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Zelensky: "Siamo pronti alla controffensiva"
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2 giorni fa
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto.
2 giorni fa
Estero
Zelensky, "siamo pronti alla controffensiva"
In un'intervista al Wall Street Journal, il presidente ucraino ha dichiarato che il Paese è pronto a muoversi.

L'Ucraina è pronta a lanciare la sua attesa controffensiva: lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista al Wall Street Journal. "Crediamo fermamente che avremo successo", ha commentato il leader ucraino da Odessa. Zelensky ha riconosciuto la superiorità aerea russa e la mancanza di protezione da questa minaccia significa che "un gran numero di soldati morirà" nell'operazione. "Non so quanto tempo ci vorrà", ha dichiarato Zelensky. "Ad essere onesti, può andare in vari modi, completamente diversi. Ma ce la faremo e siamo pronti", ha sottolineato, aggiungendo che Kiev avrebbe voluto avere un maggior numero di armi dall'Occidente per la prossima campagna. Tuttavia, l'Ucraina è pronta a muoversi: "Vorremmo avere certe cose, ma non possiamo aspettare per mesi", ha detto.

Le forze di terra forti e motivate

Il leader ha poi osservato che le forze di terra ucraine sono "più forti e più motivate" delle truppe russe, ma se l'Ucraina non sarà in grado di resistere alla Russia, "quell'animale, quella bestia svilupperà un gusto" per la conquista e andrà oltre, ha aggiunto riferendosi al presidente russo Vladimir Putin.

Preoccupano le elezioni americane

Zelensky si è anche detto preoccupato che qualsiasi cambiamento nell'amministrazione americana possa influire sugli aiuti. "In una situazione come questa, quando c'è sostegno, si ha paura dei cambiamenti", ha detto. "E ad essere onesti, quando si parla di un cambio di amministrazione, mi sento come qualsiasi altra persona: si desidera un cambiamento in meglio, ma può anche accadere il contrario", ha aggiunto.

L'adesione alla Nato

Ma una preoccupazione più immediata per il presidente ucraino, scrive il Wall Street Journal, è quella di garantire un percorso chiaro verso l'adesione del Paese alla Nato al vertice che si terrà a luglio a Vilnius, in Lituania. "Se non riceveremo un segnale a Vilnius, credo che non abbia senso che l'Ucraina partecipi a questo vertice", ha dichiarato. Quanto alla Cina, Zelensky si è augurato che Pechino non rimanga "a guardare la gente morire". Ed ha concluso: "Se sei grande, questo è il significato di grandezza nazionale. Questo non è un quadro o un museo; è una guerra vera e sanguinosa".

L'ispezione di rifugi antiaerei

Intanto, i rifugi antiaerei a Kiev saranno ispezionati entro 10 giorni, con i primi sopralluoghi che cominceranno già oggi. Lo scrive Ukrinform citando il ministro dell'industria strategica, Oleksandr Kamyshin. Un provvedimento che segue le polemiche sorte dopo che la notte fra il 31 maggio e il primo giugno tre persone, fra cui una bambina, sono morte a Kyiv colpita da razzi russi mentre tentavano di rifugiarsi in un vicino bunker che però era chiuso. "Abbiamo concordato con il sindaco di Kyiv Klitschko che riceveremo rapporti dalla commissione ogni mattina e ogni sera controlleremo, insieme, un distretto della città di Kiev. Abbiamo esattamente 10 quartieri, passeremo 10 giorni insieme, esamineremo i rifugi per capire meglio la situazione nei diversi quartieri della città, poi consegneremo un rapporto. I primi rifugi saranno controllati già oggi", ha detto Kamyshin.

3 giorni fa
Guerra in Ucraina
Musk stringe un accordo con il Pentagono per la rete Starlink in Ucraina
Gli USA lo fanno "per assicurare che l'Ucraina abbia le affidabili capacità via satellite e di comunicazione di cui ha bisogno"

Elon Musk ottiene un contratto con il Pentagono per Starlink in Ucraina. Il Dipartimento della difesa, riporta l'agenzia Bloomberg, sta acquistando i terminali di comunicazione via satellite del patron di Tesla per usarli nel paese in conflitto. "Continuiamo a lavorare con partner globali per assicurare che l'Ucraina abbia le affidabili capacità via satellite e di comunicazione di cui ha bisogno", afferma il Pentagono. Gli acquisti di terminali Starlink saranno probabilmente effettuati tramite il programma di assistenza varato dal Congresso americano per l'Ucraina.

I rapporti tra Musk e Pentagono

L'accordo raggiunto segna una nuova pagina nel rapporto non facile fra il Pentagono e Musk. Lo scorso ottobre questi avrebbe detto alla Difesa americana che SpaceX non poteva continuare a pagare il prezzo dei terminali portatili in Ucraina, per poi cambiare successivamente posizione. Sempre in ottobre il patron di Tesla aveva offerto la sua proposta di pace in base alla quale l'Ucraina avrebbe dovuto restare neutrale e cedere la Crimea alla Russia. Una proposta che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva respinto invitando Musk a vedere cosa la Russia aveva fatto nel suo paese.

Starlink "è per uso privato e non militare"

Più di recente Musk ha criticato l'uso dei terminali Starlink da parte dell'Ucraina per combattimento. I terminali "come altri prodotti commerciali sono per uso privato non militare, ma non abbiamo esercitato il nostro diritto di spegnerli. Stiamo cercando di fare la cosa giusta, dove la 'cosa giusta' è una domanda morale molto difficile", aveva allora twittato Musk.

Anche se SpaceX ha rapporti con il Pentagono, le relazioni di Musk con la Casa Bianca sono difficili. Il miliardario infatti ha invitato gli americani a votare per i repubblicani e di recente ha ospitato su Twitter il lancio delle campagna elettorale del governatore della Florida Ron DeSantis.

3 giorni fa
Diplomazia
L'agenda di Berset al vertice europeo, tra incontri bilaterali e Zelensky
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Il consigliere federale ha detto di "essere disposto a recarsi in Ucraina in qualsiasi momento". Berset ha inoltre "apprezzato il carattere informale del vertice, che permette un contatto senza complicazioni con gli altri".

Il presidente della Confederazione Alain Berset oggi ha approfittato del vertice della Comunità politica europea in Moldavia per avere colloqui bilaterali con altri capi di Stato e di governo, tra cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Dopo il vertice, Berset ha dichiarato ai rappresentanti dei media elvetici di aver discusso con il capo dello Stato ucraino tutti gli aspetti in cui la Svizzera è attiva e in cui potrebbe svolgere un ruolo. La conversazione è durata 25 minuti. Con Zelensky ha parlato anche delle esportazioni di materiale bellico e dei 25 carri armati Leopard 2 dell'esercito. La scorsa settimana, il Consiglio federale ha dato il via libera alla loro messa fuori servizio. In questo modo è possibile rivenderli al produttore tedesco. Il presidente ucraino sa però che le Camere federali devono ancora dare il loro assenso, ha aggiunto Berset. Anche il denaro bloccato in Svizzera è stato oggetto del colloquio. A marzo, Berset aveva già parlato via video con Zelensky, che in quell'occasione lo aveva invitato in Ucraina. "Sono ovviamente disposto a recarmi in Ucraina in qualsiasi momento", ha dichiarato oggi Berset. Ma il viaggio deve avere senso. Ora dobbiamo vedere come evolve la situazione.

Incontro con Sánchez su Svizzera-Ue

Altri incontri si sono tenuti con i capi di Stato e di governo di tutti i paesi confinanti con la Svizzera. Berset ha inoltre avuto uno scambio di opinioni con il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, il cui paese deterrà la presidenza del Consiglio dell'Ue nel secondo semestre di quest'anno. I rapporti bilaterali tra Berna e Bruxelles sono stati il tema centrale, ha spiegato Berset. Proprio durante la presidenza spagnola, infatti, si porrà la questione di come proseguiranno le relazioni tra la Svizzera e l'Ue. Berset aveva già incontrato la presidente della Repubblica di Moldavia, Maia Sandu, ieri pomeriggio.

Forte segnale alla Russia

Il presidente della Confederazione ha molto apprezzato il carattere informale del vertice, che permette un contatto senza complicazioni con gli altri, ha detto. Complessivamente, includendo anche le discussioni nel quadro di una tavola rotonda su "sicurezza e pace", ha avuto circa 40 colloqui con ministri di altri paesi. Il vertice, tenuto a sudest della capitale moldava Chisinau, ad appena 20 chilometri dal confine con l'Ucraina, si è svolto per la seconda volta in questo formato. È stato un segnale forte nei confronti della Russia, che sta conducendo una guerra di aggressione contro Kiev. In totale, 47 Stati hanno ricevuto l'invito di partecipare al vertice. Turchia e San Marino hanno però rinunciato all'appuntamento.

3 giorni fa
Berna
No del Nazionale alla riesportazione di armi verso l'Ucraina
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È quanto ha deciso oggi il Consiglio nazionale. Per la Camera del popolo l'iniziativa che chiedeva di modificare la legge sul materiale bellico "viola il diritto della neutralità".

Il materiale bellico prodotto in Svizzera non deve poter essere riesportato verso l'Ucraina, paese invaso nel febbraio 2022 dall'esercito russo. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale per 98 voti a 75 e 2 astenuti. Che questa iniziativa parlamentare elaborata dalla Commissione della politica di sicurezza avesse vita difficile era prevedibile: è infatti stata accolta con un solo voto di scarto (13 a 12) in commissione per poi venir bocciata dalla commissione omologa degli Stati. In questi casi, quando vi è disaccordo tra le commissioni, l'oggetto viene presentato al plenum che ha infine deciso per la bocciatura. Le ragioni? L'iniziativa viola il diritto della neutralità e, appellandosi al diritto di urgenza, modifica la legge sul materiale bellico appena rivista in senso restrittivo nel 2021 in risposta all'iniziativa popolare detta "correttiva" che voleva vietare l'export tout court di armi.

Questa iniziativa parlamentare, che fa il paio con altri tentativi di allentare la prassi elvetica in materia di materiale bellico su cui il parlamento dovrà ancora decidere, auspicava un allentamento della legge in materia affinché la dichiarazione di non riesportazione decadesse "se è accertato che la riesportazione del materiale bellico in Ucraina avviene in relazione alla guerra russo-ucraina". Oltre a consentire l'entrata in vigore immediata grazie al diritto di urgenza in caso di accettazione da parte delle due camere, tale eccezione sarebbe stata prorogabile al massimo per due anni, ossia fino al 2025.

Contraria alla parità di trattamento

A nome della minoranza della commissione - che include rappresentanti di tutto lo spettro politico come fatto notare da Fabien Fivaz (Verdi/NE) - il fatto di citare espressamente l'Ucraina viola il principio della parità di trattamento riconosciuto dal diritto internazionale applicabile ai Paesi neutrali. L'altro punto debole dell'iniziativa, secondo Fivaz, è il ricorso al diritto d'urgenza, ciò che impedisce un dibattito di fondo sulla neutralità e sull'eventuale necessità di modernizzare questo strumento di politica estera, coinvolgendo anche il popolo. Fivaz ha rammentato al plenum che il Consiglio federale considera l'iniziativa contraria alla neutralità, un parere condiviso anche da eminenti giuristi. Altri oratori, come Damien Cottier (PLR/NE), seppur favorevoli ad allentare la prassi attuale in materia di export di armi, hanno espresso scetticismo nei confronti dell'iniziativa che cita un paese in particolare, accennando invece alla necessità di una formulazione più generale inclusa in alcune mozioni che contemplano, per esempio, un voto del Consiglio di sicurezza o dell'assemblea generale dell'ONU che riconosca una violazione del diritto internazionale e, in particolare, del divieto del ricorso alla forza.

"Non siamo vassalli della Nato"

Vista la delicatezza del tema, non sono mancati diversi interventi di esponenti democentristi, come Jean-Luc Addor (VS), contrari all'iniziativa parlamentare, considerata un frutto velenoso dovuto alle pressioni di Stati esteri, come la Germania (ma anche Spagna e Danimarca), cui è stato negato il permesso di riesportare materiale bellico prodotto nella Confederazione verso l'Ucraina. La Svizzera, secondo Addor, non deve mettersi a rimorchio della Nato e, quindi, degli Stati Uniti. "Ne va di un principio, la neutralità, che protegge la nostra indipendenza ed autonomia", ha argomentato il deputato democentrista. Altri oratori critici con l'iniziativa hanno lamentato il tentativo di modificare la legge sul materiale bellico appena due anni dopo la sua revisione. Da sinistra, ci si è chiesti se l'iniziativa, qualora fosse stata accolta, avrebbe modificato il rapporto di forza fra Russi ed Ucraini.

Svizzera: sicurezza in pericolo

A nome della maggioranza della commissione, la modifica legislativa si riferisce a un caso singolo in cui vi è un aggredito e un aggressore che ha senza dubbio violato il diritto internazionale ed è anche limitata nel tempo. Insomma, tenuto conto della situazione, la Confederazione deve inviare senza indugio un segnale politico alla comunità internazionale, ha dichiarato Thomas Rechsteiner (Centro/AI), secondo cui è in gioco la sicurezza dell'Europa e, di riflesso, della stessa Confederazione.

4 giorni fa
Guerra in Ucraina
Berset e Zelensky si incontrano in Moldavia
© CdT/Chiara Zocchetti
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A margine del vertice nella città moldava di Bulboaca, Berset è tornato sulla questione della fornitura delle armi svizzere, apparendo ancora reticente in proposito.

Un breve scambio di opinioni e una stretta di mano. È quanto ha caratterizzato l’incontro tra il consigliere federale Alain Berset e il presidente ucraino Volodymir Zelensky, avvenuto oggi al vertice della nuova Comunità politica europea (EPG) in Moldavia di cui ha riferito il Blick.

Di nuovo il tema dell’esportazione di armi

Tornato sulla questione della fornitura delle armi svizzere, Berset è apparso nuovamente reticente in proposito. Benché il conflitto in corso in Ucraina sia una violazione del diritto internazionale "non si può, da un lato, esigere il rispetto internazionale delle regole e poi non rispettarle”, ha aggiunto il “ministro”, citato sempre dal Blick. Ciò non significa però che qualcosa non possa cambiare in futuro. Ricordiamo che oggi Ruag ha presentato alla SECO una richiesta ufficiale di esportazione per i 96 carri armati Leopard 1 acquistati dall'Italia nel 2016. L'azienda tedesca Rheinmetall vuole acquistarli per consegnarli all'Ucraina.

I temi del vertice

All'incontro di vertice è atteso anche il cancelliere tedesco 64enne Olaf Scholz e diversi altri capi di Stato e di Governo. Verosimilmente i colloqui di Bulboaca si focalizzeranno sul conflitto tra Russia e l'Ucraina e le sue conseguenze. L’UE vorrebbe mandare un segnale a Vladimir Putin e fargli capire che il suo Paese è ormai quasi del tutto isolato nel continente. Un altro tema centrale da affrontare è quello della grande dipendenza dei paesi europei dal gas e dal petrolio russi.

 

4 giorni fa
Guerra in Ucraina
Zelensky a Odessa incontra i vertici militari
Lo ha comunicato lo stesso presidente ucraino su Telegram.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è a Odessa. Lo annuncia su Telegram. "Viaggio di lavoro nella regione di Odessa. Ho tenuto - afferma Zelensky - un incontro con il comando militare e i capi delle forze dell'ordine della regione sulla situazione attuale nella regione di Odessa. Ho presentato il nuovo capo della regione Oleg Kiper. Questa è una regione prioritaria del nostro stato indipendente". Spetta al presidente ucrainodecidere "quando è pronto" a negoziare con Mosca. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ribadendo che finora, Vladimir Putin "non ha mostrato alcuna volontà" di discutere un possibile accordo di pace.

"Nessun aumento della produzione per l'esportazione di armi in Ucraina"

L'Italia, intanto, incrementerà la produzione missilistica di sistemi di artiglieria navale, munizioni e giubbotti antiproiettili, da destinare all'Ucraina in vista di un prossimo pacchetto di aiuti. È quanto si apprende da fonti informate. L'aumento della produzione, richiesto anche nell'ambito del gruppo di contatto dei Paesi Nato che si è tenuto una settimana fa a Ramstein, riguarda il programma di difesa europeo e di cooperazione di difesa europea. Dall'aumento di produzione beneficeranno i infatti anche gli altri Paesi dell'Ue.

5 giorni fa
Estero
"I russi hanno ucciso 483 bambini dall'inizio della guerra"
Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky durante una conferenza in occasione della Giornata internazionale dei bambini.

Le forze russe hanno ucciso almeno 483 bambini in Ucraina dall'inizio della guerra e ne hanno mutilati quasi un migliaio: lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky durante una conferenza in occasione della Giornata internazionale dei bambini. Lo riporta Unian. "Da 15 mesi l'aggressione e il terrore russo non distruggono solo edifici. Stanno distruggendo i diritti umani fondamentali dei nostri bambini. Il diritto a un ambiente sicuro, all'istruzione, allo sviluppo, all'assistenza sanitaria, alla ricreazione e al tempo libero - ha detto il capo dello Stato -. E il più importante diritto inalienabile di un bambino è il diritto alla vita. Un diritto che la Russia ha tolto ad almeno 483 bambini ucraini. Questi sono solo i destini che conosciamo con certezza. La Russia ha ucciso almeno 483 bambini... La Russia ha mutilato quasi un altro migliaio di bambini".

5 giorni fa
Estero
Partigiani russi: "In migliaia vogliono unirsi a noi"
"Abbiamo capacità serie", ha detto il comandante della Legione Libertà della Russia, che usa il nome di battaglia Caesar

I partigiani russi che la settimana scorsa hanno attaccato le forze del Cremlino dall'Ucraina hanno "migliaia" di candidati in attesa di unirsi ai loro ranghi e continueranno a fare incursioni al confine fino a quando la loro forza non sarà abbastanza grande per lanciare un assalto a Mosca: lo ha dichiarato il loro comandante al quotidiano britannico Times. "Abbiamo capacità serie", ha detto il comandante della Legione Libertà della Russia, che usa il nome di battaglia Caesar: "Abbiamo mortai, veicoli corazzati, (lanciamissili portatili, ndr) stinger, sistemi anticarro portatili e un'unità di ricognizione con droni molto efficace".

Un battaglione

La sua unità ha la consistenza di un battaglione, ha spiegato Caesar - che secondo il Times ha 49 anni ed è cresciuto a Sochi -, ma ha in programma di espandersi man mano che un numero maggiore di russi si renderà conto che è possibile combattere contro il presidente Vladimir Putin e vincere. Un battaglione è tipicamente composto da 500-1'000 uomini. "Continueremo a compiere queste incursioni fino al punto in cui avremo un nostro pezzo di territorio russo, in modo che i veri figli e figlie russi, i veri patrioti, possano unirsi a noi", ha sottolineato Caesar. "Una volta che ciò sarà avvenuto, faremo crescere rapidamente le nostre forze e i nostri numeri e la campagna del Cremlino finirà", ha aggiunto. Gli attacchi della settimana scorsa hanno segnato il primo caso di combattimento prolungato in territorio russo dall'inizio della guerra e la prima incursione armata in Russia dagli scontri di confine tra truppe sovietiche e cinesi nel 1969. Le autorità russe hanno evacuato centinaia di persone prima che i partigiani tornassero in Ucraina, ricorda il Times.

5 giorni fa
Estero
Berlino e Mosca chiudono alcuni consolati nei due Paesi
Berlino chiuderà tre consolati in Russia, ma manterrà l'ambasciata a Mosca e il consolato a San Pietroburgo. "La misura voluta da Mosca vedrà una mossa reciproca" e anche la Russia dovrà limitare la sua presenza in Germania, con la chiusura di diversi consolati.

Berlino e e Mosca chiuderanno una serie di consolati nei due Paesi, limitando la propria presenza diplomatica. Lo ha annunciato in conferenza stampa a Berlino il portavoce del ministero degli Esteri tedesco. Il governo russo ha comunicato di voler limitare a 350 la presenza dei dipendenti della diplomazia tedesca e delle istituzioni culturali in Russia, ha spiegato, definendo la richiesta "un passo di ulteriore escalation" rispetto all'espulsione dei diplomatici avvenuta in passato. "Per questo motivo saranno indispensabili dei cambiamenti strutturali". Berlino chiuderà tre consolati in Russia, ma manterrà l'ambasciata a Mosca e il consolato a San Pietroburgo. "La misura voluta da Mosca vedrà una mossa reciproca" e anche la Russia dovrà limitare la sua presenza in Germania, con la chiusura di diversi consolati.

5 giorni fa
Estero
Riportati a casa 371 bambini ucraini rapiti dai russi
Lo ha reso noto su Telegram il capo dell'ufficio del presidente, Andriy Yermak.

Il governo di Kiev ha riportato finora nel Paese 371 bambini ucraini che erano stato rapiti dalle forze russe: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'ufficio del presidente, Andriy Yermak. "Stiamo lavorando per riportare a casa i nostri figli. Tutti i bambini rapiti dalla Russia devono tornare in Ucraina - ha scritto l'alto funzionario -. Il presidente Volodymyr Zelensky si è incaricato di sviluppare un piano d'azione dettagliato, che abbiamo preparato per suo conto. 'Bring Kids Back UA' è il piano... che contrasterà i crimini della Russia contro i bambini ucraini". "Le autorità ucraine, i governi stranieri e le organizzazioni internazionali stanno unendo i loro sforzi per riportare in patria tutti i nostri piccoli cittadini ucraini. Siamo già riusciti a riportare in Ucraina 371 bambini", ha aggiunto. "Il Consiglio di coordinamento per la protezione e la sicurezza dei bambini sotto il presidente dell'Ucraina, che io dirigo, coordinerà l'attuazione del piano d'azione 'Bring Kids Back UA'", ha concluso.

5 giorni fa
Onu
Ecco il piano in cinque punti per proteggere la centrale nucleare di Zaporizhzhia
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Lo ha presentato Il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu. La riunione è stato presieduta dal consigliere federale Ignazio Cassis.

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Mariano Grossi ha illustrato oggi davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu il piano in cinque punti per proteggere la centrale atomica ucraina di Zaporizhzhia. La riunione a New York è stata presieduta dal consigliere federale Ignazio Cassis, che ha applaudito l'iniziativa e chiesto di fare tutto il possibile per evitare "un disastro nucleare". "Nessun attacco da o contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina, non usare l'impianto come deposito o base per armi pesanti o personale militare, non mettere a rischio l'alimentazione esterna dell'impianto, proteggere da attacchi o atti di sabotaggio tutte le strutture, i sistemi e i componenti essenziali per il funzionamento sicuro e protetto, non intraprendere azioni che compromettano questi principi", ha snocciolato Grossi passando in rassegna i cinque punti stilati per prevenire incidenti nella centrale nucleare più grande d'Europa, spesso ritrovatasi dall'inizio dal conflitto sotto il fuoco incrociato dei combattimenti.

"Evitare conseguenze per oltre una generazione"

Dirigendo l'ultima grande seduta sotto la presidenza svizzera dell'organo delle Nazioni Unite, che Berna ha assunto per il mese di maggio, Cassis si è rivolto a Russia e Ucraina, domandando di applicare questi principi. Bisogna evitare "conseguenze per la popolazione e l'ambiente" il cui impatto "vada oltre una generazione", ha affermato il ministro degli esteri. La Svizzera si è consultata nelle scorse settimane con gli altri membri del Consiglio di sicurezza per sottoporre tale questione all'organo più potente delle Nazioni Unite. La situazione resta comunque complicata: Kiev rifiuta ogni soluzione se non il ritiro dei russi dal sito, mentre l'ambasciatore di Mosca all'Onu Vassily Nebenzia ha scaricato la colpa sul nemico, assicurando che garantire la sicurezza nucleare "è sempre stata e rimane una priorità per il nostro Paese".

"Situazione fragile e pericolosa"

Dal canto suo, Grossi ha poi sottolineato che "dobbiamo impedire un pericoloso rilascio di materiale radioattivo e a tal fine, tenendo conto dei sette pilastri indispensabili per la sicurezza nucleare, ho lavorato intensamente e in consultazione con la leadership dell'Ucraina e della Russia". "Come risultato di queste intense consultazioni, ho identificato i cinque principi concreti per aiutare a garantire la sicurezza e la protezione nucleare presso la centrale di Zaporizhzhia", ha detto ancora al Consiglio di sicurezza. "La situazione dell'impianto continua ad essere estremamente fragile e pericolosa", ha aggiunto il diplomatico di passaporto argentino. "Le attività militari continuano nella regione e potrebbero aumentare molto considerevolmente nel prossimo futuro", ha proseguito: "Siamo fortunati che non si sia ancora verificato un incidente nucleare, dobbiamo tutti fare tutto ciò che è in nostro potere per ridurre al minimo le possibilità che ciò accada". Per Grossi, i cinque principi enunciati sono "impegni essenziali per evitare il pericolo di un incidente catastrofico". "L'AIEA intende iniziare a monitorare questi principi attraverso la sua missione in loco", ha puntualizzato, chiedendo "solennemente a entrambe le parti di osservarli", dato che "non vanno a scapito di nessuno ma a vantaggio di tutti".

6 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Giorni fa è stata colpita la sede degli 007 militari a Kiev"
È quanto ha affermato il presidente russo Vladimir Putin.

La Russia ha bombardato due o tre giorni fa il quartier generale dell'intelligence militare ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass, dopo che il suo portavoce Dmitry Peskov aveva definito gli attacchi con i droni su Mosca di oggi come una rappresaglia ad un bombardamento russo su un "centro decisionale" a Kiev avvenuto domenica. La difesa antiaerea russa ha funzionato in modo "soddisfacente" durante gli attacchi con i droni di oggi su Mosca, sebbene resti "del lavoro da fare", ha aggiunto Putin. "Il territorio che si chiama Ucraina in realtà è stato controllato fin dall'inizio, dopo il crollo dell'Urss, da persone guidate dall'Occidente. Non solo hanno intrapreso la strada della lotta con la Russia, ma hanno creato l'anti-Russia su questo territorio", ha inoltre affermato il leader del Cremlino.

Secondo Putin, l'Ucraina sta cercando di spingere la Russia a una spirale di rappresaglie e di "terrorizzare i russi". "Sono preoccupato dai tentativi di provocare una risposta dalla Russia. Vedremo cosa fare a proposito di questo".

6 giorni fa
Guerra in Ucraina
Il Sudafrica concederà l'immunità diplomatica a Putin
Il ministro sudafricano per le relazioni e la cooperazione internazionale, Naledi Pandor, riporta l'agenzia polacca Onet, ha annunciato che l'immunità sarà concessa a tutti i funzionari internazionali coinvolti in eventi legati al vertice Brics in Sudafrica.

Il Sudafrica concederà a Vladimir Putin l'immunità diplomatica per consentirgli di partecipare al vertice dei Paesi Brics (Russia, Brasile, India, Cina e Sudafrica), in programma a fine agosto, nonostante il mandato di arresto emesso a marzo dalla Corte penale internazionale (Cpi) nei confronti del presidente russo. Il ministro sudafricano per le relazioni e la cooperazione internazionale, Naledi Pandor, riporta l'agenzia polacca Onet, ha annunciato che l'immunità sarà concessa a tutti i funzionari internazionali coinvolti in eventi legati al vertice Brics in Sudafrica. Dal canto suo, il capo delle Forze armate sudafricane (Sandf), Rudzani Maphwanya, ha dichiarato che "non arresterà il presidente russo Vladimir Putin se verrà" in Sudafrica per il vertice dei Brics. Lo scrive il sito di una grande emittente privata sudafricana, Enca, sintetizzando dichiarazioni fatte dal militare. In un video rilanciato su Twitter dalla stessa tv, il generale dice che "le Forze di difesa non sono in condizione di arrestarlo": "Queste sono prerogative del ministro (della Giustizia, Ronald) Lamola e del ministro (della Polizia, Bheki) Cele perché la polizia arresta e il ministro Lamola interpreta la legge e indirizza".

6 giorni fa
Guerra in Ucraina
Attacchi nella notte in Russia e in Ucraina
A Mosca si parla di danni “minori”, mentre a Kiev il bilancio sarebbe di un morto e quattro feriti.

Droni hanno colpito diversi edifici di Mosca durante la notte, causando danni "minori" e nessun ferito grave: lo ha reso noto su Telegram il sindaco della capitale, Sergei Sobyanin. I servizi d'emergenza hanno detto all'agenzia Ria Novosti che sono stati colpiti due edifici residenziali: uno sulla Via Profsoyuznaya, nel sud-ovest di Mosca, e uno, di 24 piani, sulla Via Atlasova, nel sobborgo di Nuova Mosca, a sud della capitale.

“La popolazione resti calma”

Il governatore della regione di Mosca, Andrei Vorobyov, ha detto da parte sua che diversi droni sono stati abbattuti e ha invitato la popolazione a mantenere la calma.

Attacchi anche in Ucraina

Una persona è morta e altre 4 sono rimaste invece ferite nell'attacco russo di questa notte su Kiev, il terzo in 24 ore, come sottolineato dall'amministrazione militare della città.

Cosa è successo

Frammenti di un drone Shahed-136 hanno colpito un edificio nel distretto di Holosiivskyi di Kiev provocando un incendio. Gli ultimi due piani hanno subìto gravi danni. "Il nemico cambia costantemente le armi per l'attacco - aggiunge il comando militare - dopo il drone combinato missilistico e poi balistico, l'aggressore ha utilizzato esclusivamente UAV". Circa 20 droni sono stati lanciati contro la città. Venti sono anche le persone evacuate dal grattacielo.

Le altre regioni ucraine toccate

Pezzi di drone hanno provocato poi un incendio in una casa nel distretto meridionale di Darnytskyi e bruciato tre auto nel distretto centrale di Pechersky. Detriti sono caduti anche nel distretto di Dnipro e Sviatoshyn. I raid aerei di stanotte hanno colpito non solo Kiev ma anche le regioni centrali di Cherkasy, Kirovohrad, Mykolayiv e nella regione meridionale di Kherson.

 

6 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Qualsiasi accordo di pace deve includere un'area smilitarizzata in Russia"
Lo afferma il Consigliere del presidente ucraino. "L'argomento chiave dell'accordo postbellico dovrebbe essere l'istituzione di salvaguardie per prevenire il ripetersi di aggressioni in futuro".

Il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, ha affermato su twitter che qualsiasi accordo di pace accettabile per l'Ucraina deve includere non solo un ripristino dei confini sovrani dell'Ucraina, ma anche una zona smilitarizzata che si estenda per 100-120 chilometri in Russia dai confini dell'Ucraina.

"L'argomento chiave dell'accordo postbellico dovrebbe essere l'istituzione di salvaguardie per prevenire il ripetersi di aggressioni in futuro. Per garantire una reale sicurezza ai residenti delle regioni di Kharkiv, Chernihiv, Sumy, Zaporizhzhia, Luhansk e Donetsk e proteggerli dai bombardamenti, sarà necessario introdurre una zona di smilitarizzazione di 100-120 km sul territorio di Belgorod, Bryansk, Kursk, e le repubbliche di Rostov. Probabilmente con un contingente di controllo internazionale obbligatorio nella prima fase".

7 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Spazzati via gli aeroporti militari in Ucraina"
È quanto afferma il ministero della Difesa russo.

Il ministero della Difesa russo ha affermato che negli attacchi missilistici compiuti sull'Ucraina le forze di Mosca hanno "spazzato via aeroporti militari", oltre ad aver colpito posti di comando e depositi di armi e munizioni.

Lo riferisce la Tass. Stamattina Kiev denunciava che l'esercito russo aveva colpito una struttura militare nella regione di Khmelnitsky, nell'ovest dell'Ucraina, distruggendo 5 aerei.

7 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Nella notte abbattuti 37 missili cruise e 29 droni russi"
Lo ha dichiarato il capo di stato maggiore ucraino, Valery Zuluzhny, sul suo account Telegram.

Le forze armate ucraine hanno intercettato 37 missili da crociera e 29 droni da combattimento russi lanciati sul suo territorio in una nuova ondata di attacchi aerei durante la scorsa notte. Lo ha dichiarato il capo di stato maggiore ucraino, Valery Zuluzhny, sul suo account Telegram. "Questa notte gli occupanti hanno attaccato dei siti militari e alcuna infrastrutture essenziali dell'Ucraina", lanciando "40 missili cruise" da aerei dal Mar Caspio, e "circa 35 droni", ha scritto.

7 giorni fa
Guerra in Ucraina
"16'226 i bimbi deportati in Russia, solo in 300 sono tornati"
Sono i dati del governo ucraino. Su questo tema il Guardian ha pubblicato un reportage.

Secondo il governo ucraino, dall'inizio dell'invasione russa sono in totale 16'226 i bambini ucraini che sono stati deportati in Russia, dei quali solo 300 sono stati riportati alle loro famiglie o comunque in patria, mentre in totale quelli che sono stati localizzati sono 10'513.

Lo scrive il Guardian, che oggi dedica a questa vicenda un reportage, che descrive la paura rivelata da alcune piccole vittime di queste deportazioni riportate in Ucraina. L'articolo parla anche di famiglie russe che hanno cercato di nascondere la presenza di un bimbo ucraino per non farselo portare via, rischiando di perdere i sussidi governativi.

8 giorni fa
Guerra in Ucraina
Senatore Usa: "La morte dei russi è il miglior denaro mai speso"
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È quanto dichiarato da Lindsey Graham. Il video dell'affermazione è stato pubblicato da The Independent.

Durante un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev, il 26 maggio, il senatore statunitense Lindsey Graham ha definito la "morte dei russi" come "il miglior denaro mai speso" dagli Stati Uniti. Lo si ascolta in un video pubblicato, tra gli altri, dal The Independent.

"Liberi o morti"

"Liberi o morti", dice il senatore a Zelensky che risponde "adesso voi siete liberi", suscitando la reazione affermativa di Graham. Il presidente ucraino aggiunge che l'Ucraina "sarà libera". A quel punto il senatore repubblicano dichiara che "i russi stanno morendo.. i soldi migliori che abbiamo mai speso".

La risposta: "vecchio pazzo"

Oggi è arrivata la reazione di Mosca tramite il vicecapo della sicurezza nazionale russa ed ex presidente Dmitry Medvedev che su Telegram risponde al senatore Usa apostrofandolo come "vecchio pazzo" e sostenendo che Graham si sbaglia, perché "nella sua amata America, non solo la gente comune viene uccisa di routine, ma si spendono anche soldi sporchi per assassinare i senatori". Medvedev ha concluso ricordando "il triste destino di Robert Kennedy, Huey Long, Clement Carlos Pinckney, John Milton Elliott, Wayne Owens e di altri politici americani".

9 giorni fa
Estero
L'Alleanza atlantica intende proporre a Kiev un Consiglio Nato-Ucraina
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È lo strumento che la Nato vorrebbe implementare per permettere all'Ucraina di partecipare in maniera più approfondita ai lavori dell'Alleanza.

L'Alleanza atlantica - a quanto apprende l'agenzia di stampa italiana Ansa - molto probabilmente offrirà a Kiev la creazione di un Consiglio Nato-Ucraina come strumento per rafforzare i rapporti politici e affiancare il piano di assistenza militare pluriennale allo studio.

Rapporti più stretti, ma alcuni Paesi vogliono di più

Il Consiglio, infatti, permetterebbe a Kiev di prendere parte in modo molto più approfondito ai lavori della Nato di quanto non sia possibile fare con l'attuale Commissione. Alcuni alleati, specie nel fianco orientale, stanno spingendo perché all'Ucraina venga offerto già al summit di Vilnius (Lituania) un chiaro programma nel tempo per l'ingresso nella Nato ma sul punto, al momento, non c'è accordo tra i 31 membri dell'alleanza.

Commissione Nato-Ucraina al di sotto della Nato-Russia

Al momento, infatti, il formato della Commissione Nato-Ucraina resta a un gradino inferiore del Consiglio Nato-Russia, che per quanto inattivo per ovvie ragioni non è mai stato formalmente ripudiato da nessuna delle due parti. "È quantomeno curioso - sottolinea un'alta fonte diplomatica - che l'Alleanza mantenga questo strumento con la Russia e non l'accordi all'Ucraina, dopo tutto quello che è successo e il sostegno militare e politico senza precedenti che ha ricevuto".

Negoziati a uno stadio avanzato

Il cambiamento non sarebbe cosmetico. Il Consiglio permetterebbe a Kiev di prendere parte in modo molto più stretto ai lavori dell'Alleanza e ad essere partecipe del suo sviluppo e indirizzo. I negoziati, sul punto, sarebbero ad uno stadio molto avanzato, per quanto l'accordo non è stato ancora siglato in via definitiva.

Compromesso

Diverse fonti confermano ad Ansa che l'istituzione del Consiglio sarebbe "un risultato pratico" alla portata delle attuali posizioni registrate in senso all'Alleanza, che fatica a trovare un accordo "più ambizioso" sulle rassicurazioni da dare all'Ucraina per quanto riguarda il suo percorso di adesione, al di là delle più generiche promesse ferme, in termini di linguaggio, al summit di Bucarest (Romania) del 2008. Le trattative peraltro continuano sulle parole esatte da usare nel comunicato finale del summit dei leader: l'ipotesi, circolata in una prima fase, di stilare una "dichiarazione politica separata" sul futuro ingresso di Kiev nella Nato pare al momento tramontata.

10 giorni fa
Guerra in Ucraina
Esplosioni nella città russa di Krasnodar
Esplosioni si erano già verificate in questo territorio russo il 5 maggio scorso presso la raffineria di petrolio Ilsky, presumibilmente causate sempre da un attacco di droni.

Le autorità regionali citate dall'agenzia Tass confermano almeno un'esplosione, aggiungendo che ci sono danni materiali ma "secondo le stime iniziali nessuno sarebbe rimasto ferito".

Esplosioni si erano già verificate in questo territorio russo il 5 maggio scorso presso la raffineria di petrolio Ilsky, presumibilmente causate sempre da un attacco di droni. C'è stato un numero crescente di segnalazioni di attacchi all'interno del territorio russo nelle ultime settimane, tra cui l'incursione transfrontaliera nell'oblast russo di Belgorod.

10 giorni fa
^Guerra in Ucraina
Scholz: "Pronto a riparlare con Putin al momento giusto"
Secondo il cancelliere tedesco, per porre fine al conflitto è necessario raggiungere "una pace equa. E la condizione per farlo è il ritiro delle truppe russe"

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto oggi pronto a riprendere "quando sarà il momento" i contatti sull'Ucraina con il presidente russo Vladimir Putin, con il quale non parla da dicembre. "E' passato un po' di tempo dalla nostra ultima conversazione telefonica. Ma quando sarà il momento, ho intenzione di parlare di nuovo con Putin", ha detto Scholz in un'intervista pubblicata dal quotidiano Koelner Stadt-Anzeiger. Per quanto riguarda la risoluzione del conflitto "la Russia deve capire che non si tratta di suggellare una sorta di pace fredda, che vedrebbe l'attuale linea del fronte diventare il nuovo confine con l'Ucraina e legittimerebbe solo la spedizione criminale di Putin", ha sottolineato il cancelliere tedesco. "Al contrario, dobbiamo raggiungere una pace equa e la condizione per farlo è il ritiro delle truppe russe" dopo l'invasione iniziata nel febbraio 2022, ha aggiunto. Scholz ha tuttavia esplicitamente rifiutato di dire se questo ritiro debba includere anche la Crimea, che è occupata dal 2014. Il cancelliere tedesco ha ritenuto che spetti all'Ucraina definire esattamente ciò che vuole.

Relazioni ai minimi storici

Scholz e Putin hanno parlato l'ultima volta nel dicembre 2022, per un'ora al telefono. Il capo del governo tedesco aveva allora per l'ennesima volta sollecitato senza successo il capo di Stato russo a ritirare le sue truppe dall'Ucraina, mentre lo zar aveva accusato l'Occidente di portare avanti politiche "distruttive". Da allora le relazioni bilaterali sono ai minimi storici. La guerra in Ucraina ha costretto la Germania a un doloroso e spettacolare voltafaccia diplomatico ed economico, dopo aver scommesso per decenni in questi due ambiti su un riavvicinamento con la Russia. Prima dell'invasione dell'Ucraina, Mosca era il principale fornitore di gas della Germania e uno dei suoi principali fornitori di petrolio. Dopo lo scoppio della guerra, anche la Germania ha deciso di investire pesantemente nel proprio esercito. Ha così rotto con una lunga tradizione di pacifismo nel Paese, conseguenza degli orrori del nazismo.

11 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Liberati i 106 prigionieri ucraini catturati a Bakhmut"
Lo ha reso noto il capo dell'ufficio presidenziale Andriy Yermak, citato dai medi nazionali.

La Russia ha rilasciato 106 prigionieri ucraini catturati a Bakhmut, ha reso noto il capo dell'ufficio presidenziale Andriy Yermak, citato dai medi nazionali. "Hanno combattuto per Bakhmut e hanno compiuto un'impresa che ha impedito al nemico di avanzare in profondità a Est. Ognuno di loro è un eroe", ha dichiarato Yermak. Tra coloro che sono tornati dalla prigionia, 68 erano considerati dispersi. Alcuni hanno ferite, ustioni, fratture. Il più anziano ha 59 anni, il più giovane ne ha 21. Inoltre, sono stati rimpatriati tre corpi, due stranieri e un ucraino. Finora sono stati rilasciate 2.430 persone, 139 i civili.

11 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Il nostro obiettivo primario è Putin"
Lo ha detto il vice capo della Direzione principale dei servizi di Kiev, Vadym Skibitsky.

Il presidente russo Vladimir Putin è un "obiettivo primario" per i servizi segreti ucraini: lo ha detto il vice capo della Direzione principale dei servizi di Kiev, Vadym Skibitsky, in un'intervista al quotidiano tedesco Welt. "La nostra priorità è distruggere il comandante dell'unità che ha ordinato ai suoi uomini di attaccare l'Ucraina", ha detto Skibitsky, precisando che l'obiettivo principale del suo dipartimento è "Putin, perché coordina e decide cosa succede". Skibitsky ha inoltre minacciato di distruggere il porto di Mariupol, definendolo uno dei punti logistici critici delle forze di Mosca. I servizi incaricati della sicurezza del presidente russo "conoscono il loro lavoro e sanno quello che fanno". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le dichiarazioni del vice capo dei servizi segreti militari ucraini.

11 giorni fa
Estero
"Le notizie sul ferimento di Zaluzhny sono false"
"Una bugia: i falsi del Cremlino hanno lanciato un altro "flash" che, a seguito di un attacco missilistico russo, il comandante Valery Zaluzhny è stato gravemente ferito", scrive il centro su Telegram, sottolineando che "è falso e di questo c'è la conferma video".

"Bugie". Così il Centro per le comunicazioni strategiche (Spravdi) del governo ucraino ha bollato le ultime notizie diffuse dai media russi sul ferimento del comandante in capo delle Forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny all'inizio di maggio. "Una bugia: i falsi del Cremlino hanno lanciato un altro "flash" che, a seguito di un attacco missilistico russo, il comandante Valery Zaluzhny è stato gravemente ferito", scrive il centro su Telegram, sottolineando che "è falso e di questo c'è la conferma video". Lo Spravdi ha condiviso poi un filmato che mostra l'intervento online del generale a una conferenza a Odessa il 20 maggio

12 giorni fa
Estero
La centrale di Zaporizhzhia usata come base militare russa
Lo denuncia la direzione principale dell'intelligence di Kiev come riportano i media ucraini.

I russi continuano a portare uomini e mezzi dentro vicino a ciascuna delle unità di potenza della centrale nucleare occupata di Zaporozhzhia che è " effettivamente utilizzata come base logistica e militare". Lo denuncia la direzione principale dell'intelligence di Kiev come riportano i media ucraini. "Nonostante i numerosi appelli dell'Aiea e dei leader mondiali, gli occupanti non riducono la loro presenza nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Ora sul territorio delle unità di potenza n. 1, 2, 4 sono presenti in modo permanente personale russo, veicoli blindati e camion".

12 giorni fa
Estero
Il comandante delle Forze armate ucraine è stato ferito alla testa
È stato trasportato a Mykolaiv per i primi soccorsi e successivamente in elicottero all'ospedale militare di Kiev. Secondo una fonte "le condizioni del comandante in capo sono complicate da una malattia pregressa: vivrà, ma non potrà fare il suo lavoro".

Il comandante in capo delle Forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny ha riportato ferite alla testa e da schegge in un attacco missilistico delle truppe russe contro un posto di comando nei pressi di Kherson (sud) all'inizio di maggio. Lo scrive Ria Novosti. Secondo le fonti dell'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, il generale Zaluzhny ha subito un trauma cranico e ferite multiple da schegge durante un attacco delle forse russe a un posto di comando ucraino vicino al villaggio di Posad-Pokrovskoye, nelle vicinanze di Kherson. È stato trasportato a Mykolaiv per i primi soccorsi e successivamente in elicottero all'ospedale militare di Kiev. Secondo una fonte "le condizioni del comandante in capo sono complicate da una malattia pregressa: vivrà, ma non potrà fare il suo lavoro".

12 giorni fa
Estero
A Bakhmut morti 50'000 ucraini e 20'000 russi
Per la battaglia, ha sottolineato Prigozhin, erano stati arruolati 50'000 detenuti russi, il 20% dei quali è rimasto ucciso.

Nella battaglia di Bakhmut sono stati uccisi 50'000 soldati ucraini e altri 50-70'000 sono rimasti feriti. Mentre tra le file della Wagner gli uccisi sono stati 20'000, di cui la metà erano ex detenuti arruolati nella compagnia privata militare. Lo ha detto il capo della stessa Wagner, Yevgeny Prigozhin, in un'intervista al politologo Konstantin Dolgov, ripresa dalla testata RBC. Per la battaglia, ha sottolineato Prigozhin, erano stati arruolati 50'000 detenuti russi, il 20% dei quali è rimasto ucciso.

13 giorni fa
Guerra in Ucraina
Via libera dell'Ue ad aiuti per 1,5 miliardi di euro
Si tratta della quarta tranche erogata da Bruxelles nell'ambito del pacchetto di assistenza macro-finanziaria da 18 miliardi messo in campo per Kiev.

La Commissione europea ha dato via libera ad una nuova tranche di aiuti da 1,5 miliardi di euro per l'Ucraina. Si tratta della quarta tranche erogata da Bruxelles nell'ambito del pacchetto di assistenza macro-finanziaria da 18 miliardo messo in campo per Kiev. "Dall'inizio di quest'anno abbiamo erogato 7,5 miliardi di euro in assistenza macrofinanziaria. Questi finanziamenti stanno contribuendo in modo significativo a coprire le esigenze finanziarie immediate dell'Ucraina. E ulteriori aiuti arriveranno", ha sottolineato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Un "sostegno finanziario stabile"

"Con questo strumento, l'Ue cerca di aiutare l'Ucraina a coprire il suo fabbisogno finanziario immediato, con un sostegno finanziario stabile, prevedibile e consistente nel 2023. Questo sostegno aiuterà l'Ucraina a continuare a pagare stipendi e pensioni e a mantenere in funzione i servizi pubblici essenziali, come ospedali, scuole e alloggi per le persone trasferite. Inoltre, consentirà all'Ucraina di garantire la stabilità macroeconomica e di ripristinare le infrastrutture critiche distrutte dalla Russia nella sua guerra di aggressione, come le infrastrutture energetiche, i sistemi idrici, le reti di trasporto, le strade e i ponti", spiega la Commissione in una nota.

Il pagamento avverrà a giugno

"Il pagamento odierno arriva dopo che il 23 aprile la Commissione aveva constatato che l'Ucraina aveva continuato a compiere progressi soddisfacenti nell'attuazione delle condizioni politiche concordate e aveva rispettato i requisiti di rendicontazione, volti a garantire un uso trasparente ed efficiente dei fondi. In particolare, l'Ucraina ha compiuto importanti progressi nel rafforzamento dello Stato di diritto, nel potenziamento della stabilità finanziaria, nel miglioramento del funzionamento del sistema del gas e nella promozione di un migliore clima imprenditoriale. Questo risultato consentirà anche l'erogazione di un ulteriore pagamento mensile di 1,5 miliardi di euro a giugno", spiega ancora l'esecutivo europeo.

Finora dati aiuti per 70 miliardi

E la Commissione ricorda che "complessivamente, dall'inizio della guerra, il sostegno all'Ucraina e agli ucraini ammonta a circa 70 miliardi di euro. Questo comprende il sostegno finanziario, umanitario, di emergenza e militare all'Ucraina da parte dell'Ue, degli Stati membri e delle istituzioni finanziarie europee, nonché le risorse messe a disposizione per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze degli ucraini in fuga dalla guerra".

13 giorni fa
Guerra in Ucraina
Zelensky visita il fronte di Donetsk
Lo riferisce la presidenza ucraina. Durante la visita, il presidente ucraino ha conferito alcuni riconoscimenti e premi al personale militare

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato le posizioni in prima linea del fronte di Vugledar-Marinka nel Donetsk per la Giornata del Corpo dei Marines. Lo riferisce la presidenza ucraina. "Ogni giorno i marines dimostrano di essere una forza potente" e "abbiamo bisogno di più di quel potere. Pertanto, a partire da oggi, stiamo aumentando in modo significativo il potenziale dei marines e creando un Corpo dei Marines", ha affermato, aggiungendo che si formeranno nuove brigate con attrezzature e armi moderne. La presidenza ucraina ha pubblicato alcune immagini che lo ritraggono insieme ai comandanti e i soldati impegnati al fronte. Durante la visita, il presidente ucraino ha conferito alcuni riconoscimenti e premi al personale militare. Al termine dell'evento, i marines hanno consegnato a Zelensky la loro bandiera, le insegne e un targa commemorativa.

14 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Bakhmut è distrutta, non conquistata"
Lo ha dichiarato il Comando delle forze per le operazioni speciali ucraino.

Il Comando delle forze per le operazioni speciali ucraino ha rilasciato un video e foto che mostrano la distruzione di Bakhmut, nel Donetsk: "La città oggi. I nostri soldati sono partiti per una missione di combattimento attraverso una città distrutta ma non conquistata", dichiara il Comando, citato da Ukrainska Pravda che pubblica le immagini.

"I nostri occhi a Bakhmut: un operatore di droni che non solo controlla la posizione del nemico e corregge la nostra artiglieria. Cattura anche il modo in cui la città viene uccisa dalle forze di occupazione russe", dice il Comando.

14 giorni fa
Guerra in Ucraina
"La centrale nucleare di Zaporizhzhia ha interrotto la produzione di energia"
Lo fa sapere l'amministrazione dell'impianto, spiegando che " sono in corso di accertamento le cause dell'interruzione della linea e che provvisoriamente è entrato in funzione il generatore diesel d'emergenza dell'impianto".

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, nell'Ucraina occupata dai russi, ha di nuovo interrotto l'immissione di corrente in rete. Lo fa sapere l'amministrazione dell'impianto. I russi affermano che la causa è l'interruzione della linea di alta tensione che alimenta la centrale atomica. L'esclusione dell'impianto dalla rete elettrica ucraina, un'operazione considerata pericolosa oltre che dannosa, è diventata prassi frequente da parte dei russi ogni qualvolta ci sono bombardamenti nelle vicinanze.

"A causa di un'interruzione della linea ad alta tensione (...) la centrale è privata della sua alimentazione esterna di elettricità", ha indicato sul suo account Telegram l'amministrazione russa della centrale nucleare ucraina, la più grande d'Europa. Il messaggio aggiunge che sono in corso di accertamento le cause dell'interruzione della linea e che provvisoriamente è entrato in funzione il generatore diesel d'emergenza dell'impianto.

15 giorni fa
Estero
Kiev: "I combattimenti per Bakhmut continuano"
Le autorità ucraine sostengono che i combattimenti continuano presso la città.

Le forze russe continuano a condurre operazioni offensive sul fronte di Bakhmut e i combattimenti per la città contesa continuano: lo afferma questa mattina lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino, come riporta Ukrainska Pravda. "Il nemico continua a concentrare i suoi sforzi principali nel condurre azioni offensive sui fronti di Kupiansk, Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Mariinka. Nel complesso, su questi fronti si sono verificati 53 scontri in un giorno; le città di Bakhmut e Marinka rimangono l'epicentro delle ostilità", si legge nel rapporto.

Pesanti bombardamenti

Successivamente, il portavoce del gruppo orientale delle forze armate ucraine, Serhiy Cherevaty, ha affermato a Suspilne che le forze di difesa del Paese continuano a mantenere posizioni nella parte sud-occidentale di Bakhmut combattendo contro i russi. "Il presidente ha ragione: la città è stata sostanzialmente distrutta dalla faccia della terra. Il nemico la distrugge quotidianamente con massicci attacchi aerei e di artiglieria, e le nostre unità riferiscono che la situazione è estremamente difficile. I nostri militari detengono fortificazioni e diversi locali nella parte sud-occidentale della città. Sono in corso pesanti combattimenti", ha osservato.

L'importanza simbolica della città

Secondo Cherevaty, Mosca attribuisce troppa importanza simbolica a Bakhmut. "La Russia attira l'attenzione su questa Bakhmut come se avessero preso il Dnipro. In effetti, non l'hanno presa fino alla fine. La città è distrutta, non porta loro alcun vantaggio militare o politico. Non hanno preso il distretto del centro in 9 mesi, stiamo cercando di pressare sui fianchi, di non dar loro pace e, se possibile, di contrattaccare", ha aggiunto il portavoce.

15 giorni fa
Estero
Zelensky ha negato la caduta di Bakhmut
Il portavoce di Volodymyr Zelensky ha precisato le dichiarazioni del presidente ucraino sulla città di Bakhmut

Il portavoce di Volodymyr Zelensky, Serhii Nykyforov, ha affermato che le dichiarazioni del presidente ucraino in merito a Bakhmut volevano indicare che la città non è caduta in mano ai russi. "Quanto alle risposte del Presidente dell'Ucraina alle domande su Bakhmut. Domanda del giornalista: - I russi dicono che hanno preso Bakhmut. Risposta del Presidente: - Penso di no. In questo modo il presidente ha negato la cattura di Bakhmut", ha scritto Nykyforov in un messaggio su Facebook.

Le forze ucraine hanno semi-circondato Bakhmut

Stando alla viceministra della Difesa ucraina Hanna Maliar, le forze ucraine hanno "semi-circondato" Bakhmut, che la Russia ha rivendicato ieri di aver catturato. "L'avanzata delle nostre truppe nei sobborghi lungo i fianchi, che è ancora in corso, rende molto difficile per il nemico rimanere a Bakhmut. Le nostre truppe hanno preso la città in semi-accerchiamento, il che ci dà l'opportunità di distruggerli. Pertanto, il nemico deve difendersi nella parte della città che controlla. I nostri difensori mantengono il controllo sulle strutture industriali e infrastrutturali e sul settore privato nell'area Litak", ha riferito.

15 giorni fa
Estero
Zelensky: "Bakhmut è nei nostri cuori"
Il presidente ucraino avrebbe confermato la perdita della città.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sembra confermare la perdita della città ucraina di Bakhmut. Rispondendo a chi gli chiedeva se la città fosse rimasta sotto il controllo di Kiev, il presidente ha risposto "penso di no". Lo ha detto prima di un incontro con Joe Biden al vertice del G7 in Giappone, secondo quanto riferisce l'agenzia Reuters. "Per oggi è solo nei nostri cuori", ha aggiunto.

15 giorni fa
Estero
Si chiude il G7, sostegno all'Ucraina per ripristinare la pace
Il vertice si è concluso dopo tre giorni a Hiroshima, con l'impegno dei leader a sostenere l'Ucraina.

Una breve cerimonia ha chiuso la tre giorni del G7 di Hiroshima, con un rinnovato impegno dei leader a sostegno dell'Ucraina. Presente alle ultime due sessioni di lavoro proprio sull'Ucraina e su pace e stabilità il presidente Volodymyr Zelensky.

Il sostegno all'Ucraina

Il leader ribadiscono "ferma assistenza a fornire assistenza diplomatica, finanziaria, umanitaria e militare all'Ucraina" e riaffermano "la loro determinazione a ripristinare la pace in Ucraina e sostenere l'ordine internazionale libero e aperto basato sullo stato di diritto".

Biden annuncia nuovi aiuti militari all'Ucraina

Dopo un incontro avvenuto con Zelensky a margine del G7, il presidente americano Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno nuove armi e munizioni all'Ucraina. Il nuovo pacchetto includerà "munizioni, artiglieria e veicoli blindati", ha dichiarato Biden. L'annuncio segue il via libera da parte di Washington agli alleati per la fornitura di jet da combattimento F-16 a Kiev.

Zelensky: "F16 momento storico per la sicurezza globale"

"Quando i nostri piloti conosceranno l'F16 e quando questi velivoli appariranno nei nostri cieli, avrà importanza non solo per l'Ucraina. Questo sarà un momento storico per l'intera architettura della sicurezza in Europa e nel mondo". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo ai lavori del G7. "Sono grato - ha aggiunto - per la decisione di addestrare i nostri piloti su moderni aerei da combattimento. Lo scudo aereo può essere completo solo quando i sistemi di difesa aerea a terra sono integrati da moderni velivoli in aria. Ora siamo sulla strada per eliminare il gap di capacità".

15 giorni fa
Estero
Il ministero della difesa russo annuncia la 'liberazione' di Bakhmut
La città ucraina era da mesi teatro di feroci scontri.

Il ministero della Difesa russo ha annunciato la "liberazione" di Bakhmut, la città ucraina da mesi teatro di feroci scontri. Lo rende noto l'agenzia Tass. Stamani il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prighozin, aveva annunciato di aver preso "il pieno controllo della città".

"Nella direzione tattica di Artyomovsk (il nome russo di Bakhmut, ndr), le squadre d'assalto della compagnia militare privata Wagner con il supporto dell'artiglieria e dell'aviazione del gruppo tattico meridionale hanno completato la liberazione della città", ha dichiarato il ministero, citato dall'agenzia russa. Da parte sua il Cremlino, citato dalla Tass, riferisce che "Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con le squadre d'assalto del gruppo di mercenari Wagner per la "liberazione di Artyomovsk".

15 giorni fa
Guerra in Ucraina
Il Papa affida al cardinale Zuppi la missione di pace in Ucraina
Lo ha detto il direttore della Sala Stampa del Vaticano, Matteo Bruni.

"Posso confermare che Papa Francesco ha affidato al Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, l'incarico di condurre una missione, in accordo con la Segreteria di Stato, che contribuisca ad allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina, nella speranza, mai dimessa dal Santo Padre, che questo possa avviare percorsi di pace. I tempi di tale missione, e le sue modalità, sono attualmente allo studio". Lo ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti.

16 giorni fa
Estero
Zelensky è atterrato a Hiroshima per partecipare al G7
Il presidente ucraino è partito dall'Arabia Saudita per raggiungere il Giappone e partecipare all'ultimo giorno del summit.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato ad Hiroshima con un aereo francese partito dall'aeroporto di Gedda, in Arabia Saudita, dove ha partecipato al vertice della Lega Araba. Il presidente ucraino presenzierà di persona all'ultimo giorno del summit in Giappone. "Giappone. G7. Importanti incontri con partner e amici dell'Ucraina. Sicurezza e cooperazione rafforzata per la nostra vittoria. Oggi la pace diventerà più vicina", scrive su Telegram il presidente ucraino.

16 giorni fa
Estero
Le forze ucraine evitano un accerchiamento russo a Bakhmut
Stando all'Istituto per lo studio della guerra Mosca starebbe concentrando comunque le sue riserve per combattere intorno alla città.

I contrattacchi ucraini degli ultimi giorni vicino a Bakhmut, nella regione di Donetsk, hanno molto probabilmente reso impossibile un accerchiamento russo nell'area, anche se Mosca concentra le sue riserve per combattere intorno alla città: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano sull'andamento del conflitto. I contrattacchi "hanno probabilmente eliminato la minaccia di un accerchiamento russo delle forze ucraine a Bakhmut e hanno costretto le truppe russe ad allocare le scarse risorse militari per difendersi da uno sforzo offensivo limitato e localizzato, come probabilmente intendeva il comando ucraino", si legge nel rapporto del centro studi statunitense.

Guadagnato 500 metri di territorio

Tra giovedì e venerdì le truppe ucraine hanno guadagnato fino a 500 metri di territorio in alcune aree della linea del fronte di Bakhmut, ha detto ieri Serhii Cherevatyi, portavoce del Comando operativo orientale dell'esercito ucraino. Sempre ieri, la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, ha affermato che le forze russe hanno concentrato la maggior parte delle loro riserve intorno a Bakhmut, rallentando il ritmo delle avanzate ucraine: anche se, secondo l'Isw, "le forze russe probabilmente rimangono deboli sui fianchi di Bakhmut".

16 giorni fa
Estero
Nella notte abbattuti 18 droni su Kiev
Lo ha reso noto l'Aeronautica militare ucraina.

Diciotto droni russi sono stati abbattuti dalle forze ucraine sui cieli di Kiev la notte scorsa: lo ha reso noto l'Aeronautica militare ucraina, come riporta il Kyiv Independent. "Dopo la mezzanotte, gli occupanti russi hanno attaccato l'Ucraina da nord con 18 droni d'attacco Shahed-136/131, diretti nella regione di Kiev - hanno affermato i militari -. Sono stati tutti distrutti dalle forze e dai mezzi del Centro di comando aereo dell'Aeronautica Militare".

16 giorni fa
Estero
Usa, via libera alle nuove sanzioni contro la Russia
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Colpiti, in particolare, società del settore energetico, della difesa e delle risorse naturali.

Il dipartimento di Stato americano ha dato il via libera alle nuove sanzioni americane contro la Russia preannunciate al G7. Colpiti, in particolare, società del settore energetico, della difesa e delle risorse naturali. Ma anche una entità coinvolta nella logistica degli scambi militari tra Mosca e Teheran e il gruppo paramilitare Wagner.

Gli Stati Uniti, si legge in una nota del dipartimento di Stato, continueranno ad agire contro la Russia fino a quando "non metterà fine alla sua guerra brutale e illegale contro l'Ucraina". Attuando gli impegni presi al vertice del G7, Washington annuncia di aver varato misure per "diminuire ulteriormente la capacità della Russia di reperire armi e aggirare le sanzioni nonché per ridurre la dipendenza dall'energia di Mosca".

Le nuove sanzioni americane colpiscono anche persone, "le autorità fantoccio imposte dalla Russia in Ucraina, coloro che sono coinvolti nel furto di grano ucraino e nel trasferimento sistematico e illegale e/o deportazione dei bambini ucraini".

16 giorni fa
Estero
"Nessun elemento di nube radioattiva in Europa"
Lo confermano fonti Aiea.

"Non sono pervenuti elementi a conferma di quanto sostenuto dalle fonti russe in merito ad una presunta nube radioattiva". Così una fonte dell'Aiea risponde all'agenzia italiana ANSA in merito alle notizie diffuse da Mosca sui rischi di una nube verso l'Europa.

16 giorni fa
Estero
Mosca emette un mandato d'arresto per il giudice CPI Karim Khan
Due mesi dopo che la Cpi ha emesso un mandato di arresto per Vladimir Putin, la Russia ha inserito il procuratore nella lista dei ricercati.

Il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan è stato inserito nella lista dei ricercati della Russia, secondo un avviso emesso dal ministero degli Interni russo, due mesi dopo che la Cpi ha emesso un mandato di arresto per Vladimir Putin. "Data di nascita: 30 marzo 1970. Luogo di nascita: Edimburgo, Scozia (...) Ricercato ai sensi di un articolo del codice penale", recita l'avviso, pubblicato sul sito web del ministero, senza specificare la natura del reato.

16 giorni fa
Estero
Gli Usa addestreranno i piloti ucraini F16
L'addestramento avverrà molto probabilmente interamente in Europa.

Joe Biden ha informato venerdì i leader del G7 che gli Usa sosterranno uno sforzo congiunto con alleati e partner per addestrare i piloti ucraini su velivoli di quarta generazione, compresi gli F-16: lo ha detto alla Cnn un alto dirigente dell'amministrazione, precisando che la formazione non dovrebbe svolgersi negli Stati Uniti e probabilmente avverrà interamente in Europa. Il personale americano parteciperà all'addestramento insieme ad alleati e partner in Europa. Si prevede che ci vorranno diversi mesi per il completamento. "Poiché la formazione si svolgerà nei prossimi mesi, la nostra coalizione di Paesi che partecipano a questo sforzo deciderà quando fornire effettivamente i jet, quanti ne forniremo e chi li fornirà", ha affermato il funzionario.

17 giorni fa
Estero
Nube radioattiva? "Nessuna emergenza in Europa"
L'Agenzia atomica polacca smentisce il pericolo di radiazioni. "La situazione nel Paese è normale".

"Non abbiamo ricevuto alcuna notifica di emergenza radioattiva", lo scrive l'Agenzia atomica polacca sul suo sito dopo che un deposito di munizioni all'uranio impoverito è stato distrutto da un bombardamento russo. Stando al capo del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev come conseguenza si è formata una "nube radioattiva" che si muove verso l'Europa.

L'Agenzia atomica polacca spiega di essere "in costante contatto con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, l'Autorità di regolamentazione nucleare ucraina (Snriu)" e di aver accesso "al Sistema Internazionale di Notifica Precoce di Emergenza Radiazioni (Usie)". Dopo le "informazioni false sul pericolo di radiazioni in Polonia" l'Agenzia spiega che "la situazione nel Paese è normale": i picchi "osservati negli ultimi giorni in Polonia, ma anche nel resto d'Europa, non sono insoliti" e si "verificano regolarmente" con le piogge.

17 giorni fa
Estero
"Distrutte munizioni di uranio: Nube radioattiva verso l'Europa"
Lo ha detto il capo del Consiglio di Sicurezza russo, Nikolai Patrushev, citato dall'agenzia Ria Novosti. Secondo Patrushev un aumento dei livelli radioattivi è già stato rilevato in Polonia.

Un deposito di munizioni all'uranio impoverito inviate dall'Occidente è stato distrutto da un bombardamento russo e come conseguenza si è formata una "nube radioattiva" che si muove verso l'Europa. Lo ha detto il capo del Consiglio di Sicurezza russo, Nikolai Patrushev, citato dall'agenzia Ria Novosti. Secondo Patrushev un aumento dei livelli radioattivi è già stato rilevato in Polonia.

Attacchi russi

Patrushev non dice dove sarebbe avvenuto il bombardamento, ma negli ultimi giorni sono circolate sui canali Telegram immagini di un attacco russo avvenuto il 13 maggio nella regione di Khmelnitsky, ad ovest di Kiev, che ha provocato una gigantesca nuvola nera a forma di fungo atomico. Su vari media russi si è discussa anche l'ipotesi che potessero essere esplose munizioni all'uranio impoverito. Negli ultimi giorni, secondo le informazioni fornite dal ministero della Difesa di Mosca, si sono moltiplicati in Ucraina i bombardamenti russi su depositi di armi provenienti da Paesi Nato con lo scopo di bloccare l'annunciata controffensiva di Kiev.

18 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Gli Stati Uniti non sono pronti ad azioni costruttive per la pace in Ucraina"
Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dalle agenzie russe.

Gli Stati Uniti "non sono pronti, ora o in un futuro prevedibile, ad intraprendere azioni costruttive" per arrivare alla pace in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dalle agenzie russe.

Del resto, ha aggiunto Lavrov, è stata proprio Washington a creare "per molti anni" questa situazione "nell'ambito della sua scelta strategica di opporsi alla formazione di un mondo multipolare per mantenere la sua egemonia".

18 giorni fa
Guerra in Ucraina
482 bambini ucraini rimasti uccisi dall'inizio della guerra
Nella maggior parte dei casi, si tratta di minorenni che vivevano nella regione di Donetsk.

Sono 482 i bambini ucraini rimasti uccisi e 978 quelli feriti dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio 2022. Lo ha dichiarato l'ufficio del Procuratore generale ucraino citato da Ukrinform. Nella maggior parte dei casi, si tratta di minorenni che vivevano nella regione di Donetsk.

19 giorni fa
Guerra in Ucraina
"I nostri alleati non vanno a Mosca"
Sono le critiche mosse dal commissario Ue all'allargamento Oliver Varhelyi nei confronti del leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, il quale ha annunciato di incontrare il presidente russo Putin nei prossimi giorni.

Critiche al leader serbo-bosniaco Milorad Dodik per un suo annunciato incontro a Mosca nei prossimi giorni con il presidente russo Vladimir Putin sono giunte dal commissario Ue all'allargamento Oliver Varhelyi. Dodik, che è presidente della Republika Srpska, l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina, ha annunciato di recente che incontrerà Putin il 23 maggio prossimo. "I nostri alleati, quelli che sono alleati della Ue, non vanno a Mosca", ha detto Varhelyi, oggi in visita a Sarajevo. "Il nostro sostegno è qui, e per questo sono a Sarajevo. Abbiamo bisogno di risultati concreti", ha aggiunto il commissario europeo, che nella capitale bosniaca partecipa a un Forum politico centrato sulle prospettive del percorso europeo della Bosnia-Erzegovina.

19 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Più attacchi russi nel nord per bloccare le nostre truppe"
A sostenerlo è la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, in un aggiornamento su Telegram.

Le forze russe hanno aumentato i bombardamenti delle regioni di Kharkiv, Chernihiv e Sumy, al confine nordest, per "mantenere in tensione l'esercito ucraino e impedirgli di spostarsi verso altri fronti". A sostenerlo è la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, in un aggiornamento su Telegram. "Nell'ultima settimana, dall'8 al 16 maggio 2023, le truppe russe hanno effettuato 162 attacchi nelle aree specificate. L'oblast di Sumy ha subito il maggior numero di bombardamenti - 110. Chernihiv - 29. Kharkiv - 23", ha riferito Malyar. "La Russia sta conducendo una guerra senza regole e viola sistematicamente le norme del diritto umanitario internazionale. Inoltre, con l'artiglieria e gli attacchi aerei nelle zone di confine, il nemico cerca di tenere costantemente sotto tensione le nostre truppe e impedire loro di impegnarsi in altre direzioni".

19 giorni fa
Guerra in Ucraina
Registro dei danni contro l'Ucraina, ecco i paesi che hanno aderito all'iniziativa
Oltre alla Svizzera hanno espresso l'intenzione di farlo anche Andorra e Bulgaria. Fra i Paesi del Consiglio d'Europa che restano fuori ci sono Armenia, Azerbaijan, Bosnia ed Erzegovina, Ungheria, Serbia e Turchia.

Avrà sede a L'Aia e avrà un ufficio satellite in Ucraina il Registro dei danni causati dall'aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina, istituito dal summit dei capi di stato e di governo del Consiglio d'Europa in corso a Reykjavik, come è stato annunciato oggi. Hanno aderito all'Accordo Parziale Allargato sul Registro 37 dei 46 Paesi membri (tre, fra cui la Svizzera, hanno annunciato l'intenzione di farlo), oltre che tre Stati osservatori, Canada, Giappone, Stati Uniti, e l'Unione europea. Il Registro, spiega una nota, è istituito per un periodo iniziale di tre anni e sarà utilizzato per registrare prove e informazioni relative a richieste di risarcimento danni, perdite o lesioni derivanti dall'aggressione della Russia contro l'Ucraina. Così, si sottolinea, si apre la strada a un futuro meccanismo internazionale di risarcimento per le vittime dell'aggressione russa.

Chi ha aderito

I Paesi del Consiglio d'Europa che hanno aderito sono Albania, Germania, Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Danimarca, Spagna, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Malta, Repubblica di Moldova, Monaco, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, San Marino, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Repubblica Ceca, Regno Unito e Ucraina. Oltre alla Svizzera hanno espresso l'intenzione di farlo anche Andorra e Bulgaria. Fra i Paesi del Consiglio d'Europa che restano fuori ci sono Armenia, Azerbaijan, Bosnia ed Erzegovina, Ungheria, Serbia e Turchia.

19 giorni fa
Estero
Oltre 200 mila soldati russi uccisi da inizio guerra
Lo annuncia lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, come riportano i media ucraini. Dal 24 febbraio 2022 sono morti 200'590 uomini, inclusi 610 nella giornata di ieri.

Sono oltre 200'000 i soldati russi uccisi dalle forze ucraine dall'inizio dell'invasione del Paese da parte di Mosca: lo annuncia lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, come riportano i media ucraini. Dal 24 febbraio 2022 sono morti 200'590 uomini, inclusi 610 nella giornata di ieri.

Caccia, elicotteri e droni abbattuti

Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che si registrano anche 308 caccia, 294 elicotteri e 2'748 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 3'771 carri armati russi, 3'166 sistemi di artiglieria, oltre a 18 navi e 982 missili da crociera. Intanto una persona è stata uccisa e quattro sono rimaste ferite oggi in un bombardamento delle forze ucraine sulla città di Donetsk, capoluogo dell'omonima repubblica separatista nell'est dell'Ucraina. Ne dà notizia il sindaco, Alexei Kulemzin. Il bombardamento è avvenuto sul distretto di Petrovsky, precisa sul suo canale Telegram il sindaco, citato dall'agenzia Tass.

19 giorni fa
Estero
Domani scade l'accordo per il grano, ma manca l'intesa con Mosca
Ieri il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov affermava che c'erano ancora questioni aperte ma che una decisione andava presa.

Potrebbe essere l'ultima la nave che oggi lascerà l'Ucraina in base all'attuale accordo sul grano del Mar Nero se entro domani non si rinnoverà l'intesa siglata a luglio scorso e poi rinnovata tra Kiev e Mosca con la mediazione dell'Onu e della Turchia. Il passaggio della nave è, afferma un portavoce Onu, un giorno prima che la Russia possa recedere dal patto accusando ostacoli alle sue esportazioni di grano e fertilizzanti. Ieri il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov affermava che c'erano ancora questioni aperte ma che una decisione andava presa.

19 giorni fa
Estero
Bombe russe su Zaporizhzhia, 3 civili feriti
Un uomo di 48 anni è rimasto ferito a Huliaypole, mentre un 34enne e un 61enne sono rimasti feriti a Uspenivka.

Tre persone sono rimaste ferite ieri in seguito ai bombardamenti russi nella regione di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Yuriy Malashko, come riporta Ukrinform. Le truppe russe hanno bombardato 16 città e villaggi vicino alla linea del fronte, ha precisato Malashko, lanciando un totale di 88 attacchi su 51 obiettivi civili. Un uomo di 48 anni è rimasto ferito a Huliaypole, mentre un 34enne e un 61enne sono rimasti feriti a Uspenivka.

20 giorni fa
Guerra in Ucraina
Attacco aereo di "intensità eccezionale" su Kiev
Da video Twitter
Da video Twitter
Le forze ucraine riferiscono di essere riuscite a distruggere gran parte dei droni e dei missili russi. Non si segnalano vittime.

La Russia ha lanciato su Kiev nella notte un attacco aereo di "intensità eccezionale": lo ha reso noto l'amministrazione militare della capitale ucraina, come riporta il Kyiv Independent. Si è trattato del "massimo numero di attacchi missilistici nel più breve lasso di tempo" possibile, ha spiegato l'amministrazione sul suo canale Telegram, aggiungendo che le forze russe hanno probabilmente utilizzato droni, oltre a missili balistici e da crociera.

L'Ucraina afferma di avere distrutto gran parte dei droni e dei missili

Secondo le informazioni preliminari, la difesa aerea ucraina avrebbe distrutto la maggior parte dei droni e dei missili russi, i cui detriti sono caduti nei distretti di Shevchenkivskyi, Sviatoshynskyi, Solomianskyi, Obolonskyi e Darnytskyi.

Non si segnalano vittime

I danni maggiori sono stati segnalati nel distretto di Solomianskyi, dove è scoppiato un incendio in un edificio non residenziale. I detriti dei droni e dei missili sono caduti sulle auto parcheggiate, nei cortili e nei parchi degli altri distretti. Al momento non si segnalano vittime.

22 giorni fa
Guerra in Ucraina
"In 24 ore attaccate 10 regioni, ci sono morti e feriti"
Lo riporta Ukrinform sulla base delle informazioni consolidate delle amministrazioni militari regionali.

Nell'ultima giornata, i russi hanno lanciato attacchi su dieci regioni dell'Ucraina utilizzando droni, missili da crociera, aviazione, artiglieria pesante e mortai. Lo riporta Ukrinform sulla base delle informazioni consolidate delle amministrazioni militari regionali.

L'attacco nel Donetsk

Nella regione di Donetsk, le truppe russe hanno bombardato 12 insediamenti nell'ultimo giorno, tra cui Avdiivka, Kostyantynivka e Bakhmut. Sette persone sono morte e 16 sono rimaste ferite in 24 ore.

Quello a Ternopil

Nella regione di Ternopil ieri sera, a seguito di un attacco dei russi, sono stati colpiti dei magazzini provocando un incendio. Due persone sono rimaste ferite. Un nuovo attacco è stato registrato all'alba: case estive, locali commerciali e uffici e camion sono stati distrutti e danneggiati, senza causare vittime.

Quello a Chernihiv

Nella regione di Chernihiv, le truppe russe hanno bombardato 5 volte il distretto di Novgorod-Siversky con mortai e artiglieria. Nella regione di Sumy, durante la giornata i russi hanno effettuato sei bombardamenti al confine. Sono state registrate 65 esplosioni. Nella notte, l'esercito russo ha poi bombardato due comunità nella regione, danneggiando una linea elettrica e un centro di servizi amministrativi. Nella regione di Zaporizhzhia, i russi hanno attaccato 18 insediamenti nell'ultima giornata, provocando un ferito.

E a Dnipropetrovsk

Nella regione di Dnipropetrovsk l'esercito russo ha attaccato Nikopol con artiglieria pesante. Un uomo di 57 anni è stato ricoverato in gravi condizioni. In città sono stati danneggiati due palazzi, cinque case private, diversi fabbricati agricoli, un garage, un minibus e due linee elettriche. Attacchi sono stati registrati a Kharkiv, nel Lugansk, a Mykolaiv e nel Kherson.

Attacco su più fronti

Nella notte del 14 maggio, i russi hanno attaccato l'Ucraina da diverse direzioni, e la difesa aerea ha distrutto tre missili da crociera e 25 droni. Lo riporta l'aeronautica ucraina su Telegram.

Secondo quanto riferito, sono stati abbattuti "18 droni d'attacco del tipo Shahed-136/131, un Uav tipo "Lancet"; due Uav tattici operativi "Orlan-10"; quattro Uav il cui tipo è attualmente in fase di definizione; tre missili da crociera Kh-101/Kh-555/Kh-55".

22 giorni fa
Guerra in Ucraina
"In 24 ore 620 militari russi uccisi in battaglia"
L'ufficiale ucraino Anatolii Shtefan ha riferito che ieri le truppe russe hanno avuto perdite ingenti a Klishchiivka, vicino Bakhmut, nel Donetsk, come riporta Unian.

Secondo l'ultimo aggiornamento delle stato maggiore ucraino postato su Facebook, nelle ultime 24 la Russia ha subito la perdita in battaglia di 620 militari, portando a circa 199 mila il numero totale dei soldati della Federazione morti dall'inizio dell'invasione. L'ufficiale ucraino Anatolii Shtefan ha riferito che ieri le truppe russe hanno avuto perdite ingenti a Klishchiivka, vicino Bakhmut, nel Donetsk, come riporta Unian.

Attacchi russi

Intanto, un massiccio attacco missilistico è stato lanciato dall'esercito russo durante la notte sulla regione di Kharkiv, in Ucraina orientale, ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov, citato da Rbc-Ukraine. Sono stati danneggiate infrastrutture di trasporto e un condominio ma non ci sono state vittime. Due persone sono invece rimaste ferite nei raid russi di stanotte su Ternopil, secondo le prime informazioni. Volodymyr Trush, capo dell'amministrazione militare regionale di Ternopil, lo ha annunciato su Telegram, secondo quanto riporta Ukrinform. "Due civili sono rimasti feriti. Secondo le prime informazioni, hanno riportato ferite da schegge e ustioni. Le vittime sono in ospedale. Hanno tutta l'assistenza necessaria", ha scritto.

Il blitz durante l'Eurovision

Secondo Trush, sono stati colpiti magazzini appartenenti a imprese commerciali e a un'organizzazione religiosa. Gli attacchi mentre all'Eurovision si esibiva il duo musicale ucraino Tvorchi, che rappresenta il Paese al Song Contest 2023 con il brano "Heart of Steet".

22 giorni fa
Vaticano
"Niente mediazioni, non parlo con Putin"
È quanto detto a Papa Francesco dal presidente ucraino Zelensky nel corso dell'incontro tenutosi in Vaticano. "Con tutto il rispetto per Sua Santità, noi non abbiamo bisogno di mediatori, noi abbiamo bisogno di una pace giusta", ha detto il presidente.

"Non sono disposto a parlare con Putin, un piccolo leader che uccide anche la sua gente", la soluzione per l'Ucraina "è la controffensiva: quando saremo al confine con la Crimea, il sostegno a Putin all'interno della Russia diminuirà e lui dovrà trovare una via d'uscita. Manca poco".

"Il piano di pace è solo quello ucraino"

Poche parole ma chiare quelle del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ribadiscono la volontà di trovare una "pace giusta per l'Ucraina" ma chiudono la porta, per il momento, a qualsiasi mediazione. Anche quella che faticosamente da oltre quattordici mesi cerca di portare avanti il Vaticano. "Con tutto il rispetto per Sua Santità, noi non abbiamo bisogno di mediatori, noi abbiamo bisogno di una pace giusta", dice ancora Zelensky dopo quaranta minuti di faccia a faccia con Papa Francesco, che pure invita a Kiev. Se mai ci può essere un piano di pace è solo quello "ucraino", e lui stesso ha chiesto al Papa di "unirsi alla sua attuazione".

Posizioni distanti

Le dichiarazioni di Zelensky marcano una distanza che sembra incolmabile con quella diplomazia vaticana che vorrebbe portare le due parti, Ucraina e Russia, a sedersi attorno allo stesso tavolo. Il leader ucraino rimarca piuttosto di aver chiesto al Papa "di condannare i crimini russi in Ucraina, perché non può esserci uguaglianza tra la vittima e l'aggressore".

L'intesa sul fronte umanitario

Solo i più ottimisti speravano che oggi in Vaticano si sarebbe aperto il processo di pace o comunque qualche spiraglio almeno per un cessate il fuoco, ma pochi forse immaginavano una chiusura a qualsiasi "via di incontro e sentiero di dialogo verso la pace" su cui il Papa aveva insistito proprio un paio d'ore prima di incontrare il presidente ucraino. Anche nelle comunicazioni del Vaticano, alla fine del confronto, la parola "pace" scivola così in secondo piano. "Il Papa ha sottolineato in particolare la necessità urgente di gesti di umanità nei confronti delle persone più fragili, vittime innocenti del conflitto", ha riferito il portavoce Matteo Bruni sul colloquio a porte chiuse. E infatti l'unico risultato raggiunto oggi è proprio sul fronte umanitario, ovvero l'impegno assunto dal Papa sui bambini deportati. "Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa", ha concordato il presidente ucraino.

Dal simbolo della pace a quello della guerra

Le differenze tra il Papa e Zelensky si erano notate già nello scambio dei doni: Francesco ha regalato un ramoscello d'ulivo in bronzo, simbolo della pace. Il presidente ha ricambiato con una piastra decorata estratta da un giubbotto antiproiettile. Francesco lo ha accolto con il picchetto d'onore delle guardie svizzere. Zelensky è arrivato, come d'altronde aveva fatto nell'incontro con la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Mattarella, in tenuta militare. Certo traspare anche una certa emozione in quel gesto del presidente ucraino che porta la mano al cuore quando vede l'anziano Papa che lo aspetta in piedi sulla porta. Ma quando si siede al tavolo del dialogo tira fuori due cartelle scritte forse per sfruttare al meglio l'occasione del colloquio, senza dimenticare nulla.

L'agenda di Zelensky

La giornata di Zelensky a Roma era cominciata al Quirinale con il presidente della repubblica italiana Sergio Mattarella. "Riconfermo il pieno sostegno dell'Italia all'Ucraina sul piano degli aiuti militari, finanziari, umanitari e della ricostruzione, sul breve e lungo termine. Sono in gioco non solo l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l'ordine internazionale", la rassicurazione del capo dello Stato. Poi la tappa a Palazzo Chigi, dove si è confermata la grande sintonia tra la premier Giorgia Meloni e il presidente ucraino. "Continueremo a fornire sostegno, anche militare, perché l'Ucraina possa arrivare ai negoziati con una posizione solida. Questo è importante perché alla pace non si può arrivare con nessuna posizione di resa", ha scandito Meloni. Una promessa con la quale Zelensky può lasciare Roma soddisfatto. Appena atterrato in Italia d'altra parte aveva rimarcato che il suo obiettivo è la "vittoria" piuttosto che l'apertura di una difficile, ma "urgente", per usare la parola del Papa, via per la pace.

22 giorni fa
Italia
"L'Italia è con Kiev". Zelensky: "Siete dalla parte giusta della guerra"
Nei due incontri avuti con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni sono stati toccati vari temi: dagli aiuti militari a quelli per la ricostruzione dell'Ucraina.

"Fermo sostegno a 360 gradi", militare, finanziario, umanitario, per la ricostruzione, con l'obiettivo di una "pace vera e non una resa" dell'Ucraina. L'Italia ha accolto così Volodymyr Zelensky, sbarcato a Roma prima di recarsi a Berlino per rinnovare il patto di assistenza con gli alleati, in una fase cruciale della guerra. E il leader ucraino ha ringraziato Sergio Mattarella e Giorgia Meloni per questo impegno: "Siete dalla parte giusta della guerra", ha sottolineato nei suoi incontri con il presidente della Repubblica e con la capa del governo prima del faccia a faccia in Vaticano con il Papa.

"Al fianco di Kiev"

Molto fitta la giornata romana di Zelensky, in una capitale blindata, con mille agenti per le strade, droni in cielo e artificieri. A dargli il benvenuto nello scalo militare di Ciampino è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che lo ha poi accompagnato al Quirinale. Al suo interlocutore, con felpa militare d'ordinanza, Mattarella ha ribadito quanto sia alta la posta in palio in questo conflitto: "E' in gioco non solo l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l'ordine internazionale". Per questo, l'Italia è "pienamente al fianco" di Kiev, ha detto il capo dello Stato, che ha tenuto a incontrare nuovamente Zelensky dopo il faccia a faccia di "anni addietro", quando "le condizioni erano diverse". Oggi infatti c'è un Paese aggredito e un aggressore, responsabile tra le altre cose di "una pratica straziante e ignobile" come il rapimento di bambini ucraini, ha ricordato Mattarella. Sono 200mila, secondo Kiev.

Altri aiuti militari

Sostenere l'Ucraina vuole dire innanzitutto altri "aiuti militari" e l'Italia continuerà a fare la sua parte, in raccordo con i partner della Nato. Questo punto è stato chiarito da Meloni ricevendo Zelensky in un clima di grande feeling a Palazzo Chigi: unico modo, ha sottolineato la premier, "perché l'Ucraina possa arrivare ai negoziati con una posizione solida", e "non con una posizione di resa". L'obiettivo resta quello della "pace", che però si otterrà "solo e quando la Russia cesserà le ostilità", ha chiarito la presidente del Consiglio, secondo la quale "gli ucraini stanno combattendo anche per noi".

Aiuti per la ricostruzione

Oltre alle armi, il sostegno all'Ucraina continuerà ad essere a "360 gradi" e passerà dalla ricostruzione. In questa sfida l'Italia "vuole svolgere un ruolo di primo piano", come dimostra la "grande conferenza" con le aziende di entrambi i Paesi che si è tenuta a Roma il 26 aprile. E visto inoltre che l'Ucraina è un "avamposto della sicurezza dell'intero continente", è interesse dell'Italia "riconoscere le legittime aspirazioni europee" di Kiev, ha assicurato Meloni nel colloquio durato oltre un'ora e preceduto da un abbraccio tra "due amici", ha sottolineato la premier, che del supporto senza tentennamenti a Kiev ha fatto uno dei punti cardine della sua azione di politica estera.

"Grazie"

Di questo aiuto Zelensky è pienamente consapevole: "Non lo dimenticherò mai, ti ringrazio Giorgia", le parole del leader ucraino, che ha rivolto un simbolico "abbraccio a tutti gli italiani, uno ad uno". Lo stesso Zelensky evidentemente tiene alla compattezza dell'esecutivo italiano nella sua postura pro-Kiev e per questo ha tenuto a smontare un caso Salvini. Così, durante la lunga intervista con Bruno Vespa ed altri giornalisti sulla terrazza del Vittoriano, ha respinto le voci di un suo rifiuto di incontrare il leader della Lega, che con Silvio Berlusconi condivide una linea più dialogante con Mosca: "Non è vero, lo vedrei volentieri", è stata la sua precisazione. Lo stesso ha fatto Matteo Salvini, che ha smentito le "ricostruzioni surreali" secondo cui avrebbe deciso di disertare un colloquio con il leader ucraino: un incontro, ha puntualizzato, "non è mai stato previsto".

23 giorni fa
Italia
Zelensky è arrivato in Vaticano. Il Papa: "La ringrazio per questa visita"
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Il presidente ucraino è stato accolto nell'Auletta Paolo VI. "È un grande onore", ha detto Zelensky.

È durato 40 minuti l'incontro in Vaticano tra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e papa Francesco. Zelensky ha mantenuto, anche per l'incontro con il pontefice, la tenuta con pantaloni e felpa da militare. "La ringrazio per questa visita", ha detto il Papa accogliendo il presidente ucraino. "E' un grande onore", ha risposto il presidente.

Il Papa ha accolto Zelensky sulla porta dell'Auletta Paolo VI, in piedi appoggiandosi al bastone. Il presidente, salutando il Papa, ha messo la mano sul cuore e ha chinato la testa. Con loro solo l'interprete: il francescano ucraino fra Marek Viktor Gongalo.

Zelensky, seduto al tavolo per il colloquio con il Papa, aveva davanti a sé due fogli scritti.

23 giorni fa
Italia
Dopo Mattarella Zelensky incontra Giorgia Meloni
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Il presidente ucraino è atterrato oggi a Roma, dove ha dapprima incontrato Mattarella, in seguito la premier Giorgia Meloni.

Dopo aver visto il presidente italiano Sergio Mattarella, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato oggi pomeriggio a Palazzo Chigi la premier Giorgia Meloni. Dopo il pranzo di lavoro sono previste dichiarazioni congiunte ai media.

"L'Italia è con Kiev"

L'incontro tra Zelenky e il presidente della Repubblica italiana è durato circa 25 minuti. Mattarella ha assicurato al suo ospite che l'Italia è pienamente al fianco di Kiev nella guerra di aggressione scatenata dalla Russia. Dal canto suo, Meloni ha confermato "aiuti militari all'Ucraina fino a una pace giusta". "Sono grato per la posizione coerente sul sostegno all'Ucraina. L'Italia era ed è dalla parte giusta in questa guerra", le ha fatto eco il presidente ucraino su Telegram.

Roma blindata

Zelenky è arrivato stamane in aereo a Ciampino. Per l'occasione, la capitale è stata blindata: mille gli agenti operativi per garantire la sicurezza del presidente ucraino. Ora è atteso l'incontro tra Zelensky e papa Francesco.

L'incontro con Meloni

Stando all'agenzia di stampa ANSA, il colloquio tra Meloni e Zelensky si è svolto in inglese, senza interpreti, ed è durato 70 minuti .Della delegazione italiana hanno fatto parte il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari e l'ambasciatore Francesco Talò, consigliere diplomatico della premier, e l'ambasciatore d'Italia a Kiev Pier Francesco Zazo. Nella delegazione ucraina, fra gli altri, anche Andriy Yermak, il capo dell'ufficio del presidente ucraino.

23 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Kiev ha colpito civili a Lugansk con Storm Shadow"
"I missili a lungo raggio sono quelli forniti dal Regno Unito. Feriti anche sei bambini", ha detto il ministero della Difesa russo citato dalla Tass.

L'esercito ucraino ha utilizzato i missili a lungo raggio Storm Shadow forniti dal Regno Unito per attaccare aree civili a Lugansk dove sono rimasti feriti anche sei bambini, ha riferito il ministero della Difesa russo citato dalla Tass.

Il raid ucraino

"Ieri gli aerei ucraini hanno effettuato un attacco missilistico contro due aziende a Lugansk. L'attacco è stato fatto con gli Storm Shadow forniti dal Regno Unito, nonostante le dichiarazioni di Londra secondo cui non sarebbero state usate in attacchi contro civili".

L'avanzata di Kiev

Intanto, su Telegram il comandante delle forze di terra dell'esercito ucraino, Oleksandr Syrsky ha scritto: "continua l'operazione difensiva nel settore di Bakhmut. I nostri soldati stanno avanzando in alcune aree del fronte, mentre il nemico sta perdendo attrezzature e uomini. Gloria all'Ucraina e ai nostri eroi! I caccia russi hanno abbattuto sia il Su-24 che ha effettuato l'attacco sia il caccia MiG-29 che lo ha coperto", ha aggiunto.

23 giorni fa
Italia
Zelensky accolto al Quirinale da Mattarella
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I due si sono salutati con una stretta di mano e poi hanno assistito agli onori dei reparti e ai rispettivi inni nazionali. Sul torrino del Quirinale è stata issata la bandiera ucraina.

Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha accolto stamane il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel cortile del Quirinale. I due si sono salutati con una stretta di mano e poi hanno assistito agli onori dei reparti e ai rispettivi inni nazionali. Sul torrino del Quirinale è stata issata la bandiera ucraina.

Viaggio in Italia

Il presidente Zelensky è arrivato stamane con un volo proveniente da Kiev atterrato a Ciampino. Per l'occasione, le autorità italiane hanno predisposto un imponente servizio di sicurezza.

23 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Stiamo avanzando a Bakhmut, spingiamo via i russi"
Lo ha reso noto il gruppo orientale delle forze armate Sergey Cherevaty citato da Rbc-Ukraine.

L'esercito ucraino continua a spingere le truppe russe fuori dalle posizioni che avevano guadagnato in direzione della città orientale di Bakhmut: "Oggi le forze armate di Kiev sono riuscite ad avanzare di ulteriori 300 metri in profondità e sta valutando la possibilità di accerchiare gli invasori". Lo ha reso noto il gruppo orientale delle forze armate Sergey Cherevaty citato da Rbc-Ukraine.

L'avanzata

"Oggi, in alcune aree, le nostre unità sono riuscite ad avanzare in profondità fino a 300 metri in direzione Bakhmut. La cosa più importante come risultato di questa operazione di difesa è che il nemico viene costantemente colpito, il personale militare e le attrezzature vengono distrutte", ha detto Cherevaty.

23 giorni fa
Italia
Zelensky è atterrato a Roma
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Per l'occasione, l'Italia ha organizzato un imponente dispositivo di sicurezza. Sono infatti oltre mille gli uomini delle forze dell'ordine impiegati.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato stamane all'aeroporto di Ciampino a Roma. Ad attenderlo il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Per l'occasione, l'Italia ha organizzato un imponente dispositivo di sicurezza. Sono infatti oltre mille gli uomini delle forze dell'ordine impiegati.

Il dispositivo di sicurezza

La questura di Roma ha varato un piano che prevede anche la no fly zone e il divieto di sorvolo per i droni. Al lavoro artificieri, elicotteri e tiratori scelti. Effettuata l'attività di bonifica e controllo anche nel sottosuolo.

La zona intorno all'hotel Parco dei Principi, ai Parioli, che dovrebbe essere il quartier generale scelto dal presidente ucraino, è presidiata dalle forze dell'ordine. Sorvegliati il fiume Tevere e i parchi, dove la vigilanza è assicurata anche dal reparto a cavallo, mentre il controllo dal cielo è affidato agli elicotteri della polizia. In campo anche le unità antiterrorismo di polizia e carabinieri.

23 giorni fa
Vaticano
"La guerra in Ucraina porta sofferenze indicibili"
Lo ha affermato Papa Francesco, aggiungendo che "la Santa Sede si impegna a favorire la fraternità umana attraverso l'esercizio di una neutralità positiva".

Durante l'incontro con i nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, papa Francesco ha detto stamane che la "neutralità" della Santa Sede può aiutare nella risoluzione dei conflitti.

L'impegno per la pace

"La Santa Sede, in conformità alla propria natura e alla sua particolare missione, si impegna a proteggere l'inviolabile dignità di ogni persona, a promuovere il bene comune e a favorire la fraternità umana tra tutti i popoli. Questi sforzi, che non comportano il perseguimento di scopi politici, commerciali o militari, sono realizzati - ha spiegato il Papa - attraverso l'esercizio di una neutralità positiva". 

"Lungi dall'essere una neutralità etica, soprattutto di fronte alle sofferenze umane, ciò conferisce alla Santa Sede una posizione ben definita nella comunità internazionale che le permette di meglio contribuire alla risoluzione dei conflitti e di altre questioni", ha sottolineato Papa Francesco.

23 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Nuovo attacco nella notte a Kiev, abbattuti tutti i droni"
Lo scrive su Telegram il capo dell'amministrazione militare della città di Kiev, Serhiy Popko, riferendo di un attacco avvenuto questa notte contro la capitale.

"Sesto attacco aereo sulla capitale dall'inizio di maggio". Lo scrive su Telegram il capo dell'amministrazione militare della città di Kiev, Serhiy Popko, riferendo di un attacco avvenuto questa notte contro la capitale. "Questa volta, il nemico ha lanciato un attacco utilizzando solo veicoli aerei senza pilota. Durante l'ultimo allarme aereo nello spazio aereo in direzione della capitale sono state rilevate munizioni iraniane 'Shahed'. Tutti i droni nemici che si stavano muovendo verso Kiev sono stati distrutti con successo" e "nella capitale non si registrano danni o feriti", ha spiegato Popko.

Il dialogo con gli USA

Intanto, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha riferito su Twitter di avere "parlato col segretario di stato Usa Antony Blinken, per coordinare le prossime forniture di armi, la nostra cooperazione con il Sud del mondo e l'istituzione di un Tribunale speciale". Kuleba ha aggiunto di aver dato "molta attenzione all'importanza di fornire all'Ucraina gli F-16 e alle misure necessarie per iniziare l'addestramento dei piloti

23 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Quasi 200 mila soldati russi uccisi o feriti"
Lo riporta Ukrinform. "Intanto continuano i bombardamenti russi sulle postazioni ucraine", affermano le autorità ucraine.

Il numero di soldati russi uccisi o feriti dall'inizio della guerra sarebbe di 198.260, in base alle ultime stime dell'esercito ucraino. Lo riporta Ukrinform.

Continuano gli attacchi

Frattanto, continuano i bombardamenti russi sulle postazioni ucraine. L'amministrazione militare della regione di Khmelnytsky, nell'Ucraina occidentale, ha riferito che i russi hanno "colpito nella notte alcune infrastrutture critiche" dell'oblast e ha esortato i residenti a "rimanere nei rifugi" e a "mantenere la calma". Lo riportano i media ucraini, Kyiv Independent e Ukrinform, precisando che intorno alle tre del mattino sono scattati gli allarmi per i raid aerei russi

25 giorni fa
Guerra in Ucraina
"Londra ha consegnato missili a lungo raggio a Kiev"
Un funzionario occidentale ha dichiarato all'emittente statunitense che il Regno Unito ha ricevuto garanzie dal governo ucraino che questi missili saranno utilizzati solo all'interno del territorio sovrano ucraino e non in Russia.

La Gran Bretagna ha consegnato missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow all'Ucraina in vista della prevista controffensiva, secondo la Cnn che cita alti funzionari occidentali. In particolare, lo Storm Shadow ha la capacità di colpire in profondità il territorio controllato dalla Russia nell'Ucraina orientale. Un funzionario occidentale ha dichiarato all'emittente statunitense che il Regno Unito ha ricevuto garanzie dal governo ucraino che questi missili saranno utilizzati solo all'interno del territorio sovrano ucraino e non in Russia.

Lo Storm Shadow è un missile da crociera a lungo raggio con capacità stealth (che permette di diminuire la propria evidenza all'osservazione nemica), sviluppato congiuntamente da Regno Unito e Francia, e viene tipicamente lanciato dall'aria. Con una gittata di oltre 250 chilometri, è appena inferiore alla capacità dei sistemi missilistici tattici dell'esercito di superficie (Atacms), prodotti negli Stati Uniti, che l'Ucraina chiede da tempo.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Putin: "L'Occidente ci fa la guerra, ma vinceremo noi"
© Shutterstock
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In occasione del V Day russo, il presidente Vladimir Putin ha detto che a minacciare il Paese sono le "élite globaliste occidentali" che si ritengono superiori e che "provocano conflitti sanguinosi e colpi di Stato, seminano l'odio, la russofobia e il nazionalismo aggressivo".

Nessun passaggio di aerei nel cielo, nessun carro armato tra le truppe che sfilano, niente marcia del Reggimento Immortale con le fotografie dei caduti e nemmeno il ricevimento al Cremlino. Le preoccupazioni per la sicurezza, e in generale per il conflitto in corso, si sono fatte sentire sulla parata di quest'anno per il V Day russo. Ma non sono cambiati i toni di Vladimir Putin. La Russia, ha ribadito il presidente nel discorso sulla Piazza Rossa, si sta difendendo in una guerra che le è stata dichiarata dall'Occidente con lo scopo di distruggerla, ma alla fine vincerà. Anche in questa giornata a far sentire la sua voce dissonante è stato Yevgeny Prigozhin, con le nuove pesantissime accuse lanciata all'esercito di essere "incapace di difendere la Russia" e di fuggire davanti al nemico a Bakhmut. Il capo della Wagner ha preso di mira i suoi bersagli preferiti, i vertici militari, accusandoli di "ingannare" Putin con rapporti falsi sulla situazione in Ucraina e lamentando ancora una volta di non ricevere da loro sufficienti munizioni.

Le inquietudini russe

Solo sei giorni fa le immagini di due droni che esplodevano sul Cremlino erano sembrate scuotere il senso di sicurezza dei russi. A questo si aggiungono i timori tra l'opinione pubblica per la tanto annunciata controffensiva ucraina. Due motivi di inquietudine che probabilmente hanno contribuito ai festeggiamenti sottotono. Quasi un simbolo di questa atmosfera è la solitudine dell'unico carro armato che ha sfilato sulla Piazza Rossa: un pezzo da museo, il leggendario T34 che diede un contributo decisivo alla sconfitta delle divisioni di Hitler. Ma la presenza di questo mezzo corazzato tra gli 8'000 soldati che hanno partecipato alla sfilata (di cui 530 già impegnati nel conflitto in Ucraina) è servita anche a rendere plasticamente il parallelo di Putin tra la lotta per la sopravvivenza della Russia di allora e quella di oggi. La civiltà, ha affermato il presidente dalla tribuna sotto le mura del Cremlino, "è di nuovo ad una svolta cruciale e una guerra è di nuovo scatenata contro la Russia, ma il Paese sarà in grado di garantire la sua sicurezza". A minacciare il Paese, ha spiegato Putin, sono le "élite globaliste occidentali" che si ritengono superiori e che "provocano conflitti sanguinosi e colpi di Stato, seminano l'odio, la russofobia e il nazionalismo aggressivo". "Hanno dimenticato - ha aggiunto - a cosa portarono le folli pretese naziste di dominio del mondo". E hanno dimenticato il ruolo fondamentale dell'Unione Sovietica nello sconfiggere "questo male mostruoso".

Putin parla per la prima volta di "popolo ucraino"

Dunque secondo Putin anche l'Occidente punta al dominio mondiale, e in questo l'Ucraina è solo una pedina presa in ostaggio. Anzi, "il popolo" ucraino, ha scandito il presidente russo, con uno scarto rispetto ai discorsi passati colto dai più raffinati esegeti delle sue parole. Per la prima volta dall'inizio della crisi, sottolinea qualche osservatore, Putin ha ammesso appunto l'esistenza stessa di un popolo ucraino. Ciò che aveva di fatto negato fin dalla pubblicazione nel luglio del 2021 del suo ormai celebre saggio 'Sull'unità storica di russi e ucraini' che poneva le basi ideologiche dell'intervento militare. Lo zar ha anche evidenziato l'importanza della presenza al suo fianco dei leader di sette ex repubbliche sovietiche, con i quali si è concesso una passeggiata sulla Piazza Rossa scendendo dalla tribuna dopo la fine della parata. Forse un tentativo di esorcizzare le paure per i droni ucraini. Insieme con loro e con all'occhiello il nastrino arancione e nero dell'ordine di San Giorgio - la massima onorificenza militare istituita da Caterina la Grande ed ereditata con varie modifiche dall'Urss e dall'attuale Russia - Putin è uscito dalla piazza e ha raggiunto il monumento al milite ignoto, nei Giardini di Alessandro, dove il gruppo ha deposto dei fiori.

un mese fa
Guerra in Ucraina
"In questo momento la pace in Ucraina non è possibile"
Per Antonio Guterres, segretario generale dell'Onu, "la Russia al momento non è disposta a ritirarsi dai territori occupati e l'Ucraina spera ancora di riconquistarli".

Allo stato attuale, un "negoziato" per la pace in Ucraina "non è possibile", perché sia Mosca sia Kiev "sono convinte di poter vincere" la guerra: è quanto sostenuto da António Guterres, segretario generale dell'Onu, in un'intervista rilasciata al quotidiano spagnolo El País. "Non vedo la Russia al momento disposta a ritirarsi dai territori occupati e credo che l'Ucraina coltivi la speranza di riconquistarli", ha aggiunto Guterres, recatosi in Spagna per ricevere il Premio Europeo Carlo V. "In questo momento non vedo alcuna possibilità immediata - non stiamo parlando del futuro - di una tregua globale, di un negoziato di pace".

Il segretario generale dell'Onu ha spiegato poi che gli sforzi della comunità internazionale sono ora incentrati, "per quanto possibile", nel "dialogare con entrambe le parti per risolvere problemi specifici". L'iniziativa "più importante" in questo senso, ha detto, "è stata l'esportazione di cereali dall'Ucraina e di prodotti alimentari e fertilizzanti dalla Russia attraverso il Mar Nero".

un mese fa
Estero
Mosca, iniziata la parata della vittoria
Nel suo discorso sulla Piazza Rossa, il presidente Vladimir Putin ha fatto riferimenti alla guerra in Ucraina, accusando l'Occidente di provocare "conflitti sanguinosi".

È cominciata sulla Piazza Rossa la parata per l'anniversario della vittoria sul nazismo. Tra i presenti, anche il presidente russo Vladimir Putin che, nel video in diretta mostrato da Ria Novosti, è seduto tra due veterani pluridecorati.

Il discorso di Putin

"Contro la Russia è stata scatenata una vera guerra ma abbiamo sconfitto il terrorismo". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso per il giorno della vittoria. L'Occidente "provoca conflitti sanguinosi", semina i semi della "russofobia" e pretende di "dettare le sue regole a tutte le nazioni", ha aggiunto Putin. L'Ucraina "è diventata ostaggio nelle mani dell'Occidente". "Le élite occidentali hanno dimenticato le conseguenze delle pretese naziste di dominare il mondo", ha detto inoltre il presidente russo. Putin ha chiuso il suo discorso sulla Piazza Rossa inneggiando "alla vittoria". "Niente è più forte della nostra unità".

un mese fa
Estero
Von der Leyen a Kiev: "Qui sono difesi i valori dell'Ue"
La presidente della Commissione Ue si trova nella capitale ucraina per celebrare la Giornata dell'Europa.

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen è arrivata a Kiev. "È bello tornare a Kiev. Dove i valori a noi cari vengono difesi ogni giorno. È quindi un luogo appropriato per celebrare la Giornata dell'Europa. Accolgo la scelta del presidente Zelensky di rendere il 9 maggio la Giornata dell'Europa anche qui in Ucraina", scrive in un tweet che la ritrae dopo che è scesa dal treno, alla stazione della capitale ucraina.

"Stiamo continuando ad aumentare la pressione sulla Russia. È uno dei punti su cui informerò il presidente Zelensky. L'attenzione è ora rivolta alla rigorosa attuazione delle sanzioni e all'adozione di misure contro l'elusione", ha detto Ursula von der Leyen a uno dei cronisti del pool della European Newsroom. "Siamo determinati a chiudere le scappatoie esistenti. Nessuno ne dubiti", ha proseguito von der Leyen, sottolineando: "La mia presenza a Kiev il 9 maggio è simbolica, ma è anche il segno di un dato cruciale e molto concreta: l'Ue lavora fianco a fianco con l'Ucraina su molte questioni".

un mese fa
Guerra in Ucraina
I russi cominciano l'arruolamento a Mariupol
A comunicarlo il sindaco in esilio della città Vadim Boychenko. "Il nemico prevede di arruolare uomini fino ad agosto", ha detto

I russi hanno cominciato l'arruolamento a Mariupol, occupata all'inizio della guerra. Lo riferisce il sindaco in esilio della città Vadim Boychenko, come riporta Ukrainska Pravda. "Gli occupanti stanno già cercando cittadini che non adempiano agli 'obblighi militari'. Il nemico prevede di arruolare uomini fino ad agosto", afferma.

Direttiva per una visita medica

Il consiglio comunale ha anche pubblicato la cosiddetta "direttiva per una visita medica dell'ufficio di registrazione e arruolamento militare", che è stata ricevuta da uno dei residenti di Mariupol.

un mese fa
Guerra in Ucraina
"Civili catturati dai russi costretti a scavare trincee"
I servizi di sicurezza ucraini hanno assicurato alle famiglie degli ostaggi civili detenuti dalla Russia che i negoziati per ricondurli a casa non si fermeranno mai. Tra le ipotesi, anche quella di scambiare i sacerdoti del Patriarcato di Mosca trattenuti per il loro sostegno agli invasori.

Numerosi civili ucraini catturati dai russi sono costretti a scavare trincee in previsione di una controffensiva ucraina, ma non saranno in ogni caso considerati traditori. Lo ha precisato il quartier generale di coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra, secondo quanto riferito da Ukrinform. Su iniziativa della organizzazione non governativa Civilians in Captivity, si è svolto presso la sede del Coordinamento un incontro con le famiglie degli ostaggi civili trattenuti dalla Federazione Russa. I rappresentanti del quartier generale, del servizio di sicurezza Sbu e dell'ufficio del difensore civico hanno risposto alle domande poste dalle famiglie degli ucraini catturati. Il rappresentante del difensore civico ha osservato che per il ritorno degli ostaggi civili è necessaria la volontà politica del Paese aggressore e che in ogni caso non dovrebbero essere oggetto di scambio, perché, secondo il diritto umanitario internazionale, i civili dovrebbero essere rilasciati senza alcuna precondizione.

Si cerca di dialogare

"Abbiamo cittadini russi che sono stati condannati. Ma non c'è ancora risposta dalla Russia in merito alla loro disponibilità a scambiarli con la nostra gente. I nostri ostaggi civili sono accusati nella Federazione Russa di resistere alla cosiddetta operazione speciale e sono trattenuti per costringere l'Ucraina a negoziati politici, che non ci saranno. Ma sono in corso negoziati per uscire dallo stallo e un processo per il rilascio dei nostri civili". Il funzionario della Sbu Viktor Kononenko ha assicurato alle famiglie degli ostaggi civili detenuti dalla Russia che i negoziati per ricondurli a casa non si fermeranno mai. Tra le ipotesi, anche quella di scambiare i sacerdoti del Patriarcato di Mosca trattenuti per il loro sostegno agli invasori.

un mese fa
Guerra in Ucraina
"Stanotte l'attacco più grave da inizio guerra"
Lo ha detto il sindaco di Kiev. "Grazie alle nostre forze di difesa aerea, tutti i 36 droni sono stati abbattuti. Questo è l'attacco più massiccio alla nostra città dall'inizio della guerra". Non ci sarebbero morti.

Quello di stanotte è stato il più massiccio attacco russo a Kiev dall'inizio dell'invasione. Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko ai media mentre si trovava sul luogo della caduta del relitto di uno dei droni abbattuti sulla capitale. "Grazie alle nostre forze di difesa aerea, tutti i 36 droni sono stati abbattuti. Questo è l'attacco più massiccio alla nostra città dall'inizio della guerra", ha affermato, citato dall'agenzia di stampa ucraina Unian, sottolineando che nessuno è morto mentre 5 persone sono rimaste ferite. "Nessuno è in pericolo di vita", ha spiegato, riferendo inoltre di danni a edifici residenziali, oltre a un asilo e una scuola.

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