
"Non siamo una provincia spagnola": la sfuriata della 'dama di ferro' della destra portoghese Manuela Ferreira Leite nel faccia a faccia in Tv di alcuni giorni fa con il premier socialista José Socrates in vista delle politiche di domenica prossima ha involontariamente rilanciato il dibattito sulla vecchia chimera dell'Iberia, l'Unione fra i due vicini iberici. La proposta era stata rilanciata due anni fa dallo scrittore portoghese Nobel per la Letteratura José Saramago, 87 anni. "Non c'è bisogno di essere un profeta per prevedere che ci integreremo" aveva detto Saramago a Diario de Noticias, suscitando allora una levata di scudi nella politica portoghese. Da sempre fra i due paesi è una relazione di amore-odio, più intensa dalla parte del piccolo Portogallo, 10 milioni di abitanti, che nel grande vicino spagnolo (45 milioni). Nella campagna elettorale portoghese la delicata questione dei rapporti con la Spagna è stata sollevata prima due settimane fa dall'oscuramento di un Tg molto critico nei confronti di Socrates in una Tv privata di proprietà del gruppo spagnolo Prisa, tradizionalmente vicino ai socialisti. L'opposizione aveva subito gridato all'ingerenza di Madrid. Poi nello scontro televisivo con il premier il capo dell'opposizione aveva denunciato il progetto di Tav ferroviaria fra Madrid e Lisbona, accusando Socrates di fare gli interessi della Spagna spingendo per la sua realizzazione entro il 2012 nonostante il pesante indebitamento del Portogallo. "Non mi piace che gli spagnoli intervengano nella politica portoghese. Non siamo una provincia spagnola" aveva martellato Ferreira Leite, pensando di toccare la fibra nazionalista di molti portoghesi sensibili al 'imperialismo' economico di Madrid. Ma secondo diversi analisti politici la mossa non ha funzionato. "E' stato un errore, i nostri rapporti con la Spagna sono troppo importanti" ha detto all'Ansa l'ex-capo dello stato socialista Mario Soares. Soprattutto fra i giovani, nati dopo la fine della dittatura nazionalista salazarista, nel 1974, la Spagna non è più il grande vicino che fa paura, ma anzi un Eldorando dal livello di vita quasi doppio di quello portoghese. Un sondaggio dell'Università di Salamanca ora rivela che il 39,9% dei portoghesi è favorevole all'idea della Unione con la Spagna, così come il 30,3% degli spagnoli, mentre è contrario solo un terzo dei cittadini dei due paesi. Certo la 'Iberia' di Saramago è ancora soprattutto utopia. Ma anche l'Unione europea lo è stata a lungo. Questa settimana su El Mundo lo scrittore spagnolo Manuel Cebrian Abellan ha raccolto il testimone dall'anziano collega portoghese proponendo "Una sola penisola, un solo stato". Cebrian Abellan ha chiesto ai governi di Lisbona e Madrid di fare subito un primo passo: iscrivere d'ora in poi l'obiettivo della futura Unione Iberica, "il più ambizioso degli ultimi secoli", nell'agenda di tutti i vertici bilaterali fra i due paesi in programma ogni sei mesi. ATS
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