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Ratzinger e abusi: “Scuse ambigue”
Immagine Shutterstock
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Daniele Coroneo
3 anni fa
Per Markus Krienke, professore di teologia, le scuse di Benedetto XVI sono sincere, ma manca una chiara assunzione di responsabilità

“Vergogna”, “dolore”, “perdono”. Il papa emerito Benedetto XVI ha usato queste parole per esprimersi sui casi di pedofilia avvenuti nell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga quando ne era arcivescovo. Joseph Ratzinger è stato accusato di non avere fatto abbastanza per prevenire gli abusi nella Diocesi. Benedetto XVI ha affidato le sue scuse e la sua versione a una lettera letta pubblicamente dal suo storico segretario personale, padre Georg.

Fra scuse e mancata assunzione di responsabilità
Secondo Markus Krienke, professore di filosofia e di etica sociale alla Facoltà di teologia di Lugano, la lettera di scuse è un passaggio importante, sebbene Ratzinger “non si assuma una responsabilità personale. È proprio sulla differenza fra scuse e assunzione di responsabilità che si sta giocando il dibattito attorno a questo testo”. La versione che il bavarese ha voluto dare è quella di essere una sorta di vittima inconsapevole: “Benedetto XVI ha parlato più che altro di un trascinamento da lui subito all’interno di una colpa”. Per Krienke, queste espressioni riflettono le ambiguità con le quali la Chiesa istituita affronta il tema degli abusi sessuali su fanciulli fra i suoi ranghi. “Se da un lato negli ultimi mesi sono state intraprese azioni importantissime, dall’altro permangono delle difficoltà nell’assunzione di responsabilità, anche con eventuali conseguenze personali. Al primo posto nell’affrontare il tema degli abusi deve essere messa la protezione delle vittime, non più quella dell’istituzione”.

Sincerità
Il professore della Facoltà di teologia crede comunque nella buona fede che ha spinto Benedetto XVI a redigere questo testo: “È una lettera sincera, in cui lui usa il termine “vergogna”, che ultimamente abbiamo visto sulla bocca di molti vescovi in Germania”. Resta comunque da “accertare quale ruolo Joseph Ratzinger abbia effettivamente avuto quale Arcivescovo di Monaco e Frisinga”. Ma non è il solo: “Quei vescovi che oggi accusano Ratzinger di non essersi assunto le proprie responsabilità dovrebbero iniziare loro stessi ad assumersi le proprie”.

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