
Sognavano di sposarsi, i due giovani arrestati venerdì scorso a Gallarate, e per farlo avevano deciso di procurarsi i fondi necessari ricattando un imprenditore svizzero. La vicenda è raccontata da "La Prealpina".L'mprenditore era facilmente ricattabile visto che amava frequentare i trans della gallaretese, ovviamente a insaputa della moglie. Un ottimo pollo da spennare, hanno pensato i due giovani fidanzati che, con la minaccia di foto e video, gli hanno chiesto soldi per mantenere il segreto. Foto e video che sarebbero stati ottenuti dai due grazie al contatto con un transessuale brasiliano, cui il ragazzino faceva da autista. E il piano aveva cominciato a funzionare, visto che sul conto della ragazzina è stato trovato un bonifico da seimila euro effettuato martedì 26 febbraio dall'imprenditore svizzero. Ma il versamento dei seimila euro non ha impedito alla moglie dell'uomo di scoprire il tutto. Lei, però, invece di prendersela con il marito ha denunciato i due giovani agli inquirenti, con i quali ha preparato una trappola. "Portatemi tutto il materiale che avete e io ve lo pago, così la chiudiamo qua" ha detto alla coppia, dando loro appuntamento alla stazione di Gallarate. Appuntamento al quale la donna non è andata sola, bensì accompagnata dalla polizia, che ha fatto scattare le manette ai polsi dei due giovani estorsori. Nella vicenda restano però alcuni punti oscuri. I due giovani, infatti, non avevano portato né foto né video. E il loro legale, l'avvocato Bernocchi, sostiene che siano stati usati dallo svizzero per giustificare la situazione davanti alla moglie. Il 22enne avrebbe aggiunto che non era lui a pretendere i soldi, bensì alcuni trans con cui l'imprenditore avrebbe avuto dei debiti per prestazioni non pagate. "Volevo aiutarlo, non danneggiarlo" ha detto il giovane. La verità dovrebbe emergere dagli interrogatori che si stanno svolgendo in queste ore.
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