
Il bilancio dei morti negli attacchi reciproci tra India e Pakistan è salito a 38, hanno reso noto fonti nei due Paesi. Islamabad ha dichiarato che almeno 26 civili sono stati uccisi nel corso degli attacchi indiani e negli scontri a fuoco lungo il confine, mentre Nuova Delhi ha affermato che almeno 12 persone hanno perso la vita a causa dei bombardamenti pakistani. Si tratta del più grave scontro militare tra i due Paesi negli ultimi 20 anni.
L'attacco
Nel complesso, negli attacchi aerei indiani in sei località del Pakistan e negli scontri a fuoco tra i due eserciti in Kashmir hanno perso la vita almeno 38 civili e 46 persone sono rimaste ferite. Chaudhry ha affermato che l'attacco più sanguinoso ha ucciso 13 civili, "tra cui due bambine di tre anni", in una moschea a Bahawalpur, nel Punjab pakistano, che secondo l'intelligence indiana era collegata ai gruppi armati del Kashmir.
"Rammarico" da Pechino
La Cina ha espresso rammarico e preoccupazione per gli attacchi indiani di questa notte contro il Pakistan, esortando le parti a mostrare "moderazione" in risposta alla grave escalation con colpi di artiglieria pesante lungo la linea di frontiera contesa. Pechino, che confina con entrambi i Paesi ed è uno stretto alleato del Pakistan, ha detto di esprimere "rammarico per l'azione militare dell'India" e di essere "preoccupata per gli attuali sviluppi". India e Pakistan "sono vicini che non possono essere separati, e sono anche vicini della Cina", ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri in una nota.
"Si dia priorità alla pace"
"La Cina si oppone a tutte le forme di terrorismo", ha aggiunto la nota diffusa dal portavoce del ministero degli Esteri, in merito alle vicende accadute nei giorni scorsi nel Kashmir sotto amministrazione indiana all'origine della peggiore crisi tra India e Pakistan degli ultimi decenni. Pechino, inoltre, ha invitato "sia l'India sia il Pakistan a dare priorità alla pace e alla stabilità, a mantenere la calma e la moderazione e a evitare di intraprendere azioni che possano complicare ulteriormente la situazione".