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Omicron complica il Natale agli europei
Immagine Shutterstock
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L’ondata in corso un po’ ovunque nel Vecchio Continente e la diffusione della nuova variante costringono i governi a stringere nuovamente la vite sotto alle Feste

La comparsa della variante Omicron ha stravolto i piani delle festività natalizie in tutta Europa. Dopo mesi che ci avevano fatto credere che ci eravamo finalmente lasciati alle spalle (o quasi) la pandemia, ecco che gli Stati tornano a chiudersi, stretti fra l’ondata generata dalla variante Delta e la diffusione di Omicron, che presenta ancora diverse incognite.

Danimarca
Fra i Paesi che hanno scelto di stringere la vite in questi giorni natalizi c’è la Danimarca. Il Governo ha annunciato un semi-confinamento: per un mese chiuderanno teatri, cinema e parchi divertimenti, mentre a bar e ristoranti sarà imposto un coprifuoco a partire dalle 23.

Paesi Bassi
Ancora più dura la chiusura messa in atto dai Paesi Bassi, dove almeno fino a metà gennaio resteranno aperti solo i negozi essenziali. Per giustificare la stretta, i vertici del Regno chiamano in causa proprio la variante Omicron, con la “task force” locale che si attende “che questa variante possa essere dominante entro fine dicembre”. Agli olandesi sarà fatto divieto di ricevere più di due ospiti al giorno. Il 24, il 25, il 26, il 31 dicembre e il 1° gennaio è prevista un’eccezione, con non più di quattro ospiti che potranno essere accolti in casa.

Regno Unito
Non è inoltre possibile escludere l’ipotesi di nuove restrizioni prima del 25 dicembre nel Regno Unito, ormai epicentro europeo del nuovo ceppo del virus. I casi dovuti alla nuova variante sono talmente diffusi nel Paese che, ha detto il ministro della salute britannico sul Sunday Telegraph, “potrebbe ormai essere troppo tardi per rispondere a Omicron”. Secondo i media britannici, il Governo - sollecitato a reintrodurre una stretta più decisa da diversi esperti - sta al momento valutando una serie di possibili restrizioni: da un lockdown vero, a una limitazione delle presenze alle riunioni natalizie, a un coprifuoco per pub e ristoranti. Il vicepremier e ministro della Giustizia, Dominic Raab, ha detto a Sky che una decisione “non è ancora stata presa” e che il Governo non può dare per ora “garanzie premature e rigide” sull’esclusione del ritorno a un lockdown di Natale contro la dilagante diffusione di contagi Covid alimentati dalla variante Omicron.

Italia
Ripensamenti arrivano anche dai nostri vicini: in Italia si pensa di ridurre la validità del certificato Covid dagli attuali nove mesi a sette, se non addirittura a cinque. Sulla falsa riga della regola del 2G+ introdotta in Svizzera, anche nello Stivale si pensa di permettere l’accesso a luoghi come le discoteche ai soli vaccinati e guariti, che dovranno pure presentare un test negativo. In vista delle festività, tuttavia, le autorità si limiteranno alla forte raccomandazione di evitare situazioni di rischio.

Germania
Chi invece non vuole nuove e draconiane restrizioni in questi giorni è la Germania, dove non ci dovrebbero essere chiusure, nonostante gli esperti abbiano raccomandato contromisure urgenti. La strategia del nuovo Governo di Olaf Scholz potrebbe ora essere un’altra: secondo il ministro della salute tedesco Karl Lauterbach, ormai non si può più fermare questa nuova ondata, ma può essere combattuta, aveva dichiarato, con i vaccini obbligatori. Un obbligo in tal senso era già stato approvato dal parlamento tedesco per il personale medico sanitario, mentre un obbligo generalizzato è ancora in discussione.

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