Live Crisi in Medio Oriente
Trump firma l'accordo di pace per Gaza
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17 ore fa
Tutti gli aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente nel nostro live.
42 minuti fa
Identificate le salme di due ostaggi restituite da Hamas
Lo ha comunicato l'esercito israeliano.

L'esercito dello Stato ebraico ha reso noto che è stato completato il processo di identificazione delle salme di due ostaggi consegnate ieri dal movimento islamista Hamas: il musicista Guy Iloz, rapito al Nova Festival e morto in un ospedale di Gaza a causa delle ferite riportate, e uno studente di agraria nepalese. L'identità delle altre due salme trasmesse ieri a Israele non è ancora stata resa nota.

43 minuti fa
Israele fissa oggi come termine per la restituzione di salme ostaggi
Lo riporta il "The Times of Israel".

Lo Stato ebraico ha fissato la fine della giornata odierna come termine ultimo per la restituzione, da parte di Hamas, dei corpi degli ostaggi israeliani morti, dopo aver accusato il movimento islamista palestinese di non aver rispettato gli impegni presi nell'ambito del cessate il fuoco non rilasciandoli tutti. Lo riporta il quotidiano online The Times of Israel. I mediatori tra Israele e Hamas hanno affermato che il gruppo terroristico ha difficoltà a localizzare tutti i corpi. Tuttavia, secondo la radiotelevisione pubblica israeliana Kan, Israele ritiene che Hamas abbia già in mano alcuni dei corpi, ma non li abbia consegnati.

Palestinesi uccisi a Gaza

Intanto media palestinesi riferiscono che tre persone sono state uccise dal fuoco israeliano nel quartiere orientale di Shejiaya a Gaza City, sotto il controllo dell'esercito dello Stato ebraico (Idf) in base all'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas elaborato dal presidente statunitense Donald Trump. Secondo una fonte militare, citata da The Times of Israel, i tre si erano avvicinati alle truppe: i soldati hanno sparato colpi di avvertimento e, siccome i tre palestinesi continuavano ad avvicinarsi, sono stati colpiti da un aereo. L'Idf ha messo in guardia dall'avvicinarsi alle zone di Gaza sotto il controllo militare israeliano nel cessate il fuoco. L'agenzia di stampa ufficiale dell'Autorità nazionale palestinese Wafa denuncia che ieri sera un altro palestinese è stato ucciso a Khan Yunis.

15 ore fa
"In Israele crimini contro i prigionieri palestinesi"
Lo rende noto Hamas.

"I nostri prigionieri liberati hanno rivelato le forme più orribili di tortura psicologica e fisica a cui sono stati sottoposti per oltre due anni, in una scena che incarna le più dure espressioni di sadismo e fascismo dell'epoca moderna". Lo scrive Hamas in una nota riportata da Al Jazeera dove esorta le organizzazioni per i diritti umani e quelle umanitarie ad agire contro quelli che definisce "crimini sistematici di Israele contro i prigionieri". Il movimento palestinese definisce "la liberazione dei prigionieri un risultato nazionale e una tappa luminosa della nostra lotta" e ha rivolto le proprie congratulazioni "ai prigionieri liberati, alle loro famiglie resilienti e alle masse del nostro fiero popolo palestinese per il traguardo della loro liberazione".

16 ore fa
Miriam, la miliardaria Usa dietro l'accordo di pace
Chiamata da Donald Trump, Miriam Adelson si è esposta alla telecamere di tutto il mondo. Il magnate americano la identifica come parte integrante nella liberazione degli ostaggi.

Con il suo look da popstar, gli occhialini tondi e i capelli bianchi lunghi se ne è stata ad ascoltare attenta il discorso di Trump alla Knesset applaudendo in silenzio. Fino a che The Donald non l'ha stanata, chiamandola per nome, Miriam, chiedendole di alzarsi, esponendola alle telecamere ufficiali e alle tv di tutto il mondo.

Chi è Miriam?

Miriam Adelson, ebrea americana, detta Miri, è la miliardaria-ombra che più di tutti ha fatto pressione sul presidente Usa affinché si arrivasse a un accordo per liberare gli ostaggi. Lei, instancabile 80enne con la faccia da ragazzina, che con le sue mega donazioni ha contribuito a spingere Trump per due volte verso la Casa Bianca. Dottoressa e filantropa, gestisce un patrimonio stimato in 35 miliardi di dollari: all'ultima campagna Trump ha donato almeno 100 milioni di dollari. Nata a Tel Aviv e cresciuta a Haifa, è una delle principali finanziatrici dell'attività politica pro-Israele e una donatrice per le cause ebraiche, oltre che essere l'editrice del diffusissimo foglio Israel Hayom. Per anni in patria è stata guardata con sospetto, perché lei e il defunto marito erano considerati sinonimo della sopravvivenza politica di Netanyahu. La situazione si è ribaltata quando Bibi è stato beccato a trattare con l'editore di Yedioth Ahronoth, per limitare la portata di Israel Hayom in cambio di una copertura a lui più favorevole. Miri l'ha vissuta come un tradimento personale. Durante la sua testimonianza nel processo per corruzione contro il premier, Miriam Adelson ha citato una conversazione con Sara Netanyahu: "Mi ha detto che se l'Iran ottiene armi nucleari e Israele viene annientato, la colpa sarà mia perché non sto difendendo abbastanza Bibi". Nonostante le donazioni milionarie per sostenerlo. Ora la sua influenza ha incominciato ad essere più chiara per gli israeliani. Che non la vedono più come una potente sostenitrice della destra con fini personali, il portafoglio di Bibi, ma come una riservata donna di potere che non vuole apparire ma ha fatto di tutto per la liberazione degli ostaggi. Ha incontrato i familiari, si è spesa ovunque per trovare una soluzione e far uscire Israele dallo stallo politico ed emotivo in cui era fino al ritorno in patria dei rapiti.

17 ore fa
Trump: "Ok ad Hamas come forza di polizia"
è questa la risposta del presidente americano Donald Trump alla domanda di un giornalista in Egitto.

Un giornalista ha chiesto al presidente Donald Trump quale fosse il suo messaggio ad Hamas in seguito alle notizie secondo cui il gruppo svolgerà un ruolo di forza di polizia palestinese: "Abbiamo dato loro l'approvazione per un periodo di tempo", ha detto il presidente americano. "Vogliono porre fine ai problemi e lo hanno detto apertamente, e abbiamo dato loro l'approvazione per un periodo di tempo. Penso che andrà tutto bene", ha aggiunto.

17 ore fa
Trump firma l'accordo di pace per Gaza
È quanto emerge dal vertice sul futuro della Striscia a Sharm el-Sheik.

Donald Trump ha firmato l'accordo di pace per Gaza a Sharm el-Sheik. Poco dopo è toccato al presidente egiziano al Sisi, con cui co-presiede il vertice egiziano sul futuro della Striscia, al presidente turco Erdogan e al premier del Qatar, tutti Paesi mediatori dell'accordo. Il pubblico ha tributato un applauso. "Ciò che abbiamo realizzato insieme in questi ultimi giorni cambierà la storia e sarà ricordato per sempre", ha detto Trump ai leader, secondo gli estratti anticipati dalla Casa Bianca. "Questo è il giorno per cui le persone in questa regione e in tutto il mondo hanno lavorato, lottato, sperato e pregato", ha aggiunto. "Con l'accordo storico che abbiamo appena firmato, le preghiere di milioni di persone sono state finalmente esaudite. Insieme, abbiamo realizzato l'impossibile. Finalmente, abbiamo la pace in Medio Oriente", ha sottolineato. "I primi passi verso la pace sono sempre i più difficili, e oggi li abbiamo compiuti insieme. Tutto lo slancio ora è rivolto verso una pace grande, gloriosa e duratura", ha proseguito Trump.

17 ore fa
Consegnati a Croce Rossa i primi due corpi di ostaggi
Lo riporta Sky News.

L'Idf ha affermato che i resti di due ostaggi deceduti sono stati consegnati alla Croce Rossa a Gaza. Secondo l'esercito, si "continuerà" con il trasferimento di altre due salme, aggiungendo che Hamas "è tenuta a rispettare l'accordo e a compiere gli sforzi necessari per restituire tutti i caduti". In precedenza, Hamas aveva dichiarato che i corpi di quattro ostaggi sarebbero stati consegnati oggi nell'ambito dello scambio di prigionieri con Israele.

18 ore fa
Al Sisi: "A novembre al Cairo il vertice sulla ricostruzione di Gaza"
Lo ha annunciato il presidente dell'Egitto.

Una conferenza al Cairo a novembre per "la rapida ripresa e la ricostruzione" è stata annunciata dal presidente dell'Egitto Abdel Fattah al-Sisi negli incontri con i leader al summit di pace per Gaza a Sharm el-Sheikh. Come riferisce la presidenza egiziana, l'obiettivo è "costruire sullo slancio generato" da questo vertice. Al-Sisi ne ha parlato anche nel bilaterale con il presidente Donald Trump, auspicando il sostegno degli Stati Uniti a questa iniziativa.

18 ore fa
Israele: "Consegnati alla Croce Rossa i primi due corpi"
Secondo l'Idf verranno consegnate altre due salme.

L'Idf ha affermato che i resti di due ostaggi deceduti sono stati consegnati alla Croce Rossa a Gaza. Lo riporta Sky News. Secondo l'esercito, si "continuerà" con il trasferimento di altre due salme, aggiungendo che Hamas "è tenuta a rispettare l'accordo e a compiere gli sforzi necessari per restituire tutti i caduti". In precedenza, Hamas aveva dichiarato che i corpi di quattro ostaggi sarebbero stati consegnati oggi nell'ambito dello scambio di prigionieri con Israele.

19 ore fa
Trump: "È iniziata già la fase 2 dell'accordo per Gaza"
Lo ha detto Donald Trump a Sharm El Sheikh.

"La fase due dell'accordo a Gaza è già iniziata". Lo ha detto Donald Trump a Sharm El Sheikh.

19 ore fa
Katz: "I corpi di solo 4 ostaggi? Hamas non rispetta gli obblighi
Lo scrive il ministro della Difesa israeliano su X.

Il ministro della Difesa israeliano afferma in una nota su X che Hamas, annunciando la consegna di solo quattro corpi di ostaggi israeliani, "non adempie ai propri obblighi". "Il compito urgente che tutti noi siamo impegnati a svolgere ora è garantire il ritorno a casa di tutti gli ostaggi deceduti". Aggiunge inoltre che "Qualsiasi ritardo o deliberata elusione sarà considerata una palese violazione dell'accordo e sarà perseguita di conseguenza".

21 ore fa
"La svolta su Gaza è arrivata dopo l'incontro diretto tra gli inviati di Trump-Hamas"
Lo riporta l'agenzia Axios ricostruendo il retroscena.

La svolta per l'ok alla prima fase dell'accordo di pace per Gaza è avvenuta mercoledì scorso quando lo stallo dei colloqui indiretti tra Israele e Hamas è stato sbloccato da un incontro diretto a Sharm el Sheik tra gli emissari di Trump - l'inviato Steve Witkoff e Jared Kushner - e i dirigenti del gruppo estremista. Un incontro sollecitato dai mediatori arabi e autorizzato dallo stesso presidente americano. Lo riporta Axios ricostruendo il retroscena.

21 ore fa
Il cartello di due parlamentari israeliani alla Knesset: "Riconoscete la Palestina"
I due, allontanati dal parlamento, sono un politico arabo israeliano e uno di estrema sinistra israeliano.

"Riconoscete la Palestina": è questo lo slogan sul cartello che due parlamentari israeliani hanno esposto durante il discorso del presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Knesset, secondo un portavoce della Knesset. Le forze di sicurezza del parlamento hanno subito allontanato Ayman Aadil Odeh e Ofer Kassif. Il primo è un politico arabo israeliano, il secondo è un politico di estrema sinistra israeliano.

un giorno fa
Trump: "È l'alba storica di un nuovo Medio Oriente"
Il presidente statunitense ha tenuto un discorso davanti al parlamento israeliano.

"Israele ha vinto tutto ciò che si poteva ottenere con la forza delle armi. Ora è il momento di trasformare queste vittorie contro i terroristi sul campo di battaglia nel premio finale: pace e prosperità per l'intero Medio Oriente". Lo si legge negli estratti del discorso del presidente statunitense Donald Trump alla Knesset - il parlamento dello Stato ebraico - diffusi dalla Casa Bianca. "Insieme abbiamo dimostrato che la pace non è solo una speranza che possiamo sognare, ma una realtà su cui possiamo costruire, giorno dopo giorno, persona dopo persona, nazione dopo nazione". "Ci riuniamo in un giorno di profonda gioia, di speranza crescente, di fede rinnovata e, soprattutto, un giorno per rendere il nostro più profondo ringraziamento all'Onnipotente Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe. Dopo tanti anni di guerre incessanti e pericoli senza fine, oggi il cielo è sereno, le armi tacciono, le sirene non suonano più e il sole sorge su una Terra Santa finalmente in pace. È l'alba storica di un nuovo Medio Oriente", recita un altro estratto. "L'attenzione su Gaza deve concentrarsi interamente sul ripristino dei fondamenti della stabilità, della sicurezza, della dignità e dello sviluppo economico, affinché possano finalmente avere la vita migliore che i loro figli meritano".

un giorno fa
Cisgiordania: bus con prigionieri palestinesi arrivati a Ramallah
Una folle enorme sta accogliendo i prigionieri.

Gli autobus che trasportano alcuni dei prigionieri palestinesi rilasciati da Israele sono arrivati a Ramallah, in Cisgiordania, scrive la rete televisiva satellitare qatariota Al Jazeera sul proprio sito. Una folla enorme sta accogliendo i prigionieri: una marea umana, come mostrano le immagini, è accalcata attorno ai bus dai quali ad uno ad uno stanno scendendo gli ex detenuti. Altri bus sono partiti dalla prigione del Negev, nel sud di Israele, per dirigersi a Gaza.

Tutti liberati

Tutti i detenuti palestinesi che dovevano essere liberati nell'ambito dell'accordo sono stati rilasciati dalle prigioni israeliane, ha dichiarato un portavoce dell'esercito dello Stato ebraico al quotidiano in linea The Times of Israel.

un giorno fa
Il DFAE accoglie con favore la liberazione degli ostaggi
Il Dfae su X: "Un passo decisivo nella Fase 1 del Piano".

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha espresso soddisfazione per la liberazione di tutti gli ostaggi ancora in vita, rapiti in Israele e trattenuti nella Striscia di Gaza. "Un momento di sollievo e speranza, che segna un passo decisivo nella Fase 1 del Piano a 20 punti", si legge in un post pubblicato dal dipartimento di Ignazio Cassis su X.

La Svizzera invita tutte le parti coinvolte a rispettare pienamente i propri impegni, si legge nella nota del DFAE. Ciò include la consegna dei corpi di tutti gli ostaggi deceduti, la garanzia di un accesso senza ostacoli agli aiuti umanitari e la cessazione definitiva delle ostilità.

Gli ostaggi rilasciati

Secondo resoconti dei media, oggi tutti gli ostaggi trattenuti dal movimento islamista Hamas nella Striscia di Gaza sono tornati in Israele dopo 738 giorni di prigionia. Gli ultimi 20 sono stati consegnati stamane da Hamas al Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR). L'esercito israeliano, tuttavia, ritiene improbabile che Hamas possa consegnare entro la giornata di oggi - e quindi entro la scadenza di 72 ore dal cessate il fuoco concordata nell'ambito della tregua - i corpi di tutti i 28 ostaggi deceduti. In totale, nell'ambito degli attacchi terroristici condotti da Hamas e altre organizzazioni estremiste palestinesi il 7 ottobre 2023, più di 250 persone furono rapite da Israele e portate a Gaza.

un giorno fa
Hamas rilascia altri 13 ostaggi
Tutti i rapiti ancora in vita sono stati quindi liberati.

Il movimento islamista palestinese Hamas ha rilasciato gli altri tredici ostaggi nell'area di Khan Younis. Sono stati consegnati alla Croce Rossa, come si vede nei video rilanciati da varie emittenti televisive. Tutti i rapiti ancora in vita sono stati quindi liberati. L'emittente qatariota Al Araby sta ad esempio filmando da lontano. Secondo il reporter in diretta streaming, il trasferimento degli ostaggi alla Croce Rossa non sta avvenendo a Khan Younis, ma in un'area meno popolata tra la parte meridionale e quella centrale della Striscia. Con la consegna degli ultimi tredici ostaggi alla Croce Rossa, non ci sono più ostaggi vivi nelle mani di Hamas a Gaza, dopo 738 giorni, dal 7 ottobre 2023.

un giorno fa
Trump atterrato in Israele
Alle 11.00 pronuncerà un discorso davanti al parlamento israeliano.

L'Air Force One con a bordo Donald Trump è atterrato all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, in Israele. Ad accoglierlo sono arrivati il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e la moglie Sara, l'inviato speciale degli USA Steve Witkoff, il consigliere e genero del presidente Jared Kushner, la figlia Ivanka e il presidente israeliano Isaac Herzog. L'inquilino della Casa Bianca pronuncerà alle 11.00 un discorso davanti alla Knesset, il parlamento dello Stato ebraico.

Vertice di pace in Egitto

Oggi pomeriggio Trump sarà a Sharm el Sheikh, in Egitto, per presiedere, assieme al suo omologo egiziano Abdel-Fattah al Sisi, il vertice sull'accordo di cessate il fuoco a Gaza.

un giorno fa
I sette ostaggi liberati sono arrivati in Israele
Lo ha reso noto l'esercito israeliano.

L'esercito dello Stato ebraico (Idf) annuncia che i primi sette ostaggi israeliani liberati stamani alle 7.00 dal movimento islamista palestinese Hamas e consegnati alla Croce Rossa hanno attraversato il confine e sono ora in Israele. In un primo tempo gli ostaggi erano stati trasferiti dal Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) all'Idf. 

I detenuti palestinesi verso la liberazione

Intanto, tutti i 1966 detenuti palestinesi che saranno rilasciati dalle carceri israeliane sono già saliti sugli autobus in vista della loro liberazione, riferisce un funzionario ai media israeliani. Tra i detenuti ci sono 250 condannati per terrorismo che dovrebbero essere liberati dalla prigione di Ofer, in Cisgiordania ma, sembra, solo dopo che Hamas avrà consegnato gli ultimi ostaggi ancora trattenuti a Gaza.

un giorno fa
Hamas rilascia i primi ostaggi
La consegna è iniziata alle ore 7 svizzere.

Sono stati rilasciati a Gaza i primi sette ostaggi israeliani che erano dal 7 ottobre 2023 nelle mani di Hamas. Lo ha annunciato la Croce Rossa, secondo quanto riportano media israeliani. I sette ostaggi stanno bene e stanno in piedi autonomamente, confermano fonti israeliane e arabe. Si tratta di Gali e Ziv Berman, Matan Angrest, Alon Ohel, Omri Miran, Eitan Mor e Guy Gilboa-Dallal. Gli ostaggi saranno trasferiti alle Forze di difesa israeliane che si trovano nella Striscia e portati fuori, alla caserma dell'esercito di Re'im, dove verranno sottoposti ai primi controlli fisici e psicologici e incontreranno le loro famiglie. "Dichiariamo il nostro impegno nei confronti dell'accordo raggiunto e dei relativi calendari, a condizione che Israele li rispetti", afferma Hamas in una nota subito dopo il rilascio dei primi sette ostaggi.

Due fasi di rilascio

Il rilascio degli ostaggi avverrà in due fasi. La prima a partire dalle 8 ora locale (le 7 in Svizzera), mentre la seconda sarà intorno alle ore 10. "Questa è una mattina di grande speranza e grande preghiera. Una mattina in cui ci aspettiamo e desideriamo vedere tutti a casa, fino all'ultimo", ha dichiarato il presidente di Israele Isaac Herzog.  

Donald Trump atteso in Israele

Il presidente USA Donald Trump è atteso questa mattina in Israele, dove terrà un discorso alla Knesset, il parlamento israeliano. Secondo quanto annunciato dal presidente israeliano Herzog, il tycoon riceverà la medaglia del presidente israeliano in riconoscimento dei suoi sforzi per riportare a casa gli ostaggi. Restano da sciogliere i nodi sui tempi di consegna dei corpi degli ostaggi morti e sulla lista dei prigionieri di Hamas, che insiste nel chiedere alcune figure di alto profilo come Marwan Barghouti.  

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