
La Cina corre in soccorso della Russia di fronte all’ipotesi che gli Usa e i loro alleati possano mettere in discussione la permanenza di Mosca nel G20, dopo l’invasione dell’Ucraina voluta dal Cremlino. La Russia “è un membro importante del G20 e nessuno ha il diritto di espellere altri Paesi: il G20 è il forum più importante per la cooperazione economica internazionale che riunisce le principali economie mondiali”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin.
Pechino ha quindi espresso sostegno alla partecipazione del presidente Vladimir Putin al prossimo summit dei principali Paesi industrializzati ed emergenti, in programma in Indonesia, secondo quanto ha detto l’ambasciatrice russa a Giakarta, Lyudmilla Vorobieva, in merito ai piani del capo del Cremlino, definendo la richiesta di espulsione di Mosca da G20 e da altre organizzazioni internazionali, tra cui il Wto, come una “reazione assolutamente sproporzionata”. Wang, nel briefing quotidiano, ha rimarcato la necessità di schierare la coesione internazionale nella lotta alla pandemia del Covid-19 che “è in una fase critica”, mentre la ripresa economica mondiale è debole, e l’instabilità e l’incertezza sono in aumento”. In scenari così complessi, “il G20 ha importanti responsabilità nel guidare la lotta globale alla pandemia, nel migliorare la governance economica globale e nel promuovere la ripresa economica globale”. Il G20 dovrebbe praticare “un autentico multilateralismo”, ha aggiunto il portavoce, oltre a “rafforzare la solidarietà e la cooperazione, e a lavorare insieme per affrontare le sfide in sospeso nell’economia, nella finanza e nello sviluppo globale forte, verde e sano”.
Intanto, il ministro degli Esteri di Pechino Wang Yi prosegue il programma di missioni diplomatiche negli sforzi per raccogliere sostegno alle posizioni della Cina nei confronti della guerra in Ucraina. Oggi, ha incontrato il suo omologo saudita Faisal bin Farhan Al Saud a Islamabad, in Pakistan: entrambi hanno criticato, secondo i media cinesi, “la logica del ‘bianco o nero’, ‘amico o nemico’ sulla questione dell’Ucraina e hanno respinto qualsiasi pressione esterna”. Wang, a Islamabad per partecipare alla 48/ma sessione del Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC), ha affermato che la Cina e il mondo islamico hanno “un forte desiderio di costruire partenariati per l’unità, la giustizia e lo sviluppo”, parlando nella conferenza stampa congiunta con l’omologo pachistano Shah Mahmood Qureshi.
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