
Divieto di espatrio e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Claudio Carminati, lo skipper della barca con a bordo 23 agenti segreti italiani e israeliani che si rovesciò a fine maggio al largo di Lisanza, sul lago Maggiore, causando quattro morti: due dipendenti dei Servizi italiani, un ex agente del Mossad e la moglie russa di Carminati. Il provvedimento, come riportano oggi alcuni quotidiani italiani, è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Busto Arsizio (Varese) su richiesta del Pubblico Ministero titolare dell'inchiesta sul naufragio.
Indagini ancora in corso
Secondo i giornali, l'uomo, che è indagato per naufragio e omicidio colposo plurimo, tra le altre cose avrebbe chiesto il rinnovo del passaporto per andare in Russia a traslare la salma della moglie Anna Bozhkova. Il provvedimento è stato probabilmente motivato dalle numerose consulenze ancora in corso sull'imbarcazione per capire le ragioni dell'incidente. A bordo della barca è stata trovata una valigetta con documenti e sullo sfondo rimane un possibile summit tra 007 italiani e israeliani concluso con un festeggiamento per un compleanno sulla barca poi affondata.
Il naufragio
Il battello su cui si trovavano le 4 vittime con altre venti persone - fra turisti e membri dell'equipaggio - si è capovolto al largo di Lisanza (Varese) durante il maltempo che ha colpito la zona del lago Maggiore lo scorso 28 maggio. Tutti sono finiti in acqua e i naufraghi sono stati soccorsi da altre barche o sono arrivati a riva a nuoto. Almeno 5 sono rimasti feriti, nessuno in modo grave. L'imbarcazione era lunga 16 metri, un natante privato che effettuava sul lago servizi di accompagnamento per turisti.