Sei mesi dalle prime notizie sul coronavirus

Estero

4 anni fa

Ieri l’Oms ha ricordato che “il peggio deve ancora venire” e ha aggiunto: “Sei mesi fa nessuno di noi avrebbe potuto immaginare come la nostra vita sarebbe stata stravolta”

Dopo l’allarme lanciato venerdì scorso su una possibile ripresa della pandemia di coronavirus in autunno, l’Oms continua a fare previsioni negative. La pandemia di Covid-19, ha ricordato “è tutt’altro che finito ed è persino accelerata”. Durante il briefing di lunedì l’Oms ha ricordato che oggi sono sei mesi da quando la stessa Organizzazione ha ricevuto le prime notizie di focolai di polmonite “dalla causa sconosciuta in Cina”. “Sei mesi fa nessuno di noi avrebbe potuto immaginare come la nostra vita sarebbe stata stravolta. La pandemia ha tirato fuori il meglio e il peggio dell’umanità”. Lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia dell’Onu, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel consueto briefing sul coronavirus.

“Questo anniversario coincide con il raggiungimento dei 10 milioni di casi di Covid-19 nel mondo”, ha detto ricordando che “negli ultimi sei mesi l’Organizzazione mondiale della sanità e i suoi partner hanno lavorato senza sosta per aiutare tutti i Paesi a prepararsi e a rispondere al nuovo virus”.

Timeline
L’Oms ha pubblicato una “Covid timeline” che indica tutti i passaggi più importanti dall’inizio della pandemia. Il primo punto, il 31 dicembre quando l’Oms riceve le prime notizie dai media cinesi su “casi di polmonite virale” a Wuhan. Il direttore generale e il direttore esecutivo del programma per le emergenze sanitarie dell’OMS hanno tenuto 74 briefing con i media, 23 con gli Stati membri.

Team Oms in Cina per indagare su origine del coronavirus
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) invierà una squadra di monitoraggio in Cina la prossima settimana per indagare sulle origini del coronavirus. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Agenzia dell’Onu, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel consueto briefing sul Covid-19.