
La situazione epidemiologica in Europa non lascia tranquilla la commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides, secondo cui non è ancora il momento di iniziare a trattare il coronavirus come se fosse endemico: “Più si diffonde - spiega in un’intervista alla Stampa - e maggiore è il rischio che emerga una variante ancor più pericolosa”.
“Non è una variante più leggera”
“Ciò che sappiamo è che i nostri vaccini offrono un buon livello di protezione dalla malattia grave e dal ricovero in ospedale per entrambe le varianti (Delta e Omicron). Questo conferma l’importanza del vaccino e del booster”. “Omicron non dovrebbe essere considerata una variante più leggera”, inoltre più si diffonde, maggiore è il rischio che emerga una variante ancor più pericolosa”, spiega. A suo avviso “ha senso discutere dell’obbligo. La persuasione è sempre meglio della costrizione, ma se la persuasione non funziona e la salute pubblica è gravemente a rischio, gli Stati dovrebbero valutare tutte le opzioni”.
“Non si parli di endemia”
“Siamo ancora in una pandemia letale con un virus molto contagioso. Il Covid non è ancora diventato endemico”, afferma. Alla domanda se abbia senso imporre l’isolamento soltanto ai sintomatici e lasciar liberi gli asintomatici, se vaccinati con tre dosi, ribatte: “Ogni Stato può adattare le regole alla propria situazione, ma è importante ricordare che sebbene il vaccino protegga dalla malattia grave, le persone vaccinate possono infettarsi e infettare gli altri”.
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