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Paese che vai, regole che trovi
immagine Shutterstock
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Ginevra Benzi
3 anni fa
Molti Paesi stanno gradualmente eliminando le varie restrizioni, come ad esempio l’obbligo della mascherina o il green pass. Altri Paesi stanno invece vivendo un momento critico, che impedisce l’allentamento delle misure

Con l’evoluzione verso il miglioramento della pandemia, alcuni Paesi stanno facendo cadere man mano le loro limitazioni. Ci sono però ancora Nazioni che non hanno tanta fretta di abbandonare le rigide regole di viaggio. Tra formulari e misure che cambiano col cambiare del confine, i dubbi e le domande abbondano. Se ne è parlato nell’edizione del Tg di ieri sera.

Spostamenti con l’Italia
Il Paese maggiormente frequentato dai ticinesi ha introdotto cinque giorni fa l’ordinanza che permette l’entrata sul territorio italiano ai viaggiatori provenienti dalla Svizzera senza più obbligo di tampone per vaccinati (con certificato vaccinale rilasciato da minimo 14 giorni) e guariti (con certificato di guarigione da massimo 6 mesi). Per i non vaccinati sarà necessario presentare un test PCR negativo effettuato da non più di 72 ore o un antigenico non più vecchio di 48 ore. È bene precisare che i bambini sotto i sei anni sono esentati dalle misure. Resta in ogni caso obbligatorio compilare il famoso formulario Passenger Locator Form (Plf). Una volta varcato il confine, il super green pass è però l’unico strumento che permette una (quasi) totale libertà, come ad esempio il poter accedere a bar, ristoranti, hotel, piscine, piste da sci. L’obbligo di mascherina all’aperto rimarrà in vigore fino al 10 febbraio (bambini sotto i 6 anni esclusi). L’Italia resta uno dei Paesi con le regole più severe.

Francia sempre meno restrittiva
Se si è completamente vaccinati o guariti da massimo sei mesi, per entrare in Francia non è necessario presentare un tampone negativo, mentre per i non vaccinati maggiori di 12 anni è richiesto un PCR o un antigenico negativo effettuato da massimo 24 ore. Tutti invece dovranno presentare una dichiarazione sull’onore che dichiari la destinazione e lo stato di salute. Contrariamente all’Italia, da tre giorni in Francia è stato tolto l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e il 16 febbraio riapriranno anche i nightclub.

Moduli anche in Spagna
Anche per poter metter piede su suolo spagnolo è necessario compilare un modulo. Come Italia e Francia, anche la Spagna consente il via libera per i vaccinati e i guariti da massimo 6 mesi e anche lì è richiesto un tampone negativo per i non vaccinati con più di 12 anni. Sulla scia francese, anche gli spagnoli potranno dire addio alla mascherina all’aperto il prossimo martedì, mentre alcune Comunità Autonome come la Catalogna hanno messo una pietra sopra al green pass per bar e ristoranti.

In Germania niente tregua
In Germania niente tregua dai contagi, dove due giorni fa si è registrato un record di infezioni, 208mila in 24 ore, un record da inizio pandemia che rende la situazione sempre più critica. I non vaccinati che vogliono entrare nel Paese tedesco dovranno fare una quarantena obbligatoria di 10 giorni.

Gran Bretagna verso una totale normalità
Il Regno Unito da più di una settimana (precisamente dal 27 gennaio) ha detto finalmente addio all’obbligo della mascherina, del green pass e del telelavoro, arrivando così all’ultima fase della revoca delle restrizioni. Per i vaccinati o guariti in entrata è obbligatorio effettuare un tampone all’arrivo, mentre per i non vaccinati si aggiunge una quarantena di 10 giorni.

E da noi?
In Svizzera non c’è nessun obbligo di quarantena in entrata da nessun paese, dal 22 gennaio basterà infatti presentare un certificato covid 3G, quindi via libera a visitare il nostro paese per vaccinati, guariti o testati.

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