
"Tramandare" il traforo del Monte Bianco alle "future generazioni" e "garantirne la perennità per i prossimi 100 anni": è questa la sfida delle società concessionarie della galleria italo-francese in occasione dei 60 anni di storia del tunnel, inaugurato il 16 luglio del 1965 dai presidenti della Repubblica italiana e della Repubblica francese, Giuseppe Saragat e Charles De Gaulle. Tre giorni più tardi, il 19 luglio 1965, alle 6 del mattino, la galleria, all'epoca "la più lunga al mondo", veniva aperta al traffico. La Società Italiana traforo del Monte Bianco e quella francese Autoroutes et Tunnel du Mont Blanc auspicano - si legge in una nota congiunta - che "tale opera esemplare continui ad incarnare un simbolo di unione e di libertà di movimento di persone e merci per il secolo a venire".
Obiettivo raggiungibile
Un obiettivo raggiungibile "solo collaborando ed avviando tutte le nuove forme di decarbonizzazione dei trasporti, che possono essere sperimentate al traforo del Monte Bianco e sulle sue vie di accesso". Il tunnel del Monte Bianco, "oggi, è il primo delle grandi gallerie europee ad intraprendere dei lavori di risanamento a livello strutturale di grande impatto come la ricostruzione della volta o la ricostruzione dell'impalcato stradale per oltre 1,5 chilometri". Dal primo settembre al 12 dicembre prossimi è prevista la chiusura totale per il secondo cantiere-test di risanamento della volta su due tratti, per un totale di 254 metri.