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Naufragio al largo di Lampedusa: morta una donna incinta e bimbi dispersi
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Ats
10 ore fa
Secondo l’UNICEF, la barca partita dalla Libia si è capovolta dopo due giorni in mare e, per il momento, sono stati soccorsi solo undici sopravvissuti. Il Fondo delle Nazioni Unite lancia anche un appello urgente per percorsi sicuri e protezione dei minori.

Una donna in gravidanza ha perso la vita e diversi bambini risultano dispersi in seguito all'ennesimo tragico naufragio al largo di Lampedusa. Lo afferma il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF) facendo riferimento all'imbarcazione di migranti che si è capovolta ieri in area Sar maltese a circa 50 miglia a sud est dell'isola, dove oggi sono stati portati i superstiti e l'unico corpo recuperato.

Le persone a bordo erano "circa 35"

Secondo quanto riferito dai sopravvissuti, dice l'UNICEF, circa 35 persone erano partite da Al Khums, in Libia, a bordo di una piccola imbarcazione in vetroresina. Dopo due giorni in mare, la barca si è capovolta al largo di Lampedusa. Finora undici persone, compresi quattro bambini che viaggiavano da soli, sono state soccorse dalla Guardia Costiera italiana. "Questa tragedia - afferma l'agenzia dell'ONU in una nota - evidenzia ancora una volta i rischi mortali che bambini e famiglie affrontano lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Ogni vita perduta in mare sottolinea l'urgente necessità di operazioni di ricerca e soccorso coordinate, sbarchi sicuri, accoglienza su base comunitaria e accesso ai servizi di asilo".

L'invito di UNICEF è di dare priorità alla protezione dei bambini

L'UNICEF invita "i governi a utilizzare il Patto su migrazione e asilo per dare priorità alla protezione dei bambini, garantendo percorsi sicuri e legali di protezione e ricongiungimento familiare". "Chiediamo inoltre - conclude la nota - maggiori investimenti nei servizi essenziali per i bambini e le famiglie che arrivano attraverso rotte migratorie pericolose, inclusi il sostegno psicosociale, l'assistenza legale, sanitaria e l'accesso all'istruzione."