
"Sono sicura che vinceremo in Venezuela". Lo ha detto la leader dell'opposizione venezuelana, María Corina Machado, poco dopo aver appreso la notizia di aver ricevuto il premio Nobel per la pace, esprimendo ottimismo e gratitudine "a nome del popolo venezuelano". "Sono sotto shock!", ha sottolineato Machado dopo l'annuncio del riconoscimento. Secondo il segretario del Comitato, ripreso dal Guardian, ha affermato: "Questo è un premio per un intero movimento".
"Il più grande riconoscimento per il nostro popolo"
"Stiamo lavorando duramente per raggiungere questo obiettivo, ma sono sicura che vinceremo. Questo è, naturalmente, il più grande riconoscimento per il nostro popolo, che lo merita davvero", ha aggiunto l'ex deputata al segretario del comitato Nobel, Kristian Berg Harpviken, che l'ha informata della decisione telefonicamente. "Questo è un movimento, una conquista per tutta la società. Sono solo una persona, e di certo non lo merito", ha detto un'emozionata Machado, a cui il capo dell'istituzione norvegese ha risposto: "Te lo meriti".
Un "colpaccio"
La "lady di ferro" venezuelana (considerata la principale spina nel fianco del presidente de facto venezuelano, Nicolas Maduro, esponente numero uno del "chavismo" al potere nel Paese sudamericano) ha commentato di sentirsi "sotto shock" per la notizia del Nobel anche durante una conversazione telefonica con l'oppositore in esilio a Madrid, Edmundo González Urrutia, considerato da gran parte della comunità internazionale il presidente eletto del Venezuela alle elezioni del 28 luglio 2024. La vittoria di queste ultime è stata assegnata a Maduro in un processo caratterizzato da ombre nella divulgazione degli scrutini e dal forte sospetto di brogli denunciati da varie entità indipendenti. La risposta di González a Machado è arrivata immediatamente dopo, utilizzando un'espressione colloquiale venezuelana per esprimere la portata dell'evento. "Questo è un carajazo", un termine usato nel Paese per descrivere un "colpaccio".