Francia
Sarkozy è entrato nel carcere parigino della Santé
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Keystone-ats
2 ore fa
Con lui, uno degli avvocati che lo difende, Christophe Ingrain, che ha lasciato il suo cliente per uscire dal carcere in auto e rilasciare alcune dichiarazioni ai giornalisti.

L'ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, è entrato in automobile nel carcere della Santé, passando tra una folla di sostenitori e amici, con i giornalisti, e tenuta a distanza da uno schieramento di polizia. Con lui, uno degli avvocati che lo difende, Christophe Ingrain, che ha lasciato il suo cliente per uscire dal carcere in auto e rilasciare alcune dichiarazioni ai giornalisti.

Primo ex presidente a essere rinchiuso

L'ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha lasciato in automobile la sua abitazione nel 16/o arrondissement di Parigi per recarsi al carcere della Santé, dove sarà rinchiuso per scontare la condanna a 5 anni per il caso del finanziamento libico della sua campagna elettorale 2007. A 70 anni, sarà il primo ex presidente della Repubblica dell'Unione europea ad essere rinchiuso in cella. È accompagnato dalla moglie, Carla Bruni, insieme alla quale ha salutato un centinaio di sostenitori e amici che, su iniziativa del figlio Louis, si sono riuniti questa mattina sotto la sua abitazione per salutarlo ed acclamarlo, intonando anche a più riprese la Marsigliese.

Il messaggio su X

Sulla strada dalla sua abitazione al carcere parigino della Santé, Sarkozy ha postato un messaggio su X: "Questa mattina non mettono in carcere un ex presidente della Repubblica, ma un innocente". Nello stesso messaggio, Sarkozy promette di continuare a "denunciare questo scandalo giudiziario, questo calvario che subisco da oltre 10 anni". "Stamattina - aggiunge - provo un dolore profondo per la Francia, umiliata dall'espressione di una vendetta che ha portato l'odio ad un livello senza precedenti. Non ho dubbi, la verità trionferà. Ma il prezzo da pagare sarà stato enorme".

L'avvocato: "Nessun trattamento di favore"

L'ex presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, condannato a 5 anni di carcere per "associazione per delinquere" nel caso del finanziamento libico della sua campagna elettorale del 2007, è in carcere alla Santé, la prigione parigina. Il suo avvocato Christophe Ingrain, che chiederà "in tempi rapidi" che sia rimesso in libertà, ha detto ai microfoni di BFM TV che il suo cliente non godrà di "alcun trattamento di favore". Sarkozy, che ha detto di aver portato con sé in prigione i due volumi de "Il Conte di Montecristo" e la biografia di Gesù di Jean-Christian Petitfils, vivrà questo periodo di carcere "in un regime conforme a quello dell'isolamento". La sua cella sarà di circa 9 metri quadrati, avrà diritto a un'ora di passeggiata quotidiana ma in tempi diversi dagli altri detenuti. Come altre personalità molto mediatiche, infatti, Sarkozy - per motivi di sicurezza - non trascorrerà l'ora d'aria con gli altri. Avrà diritto ad una radio e avrà tutto "per scrivere", ha detto l'avvocato: "Vuole scrivere - ha spiegato - descrivere la sua esperienza, l'ingiustizia di cui è vittima. Questa detenzione rafforza la sua rabbia, vuole dimostrare la sua innocenza". L'avvocato ha spiegato che il regime di isolamento è stato disposto in relazione alle "minacce alla sua integrità fisica" che avrebbe ricevuto. "Non posso dire di essere completamente sereno - ha aggiunto - ma ho fiducia nell'amministrazione penitenziaria". Quanto alla richiesta di libertà, Ingrain ha spiegato che "a meno che non ci sia la volontà di tenerlo costi quel che costi in detenzione, giuridicamente non ci sono criteri che giustifichino il suo mantenimento in carcere". Aggiungendo poi che "prove da distruggere non ce ne sono, visto che non esistono prove".