Estero
Polonia, alle urne è sfida tra europeisti e “trumpisti”
Keystone-ats
4 anni fa
Alle presidenziali di oggi candidati Trazskowski, liberale filoeuropeo, e il presidente Duda che ha appena ricevuto l’endorsement di Donald Trump

Urne aperte da stamane in Polonia per le elezioni presidenziali, inizialmente previste a maggio ma poi rimandate per l’epidemia di coronavirus.

La sfida è tutta tra il sindaco di Varsavia Rafael Trzaskowski, liberale ed europeista, e il capo dello Stato Andrej Duda, populista e trumpiano, in una partita sul filo che deciderà del futuro del Paese.

Secondo un ultimo sondaggio dell’Ipsos Duda, reduce dalla visita lampo negli Stati Uniti di mercoledì scorso, dove ha incassato l’appoggio della Casa bianca - Trump gli ha promesso le truppe americane che verranno ritirate dalla Germania - sarebbe favorito sia al primo turno, (con un 40% delle preferenze rispetto al 27% del principale avversario), sia al secondo.

Si dà praticamente per certo che il 12 luglio ci sarà un ballottaggio, e lì il presidente uscente sostenuto dal Pis di Kakzynski potrebbe affermarsi col 47% contro il 45%, secondo le stime. Duda è quindi in recupero, rispetto al rilevamento di appena due giorni prima, che indicava Trzaskowski vincente.

Gli analisti politici vedono questo duello - che avviene comunque mentre il Covid-19 è ancora attivo nel Paese - come il momento di un confronto fra due visioni molto diverse dell’avvenire del paese. La Polonia potrebbe tornare a seguire gli standard dell’Unione europea, oppure continuare sulla strada del conflitto con Bruxelles: come accaduto per le violazioni dell’autonomia del potere giudiziario.

I seggi chiuderanno alle 21 ora svizzera.

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