Estero
Omicidio Scazzi: Cosima è stata vicino al pozzo
Redazione
15 anni fa
Il suo cellulare agganciò la cella telefonica che copre le campagne dove fu nascosto il cadavere della 15enne

Il giorno dopo la scomparsa di Sarah Scazzi, il 27 agosto scorso, tra le 10 e le 11 del mattino, Cosima Serrano, madre di Sabrina e moglie di Michele, entrambi accusati dell’uccisione e dell’occultamento del corpo della 15enne di Avetrana, telefonò per tre volte alla figlia Valentina (che vive a Roma). Lo scrive "La Gazzetta del Mezzogiorno". In tutte e tre le occasioni (e solo in quel giorno), il suo cellulare agganciò la cella telefonica che copre le campagne in località Mosca, dove fu nascosto il giorno prima il cadavere della 15enne. La novità potrebbe aprire nuovi orizzonti investigativi. La cella che ha agganciato il cellulare della madre di Sabrina è la stessa che il giorno prima, il 26 agosto, fu utilizzata dal telefono di Michele Misseri per effettuare due chiamate mentre nascondeva nel pozzo il cadavere di Sarah. Lo zio della vittima chiamò prima Sabrina, poi proprio la moglie. Secondo gli investigatori, la presenza di Cosima Misseri nella zona dove è stato trovato il corpo di Sarah Scazzi non sarebbe riconducibile al lavoro della donna. A innescare nuovi sospetti sono gli orari degli spostamenti di Cosima il giorno successivo all'omicidio della nipote. La donna lasciò la casa di Avetrana alle 10 del mattino, mentre quando si recava al lavoro usciva di casa all'alba.

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