Africa
Nel Sahel 10 milioni di bambini a rischio estremo
© Shutterstock
© Shutterstock
Keystone-ats
un anno fa
Il conflitto armato è diventato sempre più brutale. Alcuni dei gruppi armati che operano in vaste aree del Mali, del Burkina Faso e, in misura crescente, del Niger, utilizzano tattiche che includono il blocco di città e villaggi e il sabotaggio delle reti idriche.

Secondo un rapporto del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) pubblicato oggi, dieci milioni di bambini in Burkina Faso, Mali e Niger necessitano di assistenza umanitaria - il doppio rispetto al 2020 - soprattutto a causa dell'intensificarsi del conflitto, mentre quasi quattro milioni di bambini sono a rischio nei paesi limitrofi a causa delle ostilità tra gruppi armati e forze di sicurezza nazionali che si estendono oltre i confini. "I bambini sono sempre più coinvolti nel conflitto armato, vittime dell'intensificarsi degli scontri militari o presi di mira da gruppi armati non statali", ha dichiarato Marie-Pierre Poirier, direttrice regionale dell'Unicef per l'Africa occidentale e centrale. "Il 2022 - ha aggiunto - è stato un anno particolarmente violento per i bambini del Sahel centrale. Tutte le parti in conflitto devono fermare con urgenza gli attacchi contro i bambini, le loro scuole, i centri sanitari e le loro case".

Più bambini uccisi

In Burkina Faso, secondo i dati delle Nazioni Unite, il numero di bambini uccisi nei primi nove mesi del 2022 è triplicato rispetto allo stesso periodo del 2021. La maggior parte è morta per ferite da arma da fuoco durante attacchi ai loro villaggi o a causa di ordigni esplosivi improvvisati o di residuati bellici esplosivi. Il conflitto armato è diventato sempre più brutale. Alcuni dei gruppi armati che operano in vaste aree del Mali, del Burkina Faso e, in misura crescente, del Niger, utilizzano tattiche che includono il blocco di città e villaggi e il sabotaggio delle reti idriche. Secondo recenti proiezioni, oltre 20'000 persone nella zona di confine tra Burkina Faso, Mali e Niger si troveranno in una situazione di insicurezza alimentare di livello "catastrofico" entro giugno 2023. Questa crisi si sta verificando in una delle regioni più colpite dall'impatto climatico del pianeta. Le temperature nel Sahel stanno aumentando 1,5 volte più velocemente della media globale.