
Segnali “incoraggianti” arrivano dalle autorità sanitarie in Francia: nonostante le scuole aperte e una vita quotidiana che scorre quasi normale, la quinta ondata - che ha raggiunto picchi altissimi di contagi (oltre 300’000 per diversi giorni) - sembra rallentare. I segnali positivi - curva in calo e ingressi in diminuzione nelle terapie intensive - arrivano da tre giorni in due regioni, quella di Parigi (l’Ile-de-France) e la Corsica.
Calo della probabilità di ricovero
Gli Ospedali di Parigi hanno notato una netta diminuzione della percentuale di ricoveri rispetto ai casi sintomatici: se all’inizio di dicembre era di 6 ricoveri ogni 100 sintomatici, nella prima settimana di gennaio è diventata di 2 su 100. Inoltre, da alcuni giorni è in calo il numero di letti occupati in rianimazione, anche durante l’aumento dei casi di positività e dei ricoveri in ospedale.
Migliora la situazione anche nel Regno Unito
Buone notizie giungono anche da Oltremanica: dal record di contagi del 4 gennaio, quando era stata sfiorata la quota dei 250mila contagi sulle 24 ore, nell’arco di poco più di una settimana i nuovi casi giornalieri si sono più che dimezzati. Nello stesso periodo le ospedalizzazioni hanno smesso di crescere. Il Regno Unito – lo ricordiamo – era stato uno dei primi Stati europei a essere travolto dalla variante Omicron.
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