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“Non si può ancora parlare di endemia”
Immagine Shutterstock
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Redazione
3 anni fa
Per la commissionaria Ue alla Salute bisogna essere cauti perché “c’è il rischio che emerga una variante ancora più pericolosa”

La situazione epidemiologica in Europa non lascia tranquilla la commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides, secondo cui non è ancora il momento di iniziare a trattare il coronavirus come se fosse endemico: “Più si diffonde - spiega in un’intervista alla Stampa - e maggiore è il rischio che emerga una variante ancor più pericolosa”.

“Non è una variante più leggera”
“Ciò che sappiamo è che i nostri vaccini offrono un buon livello di protezione dalla malattia grave e dal ricovero in ospedale per entrambe le varianti (Delta e Omicron). Questo conferma l’importanza del vaccino e del booster”. “Omicron non dovrebbe essere considerata una variante più leggera”, inoltre più si diffonde, maggiore è il rischio che emerga una variante ancor più pericolosa”, spiega. A suo avviso “ha senso discutere dell’obbligo. La persuasione è sempre meglio della costrizione, ma se la persuasione non funziona e la salute pubblica è gravemente a rischio, gli Stati dovrebbero valutare tutte le opzioni”.

“Non si parli di endemia”
“Siamo ancora in una pandemia letale con un virus molto contagioso. Il Covid non è ancora diventato endemico”, afferma. Alla domanda se abbia senso imporre l’isolamento soltanto ai sintomatici e lasciar liberi gli asintomatici, se vaccinati con tre dosi, ribatte: “Ogni Stato può adattare le regole alla propria situazione, ma è importante ricordare che sebbene il vaccino protegga dalla malattia grave, le persone vaccinate possono infettarsi e infettare gli altri”.

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