
Garantire una gestione efficace delle frontiere esterne Ue, attraverso l’integrazione di nuovi sistemi tecnologici di monitoraggio e il corpo permanente della guardia di frontiera e costiera europea. Ma anche rafforzare lo spazio Schengen a livello interno, poiché una stretta cooperazione tra gli Stati membri per prevenire e combattere le minacce alla sicurezza è fondamentale per sostenere e compensare l’assenza di controlli ai confini interni. Sono i punti della nuova strategia presentata dalla Commissione Ue per rendere l’area Schengen più forte e più resiliente, adattando l’area di libera circolazione alle sfide future.
La Commissione Ue propone oggi di rivedere il meccanismo di valutazione e monitoraggio di Schengen, si legge nella nota dell’esecutivo comunitario. Entro la fine dell’anno Bruxelles proporrà di rivedere il codice frontiere Schengen per rafforzarne la resilienza di fronte alle minacce garantendo uno stretto coordinamento e l’introduzione delle necessarie garanzie affinché il ripristino dei controlli alle frontiere interne rimanga una misura di ultima istanza. La Commissione Ue presenterà anche un piano di emergenza per riattivare il sistema delle corsie verdi per il traffico merci in caso di crisi future.
Schinas, obiettivo è ripristino libera circolazione
“Siamo determinati a ripristinare la piena e libera circolazione nell’area Schengen rafforzando nel contempo la gestione delle nostre frontiere esterne”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas su Twitter. “Le chiusure generalizzate non coordinate non dovrebbero compromettere uno dei più grandi successi dell’integrazione europea. Schengen funziona” e “necessita di riforme mirate, ha aggiunto Schinas.
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