
Lo spoglio delle schede non è ancora completo, ma sembrerebbe chiaro: lo sfondamento tanto atteso, o tanto temuto, alla fine non è successo. Nonostante l'ampio dispendio di mezzi ed energie da parte della Lega e dei suoi alleati, l'Emilia-Romagna resta "rossa" riconfermando il governatore uscente Stefano Bonaccini con più del 51%. "Salvini ha perso, il governo esce rafforzato", ha detto un esultante Nicola Zingaretti, presidente del PD. Poco più del 43% a Lucia Borgonzoni invece, che ottiene comunque un buon risultato. Pessimo risultato per i 5 stelle che scendono sotto il 4% dei voti e che destano qualche preoccupazione per la tenuta del governo di coalizione.
In Calabria invece facile vittoria di Jole Santelli di Forza Italia con oltre il 55% dei voti, Filippo Callipo della coalizione di sinistra secondo con il 30%. Dalla Lega Salvini ha dichiarato: "siamo per la prima volta determinanti al Sud" e "per la prima volta in Emilia Romagna, dopo 70 anni, c'è stata partita".
Alta affluenza alle urne in Emilia-Romagna con oltre il 67% dei votanti, quasi il doppio di quella del 2014 (37%), a testimonianza di come fosse sentita la battaglia da una parte e dall'altra. Bassa partecipazione invece al sud, solo il 35%: comunque un punto percentuale in più rispetto alle ultime regionali.
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