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Sparatoria in Texas, uccisi 19 bambini
Immagine Twitter
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Redazione
2 anni fa
Il killer, un 18enne, ha sparato con un fucile e una pistola. Biden: “Possiamo e dobbiamo fare di più. È il momento di trasformare il dolore in azione e di affrontare la lobby delle armi”

L’America è sotto shock per la strage alla scuola elementare di Uvalde, in Texas. 19 bambini e due adulti, di cui un insegnante, sono stati uccisi a sangue freddo in classe da un ragazzo di 18 anni.

Spara prima alla nonna e va a scuola
Il killer ha sparato con un fucile e una pistola. Il governatore Greg Abbott ha detto che il giovane frequentava le scuole superiori nello stesso istituto ed è stato ucciso dalla polizia. Il 18enne ha colpito in un’area prevalentemente di ispanici e prima di arrivare nell’istituto ha sparato alla nonna. Secondo la ricostruzione dei media americani il killer sarebbe arrivato alla Robb Elementary School su un furgone con il quale è finito fuori strada indossando un giubbotto antiproiettile. È entrato nell’istituto ed ha aperto il fuoco.

Un ragazzo difficile
Il killer della scuola elementare del Texas lavorava da Wendy’s, catena di ristoranti con un punto vendita non lontano dal luogo della strage. “Era un tipo silenzioso, non diceva molto e non socializzava con altri dipendenti”, ha riferito il manager del locale Adrian Mendes. Era un ragazzo difficile, non andava a scuola spesso e infastidiva altri studenti, ha riportato l’emittente televisiva Abc citando alcune fonti, secondo le quali era “nei radar della scuola. Si sapeva che aveva problemi, ma nessuno lo ha mai segnalato alle autorità”.

Critiche al governatore Abbott
La strage è avvenuta a due giorni dalla fine dell’anno scolastico in un’area a prevalenza di ispanici, e ha preceduto di qualche giorno la convention annuale della National Rifle Association, la potente lobby della armi. L’appuntamento è infatti per venerdì a Houston, nel Texas, Stato che piange ora i bimbi uccisi, e vi sono previsti gli interventi dell’ex presidente repubblicano Donald Trump e del governatore dello Stato Greg Abbott. Proprio su Abbott in questo ore si stanno concentrando le critiche per aver ammorbidito di recente le leggi sulle armi. È anche rispuntato un suo tweet del 2015 in cui invitata i texani a correre ad acquistare di armi. “È imbarazzante. Il Texas è solo secondo dietro alla California per gli acquisti di armi nuove. Muovetevi”, aveva twittato. La strage ha già riacceso il dibattito sulle armi nel mezzo della campagna elettorale delle primarie in vista delle elezioni di metà mandato. Non è comunque scontato che la spinta del momento si traduca in azione, visto che le stragi che si sono succedute nel corso degli anni non sono riuscite a superare l’impasse in Congresso. Le autorità non hanno ancora notificato a tutti i genitori la morte dei loro figli perché sono in corso gli esami del Dna, riporta l’emittente televisiva Cnn citando alcune fonti, secondo le quali alcuni bambini feriti nella sparatoria non sono ancora stati ricongiunti con le loro famiglie.

“Lottare contro la lobby delle armi”
Scosso e con le lacrime agli occhi, Joe Biden si rivolge agli americani e al Congresso e chiede un’azione sulle armi. “Possiamo e dobbiamo fare di più. È il momento di trasformare il dolore in azione e di affrontare la lobby delle armi”. Parlando dell’ennesimo “massacro” il presidente si definisce “stanco e arrabbiato” e si rivolge direttamente agi americani: “Perché vogliamo vivere con questa carneficina? Perché continuiamo a consentire che questo accada? Per l’amor del cielo dov’è la nostra spina dorsale?”. Da qui l’appello a norme di buon senso sulle armi affinché tragedie come questa possano essere evitate. “Non venitemi a dire che non possiamo avere un impatto su queste carneficine”, aggiunge.

“Siamo arrabbiati”
Gli fa eco la vicepresidente Kamala Harris: “Quando è troppo è troppo, ora bisogna agire”. Parole pesanti arrivano anche da Barack Obama, presidente durante la strage di Sandy Hook del 2012. “Io e Michelle siamo a fianco delle famiglie di Uvalde. Ma siamo anche arrabbiati”.

Papa affranto per strage in Texas
“Ho il cuore affranto per la strage nella scuola elementare in Texas. Prego per i bambini, per gli adulti uccisi e per le loro famiglie. È tempo di dire basta al traffico indiscriminato delle armi! Impegniamoci tutti perché tragedie così non possano più accadere”. Lo ha detto oggi papa Francesco in un appello al termine dell’udienza generale.

Guterres: “Scioccato dall’atroce strage”
“Sono profondamente scioccato e rattristato dall’atroce sparatoria di massa nella scuola elementare di Uvalde, in Texas. È particolarmente straziante che la maggior parte delle vittime siano bambini”. Cosi’ il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha commentato la strage. “Il mio pensiero va alle famiglie e ai cari delle vittime e alla comunità intera di Uvalde”, ha aggiunto. Intanto, secondo Abc, che cita fonti di polizia, il killer della scuola elementare del Texas ha acquistato legalmente le armi usate nella strage, due fucili sul modello d’assalto AR, nell’ultima settimana, in coincidenza del suo compleanno.

Non solo foto di armi
Il killer ha postato sui social anche immagini di abusi su animali. Stando a Abc, il giorno prima della strage il diciottenne ha detto sulla piattaforma social di video Yubo: “aspettate fino a domani”.

“Non servono più controlli sulle armi”
I controlli più stringenti sulle armi non sono la risposta alla violenza negli Stati Uniti. Quello che serve è una maggiore sicurezza armata nelle scuole. Lo afferma il senatore repubblicano del Texas Ted Cruz. “Le precedenti esperienze ci insegnano che per tenere al sicuro i nostri ragazzi quello che serve è la sicurezza armata sui campus”, spiega Cruz. Inevitabilmente, “quando ci sono episodi come questo si cerca di politicizzarli. I democratici e i media sono coloro che come soluzione immediata puntano a limitare i nostri diritti costituzionali di avere un’arma”, aggiunge Cruz.

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