche Andriy Yermak, il capo dell'ufficio del presidente ucraino.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Kiev ha colpito civili a Lugansk con Storm Shadow"
"I missili a lungo raggio sono quelli forniti dal Regno Unito. Feriti anche sei bambini", ha detto il ministero della Difesa russo citato dalla Tass.

L'esercito ucraino ha utilizzato i missili a lungo raggio Storm Shadow forniti dal Regno Unito per attaccare aree civili a Lugansk dove sono rimasti feriti anche sei bambini, ha riferito il ministero della Difesa russo citato dalla Tass.

Il raid ucraino

"Ieri gli aerei ucraini hanno effettuato un attacco missilistico contro due aziende a Lugansk. L'attacco è stato fatto con gli Storm Shadow forniti dal Regno Unito, nonostante le dichiarazioni di Londra secondo cui non sarebbero state usate in attacchi contro civili".

L'avanzata di Kiev

Intanto, su Telegram il comandante delle forze di terra dell'esercito ucraino, Oleksandr Syrsky ha scritto: "continua l'operazione difensiva nel settore di Bakhmut. I nostri soldati stanno avanzando in alcune aree del fronte, mentre il nemico sta perdendo attrezzature e uomini. Gloria all'Ucraina e ai nostri eroi! I caccia russi hanno abbattuto sia il Su-24 che ha effettuato l'attacco sia il caccia MiG-29 che lo ha coperto", ha aggiunto.

4 mesi fa
Italia
Zelensky accolto al Quirinale da Mattarella
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I due si sono salutati con una stretta di mano e poi hanno assistito agli onori dei reparti e ai rispettivi inni nazionali. Sul torrino del Quirinale è stata issata la bandiera ucraina.

Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha accolto stamane il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel cortile del Quirinale. I due si sono salutati con una stretta di mano e poi hanno assistito agli onori dei reparti e ai rispettivi inni nazionali. Sul torrino del Quirinale è stata issata la bandiera ucraina.

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