
Praga e Vienna criticano la richiesta del procuratore capo della Corte penale internazionale di emettere mandati di arresto contro il premier israeliano Benyamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e i leader di Hamas per crimini di guerra e contro l'umanità.
Fiala: "Si mette sullo stesso piano un premier eletto e il leader di un'organizzazione terroristica"
Per il primo ministro ceco, Petr Fiala, "la proposta del Procuratore capo della Corte penale internazionale di emettere un mandato di arresto per i rappresentanti di un governo democraticamente eletto insieme ai leader di un'organizzazione terroristica islamica è spaventosa e del tutto inaccettabile". "Non dobbiamo dimenticare - spiega in un tweet - che è stato Hamas ad attaccare Israele in ottobre, uccidendo, ferendo e rapendo migliaia di persone innocenti. È stato questo attacco terroristico del tutto immotivato che ha portato all'attuale guerra a Gaza e alle sofferenze dei civili a Gaza, in Israele e in Libano".
Nehammer: "La scelta non è comprensibile
Della stessa opinione il cancelliere austriaco Karl Nehammer, secondo cui "non è comprensibile che il leader dell'organizzazione terroristica Hamas, il cui obiettivo dichiarato è l'estinzione dello Stato di Israele, venga citato contemporaneamente ai rappresentanti democraticamente eletti di quello stesso Stato".