Estero
Nato: addio de Gaulle, Francia torna in comando militare
Redazione
17 anni fa

Parigi rientra pienamente nel comando militare integrato della Nato, a più di 40 anni di distanza da quando - era il 1966 - il generale Charles de Gaulle lasciò l'Alleanza atlantica per affermare "la sovranità" del paese e decidere, da solo, l'uso del suo esercito e della sua "force de frappe" nucleare. L'annuncio del presidente, Nicolas Sarkozy, inserito nell'ambito di una nuova dottrina della difesa della Francia, è stato salutato con soddisfazione al quartier generale della Nato, a Bruxelles e alla Casa Bianca. Il segretario generale dell'Alleanza, Jaap de Hoop Sheffer, ha detto che "la Nato non vede l'ora di potere lavorare pienamente con la Francia". Cosa che avverrà, probabilmente, secondo il quotidiano Le Monde, in occasione del vertice per il 60/o anniversario della Nato, in programma il 3 e 4 aprile 2009 a Kehl (Germania) e a Strasburgo (Francia), le due città che si fronteggiano sulle opposte sponde del Reno. Sarkozy ha precisato oggi che "la dissuasione nucleare francese resterà strettamente nazionale, e che la sua stessa esistenza è un contributo alla sicurezza di tutta l'Europa". Il presidente ha inoltre promesso un "rilancio" dell'Europa della difesa durante il suo semestre di presidenza dell'Ue, al di là del "futuro del trattato di Lisbona", dopo il no di Dublino. "Niente si oppone alla nostra partecipazione alle strutture militari della Nato - ha dichiarato oggi Sarkozy - la Francia è un alleato indipendente, un partner libero. I principi posti a suo tempo dal generale De Gaulle, li faccio miei: la Francia manterrà in ogni circostanza una libertà di valutazione totale sull'invio delle proprie truppe in operazioni esterne". ATS

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