Medio Oriente
Il bilancio delle vittime e dei feriti continua ad aggravarsi, Netanyahu: "Ci vendicheremo"
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7 mesi fa
Dalla prima mattina di oggi si sono visti nutriti lanci di razzi verso Israele, che ha risposto con attacchi aerei. L'esercito ha dichiarato lo "stato di allerta di guerra". Il bilancio delle vittime e dei feriti continua ad aggravarsi. Il premier israeliano Netanyahu, in un discorso alla nazione, ha ribadito che "l'esercito userà tutto la sua forza per scalzare Hamas".

L'esercito israeliano ha dichiarato "lo stato di allerta di guerra". Lo riferisce il portavoce militare, ricordando che "l'organizzazione terroristica di Hamas ha cominciato un massiccio lancio di razzi verso il territorio israeliano". "Siamo in stato di guerra. Abbiamo 21 episodi in corso nel sud del Paese", ha ribadito il capo della polizia israeliana, Yaakov Shabtai. "Lo stato di emergenza" è stato esteso a tutto il territorio nazionale, come comunica il ministro della difesa israeliano, Yoav Gallant. E in un discorso alla nazione il premier israeliano Netanyahu ha detto che "l'esercito userà tutto la sua forza per scalzare Hamas".

Ore 21.58: "I palestinesi lascino Gaza"

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto ai palestinesi di "lasciare Gaza" e ha promesso di ridurre i nascondigli di Hamas a delle "rovine".

Ore 21.50: Il bilancio dei morti è salito a oltre 250

"Il bilancio delle vittime del massiccio attacco del gruppo terroristico Hamas contro Israele è salito a oltre 250 morti". Lo scrive The Times of Israel, citando funzionari medici, precisando che "il bilancio potrebbe continuare a salire. I feriti sono almeno 1450, molti dei quali gravi".

Nella Striscia di Gaza sono almeno 232 le persone uccise e 1650 quelle ferite negli attacchi aerei di rappresaglia israeliani.

Ore 21.46: "Ci vendicheremo con Hamas per questa giornata nera"

"Ci vendicheremo con Hamas per questa giornata nera". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso alla nazione nel quale ha ribadito che "l'esercito userà tutto la sua forza per scalzare Hamas, li colpiremo ovunque".

"Quanto accaduto oggi non si era visto in Israele e farò in modo che non accada di nuovo". Secondo il premier "sarà una guerra per la quale occorrerà tempo, sarà difficile, giorni di sfida sono davanti a noi". Poi ha ammonito Hamas a "non torcere un solo capello agli ostaggi a Gaza". "Voi - ha aggiunto rivolgendosi a loro - fate parte della catena degli eroi di Israele e siamo tutti con voi".

Ore 21.21: Ripresi gran parte luoghi infiltrati da Hamas

Il portavoce militare ha fatto sapere che l'esercito israeliano ha ripreso il controllo di gran parte delle comunità di confine che sono state infiltrate dai miliziani armati di Hamas e della Jihad islamica. I luoghi - riferiti dai media - sono Sderot, Sofa, Kerem Shalom, Nirim, Naziv Hathara, Nir Oz, l'avamposto di Nahal Oz, Hulit, Nir Am, Nir Yitzhak, Sde Yemen, Magen e Urim.

Ore 21.17: Israele estende stato di emergenza a intero territorio

Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha esteso all'intero territorio nazionale "lo stato di emergenza". Lo ha fatto sapere l'ufficio di Gallant. Fino a poco tempo fa, l'emergenza si limitava ad un raggio di 80 chilometri dalla Striscia di Gaza.

Ore 21.16: 18 feriti sono in gravi condizioni

Il ministero della sanità israeliano ha aggiornato il numero dei feriti a seguito dell'attacco di Gaza, portando il nuovo bilancio ad oltre 1400. Secondo la stessa fonte, di questi 18 sono in gravi condizioni.

Ore 20.35: Altri razzi verso il centro di Israele e a Tel Aviv

Nuova salva di razzi nella zona centrale di Israele e su Tel Aviv dove sono risuonate a lungo le sirene di allarme. Numerose le esplosioni in cielo per l'intercettamento dei razzi da parte dell'Iron Dome.

Ore 20.13: A Gaza nuovo bilancio delle vittime

Il bilancio aggiornato dei palestinesi di Gaza rimasti uccisi oggi nei combattimenti con Israele è salito a 232. Lo aggiorna il ministero della sanità di Gaza. I feriti sono 1700. Queste cifre includono i membri dei "commando" di Hamas penetrati in Israele.

Ore 19.17: "Oltre 150 morti e 1100 feriti"

È salito ad oltre 150 il numero dei morti israeliani dopo l'attacco a Gaza, mentre i feriti sono 1100. Lo riportano le tv israeliane.

Ore 19.10: Israele blocca la fornitura di elettricità a Gaza

Israele interrompe la fornitura di elettricità alla Striscia di Gaza: lo ha annunciato il ministro dell'Energia israeliano.

Ore 18.15: Domani riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'ONU

Il Consiglio di sicurezza dell'ONU terrà una riunione di emergenza a porte chiuse domani pomeriggio alle 15, le 21 svizzere, sulla situazione in Medio Oriente dopo i drammatici attacchi a Israele. Lo comunica il Palazzo di Vetro.

Ore 17.29: "Israeliani portati a Gaza

"Israeliani sono stati portati a Gaza": lo ha detto il portavoce dell'esercito Daniel Hagari in un briefing con i giornalisti. Hagari ha detto anche che ci sono "soldati israeliani uccisi in combattimento" ma non ha fornito numeri, neanche sugli ostaggi. Ha poi spiegato che sono "centinaia i terroristi uccisi" dall'esercito e che "tutti terroristi di Hamas entrati in Israele saranno uccisi".

Ore 17.27: Biden condanna l'attacco: "Terrorismo non giustificato"

"Il terrorismo non è mai giustificato. Israele ha il diritto di difendersi e difendere la sua gente. Gli Stati Uniti mettono in guardia altre parti ostili a Israele a non cercare di approfittare della situazione. Il sostegno della mia amministrazione alla sicurezza di Israele è solido e incrollabile". Lo afferma il presidente statunitense Joe Biden condannando gli "orribili" attacchi contro Israele.

"Questa mattina ho parlato con il premier Netanyahu sugli orribili attacchi a Israele. Gli Stati Stati Uniti condannano inequivocabilmente questo spaventoso attacco dai terroristi di Hamas da Gaza", afferma Biden in una nota, sottolineando che la sua squadra continuerà a monitorare la situazione da vicino.

"Resterò in stretto contatto con il premier Netanyahu", aggiunge Biden, sottolineando che gli Stati Uniti sono a fianco di Israele e lo sostengono.

Ore 17.04: "Circa 200-300 i terroristi penetrati in Israele"

Sarebbero circa 200-300 i terroristi di Hamas ad essere entrati in Israele. Decine di questi sarebbero ancora nascosti all'interno del Paese. Lo riferiscono fonti della polizia israeliana a Haaretz, secondo quanto riferisce il Guardian.

Ore 16.45: Israele conferma ostaggi civili e militari a Gaza

L'esercito ha confermato ufficialmente che a Gaza ci sono ostaggi e prigionieri israeliani. Lo ha appreso l'emittente Canale 13. Si tratta di un numero, per ora non precisato, di civili e di soldati. Altri israeliani sono tenuti in ostaggio dai 'commando' di Hamas in due località di Israele vicine alla Striscia.

Ore 16.35: Nessuna informazione su eventuali vittime svizzere

Nessuna informazione su eventuali vittime svizzere degli attacchi che hanno interessato oggi Israele: il Dipartimento federale degli affari esteri ha indicato a Keystone-ATS di non essere a conoscenza di concittadini elvetici coinvolti. Il DFAE è in contatto con le autorità competenti e sono in corso ulteriori accertamenti. Attualmente circa 28'000 svizzeri sono ufficialmente registrati come residenti in Israele e nei Territori palestinesi.

Ore 16.10: Media, oltre 100 israeliani morti, 900 i feriti

Sono oltre 100 gli israeliani uccisi nell'attacco di Hamas dalla Striscia. Lo riferiscono i media locali che citano fonti mediche. Secondo le stessi fonti, i feriti sono arrivati a circa 900.

Ore 16: Gaza, il ministro della sanità palestinese parla di 198 morti e 1'600 feriti

Almeno 198 persone sono state uccise a Gaza: lo ha dichiarato il ministero della Sanità dell'enclave palestinese, dopo che i militanti di Hamas hanno lanciato una raffica di razzi contro Israele, che ha risposto con attacchi aerei. Il ministero ha dichiarato che fino alle 16.20 (le 14.20 svizzere) ci sono stati "198 martiri e 1'610 feriti con lesioni diverse" nel conflitto.

Ore 15.40: Alain Berset condanna l'attacco da Gaza

Il presidente della Confederazione Alain Berset ha condannato l'attacco a Israele dalla striscia di Gaza. "Chiediamo la fine immediata della violenza e il rispetto della protezione dei civili", ha affermato su X (ex Twitter). "Esprimo il mio più profondo cordoglio alle famiglie e ai parenti delle vittime", ha aggiunto il responsabile del Dipartimento federale dell'interno (DFI). In precedenza era già giunta la condanna ufficiale della Svizzera attraverso i canali del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Ore 14.50: Gaza: "161 morti, inclusi commando di Hamas"

Il ministero della sanità di Gaza ha indicato che nelle prime ore di conflitto con Israele sono rimasti uccisi numerosi palestinesi: secondo il ministero i morti sono 161 e i feriti 931. In queste cifre - fanno notare fonti di Gaza - sono inclusi anche i membri dei 'commando' di Hamas penetrati in Israele, uccisi in combattimenti con l'esercito israeliano.

Ore 14.45: I tre obiettivi di Netanyahu

In queste ore Israele si è prefisso tre obiettivi: "riprendere il controllo nelle zone in cui si sono infiltrate le forze nemiche, far pagare al nemico un prezzo enorme, anche a Gaza, e rafforzare gli altri fronti perchè nessuno compia l'errore di associarsi a questa guerra". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aprendo una seduta straordinaria del consiglio dei ministri. "Siamo in guerra ed in guerra occorre mantenere il sangue freddo", ha aggiunto. "Faccio appello a tutti i cittadini affinché si uniscano per raggiungere il nostro obiettivo finale: una vittoria nella guerra".

Ore 14.35: Le condanne

"Gli Stati Uniti condannano gli attacchi dei terroristi di Hamas contro i civili israeliani. Non c'è mai giustificazione per il terrorismo. Siamo fermamente accanto al governo e al popolo di Israele". Ha detto Adrienne Watson, la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca. "Questo è un precipizio pericoloso e faccio appello a tutti affinché si tirino indietro dal baratro". Ha affermato invece il coordinatore speciale Onu per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, esprimendo profonda preoccupazione per i civili. "Condanno con veemenza l'assalto su più fronti di questa mattina", ha aggiunto, che ha provocato "scene orribili di violenza e molte vittime e feriti israeliani. Sono attacchi atroci contro i civili e devono essere fermati immediatamente". 

Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha fatto le sue "condoglianze a coloro che hanno perso parenti o amici negli attacchi terroristici", rimarcando che "il diritto di Israele all'autodifesa è fuori questione. Il terrorismo non dovrebbe avere un posto nel mondo, perché è sempre un crimine, non solo contro un paese specifico o contro le proprie vittime, ma è contro l'umanità in generale e contro il mondo intero". "Abbiamo fede che l'ordine sarà ristabilito e che i terroristi saranno sconfitti", ha aggiunto Zelensky, che ha comunicato l'allestimento di un centro operativo per gli ucraini che vivono in Israele per chi volesse assistenza o informazioni.

Ore 14.30: "Oltre 40 gli israeliani morti"

I servizi di pronto soccorso (Magen David Adom) hanno riferito che sono oltre 40 i morti israeliani a seguito della guerra lanciata da Hamas. I feriti sono - secondo la stessa fonte - 740.

Ore 14.05: Jihad islamica: "Iniziata la liberazione della Palestina"

"Oggi è una giornata storica", ha detto poco fa un dirigente della Jihad islamica palestinese in Libano, commentando l'offensiva di Hamas contro Israele. "La resistenza (palestinese) è passata dalla difensiva all'offensiva", dice Shakib al Ayni parlando al quotidiano libanese L'Orient-Le Jour. "Questa operazione è l'inizio della liberazione della Palestina", ha detto il dirigente palestinese in esilio.

Ore 14: L'esperto: "Mai visto un attacco così"

Non si era mai visto un attacco del genere a partire dalla striscia di Gaza e le conseguenze saranno di vasta portata, come è stato il caso per la guerra del Kippur del 1973: è l'opinione di Michel Wyss, esperto di conflitti irregolari presso l'Accademia militare del Politecnico federale di Zurigo. "In passato ci sono stati ripetuti conflitti armati tra Israele e i gruppi armati nella Striscia di Gaza: ma non avevamo mai visto un attacco del genere: questa escalation è un'operazione su larga scala", afferma Wyss in un'intervista al portale 20 Minuten. "L'attacco di stamani ha ovviamente seguito una logica militare di sorpresa e inganno. È un attacco coordinato che sembra essere stato pianificato con molto anticipo. Non si è trattato di un'escalation spontanea di violenza. L'attacco con razzi è probabilmente servito come diversivo e allo stesso tempo Hamas ha effettuato una massiccia infiltrazione nel sud di Israele. Un approccio simile è stato utilizzato dagli Hezbollah libanesi nel 2006 nell'area di confine settentrionale, cosa che all'epoca ha scatenato la seconda guerra del Libano. A quanto pare, i gruppi di Gaza hanno copiato queste tattiche".

Le tempistiche dell'attacco

Difficile dire perché Hamas colpisca proprio ora. "Ma il fatto che sia il cinquantesimo anniversario della guerra del Kippur e che Israele stia celebrando Simchat Torah mi sembra più di una semplice coincidenza. Anche allora la guerra era iniziata con un attacco a sorpresa e uno shock per Israele". "Si può presumere che Israele reagirà in modo drastico", prosegue lo specialista. "In primo luogo, dovrà cercare di neutralizzare il pericolo a sud il più rapidamente possibile. Secondo le sue stesse dichiarazioni, i combattenti di Hamas e altri gruppi stanno ancora trasportando ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza, compresi civili e soldati, uomini e donne. L'aviazione israeliana sta già effettuando attacchi aerei contro obiettivi nella striscia di Gaza per mettere Hamas e altri gruppi sulla difensiva e, d'altra parte, per dissuaderli da un'ulteriore escalation". È poi probabile che Israele conduca un'operazione militare di terra a Gaza per eliminare le infrastrutture militari di Hamas e di altri gruppi, nonché per liberare gli ostaggi israeliani. "Quest'ultima operazione, ovviamente, comporta rischi e pericoli elevati".

Una situazione imprevista

A quanto pare - osserva lo specialista - gli ambienti della sicurezza in Israele non avevano previsto l'attacco, forse perché semplicemente non ci si aspettava che Hamas cercasse un'escalation. "A questo proposito, si evidenziano ulteriori parallelismi con la guerra dello Yom Kippur del 1973: proprio come allora, l'attacco odierno avrà probabilmente conseguenze di vasta portata, sia a livello militare che di intelligence e politico", conclude l'esperto.

Ore 13.30: Mosca chiede un cessate il fuoco

La Russia è in contatto con le autorità israeliane, palestinesi e dei Paesi arabi e invita le parti in conflitto a cessare il fuoco. Lo ha dichiarato alla Tass il rappresentante speciale del presidente russo per il Medio Oriente e i paesi africani e viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov. "Si tratta di una ricaduta di un conflitto che dura da 75 anni. Mosca è in contatto con tutte le parti, compresi i Paesi arabi. Chiediamo un cessate il fuoco immediato e la pace", ha detto, commentando l'aggravarsi del conflitto israelo-palestinese.

Ore 13.20: Teheran: "Siamo fieri dei combattenti palestinesi"

"Ci congratuliamo con i combattenti palestinesi": lo ha detto il consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, Rahim Safavi, dopo gli attacchi di Hamas su Israele. "Saremo al fianco dei combattenti palestinesi fino alla liberazione della Palestina e di Gerusalemme", afferma, secondo quanto riporta l'agenzia semi-ufficiale iraniana Isna.

Ore 11.30: Un primo bilancio

I media israeliani stanno aggiornando il numero delle vittime che sarebbero salite a 22. Tra loro anche alcuni giovani soldati in servizio lungo i confini con Gaza. Oltre 200 i feriti. Dalla prima mattina di oggi la popolazione vede nutriti lanci di razzi verso Israele, parte dei quali sono intercettati dalle batterie di difesa israeliane Iron Dome. L'attacco - riferiscono fonti locali - è iniziato mentre i bambini si stavano recando a scuola. Al suono delle sirene, risuonate anche a Tel Aviv e Gerusalemme, sono subito rientrati nelle loro case.

Ore 11: Netanyahu: "Non è un'operazione è proprio una guerra"

"Cittadini di Israele siamo in guerra e non è solo un'operazione, è proprio una guerra". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo di aver dato l'ordine all'esercito di richiamare i riservisti e di "rispondere alla guerra con irruenza e un'ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora". "Il nemico - ha sottolineato - pagherà un prezzo che non ha mai dovuto pagare. Vinceremo".

Ore 10.30: La condanna del DFAE

La Confederazione condanna gli attacchi in corso contro Israele e chiede che la sua popolazione civile venga protetta in ogni momento. Lo si legge in un commento diramato oggi sul social "X" da parte del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). "Chiediamo che venga immediatamente cessata ogni violenza", ha scritto il DFAE, dopo che l'esercito israeliano ha dichiarato questa mattina lo stato di guerra a seguito degli attacchi a sorpresa da parte dei miliziani di Hamas.

Ore 9.30: Vi sarebbero degli ostaggi

Secondo notizie dei media - ma non confermate ufficialmente - miliziani di Hamas infiltrati nel sud di Israele avrebbero preso in ostaggio dei civili israeliani. In particolare - secondo Haaretz - nella cittadina di Ofakim a ridosso della Striscia di Gaza. Stando al quotidiano, a Sderot i miliziani di Hamas sarebbero entrati nella locale stazione di polizia. Sono segnalati anche diversi scontri a fuoco. Eguali notizie riferite anche dalla tv - sebbene non confermate ufficialmente - riferiscono di soldati israeliani presi in ostaggio da Hamas.

Ore 9: "Hamas ha lanciato una guerra"

Hamas "ha commesso un grave errore questa mattina e ha lanciato una guerra contro lo Stato di Israele", ha affermato il ministro della difesa Yoav Gallant aggiungendo che l'esercito "sta combattendo contro il nemico in ogni luogo. Invito tutti i cittadini israeliani a seguire le istruzioni di sicurezza. Lo Stato di Israele - ha concluso - vincerà questa guerra". Hamas, dal canto suo, ha affermato di aver già lanciato contro Israele "5'000 razzi" nella fase di apertura della operazione "Alluvione al-Aqsa", per "porre fine ai crimini di Israele", si legge in un comunicato. Ieri decine di migliaia di sostenitori della Jihad islamica si erano raccolti in piazza a Gaza per celebrare l'anniversario della fondazione del movimento.

Ore 8.40: Operazione "Alluvione al-Aqsa"

Mentre Israele ha deciso il richiamo dei suoi riservisti, il capo dell'ala militare di Hamas a Gaza Mohammad Deif ha annunciato l'inizio della operazione "Alluvione al-Aqsa", riferendosi al nutrito lancio di razzi e all'ingresso di miliziani armati dalla Striscia verso Israele. "Abbiamo avvisato più volte il nemico sionista - ha detto Deif - ma abbiamo sempre avuto dei rifiuti". Deif ha precisato che l'operazione rappresenta una reazione "alla profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme" e al costante rifiuto da parte di Israele di "liberare i nostri prigionieri". Ha affermato che i miliziani hanno avuto ordine di "non uccidere donne e bambini". Ha anche fatto appello a tutti i palestinesi di unirsi alla lotta armata. "Il nemico - ha detto - è più debole di quanto non si pensi". Questo testo è stato diffuso sul web da Hamas che, come in passato, ha mostrato solo un profilo oscurato del volto di Deif.

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