
Lo scorso anno negli Stati Uniti 49'449 persone si sono tolte la vita, con un aumento del 2,6% rispetto al 2021, quando già si era registrata una crescita del 5% rispetto all'anno precedente. È il dato saliente dell'ultimo rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americani sui suicidi. "Il rapporto di oggi sottolinea la profondità della devastante crisi della salute mentale in America. La salute mentale è diventata la principale sfida per la salute pubblica e la società del nostro tempo", ha detto il Surgeon General americano Vivek Murthy. "Il suicidio è una delle principali cause di morte negli Stati Uniti", scrivono i Cdc, e i numeri sono in costante crescita da anni, con un aumento del 36% tra il 2000 e il 2021. Il trend è ora confermato dall'ultimo rapporto.
80% dei casi nella popolazione maschile
Circa l'80% dei suicidi si è verificato nella popolazione maschile; il fenomeno è più diffuso in alcune etnie, in particolare i nativi americani, anche se nell'ultimo anno si è verificato un calo del 6,1% rispetto all'anno precedente. In diminuzione anche i suicidi tra più giovani: nell'ultimo anno si è registrata una riduzione dell'8,4% nella fascia 10-24 anni. "Questi numeri ci ricordano quanto sia urgente ampliare ulteriormente l'accesso alle cure per la salute mentale, affrontare le cause alla radice dei problemi di salute mentale e riconoscere l'importanza del prendersi cura e sostenersi a vicenda", ha aggiunto Murthy.