
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato, in diretta tv, un decreto sul riconoscimento dell'indipendenza delle repubbliche separatiste del Donbass. Scholz e Macron si sono detti "delusi" dalla decisione di Putin. Il presidente francese ha intanto convocato il consiglio di difesa per questa sera. Lo rende noto l'Eliseo.
La minaccia di sanzioni
Poco prima dell'annuncio di Putin, l'Onu aveva chiesto alla Russia di "astenersi" da "qualsiasi decisione unilaterale che mini l'integrità" dell'Ucraina. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric. Dal canto suo, l'Ue aveva dichiarato che "se c'è un'annessione, se c'è un riconoscimento, ci sono le sanzioni, tenendo presente della procedura" necessaria. "Io presenterò un pacchetto di misure, che vanno approvate dal Consiglio Affari Esteri Ue all'unanimità", ha detto l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue Josep Borrell in conferenza stampa.
Un tema centrale
La crisi ucraina torna al centro delle discussioni al Palazzo di Vetro dell'Onu. Dopo le due riunioni in Consiglio di Sicurezza, il dossier verrà discusso in Assemblea Generale mercoledì, come era già in calendario. Un incontro a cui parteciperà anche il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, il quale secondo il ministero "racconterà alla comunità internazionale la situazione attuale nei territori temporaneamente occupati e vicino al confine". Il giorno prima Kuleba sarà a Washington per vedere il segretario di stato Usa Antony Blinken.
Il presunto attentato
Intanto, i secessionisti di Lugansk hanno denunciato il tentativo di attentato contro "il capo dell'ufficio di rappresentanza della Repubblica, che è rimasto ferito nell'esplosione della sua auto". Lo riporta Interfax. "Un'auto è esplosa nel parcheggio vicino all'edificio degli uffici di rappresentanza, è stato un attentato al capo dell'ufficio di rappresentanza, che è rimasto ferito, così come l'autista", ha riferito un portavoce delle Milizie popolari.
“L’Ucraina è parte integrante della storia russa”
“L’Ucraina non è un Paese confinante, è parte integrante della nostra storia e cultura”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante il suo discorso alla nazione “L’Ucraina è stata creata da Lenin, è stato il suo creatore e il suo architetto. Lenin aveva un interesse particolare anche per il Donbass”, ha aggiunto il capo del Cremlino. “La situazione in Donbass è diventata critica”, ha proseguito.
I fatti
In precedenza, in una telefonata con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, “Putin ha informato sui risultati della sessione allargata del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa che - sottolinea un comunicato del Cremlino citato dall’Interfax - ha considerato l’attuale situazione intorno al Donbass” anche alla luce della richiesta della Duma sul riconoscimento delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk. “Anche oggi sono giunte richieste da parte dei leader della Dpr e della Lpr per il riconoscimento della loro sovranità in relazione all’aggressione militare ucraina e dei bombardamenti di massa del territorio del Donbass” che, prosegue il Cremlino, stanno causando sofferenze alla popolazione.
“Da Kiev ricatti sull'energia”
"Minacce permanenti sono arrivate dalle autorità ucraine per quanto riguarda l'energia. Continuavano a ricattarci sulle forniture energetiche e sono questi gli strumenti che hanno utilizzato nelle trattative con l'occidente". ha detto Putin. "L'Ucraina ha sempre rifiutato di riconoscere i legami storici con la Russia e non c'è da meravigliarsi quindi per quest'ondata di nazismo e nazionalismo in questo Paese”, ha aggiunto. "L'Ucraina ha già perso la sua sovranità", diventando serva "dei padroni occidentali", ha proseguito il presidente russo. "Gli ucraini sono oramai dominati solo da oligarchi interessati alle loro aziende e a dividere l'Ucraina dalla Russia e non ai bisogni dei cittadini".
Biden in riunione
Dal canto suo, il presidente americano Joe Biden è in riunione con il suo consiglio per la sicurezza nazionale alla Casa Bianca, dopo gli ultimi sviluppi della crisi ucraina, su cui è "regolarmente aggiornato": lo rende noto la Casa Bianca. Il presidente Usa aveva convocato l'organismo anche ieri. Nella riunione ci sono tutti i membri del consiglio di sicurezza nazionale, dal segretario di stato Antony Blinken al capo del Pentagono Lloyd Austin, dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan al generale Mark Milley, capo dello stato maggiore congiunto, fino ai dirigenti delle agenzie di intelligence.
"Sottolineiamo il nostro appello all'immediata cessazione delle ostilità”
Intanto, il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, si è detto "molto preoccupato per le ultime notizie di aumento delle violazioni del cessate il fuoco". "Siamo particolarmente preoccupati per le segnalazioni di vittime civili e per il fatto che infrastrutture civili critiche siano prese di mira", ha aggiunto il portavoce del Palazzo di Vetro, Stéphane Dujarric. "Sottolineiamo il nostro appello all'immediata cessazione delle ostilità, alla massima moderazione a tutte le parti al fine di evitare qualsiasi azione e dichiarazione che aggraverebbe ulteriormente le tensioni", ha proseguito Dujarric, ribadendo che tutte le controversie devono "essere trattate attraverso la diplomazia".
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata