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Mosca vuole risposte scritte da parte americana
Immagine Shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
I colloqui Lavrov-Blinken a Ginevra sono durati oltre un’ora ed entrambe le parti si dicono soddisfatte dello scambio di opinioni, ma entrambe si aspettano prove concrete

Mosca si aspetta “la prossima settimana” risposte scritte da parte americana alle proprie richieste di “garanzie di sicurezza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov al segretario di Stato Usa Antony Blinken nell’incontro odierno a Gienvra.

Colloqui “franchi” a Ginevra
I colloqui sulle tensioni attorno all’Ucraina sono durati un’ora e mezza. Al termine Lavrov ha detto che la Russia si aspetta “la prossima settimana” delle risposte scritte da parte americana alle proprie richieste di “garanzie di sicurezza”. Lavrov ha aggiunto che Mosca non ha “mai” minacciato “il popolo ucraino”. “Antony Blinken mi ha detto di essere soddisfatto dello scambio di opinioni che ha avuto luogo, che sarà loro di aiuto la prossima settimana per presentare la propria risposta scritta, come è già stato sottolineato molteplici volte”, ha detto Lavrov dopo i colloqui “franchi” avuti a Ginevra. Siamo “d’accordo sul fatto che un dialogo ragionevole sia necessario” affinché si “calmi la tensione” attorno all’Ucraina, ha aggiunto. Secondo quanto riporta la Tass il ministro degli Esteri russo ha dichiarato che un nuovo contatto con il segretario di Stato Usa Antony Blinken è possibile dopo che Washington avrà risposto alle richieste di Mosca. “Siamo in attesa di una risposta ufficiale alle nostre proposte, dopo di che prevediamo un altro contatto al nostro livello”.

Anche gli USA si aspettano prove dalla Russia
Anche Blinken ha definito i colloqui “franchi e sostanziali” a Ginevra, ma ha aggiunto che la Russia deve fornire le prove che non intende invadere l’Ucraina. Gli Stati Uniti reagiranno “a qualsiasi aggressione da parte della Russia anche non militare”, ha sottolineato il capo della diplomazia americana, confermando che gli Usa sono d’accordo per fornire delle “idee” sotto forma di risposte scritte a Mosca la prossima settimana.

Erdogan potrebbe mediare sull’Ucraina
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha menzionato la possibilità di un incontro in Russia con il capo di Stato Vladimir Putin per mediare nella crisi tra Mosca e Kiev. “Forse parlerò con Putin al telefono oppure ci potrebbe essere una visita a Mosca”, ha affermato il presidente turco senza rivelare una data, secondo quanto riportato dall’agenzia Anadolu, confermando che all’inizio di febbraio si recherà a Kiev per incontrare l’omologo ucraino Volodymir Zelensky. “Possiamo essere mediatori per la pace”, ha aggiunto il presidente turco. Solo ieri Erdogan aveva dichiarato che per la Turchia era una “priorità” organizzare un incontro faccia a faccia tra Putin e Zelensky per tentare di risolvere la crisi. Ankara mantiene buoni rapporti sia con Mosca che con Kiev, sebbene con la Russia permangano posizioni diverse nel conflitto in Siria e in Libia, dove la Turchia è presente a livello militare. La vendita di droni di produzione turca all’Ucraina, che sarebbero stati utilizzati nel conflitto in Donbass, ha recentemente sollevato critiche da parte di Mosca.

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