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Spaccio di farmaci oppiacei via social, venduti anche alla Svizzera
©Fiorenzo Maffi
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Keystone-ats
un anno fa
La Guardia di finanza di Monza ha denunciato un 30enne milanese, che acquistava i medicinali falsificando ricette mediche per poi rivenderli sulle reti sociali.

La Guardia di finanza di Monza (Lombardia) ha smantellato una rete di vendita di farmaci con effetti psicotropi e stupefacenti - anche verso la Svizzera - sulle reti sociali, pagati in bitcoin, attraverso canali Telegram e Instagram e denunciato il gestore, un trentenne milanese. Per acquistare i medicinali falsificava le ricette mediche.

Le indagini partite dai profili social

Le indagini sono partite dai suoi profili sulle reti sociali, divenuti vetrine virtuali per la vendita di farmaci a base di oppioidi. I finanzieri del Gruppo di Monza, coordinati dalla Procura di Milano, hanno poi scoperto come l'uomo garantiva l'anonimato ai suoi clienti, sia attraverso il pagamento in contanti e la consegna a mano dei farmaci con appuntamenti organizzati a Milano, sia in criptovaluta bitcoin su un e-wallet in uso al venditore, con consegna nazionale e internazionale, soprattutto verso gli Usa e la Svizzera.

Sequestrato un ingente quantitativo di oppioidi

Per la pubblicità il venditore utilizzava YouTube, dove i farmaci venivano offerti in un video con tanto di musica amatoriale trap. A casa del pusher di farmaci, la Gdf ha sequestrato ingenti quantitativi di oppioidi tra cui toseina, depalgos, oxycontin, jurnista, paracodina, lyrica, oramorph, twice, svariate dosi di hashish, marijuana e funghi allucinogeni, strumenti per la misura e il dosaggio di sostanze chimiche, nonché diverse decine di false impegnative mediche.

Le accuse

La procura, al termine delle indagini, ha emesso un decreto di sequestro probatorio per il portafoglio virtuale dello spacciatore, che conteneva bitcoin per circa 6000 euro (grosso modo la medesima somma in franchi). L'uomo dovrà ora rispondere di spaccio di farmaci e sostanze stupefacenti, abusivo esercizio della professione medica e/o di farmacista, nonché produzione e ricettazione di false ricette mediche.