Spagna
Sanchez ha sciolto il parlamento, elezioni anticipate il 23 luglio
© Shutterstock
© Shutterstock
Redazione
un anno fa
Il premier spagnolo ha affermato di aver preso questa decisione "alla luce dei risultati delle elezioni di ieri".

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha sciolto il parlamento e ha convocato le elezioni anticipate il 23 luglio dopo la sconfitta alle amministrative di ieri. La decisione presa da Sánchez è arrivata come un fulmine a ciel sereno. "Sarò breve e cercherò anche di essere molto chiaro", ha detto il premier spagnolo all'inizio di una dichiarazione istituzionale annunciata soltanto un'ora prima. "Ho appena avuto una riunione con sua maestà il re, nel corso del quale ho comunicato al capo dello Stato la decisione di convocare un Consiglio dei ministri oggi pomeriggio per sciogliere le Corti e convocare elezioni generali", ha detto.

I motivi della decisione

Le elezioni politiche si terranno il 23 luglio, quando sarà iniziato da poco il semestre spagnolo di presidenza dell'Unione Europea. "Ho preso questa decisione alla luce dei risultati delle elezioni di ieri", ha spiegato Sánchez in riferimento alle dure sconfitte subite dal suo Partito Socialista e altre formazioni di sinistra in diverse regioni e comuni importanti a vantaggio, in diversi casi, del Partito Popolare e di Vox. "Anche se il voto di ieri era regionale e locale, il significato del risultato va oltre - ha aggiunto - e come primo ministro e segretario generale del Partito Socialista, lo assumo in prima persona".

"Bisogna chiarire la volontà degli spagnoli"

Sulla presidenza europea, Sánchez ha detto che la Spagna "sta per assumere una responsabilità molto importante" e che l'esito di ieri porta a "suggerire un chiarimento" sulla volontà degli spagnoli, sulle "politiche che deve applicare il governo" e "sulle forze politiche che devono guidare questa fase". Sánchez ha poi anche detto che le elezioni di ieri hanno come conseguenza il fatto che "magnifici presidenti regionali e sindaci socialisti si vedranno messi da parte con una gestione impeccabile" e che "diverse istituzioni" passeranno nelle mani di "Pp e Vox".

Il risultato delle votazioni

Alle elezioni amministrative tenutesi ieri in Spagna, una delle battute d'arresto più dolorose per il Partito Socialista del premier Pedro Sánchez arriva dall'Estremadura, tradizionale feudo del centrosinistra: con lo scrutinio praticamente completato (oltre il 99%), la maggioranza nel Parlamento regionale passa infatti al blocco conservatore formato da Partito Popolare (Pp) e Vox. In caso di un'intesa post-elettorale tra queste due formazioni, il governo della regione passerà di mano. Lo stesso scenario è plausibile in almeno altre tre delle 12 comunità autonome in lizza ieri: Comunità Valenciana, Aragona e Baleari. "Abbiamo fatto il primo passo per aprire un nuovo ciclo politico in Spagna", ha proclamato domenica il leader nazionale popolare, Alberto Núñez Feijóo.