
Il Regno Unito è pronto a giocare un ruolo di primo piano nell'invio di aiuti a Gaza per via aerea, come autorizzato ieri da Israele. Il riconoscimento dello Stato di Palestina sarà poi un ulteriore passo, ma deve "essere parte di un piano più ampio che alla fine si traduca in una soluzione a due Stati e in una sicurezza duratura per palestinesi e israeliani". Lo ha affermato il premier britannico Keir Starmer in un'intervista al quotidiano britannico The Mirror.
Gli aiuti via aerea
"La notizia che Israele permetterà ai paesi di lanciare aiuti via aerea a Gaza è arrivata troppo tardi, ma faremo tutto il possibile per far arrivare gli aiuti attraverso questa via", ha detto il primo ministro laburista, descrivendo le immagini provenienti dalla Striscia come "assolutamente orribili". Tra le proposte, l'accoglienza di un maggior numero di bambini palestinesi nel Regno Unito per cure mediche specialistiche. Starmer ha poi aggiunto che il Regno Unito sta già collaborando con la Giordania per far arrivare gli aiuti britannici sugli aerei e nella Striscia, un sistema che le agenzie umanitarie hanno tuttavia giudicato insufficiente.
La richiesta di riconoscere lo Stato palestinese
Ieri oltre 220 deputati britannici (più di un terzo dei componenti della Camera dei Comuni), di nove partiti diversi, ha firmato una lettera chiedendo al governo di riconoscere uno Stato palestinese.