
Oltre 80 esperti scientifici hanno criticato un rapporto dell'amministrazione Trump sui cambiamenti climatici, denunciando difetti metodologici, manipolazione dei fatti e riferimenti a ricerche screditate. Pubblicato a fine luglio dal Dipartimento dell'Energia sotto la presidenza di Donald Trump, notoriamente scettico sul climate change, questo documento mette in discussione diversi consensi scientifici, in particolare sull'aumento degli eventi meteorologici estremi. "Questo rapporto è una parodia della scienza", ha criticato in una dichiarazione Andrew Dessler, professore di scienze atmosferiche alla Texas A&M University.
Conclusioni respinte
In un documento di oltre 400 pagine pubblicato martedì, Dessler e oltre 80 altri scienziati analizzano il metodo e il contenuto del rapporto, respingendone le conclusioni. Attraverso la loro analisi evidenziano l'uso da parte degli autori di "tattiche simili a quelle impiegate dall'industria del tabacco" per minimizzare gli effetti nocivi del fumo sulla salute. Il rapporto "si basa su idee a lungo rifiutate, supportate da interpretazioni errate delle conoscenze scientifiche, omissioni di fatti importanti (...) e pregiudizi di conferma", accusa Dessler. Dal canto suo, l'amministrazione Trump può procedere con la revoca di oltre 16 miliardi di dollari in sovvenzioni concesse a organizzazioni no-profit per combattere il cambiamento climatico: lo ha stabilito una corte d'appello federale Usa. Con un voto di 2 a 1, il collegio per il circuito del Distretto della capitale ha sentenziato che un giudice di grado inferiore non aveva giurisdizione per esaminare il caso presentato da cinque delle otto organizzazioni no-profit a cui erano stati assegnati collettivamente 20 miliardi di dollari nell'ambito del programma Greenhouse Gas Reduction Fund previsto dalla legge. L'agenzia per la difesa dell'ambiente (Epa), sotto la guida di Lee Zeldin, ha sostenuto che il programma non è in linea con le priorità dell'agenzia e ha sollevato preoccupazioni relative a potenziali frodi, sprechi e abusi. Anche l'Fbi e il Dipartimento di Giustizia sotto la guida di Trump hanno indagato sul programma.