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Putin simula un attacco nucleare di risposta al nemico
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8 mesi fa
Il presidente russo ha dichiarato che vede l'eventuale uso di armi nucleari come una "misura estrema" ed "eccezionale" e che Mosca non intende "essere coinvolta in una corsa agli armamenti". Ma ha anche affermato che, "date le crescenti tensioni geopolitiche, è importante avere forze strategiche avanzate e costantemente pronte al combattimento".

La Russia di Putin annuncia nuove esercitazioni militari e afferma di aver lanciato tutta una serie di missili balistici e da crociera: dalla terra, dal cielo e dal mare. L'obiettivo? Simulare "un massiccio attacco nucleare" in risposta "a un attacco nucleare nemico". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Andrei Belousov rivolgendosi davanti alle telecamere a Vladimir Putin, che ha supervisionato le manovre. L'annuncio arriva in un momento di grande tensione; proprio mentre Kiev, Seul e Washington denunciano l'invio da parte del regime nordcoreano di migliaia di soldati al fianco delle truppe del Cremlino. Ma anche mentre l'Ucraina continua a premere sui Paesi occidentali affinché le consentano di colpire in territorio russo con le armi a lungo raggio che le hanno fornito.

Lo spettro delle armi nucleari

Putin ha dichiarato che vede l'eventuale uso di armi nucleari come una "misura estrema" ed "eccezionale" e che Mosca non intende "essere coinvolta in una corsa agli armamenti". Ma ha anche affermato che, "date le crescenti tensioni geopolitiche, è importante avere forze strategiche avanzate e costantemente pronte al combattimento". Mosca sostiene di aver lanciato un missile balistico intercontinentale Yars facendolo volare per migliaia di chilometri: dal cosmodromo di Plesetsk, in Russia nord-occidentale, fino a un poligono nella penisola di Kamchatka, nell'estremo oriente russo. Afferma inoltre che missili balistici sono stati sparati anche da due sottomarini e che i bombardieri Tupolev hanno lanciato siluri da crociera. Dopo aver dato inizio all'invasione dell'Ucraina, due anni e otto mesi fa, la Russia ha più volte agitato il terribile spettro delle armi nucleari. Si tratta forse di un modo per tentare dissuadere i Paesi occidentali dal rafforzare il loro sostegno militare all'Ucraina, affermano alcuni osservatori.

L'avanzata russa in Ucraina

Le forze russe intanto sostengono di avanzare in Ucraina orientale. Dicono di aver preso il controllo di tre villaggi - Bogoyavlenka, Girnyk e Katerynivka - e soprattutto della cittadina di Selydove, che prima dell'invasione contava circa 20'000 abitanti e dista una ventina di chilometri dalla città di Pokrovsk, importante snodo logistico sul quale sembrano puntare ora i soldati del Cremlino. La situazione al fronte è difficile da verificare, e le dichiarazioni di Mosca non sono confermabili. Ma stando a un analista dell'Afp, l'esercito russo avrebbe occupato 478 chilometri quadrati di territorio ucraino nel solo mese di ottobre: un'avanzata che non si registrava dal marzo del 2022.

"Ancora vittime tra i civili"

La guerra continua comunque a mietere vittime innocenti tra i civili. Le autorità ucraine accusano le truppe russe di aver ucciso almeno quattro persone in un raid su Kharkiv e di aver danneggiato il Derzhprom, un alto edificio in stile costruttivista completato nel 1928 e diventato un simbolo della città. L'Ucraina denuncia anche la morte di una persona in un raid sulla regione di Kherson, e di un'altra a Kryvyi Rih, dove sarebbero rimasti feriti altri 12 civili. Sei persone sono invece rimaste ferite a Kiev per la caduta dei rottami di un drone, afferma il sindaco. Ramzan Kadyrov - il luogotenente di Putin in Cecenia accusato di gravissime violazioni dei diritti umani - sostiene invece che un drone abbia colpito un centro di addestramento delle truppe speciali cecene a Gudermes provocando un incendio, ma senza fare vittime.

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