
Ci sono 26mila tonnellate di mais nella prima nave diretta in Libano che ha lasciato il porto di Odessa questa mattina.
“Prevenzine della fame nel mondo”
“L’Ucraina, insieme ai nostri partner, ha fatto un altro passo oggi nella prevenzione della fame nel mondo”, ha dichiarato Oleksandr Kubrakov, il ministro delle infrastrutture dell’Ucraina. Kubrakov ha sottolineato che l’Ucraina ha fatto “tutto” per ripristinare i porti e che la revoca del blocco darebbe all’economia ucraina 1 miliardo di dollari di entrate in valuta estera, secondo quanto riporta il Guardian.
“Sollievo per il mondo”
“Il giorno del sollievo per il mondo, in particolare per i nostri amici in Medio Oriente, Asia e Africa, quando i primi cereali ucraini lasciano Odessa dopo mesi di blocco russo. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba poche ore dopo la partenza della prima nave carica di cereali alla volta del Libano dopo una tappa a Istanbul per i controlli. Intanto, stando alle autorità turche, la nave “Razoni” partita in mattinata da Odessa, raggiungerà Istanbul domani alle 12 Gmt (le 14 in Svizzera). Stando al ministro della Difesa turco Hulusi Akar, l’imbarcazione sarà ispezionata a Istanbul prima di ripartire verso Tripoli in Libano, sua destinazione finale. La “Razoni” è la prima nave trasportante cereali a partire dall’Ucraina in seguito all’accordo trovato nelle scorse settimane a Istanbul tra Turchia, Russia, Ucraina e Nazioni Unite.
Per oggi non ci sono altre partenze
Non sono in programma per oggi altre partenze dai porti dell’Ucraina di imbarcazioni che esportano cereali. Lo ha reso noto, come riporta Cnn, il centro di coordinamento sull’esportazione di cereali attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero istituito a Istanbul la scorsa settimana dove sono presenti delegazioni di Turchia, Ucraina, Russia e Nazioni Unite. Tempi e date riguardo a nuove partenze saranno stabilite dopo l’arrivo a Istanbul, in programma domani, della prima nave partita in mattinata da Odessa che qui verrà ispezionata prima di dirigersi in Libano.
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