
Una dozzina di missili balistici si è abbattuta questa notte (intorno all’1, ora locale) sul consolato americano di Erbil e sul quartiere circostante. L’attacco non avrebbe causato vittime (a eccezione di un ferito). Erbil, situata nel Nord dell’Iraq, è la sede del Governo regionale del Kurdistan iracheno, oltre a essere una delle principali città del Paese.
Dall’Iran?
Non si sa ancora con certezza chi abbia lanciato i missili diretti contro la sede diplomatica statunitense, ma all’agenzia Reuters un membro dell’amministrazione a stelle e strisce ha spiegato che l’attacco sarebbe partito dal territorio iraniano. Un corrispondente della televisione di Stato iraniana in Iraq ha riferito che i missili dovevano colpire “basi segrete di Israele”. Sull’attacco non c’è comunque stata alcuna rivendicazione ufficiale.
Non la prima volta
Negli scorsi anni, strutture legate agli Usa presenti a Erbil erano già state bersaglio di attacchi da parte di gruppi che Washington considera allineati al Governo di Teheran. L’ultimo risale al gennaio 2020, quando in risposta all’uccisione del comandante iraniano Soleimani, un lancio di missili balistici contro uno stanziamento di forze americane all’aeroporto di Erbil aveva condotto al ferimento di diversi soldati.
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