
È stato rinviato il primo volo di migranti illegali destinati al trasferimento dal Regno Unito in Ruanda nell’ambito del contestato accordo raggiunto dal governo Johnson con Kigali che prevede di rimandare nel Paese africano una parte dei “clandestini” in attesa di risposta sulle loro richieste di asilo sull’isola.
Ricorsi dell’ultimo minuto
Il volo che sarebbe dovuto partire ieri sera con un contingente limitato a sette immigrati rimasti nella lista iniziale dell’Home Office è stato fermato sulla base di una sospensiva accordata dalla Corte europea dei Diritti Umani di fronte a ricorsi dell’ultimo minuto. Sospensiva che invece i giudici britannici avevano negato.
Regno Unito determinato
Il governo britannico ha comunque manifestato la propria determinazione a rimandare in Ruanda i migranti entrati illegalmente nel Regno Unito, nonostante la cancellazione, in tarda serata, del primo volo a seguito di ricorsi legali. “Non ci faremo scoraggiare dal fare la cosa giusta e dall’attuare i nostri piani per controllare le frontiere del nostro Paese”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Priti Patel, aggiungendo che il team legale del governo sta “rivedendo ogni decisione presa su questo volo e i preparativi per il prossimo volo stanno iniziando ora”.
Ruanda resta impegnato
E anche il governo del Ruanda ha affermato di essere ancora impegnato ad accogliere i richiedenti asilo che dovrebbero essere inviati dal Regno Unito. “Non siamo scoraggiati dagli ultimi sviluppi - ha detto la portavoce di Kigali, Yolande Makolo -. Il Ruanda resta fermamente impegnato per far sì che la collaborazione funzioni. Siamo pronti a ricevere i migranti quando arriveranno e ad offrire loro sicurezza e opportunità nel nostro Paese”.
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