
“La Russia tiene sotto tiro l’Ucraina con il colpo carico in canna e il dito sul grilletto, il dialogo lanciato oggi dall’Osce offre ancora a Mosca l’opportunità di mettere la sicura e di perseguire la via della de-escalation”. Così l’ambasciatore americano presso l’Osce Michael Carpenter a margine della prima sessione del meccanismo di Dialogo Rinnovato per la Sicurezza in Europa lanciato oggi a Vienna dalla presidenza polacca dell’organizzazione. “La Russia ha accumulato oltre 100.000 soldati al suo confine in una delle più grandi mobilitazioni in Europa negli ultimi decenni, è armata fino ai denti e pronta a muoversi”, aggiunge Carpenter.
“Garanzie a lungo termine”
Da Mosca rispondono a muso duro. “La nostra posizione rimane invariata: siamo concentrati sui negoziati con Usa e Nato dove chiediamo garanzie di sicurezza giuridicamente vincolanti e a lungo termine. La mancanza di progressi su questi due binari renderà inutile qualsiasi dialogo Osce”, risponde dopo l’incontro l’inviato russo, Aleksandr Lukashhevic, in una nota ufficiale. Se lo scontro aperto tra Mosca e Washington sembra ridurre le chance di successo dell’offerta di un dialogo gestito da Vienna, il ministro degli esteri polacco Zbigniew Rau, presidente di turno dell’Organizzazione, non si dà per vinto.
Polonia sostenuta dall’Ue
“Ho grandi aspettative per la mia visita a Mosca delle prossime settimane, sono sicuro che sarà una grande opportunità per affrontare la questione direttamente con Lavrov”, spiega il ministro nella conferenza stampa conclusiva. A fine vertice Rau incassa anche il supporto dell’Ue, che al tavolo era rappresentata dal Segretario generale del Servizio per l’azione esterna dell’Ue, Stefano Sannino, che via Twitter ha commentato: “L’Osce è la piattaforma giusta per discutere di questioni relative alla sicurezza europea”.
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