Live Guerra in Ucraina
"Putin disponibile a riprendere i negoziati dopo il 22 giugno"
© Shutterstock
© Shutterstock
3 giorni fa
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto.
2 giorni fa
L'Ucraina: "Ricevuti altri 1'200 corpi dalla Russia"
Lo ha comunicato il quartier generale di Kiev per il trattamento dei prigionieri di guerra.

L'Ucraina ha dichiarato di aver ricevuto altri 1200 corpi dalla Russia nell'ambito dell'accordo di scambio raggiunto durante i colloqui di Istanbul all'inizio di questo mese. "Altri 1200 corpi, che la parte russa sostiene appartengano a cittadini ucraini, incluso personale militare, sono stati restituiti all'Ucraina", ha scritto sui social media il quartier generale di Kiev per il trattamento dei prigionieri di guerra.

3 giorni fa
Russia: "Putin disponibile a colloqui con Kiev dopo il 22/6"
La notizia segue l'annuncio di una telefonata, avvenuta oggi, tra Trump e Putin.

La Russia "ha espresso la sua disponibilità a proseguire i negoziati con gli ucraini, come concordato, dopo il 22 giugno": lo ha dichiarato il consigliere del Cremlino per la politica estera, Iuri Ushakov, riferendo di una conversazione telefonica tra i presidenti di USA e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin.

La posizione di Trump

Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. "Donald Trump ha preso atto di questa informazione e ha ribadito il suo interesse per la più rapida conclusione del conflitto russo-ucraino", ha dichiarato Ushakov.

3 giorni fa
Russia: Putin e Trump hanno parlato al telefono
Lo riferisce il Cremlino.

Il presidente russo Vladimir Putin e quello statunitense Donald Trump hanno avuto oggi una conversazione telefonica, secondo quanto riferisce il Cremlino.

3 giorni fa
Ucraina-Russia, realizzato un nuovo scambio di prigionieri
Lo hanno dichiarato le parti in conflitto.

Ucraina e Russia hanno condotto un altro scambio di prigionieri di guerra: lo hanno dichiarato le parti in conflitto, in base agli accordi raggiunti a Istanbul (Turchia) all'inizio di questo mese. "Continuiamo a liberare i nostri dalla prigionia russa. Questo è il quarto scambio in una settimana", ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulle reti sociali. "In conformità con gli accordi russo-ucraini (...) un altro gruppo di militari russi è stato rimpatriato dal territorio controllato dal regime di Kiev", ha indicato il Ministero della difesa russo sulla piattaforma di messaggistica Telegram. Poco prima, il quartier generale di Kiev per il trattamento dei prigionieri di guerra aveva riferito che "l'Ucraina ha ricevuto altri 1200 corpi, che, secondo la parte russa, appartengono a cittadini ucraini, incluso il personale militare".

3 giorni fa
Zelensky: "Il sostegno dell'Europa a Kiev rallenta senza gli Usa"
Lo ha affermato il presidente ucraino.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che il sostegno europeo all'Ucraina sta "rallentando" a causa del parziale disimpegno degli Stati Uniti sotto la guida di Donald Trump. "La coalizione dei volenterosi sta rallentando... Questa situazione ha dimostrato che l'Europa non ha ancora deciso autonomamente se sosterrà pienamente l'Ucraina senza gli Stati Uniti", ha dichiarato Zelensky durante una conferenza stampa i cui contenuti sono stait diffusi oggi. Zelensky ha poi invitato gli Stati Uniti a "cambiare tono" con la Russia, sostenendo che l'amministrazione Trump è stata "troppo conciliante" con Mosca e che dovrebbe invece inasprire le sanzioni.

3 giorni fa
Zelensky: "Spero che il conflitto tra Iran-Israele non riduca gli aiuti a Kiev"
È quanto affermato dal presidente ucraino.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è augurato che gli attacchi in corso tra Israele e Iran non portino a una riduzione degli aiuti occidentali all'Ucraina per far fronte all'invasione russa. "Vorremmo che gli aiuti all'Ucraina non diminuissero per questo motivo. L'ultima volta, questo è stato un fattore che ha rallentato gli aiuti all'Ucraina", ha affermato il leader ucraino durante una conferenza stampa tenuta ieri, ma il cui contenuto è stato diffuso oggi.

4 giorni fa
Ucraina, dall'Ue un ulteriore prestito da 1 miliardo
Questi prestiti all'Ucraina, spiega la Commissione europea, saranno rimborsati utilizzando i proventi derivanti dai beni statali russi immobilizzati detenuti nell'Ue.

La Commissione Ue ha erogato la quinta tranche del suo prestito eccezionale di assistenza macrofinanziaria (AMF) all'Ucraina, del valore di 1 miliardo di euro, rafforzando ulteriormente il ruolo dell'Ue quale principale donatore dell'Ucraina dall'inizio della guerra di aggressione della Russia, con un sostegno complessivo che si avvicina ai 150 miliardi di euro. In totale, l'Amf ammonta a 18,1 miliardi di euro e rappresenta il contributo dell'Ue all'iniziativa di prestiti per l'accelerazione delle entrate straordinarie (Era) guidata dal G7, che mira complessivamente a fornire circa 45 miliardi di sostegno finanziario all'Ucraina.

L'aiuto europeo

Questi prestiti all'Ucraina, spiega la Commissione europea, saranno rimborsati utilizzando i proventi derivanti dai beni statali russi immobilizzati detenuti nell'Ue. Con quest'ultimo pagamento, il totale dei prestiti della Commissione all'Ucraina nell'ambito del Amf raggiunge i 7 miliardi di euro dall'inizio del 2025. Come concordato dai leader europei nel Consiglio europeo straordinario di inizio marzo e ribadito dalla presidente dell'esecutivo comunitario Ursula von der Leyen, ricorda Bruxelles, la Commissione è pronta ad anticipare il contributo dell'Ue all'iniziativa di prestiti Ere, se necessario. Resta in stretto contatto con le autorità ucraine in merito ai successivi esborsi. Qualora l'Ucraina ne facesse richiesta, la Commissione è pronta a rispondere rapidamente. Ciò consentirebbe all'Ue di sostenere eventuali aumenti essenziali della spesa militare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, contribuendo a garantire che l'Ucraina si trovi in ;;una posizione di forza in vista di eventuali negoziati di pace.

6 giorni fa
"Arrestato oppositore russo, aveva criticato guerra"
Lo riferiscono diversi media, citando il partito d'opposizione Yabloko.

L'oppositore russo Lev Shlosberg è stato arrestato dalla polizia russa con l'accusa di "ripetuto discredito dell'esercito", cioè in base alla legge che in Russia vieta di fatto di criticare l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe del Cremlino: lo riferiscono diversi media, citando il partito d'opposizione Yabloko, di cui Shlosberg è vice presidente. Secondo il Moscow Times e la France-Presse, le imputazioni rivolte a Shlosberg deriverebbero da un video pubblicato online nel quale il dissidente auspicava un cessate il fuoco nel conflitto russo-ucraino, ma secondo la Reuters l'oppositore nel filmato definiva anche la guerra "una sanguinosa partita a scacchi". Shlosberg - stando a quanto scrivono diversi giornali citando il partito Yabloko - sarebbe stato arrestato a Pskov dopo che la polizia ha perquisito la sua abitazione e i suoi uffici e rischierebbe fino a cinque anni di reclusione. Domani dovrebbe svolgersi l'udienza per un'eventuale misura preventiva.

8 giorni fa
Mosca: "È iniziato lo scambio di prigionieri con Kiev"
Il presidente ucraino Zelensky conferma il rimpatrio: "Gli ucraini stanno tornando a casa dalla prigionia russa".

Il ministero della Difesa russo afferma che un primo gruppo di prigionieri di guerra russi di età inferiore ai 25 anni è stato rimpatriato nell'ambito degli accordi assunti da Mosca e Kiev il 2 giugno a Istanbul. Lo riportano le agenzie di stampa Ria Novosti e Tass.

Zelensky: "Il processo è piuttosto complicato"

"Gli ucraini stanno tornando a casa dalla prigionia russa. Oggi è iniziato lo scambio, che proseguirà in diverse fasi nei prossimi giorni. Tra le categorie di coloro che stiamo rimpatriando ora ci sono i feriti e i feriti gravi, così come i minori di 25 anni. Il processo è piuttosto complicato, ci sono molti dettagli delicati, i negoziati proseguono praticamente ogni giorno". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, su Telegram. "Ci aspettiamo - aggiunge il leader ucraino - che gli accordi sulle questioni umanitarie raggiunti durante l'incontro di Istanbul siano pienamente attuati. Stiamo facendo del nostro meglio per il rimpatrio di tutti. Stiamo lavorando per questo a tutti i livelli. Dobbiamo rimpatriare tutti coloro che sono prigionieri. Grazie a tutti coloro che ci stanno aiutando".

8 giorni fa
Kiev, 20 missili e record di 479 droni russi sull'Ucraina
Lo ha reso noto l'aeronautica militare ucraina su Telegram.

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 20 missili di vario tipo e un record di 479 droni, 460 dei quali sono stati abbattuti o neutralizzati dalle difese aeree di Kiev. Lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina, come riportano i media nazionali. Intercettati anche 19 missili. Oltre ai 479 droni, la Russia ha lanciato quattro missili ipersonici Kh-47 M2 Kinzhal dalla regione di Tambov in Russia, 10 missili da crociera Kh-101 dalla regione di Saratov in Russia, tre missili da crociera Kh-22 dallo spazio aereo sopra il Mar Nero, due missili anti-radar Kh-31P sempre dallo spazio aereo sopra il Mar Nero e un missile da crociera Kh-35 dalla Crimea occupata.

La difesa ucraina

Le difese aeree ucraine hanno abbattuto 277 droni nemici e altri 183 sono stati neutralizzati con sistemi elettronici, ha precisato l'Aeronautica. Nel complesso, inoltre, sono stati abbattuti tutti i 10 missili da crociera Kh-101, tutti i 4 missili ipersonici Kinzhal, i due missili anti-radar e il missile da crociera Kh-35. Inoltre, due missili da crociera Kh-22 non hanno raggiunto gli obiettivi.

8 giorni fa
Aumento budget Nato, botta e risposta con Mosca: "minaccia effimera"
Foto Shutterstock
Foto Shutterstock
Le affermazioni del segretario generale Nato, che ha parlato di un aumento necessario del 400% per la difesa aerea, hanno suscitato le reazioni di Peskov: "l'alleanza atlantica mostra la sua essenza di strumento di aggressione".

La Nato deve "aumentare del 400%" la sua capacità di difesa aerea e missilistica in risposta alla minaccia russa. Lo ha dichiarato il segretario generale dell'Alleanza atlantica Mark Rutte, come emerge da una nota diffusa dopo l'incontro a Downing Street col premier britannico Keir Starmer. "Vediamo in Ucraina come la Russia diffonde il terrore dall'alto, quindi rafforzeremo lo scudo che protegge i nostri cieli", ha aggiunto Rutte. Secondo Rutte è necessario un "enorme salto" nella capacità di difesa collettiva della Nato, a partire proprio da quella dei cieli, con l'obiettivo di mantenere livelli di deterrenza "credibili" rispetto alla minaccia di Mosca. "Il pericolo non scomparirà nemmeno quando la guerra in Ucraina finirà", si legge nell'anticipazione del discorso alla Chatham House intitolato 'Building a Better Nato' (Costruire una Nato migliore). E ancora: "I nostri eserciti hanno anche bisogno di migliaia di veicoli blindati e carri armati in più, milioni di proiettili di artiglieria in più", per rendere l'Alleanza "più forte e letale".

Non solo la difesa aerea, si punta al 3,5% del budget

L'incremento delle spese militari fra i Paesi membri della Nato è anche al centro dell'incontro odierno tra Rutte e Starmer, oltre alla necessità di fare il punto sugli scenari di guerra internazionali, a incominciare da quello dell'Ucraina. Il Regno Unito è già andato oltre il vecchio target del 2% del Pil per le spese della difesa, sottoscritto in sede Nato ancor prima del conflitto tra Mosca e Kiev. Starmer si è inoltre impegnato a salire al 2,5 e al 2,7% dal 2027, per poi arrivare al 3% entro una scadenza orientativa indicata fra il 2030 e il 2034. Rutte ha tuttavia già sollecitato nelle ultime riunioni l'obiettivo del 3,5% a tutti gli alleati: obiettivo che secondo la stampa britannica il premier laburista potrebbe annunciare per il suo Paese a fine giugno sebbene non sia chiaro entro quale orizzonte temporale e con quali meccanismi di reperimento delle risorse.

Le risposte di Peskov: Mosca "una minaccia effimera"

"Ora l'Alleanza atlantica, dopo aver gettato via ogni maschera, sta dimostrando in modo palese la sua essenza di strumento di aggressione e di scontro": così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha commentato la notizia secondo cui il segretario generale della Nato, Mark Rutte, intende "aumentare del 400%" la capacità di difesa aerea e missilistica dell'Organizzazione in risposta alla minaccia russa. Lo riporta la Tass. "Il punto è che i contribuenti europei spenderanno i loro soldi per contrastare una sorta di minaccia che, come dicono, proviene dal nostro Paese. Ma questa non è altro che una minaccia effimera", ha detto ancora il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo la Tass.

10 giorni fa
Pesanti attacchi russi su Kharkiv e Kherson
Tre persone sono morte in un "raid senza precedenti" su Kharkiv, mentre due hanno perso la vita in un attacco a Kherson.

Almeno cinque persone sono state uccise in seguito a pesanti attacchi russi sulle città ucraine di Kharkiv e Kherson. Lo hanno annunciato le autorità locali, spiegando che ci sono anche 17 feriti. Tre persone sono morte in un "raid senza precedenti" su Kharkiv, ha annunciato il sindaco Igor Terekhov, e due in un attacco a Kherson, secondo quanto riferito dal governatore della regione, Oleksandr Prokudin.

Almeno 40 esplosioni in poco tempo

Kharkiv ha subito "l'attacco più pesante dall'inizio della guerra", ha detto il primo cittadino segnalando "almeno 40 esplosioni" in poco tempo. "Il nemico sta colpendo contemporaneamente con missili, droni Shahed e bombe aeree guidate", ha spiegato Terekhov, secondo il quale sarebbero stati sganciati almeno 48 Shahed, due missili e quattro bombe guidate. Una persona è morta e un'altra è rimasta ferita nell'esplosione su un'abitazione privata nel distretto di Kyivsky, mentre sei altre hanno riportato lesioni nel centro della città, secondo quanto riferito sempre dal sindaco. Secondo il governatore della regione, Oleg Synegoubov. i feriti sono 12, tra cui anche due bambini.

13 giorni fa
"Un vertice con Zelensky? Come parlare con i terroristi"
Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che tenere un vertice con il leader ucraino Volodymyr Zelensky equivarrebbe a "negoziare con terroristi". Putin ha accusato i vertici politici di Kiev di avere deciso gli attentati ai treni avvenuti nella notte tra sabato e domenica nelle regioni russe di Bryansk e Kursk. Nella prima è stato fatto saltare con esplosivo un ponte stradale che è crollato su un treno passeggeri provocando 7 morti e oltre 100 feriti, tra cui alcuni bambini. Nella seconda un ordigno ha fatto crollare un altro ponte al passaggio di un treno merci, ma non si registrano vittime. Successivamente, le autorità russe hanno detto di aver scoperto anche danni a un tratto di ferrovia nella regione di Bryansk. "Come si possono tenere tali incontri in queste condizioni? Di cosa possiamo parlare? - ha chiesto Putin, citato dalla Tass, in un incontro con autorità di governo -. Chi è che negozia con coloro che fanno affidamento sul terrore? Con i terroristi?".

Le conseguenze sui civili

Gli attacchi, ha aggiunto Putin, miravano a far fallire i negoziati di Istanbul. "Naturalmente - ha detto Putin - ovunque e sempre durante i conflitti armati i civili sfortunatamente soffrono. Ma quello che è avvenuto nella regione di Bryansk è stato un attacco deliberato ai civili". "Non molto tempo fa - ha aggiunto il presidente - le autorità ucraine e i loro alleati sognavano una sconfitta strategica della Russia sul campo di battaglia. Oggi, in presenza delle gravi perdite (ucraine) e del ritiro lungo tutta la linea del fronte, nel tentativo di intimidire la Russia le autorità di Kiev hanno fatto ricorso all'organizzazione di attacchi terroristici".

"Una tregua per rifornirsi di armi?"

Putin ha anche dichiarato che le forze ucraine userebbero, a suo dire, un'eventuale tregua per fare scorta di armi e proseguire la mobilitazione. "Perché dovrebbero essere incoraggiati concedendo una tregua alle operazioni militari che sarà utilizzata per rifornire il regime di armi occidentali, per continuare la mobilitazione forzata e la preparazione di altri atti terroristici simili a quelli perpetrati nelle regioni di Bryansk e Kursk?", si è chiesto retoricamente Putin secondo quanto riporta l'agenzia di stampa statale russa Tass. Intanto il Comitato investigativo russo accusa i servizi segreti ucraini del crollo dei due ponti, scrive sempre la Tass citando il presidente del Comitato investigativo russo Aleksandr Bastrykin. "Le prove raccolte dall'inchiesta indicano chiaramente che tutti e tre gli attacchi terroristici sono stati, senza ombra di dubbio, organizzati dai servizi segreti ucraini", ha dichiarato Bastrykin in un incontro con Putin. Le accuse di Mosca non sono verificabili. La Tass riferisce anche che il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov ha dichiarato che "per raggiungere gli obiettivi" dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe "si devono utilizzare tutti i mezzi, compresi i negoziati". E a suo dire Putin si è detto d'accordo con lui.

13 giorni fa
"Uno scambio di 500 prigionieri è previsto nel fine settimana"
Lo annuncia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

L'Ucraina e la Russia sono pronte a scambiare 500 prigionieri di guerra per parte questo fine settimana. Lo annuncia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi all'unico punto di intesa raggiunto nei colloqui a Istanbul. Il capo negoziatore russo ai colloqui con gli ucraini, Vladimir Medinsky, ha confermato che Mosca è pronta ad avviare il nuovo scambio di prigionieri con Kiev nei giorni 7, 8 e 9 giugno. Secondo Medinsky, che parlava in una riunione governativa alla presenza del presidente Vladimir Putin e viene citato dall'agenzia Ria Novosti, saranno però "probabilmente 1'200 per parte" i militari che saranno rilasciati da Mosca e Kiev. Per il resto, Zelensky ha sostenuto che "le condizioni di pace presentate da Mosca sono un ultimatum. Mosca sta conducendo colloqui solo per ritardare nuove sanzioni". A suo dire continuare i colloqui a Istanbul con le attuali delegazioni "non ha senso".

"Siamo pronti a parlare con Mosca"

Il leader ucraino ha poi proposto che la Russia introduca un cessate il fuoco fino all'incontro tra lui e il presidente russo Vladimir Putin. "Offriamo ai russi un cessate il fuoco finché i leader non si incontreranno. La mia opinione personale è che siamo pronti a incontrarci immediatamente", ha affermato il leader ucraino come riporta l'"Ukrainska Pravda". "Incontro a scelta dei russi: Istanbul, Città del Vaticano, Svizzera. Offriamo - aggiunge Zelensky - un incontro da lunedì in qualsiasi giorno. Perché un cessate il fuoco prima dell'incontro dei leader? Perché ci incontreremo e se non c'è intesa, nessun desiderio di de-escalation e nessuna idea su come porvi fine, allora il cessate il fuoco terminerà lo stesso giorno. Se ci renderemo conto che possiamo proseguire il dialogo e siamo pronti ad adottare le misure appropriate per la de-escalation, allora continueremo il cessate il fuoco. Con il monitoraggio americano e le garanzie americane di mediazione". Zelensky ha anche ribadito di essere "pronto" per un vertice con Putin, il presidente americano Donald Trump e quello turco Recep Tayyip Erdogan "in qualsiasi momento".

14 giorni fa
Riaperto al traffico il Ponte di Crimea
Lo hanno riferito le autorità russe citate da Ria Novosti.

Il traffico sul Ponte di Crimea è ripreso circa 2 ore e 20 minuti dopo la sua sospensione: lo hanno riferito le autorità russe citate da Ria Novosti. "Il traffico veicolare sul ponte di Crimea è stato ripristinato", si legge nella nota del centro informazioni del ponte, chiuso al traffico nel pomeriggio dopo che i servizi d'intelligence ucraini hanno detto di avere compiuto un attentato esplosivo alla struttura.

14 giorni fa
Peskov, "Improbabile un vertice Putin-Zelensky-Trump"
Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Un vertice tra Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky e Donald Trump è "improbabile in un prossimo futuro". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti. Peskov rispondeva alla Casa Bianca, la quale aveva detto che il presidente americano sarebbe aperto alla possibilità di un vertice con quello ucraino e quello russo. "Il presidente Putin - ha commentato il portavoce - ha ripetutamente sottolineato la sua disponibilità a contatti al massimo livello, sottolineando che questi contatti dovrebbero essere il risultato di accordi già sviluppati a livello tecnico, a livello di esperti. Pertanto, Putin sostiene questi contatti, ma ritiene che debbano essere ben preparati".

Lavori in corso

Peskov ha anche affermato che "sarebbe sbagliato aspettarsi decisioni e progressi immediati" nei negoziati di Istanbul per la pace in Ucraina. "Il lavoro è in corso, alcuni accordi sono stati raggiunti a Istanbul, e sono importanti", ha detto il portavoce del Cremlino sottolineando che essi riguardano prima di tutto "le persone" e che "saranno attuati". "Il lavoro continuerà, ci aspettiamo una reazione al testo del memorandum che è stato consegnato", ha osservato Peskov, citato da Interfax. Il testo presentato dai negoziatori russi, ha aggiunto, "è finalizzato a eliminare le cause profonde di questo conflitto e a imboccare la strada verso una soluzione sostenibile". Rispondendo a una domanda sulla possibilità di "compromessi" da parte di Mosca rispetto alle sue richieste per mettere fine all'invasione dell'Ucraina, Peskov ha dichiarato che "si tratta di un argomento che rientra nel processo negoziale e che non può essere reso pubblico".

14 giorni fa
Il Ponte di Crimea colpito con esplosivi sott'acqua
© Shutterstock
© Shutterstock
Lo riferisce la stessa SBU, come riporta RBC Ukraina.

I servizi di sicurezza ucraini (SBU) hanno condotto un'altra operazione unica nel suo genere e hanno colpito per la terza volta il Ponte di Crimea. Lo riferisce la stessa SBU, come riporta RBC Ukraina. Secondo l'SBU, l'operazione è durata diversi mesi. Inizialmente, gli agenti hanno minato i pilastri del Ponte di Crimea e oggi, senza vittime civili, alle 04:44 ora locale (le 03.44 in Svizzera)è stato attivato il primo ordigno esplosivo. Durante la deflagrazione, viene aggiunto, i supporti subacquei del livello inferiore sono stati gravemente danneggiati. L'SBU rileva che sono stati utilizzati 1'100 kg di esplosivo. L'8 ottobre 2022 un camion esplose sul Ponte di Crimea causando anche un violento incendio. Nel luglio 2023 ci fu un altro attacco al Ponte di Crimea e, secondo gli ucraini, due campate furono distrutte. Il capo dell'SBU Vasyl Malyuk confermò il coinvolgimento dei servizi segreti in questo attacco, sottolineando che era stato organizzato con l'ausilio dei droni Sea Baby.

Mosca: "Il Ponte di Crimea è chiuso al traffico"

Il traffico sul Ponte di Crimea, che collega il territorio russo alla penisola, è stato temporaneamente sospeso. Lo annuncia il centro informazioni, citato dall'agenzia Ria Novosti, dopo che i servizi d'intelligence ucraini hanno detto di avere compiuto un attentato esplosivo alla struttura.

15 giorni fa
Kiev chiede una tregua di un mese e un incontro Putin-Zelensky
Lo ha dichiarato il ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov, dopo avere partecipato a colloqui con una delegazione di Mosca a Istanbul.

Un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, il rilascio dei prigionieri e un incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin sono i tre obiettivi a cui punta l'Ucraina per risolvere il conflitto con la Russia. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov, dopo avere partecipato a colloqui con una delegazione di Mosca a Istanbul. Una tregua incondizionata sarà "la base per iniziare un negoziato", ha detto Umerov dopo i colloqui. Kiev insiste anche sullo scambio di prigionieri mentre all'incontro tra i leader Kiev è aperta alla possibilità che partecipi anche Donald Trump, ha aggiunto.

"Proposto un nuovo incontro entro giugno"

L'Ucraina valuterà "nel corso delle prossime settimane" documenti ricevuti oggi da una delegazione della Russia durante i colloqui che si sono tenuti a Istanbul. "Abbiamo dato alla Russia i nostri documenti nei giorni scorsi, i russi ci hanno dato i loro solo oggi, per alcune settimane li esamineremo", ha affermato il ministro della Difesa dell'Ucraina, Rustem Umerov, durante una conferenza stampa presso il palazzo Ciragan di Istanbul, dopo avere partecipato ai colloqui con la delegazione russa. L'Ucraina ha proposto alla Russia di tornare al tavolo negoziale entro la fine di giugno. "Abbiamo proposto alla parte russa di tenere un incontro per la fine di questo mese, tra il 20 e il 30 di giugno", ha affermato il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, al termine dei colloqui di Istanbul.

Mosca propone una tregua di 2-3 giorni

La Russia ha proposto all'Ucraina un cessate il fuoco di due o tre giorni lungo certi settori del fronte. Lo ha annunciato il capo della delegazione di Mosca ai negoziati di Istanbul, Vladimir Medinsky, aggiungendo che le parti hanno anche deciso un nuovo scambio di tutti i prigionieri seriamente feriti o malati e di quelli sotto i 25 anni di età. Lo riferisce Ria Novosti. La Russia, inoltre, consegnerà la settimana prossima le salme di 6.000 soldati ucraini caduti.

15 giorni fa
Zelensky: "Prepariamo un nuovo scambio di prigionieri con Mosca"
Lo ha detto il presidente ucraino a margine di una riunione della Nato.

Volodymyr Zelensky ha annunciato che è in "preparazione" un nuovo scambio di prigionieri con la Russia. Il leader ucraino ha parlato da Vilnius, a margine di una riunione della Nato. La presidenza di Kiev, al termine dei colloqui di Istanbul, ha fatto sapere che la sua delegazione ha trasmesso a quella russa una lista di "centinaia di bambini" portati in Russia.

"Nessuna ricompensa a Putin"

"Vogliamo tutti la stessa cosa, fermare la guerra. Ho informato i partner della nostra operazione coi droni che ha indebolito la Russia, che tutto ciò che facciamo con i nostri partner rafforza l'Europa. Le sanzioni contro la Russia sono necessarie, comprese quelle secondarie, e i dazi. In caso contrario, Putin continuerà a giocare", ha inoltre detto il presidente ucraino. "Putin non deve avere nessuna ricompensa per la sua guerra: se gli viene concesso di decidere chi entra o no nella Nato il suo appetito crescerà", ha aggiunto Zelensky a Vilnius.

15 giorni fa
"Terminati i colloqui Mosca-Kiev a Istanbul"
L'incontro, precisa la parte russa, è durato oltre un'ora.

Le agenzie di stampa russe hanno riferito che sono terminati i colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev a Istanbul. Una fonte della Tass ha detto che non è prevista per oggi una ripresa dei colloqui e che le delegazioni lasceranno Istanbul. L'incontro, precisa la parte russa, è durato oltre un'ora.

CARICA ALTRI
I tag di questo articolo