Live Crisi in Medio Oriente
Probabilmente Abu Mazen non guiderà Gaza nel dopoguerra
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Tutti gli aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente nel nostro live.
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Incontro Hamas-Fatah al Cairo sul futuro di Gaza
Lo rende noto la tv egiziana.

Delegazioni di Hamas e al Fatah, il partito del presidente dell'Anp Abu Mazen, si incontrano al Cairo per discutere del dopo guerra a Gaza. Lo rende noto la tv egiziana. Le delegazioni delle due fazioni palestinesi rivali si stanno incontrando "per discutere della situazione nazionale generale e degli accordi postbellici", ha affermato l'emittente egiziana Al-Qahera News, vicina all'intelligence egiziana.

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Vance, Hamas sarà disarmato dalla forza internazionale
Il vicepresidente americano si trova in Israele e ha parlato di chi assumerà la guida in Palestina.

Il vicepresidente JD Vance ha dichiarato che sarà una forza di sicurezza internazionale, ancora da costituire, ad assumere la guida del disarmo di Hamas, una delle questioni più spinose per il raggiungimento di una pace duratura a Gaza. Vance ha parlato da Israele, al termine di una visita volta a consolidare un fragile cessate il fuoco tra Israele e Hamas. In un discorso ai giornalisti, Vance ha avvertito che il compito di disarmare Hamas - obiettivo cui il gruppo militante si oppone da tempo - "richiederà del tempo e dipenderà molto dalla composizione di tale forza".

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"Per ricostruire la sanità a Gaza serviranno 7 miliardi"
Il flusso di aiuti è aumentato dalla tregua, ma è ancora solo una frazione di ciò che è necessario, sostiene l'Oms.

Il costo totale della ricostruzione del sistema sanitario a Gaza necessiterà almeno di 7 miliardi di dollari. Lo ha affermato oggi a Ginevra il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus. I bisogni a Gaza - ha detto in un briefing per la stampa - sono immensi, con più di 170 mila persone ferite. Inoltre, "la fame e le malattie non si sono fermate e la vita dei bambini è ancora a rischio". Le domande sul sistema sanitario sono enormi, ma "parti significative sono state distrutte o gravemente degradate, non ci sono ospedali pienamente funzionanti a Gaza e solo 14 su 36 funzionano, ci sono carenze critiche di azioni essenziali, attrezzature e operatori sanitari".

Dalle immediate esigenze alla ricostruzione a lungo termine

L'Oms - ha aggiunto - si sta concentrando sulla risposta alle attuali esigenze sanitarie, ma anche per pianificare la ricostruzione a lungo termine del sistema sanitario di Gaza. A breve termine il piano di 60 giorni richiede 45.000.000 di dollari, ma il costo totale per la ricostruzione del sistema sanitario sarà di almeno 7 miliardi di dollari, ha detto Tedros. Da quando il cessate il fuoco è entrato in vigore, l'Oms ha inviato più forniture mediche agli ospedali, schierato ulteriori team medici di emergenza e intensificato le evacuazioni mediche. Il flusso di aiuti è aumentato, ma è ancora solo una frazione di ciò che è necessario, ha ammonito ribadendo l'appello per l'apertura di tutti i valichi di accesso.

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Oms: situazione Gaza catastrofica, nessun miglioramento dalla tregua
Secondo l'organizzazione non c'è abbastanza cibo e la fame è ancora presente.

Gli aiuti umanitari che arrivano nella Striscia di Gaza sono "insufficienti" e non hanno permesso un miglioramento della situazione in questo territorio palestinese afflitto dalla carestia: lo ha affermato l'Organizzazione Mondiale della Sanità. "La fame è ancora presente perché non c'è abbastanza cibo" che entra nella Striscia di Gaza dall'entrata in vigore del cessate il fuoco e "la situazione rimane catastrofica", ha dichiarato ai giornalisti il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

un giorno fa
Trump, probabilmente Abu Mazen non guiderà Gaza nel dopoguerra
Lo ha dichiarato il presidente americano in un'intervista al Time. "Al momento i palestinesi non hanno un leader".

Abu Mazen "probabilmente" non sarà alla guida di una nuova Autorità Palestinese che governi Gaza nel dopoguerra. Lo ha detto Donald Trump in una intervista al Time. "Beh, mi sono sempre trovato bene con lui. L'ho sempre trovato ragionevole, ma probabilmente non lo sarà", ha risposto il presidente americano. "Tuttavia - ha aggiunto - l'ho sempre trovato una persona con cui si può parlare. Avete visto come mi si è avvicinato, non poteva essere più cordiale. Quindi dovrei davvero valutare la situazione. È un po' presto per dare un'opinione, ma a un certo punto la darò. So che gli piacerebbe esserlo, ma mi ha detto che abbiamo fatto qualcosa che lui non credeva possibile. E, ancora una volta, la cosa più importante è che abbiamo indebolito gravemente l'Iran, al punto che non è più rispettato".

Palestinesi senza guida

Trump ha quindi affermato che al momento i palestinesi sono senza guida. 'Non hanno un leader, almeno non uno visibile, e in realtà non ne vogliono uno, perché tutti quelli che hanno avuto sono stati uccisi. Non è un lavoro appetibile", ha detto, prima di rispondere alla domanda su Marwan Barghouti, considerato da molti come la figura che potrebbe unire i palestinesi dietro una soluzione a due stati.

un giorno fa
Netanyahu: "Stop ai progetti sull'annessione della Cisgiordania"
Lo stop sarebbe valido fino a nuovo avviso.

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato al governo israeliano di non fare avanzare i progetti di legge per l'annessione parziale o totale della Cisgiordania fino a nuovo avviso. Lo riporta Haaretz dopo lo stop arrivato dagli Usa dopo il voto preliminare ieri alla Knesset. L'ufficio del premier israeliano ha ritenuto che il voto preliminare di ieri si tratti di una "deliberata provocazione politica da parte dell'opposizione per seminare discordia durante la visita del vicepresidente JD Vance in Israele". L'ufficio del primo ministro ha affermato che "i due progetti di legge sono stati sponsorizzati da membri dell'opposizione della Knesset" e che i parlamentari del Likud e dei "partiti religiosi", definiti "i principali membri della coalizione", non hanno votato a favore dei progetti di legge, ad eccezione del parlamentare Yuli Edelstein. La dichiarazione ha definito Edelstein un "membro scontento del Likud, recentemente licenziato dalla presidenza di una commissione della Knesset". In precedenza il presidente statunitense Donald Trump aveva affermato - in un'intervista al Time - che Israele non annetterà la Cisgiordania "perchè ho dato la mia parola ai paesi arabi". "Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse", aveva avvertito.

un giorno fa
La Svizzera stanzia due milioni per l'aiuto umanitario a Gaza
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Lo ha annunciato oggi il consigliere federale Ignazio Cassis all'indomani del suo incontro con il suo omologo giordano avvenuto ieri sera.

La Svizzera stanzia due milioni di franchi per gli aiuti umanitari a Gaza, nuovamente possibili dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco. Lo ha annunciato oggi il consigliere federale Ignazio Cassis all'indomani del suo incontro con il suo omologo giordano Ayman Safadi avvenuto ieri sera. Il sostegno, proveniente dal fondo per gli aiuti umanitari d'emergenza, sarà immediato e non deve passare dal Parlamento, ha dichiarato oggi il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Comprende beni umanitari che giungono dalla Svizzera e sarà attuato dall'Unicef.

Gli aiuti

Gli aiuti più in linea con il piano di pace del presidente statunitense Donald Trump dovrebbero essere sbloccati entro la fine dell'anno, un punto che Cassis ha affrontato ieri con Ayman Safadi. Il responsabile del DFAE vede due modi per fornire aiuti a lungo termine: un sostegno delle agenzie Onu o una cooperazione bilaterale attraverso altri Paesi della regione.

2 giorni fa
Catena della Solidarietà, raccolti oltre 4 milioni e mezzo per Gaza
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Grazie alle donazioni, le ONG partner distribuiranno viveri, acqua potabile, farmaci, ripari e prodotti d'igiene, assicurando aiuti finanziari diretti alle famiglie e garantendo l'accesso alle cure mediche, nonché un sostegno psicosociale.

In occasione della Giornata nazionale di raccolta fondi per la popolazione civile della Striscia di Gaza, la Catena della Solidarietà ha raccolto ieri oltre 4,5 milioni di franchi. Le donazioni erano possibili dalle 7 alle 23. L'evento era realizzato in collaborazione con la SSR; il denaro racimolato consentirà alle associazioni umanitarie partner svizzere di fornire un aiuto d'emergenza vitale per migliaia di persone, aggiunge l'ente.

Una situazione drammatica

La popolazione di Gaza sta vivendo la crisi più grave della sua storia: decine di migliaia di vittime, infrastrutture distrutte, un sistema sanitario paralizzato e una carestia ufficialmente riconosciuta dalle Nazioni Unite. L'accordo di cessate il fuoco recentemente firmato tra Hamas e Israele consente finalmente di intensificare l'aiuto umanitario; la solidarietà è quindi ora più essenziale che mai, ha evidenziato la Catena della Solidarietà in una nota. Grazie alle donazioni, le sue ONG partner distribuiranno viveri, acqua potabile, farmaci, ripari e prodotti d'igiene, assicurando aiuti finanziari diretti alle famiglie e garantendo l'accesso alle cure mediche, nonché un sostegno psicosociale. Se la situazione lo consentirà, si contribuirà anche alla ricostruzione delle infrastrutture essenziali e delle abitazioni.

2 giorni fa
Flotilla per Gaza, la Procura di Roma indaga per sequestro di persona
Gli inquirenti nelle prossime settimane ascolteranno i 36 attivisti italiani che hanno preso parte alla missione.

La Procura di Roma procede per i reati di sequestro di persona e danneggiamento con pericolo di naufragio nelle indagini avviate dopo gli esposti presentati dal team legale della delegazione italiana che ha preso parte alla Global Sumud Flotilla, che era diretta a Gaza. Gli inquirenti - che procedono contro ignoti - nelle prossime settimane ascolteranno i 36 attivisti italiani che hanno preso parte alla missione per approfondire quanto cristallizzato nelle denunce in cui ipotizzano anche i reati di tentato omicidio e tortura. Gli inquirenti vogliono ricostruire le fasi della navigazione, gli attacchi con i droni avvenuti in due episodi e quanto accaduto dopo l'abbordaggio delle autorità israeliane.

3 giorni fa
Israele ha restituito i corpi di 15 palestinesi
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha affermato di aver completato oggi il trasferimento dei corpi dei palestinesi deceduti alle autorità di Gaza, agendo da intermediario neutrale.

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha annunciato di aver trasferito i resti di 15 palestinesi detenuti in Israele nella Striscia di Gaza, nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. "Il CICR ha completato oggi il trasferimento dei corpi dei palestinesi deceduti alle autorità di Gaza, agendo da intermediario neutrale. Le autorità sanitarie locali di Gaza hanno confermato che il numero di corpi ricevuti oggi è di 15", ha affermato in una nota. In base all'accordo di cessate il fuoco di Gaza, Israele deve consegnare i corpi di 15 palestinesi per ogni ostaggio israeliano deceduto restituito.

3 giorni fa
Hamas: "Stasera consegneremo altri due corpi"
I militanti hanno finora consegnato 13 dei 28 corpi degli ostaggi che si erano impegnati a restituire.

Hamas fa sapere che stasera, alle 21 ora locale, consegnerà altri due corpi di ostaggi. Le Brigate Ezzedine al-Qassam, l'ala armata di Hamas, hanno dichiarato che "consegneranno i corpi di due prigionieri israeliani riesumati oggi nella Striscia di Gaza alle 21:00 ora di Gaza (18:00 GMT)". I militanti hanno finora consegnato 13 dei 28 corpi degli ostaggi che Hamas si era impegnata a restituire in base all'accordo.

3 giorni fa
J.D. Vance è arrivato in Israele
Lo scrive Haaretz.

Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance è atterrato all'aeroporto israeliano Ben-Gurion. Lo scrive Haaretz. La visita di due giorni di Vance è stata pensata per garantire che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non violi il cessate il fuoco e non lanci un'altra offensiva a Gaza, come riportato martedì dal New York Times.

4 giorni fa
Hamas: "Restituiremo tutti gli ostaggi, ma ci vuole tempo"
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Lo ha dichiarato il leader di Hamas Khalil al-Hayya.

Il leader di Hamas Khalil al-Hayya ha dichiarato in un'intervista al canale Al-Qahira Al-Akhbariya citata da Times of Israel che il gruppo è disposto a trovare e rilasciare i 15 corpi degli ostaggi trattenuti nella Striscia, se gli verrà concesso più tempo e attrezzature pesanti. "Siamo pronti a recuperare e consegnare tutti i corpi secondo l'accordo; non desideriamo trattenere nessuno con noi: lasciamo che tornino ai loro familiari, e anche i nostri martiri torneranno e saranno sepolti con dignità", ha affermato, aggiungendo che è difficile raggiungere i corpi perché alcuni si trovano sottoterra e sotto gli edifici, e sottolineando che ciò richiede tempo e attrezzature.

5 giorni fa
Trump: "Il cessate il fuoco a Gaza è ancora in vigore"
Il presidente statunitense ha detto che Hamas si è dimostrato "piuttosto turbolento", ma ritiene anche che "la leadership" del gruppo militante "non sia coinvolta".

Per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump il cessate il fuoco a Gaza è "ancora in vigore". Parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One di ritorno da Mar-a-Lago, il presidente statunitense ha detto che Hamas si è dimostrato "piuttosto turbolento", ma ritiene anche che "la leadership" del gruppo militante "non sia coinvolta".

Vance: "Il mantenimento della tregua sarà complicato"

Da parte sua il vice presidente JD Vance, che dovrebbe andare in Israele domani, ha detto che il mantenimento della tregua a Gaza "sarà complicato. Ci saranno momenti in cui Hamas aprirà il fuoco su Israele, il quale dovrà ovviamente rispondere", ha aggiunto. "Pensiamo, comunque, che siano le migliori possibilità di una pace sostenibile. Ci saranno però alti e bassi, e dovremo monitorare la situazione", ha sottolineato.

5 giorni fa
L'esercito israeliano: "Abbiamo ripreso ad applicare il cessate il fuoco"
L'esercito "continuerà a rispettare l'accordo di cessate il fuoco e risponderanno con fermezza a qualsiasi violazione dello stesso".

"In conformità con le direttive del livello politico, e a seguito di una serie di attacchi significativi in risposta alle violazioni di Hamas, le Idf hanno avviato la rinnovata applicazione del cessate il fuoco, in linea con i termini dell'accordo". Lo annuncia su X l'Idf. L'esercito "continuerà a rispettare l'accordo di cessate il fuoco e risponderanno con fermezza a qualsiasi violazione dello stesso".

5 giorni fa
Protezione civile a Gaza: 33 i morti negli attacchi israeliani di oggi
L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito decine di obiettivi di Hamas nella Striscia.

L'agenzia di protezione civile di Gaza ha dichiarato che una serie di attacchi aerei israeliani sul territorio ha ucciso oggi almeno 33 persone, aggiornando il bilancio precedente di 21 vittime. L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito decine di obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, mentre Israele e Hamas si accusano a vicenda di aver violato il cessate il fuoco di nove giorni mediato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

5 giorni fa
L'esercito israeliano annuncia nuovi raid contro Hamas nel sud di Gaza
Gli attacchi sono stati pianificati "in risposta alla palese violazione dell'accordo di cessate il fuoco di questa mattina".

L'esercito israeliano ha annunciato nuovi raid nel sud di Gaza. "In risposta alla palese violazione dell'accordo di cessate il fuoco di questa mattina, le Idf hanno avviato una serie di attacchi contro obiettivi terroristici di Hamas nella striscia di Gaza meridionale", scrive su X l'Idf.

5 giorni fa
Israele sospende l'ingresso degli aiuti a Gaza
Lo Stato ebraico accusa Hamas di aver violato il cessate il fuoco attaccando l'Idf.

Israele ha deciso di bloccare l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza accusando Hamas di aver violato il cessate il fuoco attaccando l'Idf. Lo riporta Ynet, che sottolinea come la sospensione degli aiuti durerà fino a nuovo avviso. Il piano umanitario previsto dall'accordo tra Israele e Hamas prevede l'ingresso di 600 camion di aiuti al giorno, che includono cibo, attrezzature mediche, carburante per il funzionamento dei sistemi essenziali e anche gas da cucina.

5 giorni fa
Usa a Israele: "Rispondete ad Hamas ma senza rompere l'accordo"
"La situazione è ancora molto in bilico", ha affermato un funzionario statunitense, ma "non possiamo permettere che facciano deragliare l'accordo di pace".

L'amministrazione Trump è impegnata a impedire che lo scontro di oggi tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza si trasformi in un'ulteriore escalation che potrebbe portare al crollo dell'accordo per porre fine alla guerra. Lo riporta Channel 12 che cita alti funzionari americani.

"Rispondere in modo proporzionato ma con moderazione"

Secondo quanto riferito, Washington ha esortato Israele a "rispondere in modo proporzionato ma con moderazione". "La situazione è ancora molto in bilico", ha affermato un funzionario statunitense, ma "non possiamo permettere che facciano deragliare l'accordo".

Concentrarsi sull'isolamento di Hamas

Un funzionario Usa citato da Channel 12 ha chiarito che la risposta di Israele dovrebbe concentrarsi sull'isolamento di Hamas e, piuttosto che riprendere la guerra, agire rapidamente per creare un'alternativa ai miliziani nella Striscia. "Nessuno vuole tornare a una guerra su vasta scala. Gli israeliani vogliono dimostrare ad Hamas che la violazione del cessate il fuoco ha delle conseguenze, senza far saltare l'accordo per porre fine alla guerra", ha aggiunto un alto funzionario Usa.

I timori degli USA

Secondo quanto riferito, Israele ha informato in anticipo l'amministrazione Trump degli attacchi pianificati. Un funzionario israeliano ha tuttavia chiarito che Israele non ha chiesto l'autorizzazione Usa per effettuare gli attacchi. Gli scontri tra Israele e Hamas sono esattamente il tipo di eventi che gli Stati Uniti temevano e si aspettavano che accadessero nell'attuale periodo di transizione, hanno riferito le fonti.

Il vicepresidente J.D. Vance volerà in Israele

Gli inviati del presidente Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, hanno sentito oggi in una telefonata di aggiornamento il ministro Ron Dermer e altri funzionari israeliani per coordinare e discutere i prossimi passi. Il vicepresidente Usa J.D. Vance, Witkoff e Kushner dovrebbero arrivare in Israele la prossima settimana per promuovere la prossima fase dell'accordo.

5 giorni fa
Protezione civile a Gaza: "Almeno 11 morti nei raid dell'Idf"
Sei delle vittime sarebbero state uccise durante un attacco israeliano che avrebbe preso di mira un gruppo di civili. Israele e Hamas si accusano reciprocamente di violare il cessate il fuoco.

L'agenzia di protezione civile di Gaza ha dichiarato che una serie di attacchi aerei israeliani ha ucciso almeno 11 persone in tutto il territorio, mentre Israele e Hamas si accusano reciprocamente di violare il cessate il fuoco.

"Preso di mira un gruppo di civili"

Mahmud Bassal, portavoce dell'agenzia che opera come servizio di soccorso sotto l'autorità di Hamas, ha affermato che sei delle vittime sono state uccise quando un attacco israeliano ha preso di mira un "gruppo di civili" nel nord di Gaza.

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