
"Stiamo agendo contro di loro (gli Houthi) in coordinamento con gli Stati Uniti. Abbiamo agito contro di loro in passato, agiremo anche in futuro. Non si tratta di 'un colpo e finisce lì', ma ci saranno risposte". Lo dice il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un video pubblicato sul suo account X in risposta all'attacco missilistico lanciato dagli Houthi contro l'aeroporto di Tel Aviv.
Houthi: "L'aeroporto di Tel Aviv sarà costretto a chiudere"
Il dirigente del gruppo yemenita Houthi, Hazem al-Asad, ha minacciato la chiusura dell'aeroporto di Tel Aviv Ben Gurion dopo l'attacco odierno. In un post pubblicato su X, ha dichiarato: "Così come è stato chiuso il porto di Eilat, sarà chiuso anche l'aeroporto Ben Gurion, finché non cesserà l'aggressione e non sarà revocato l'assedio su Gaza". Al-Asad ha inoltre messo in guardia le compagnie aeree internazionali, invitandole a "evitare di mettere a rischio passeggeri e velivoli in un aeroporto designato come obiettivo".
"Il sistema di difesa IDF non ha visto il missile in volo"
L'esercito israeliano sta indagando sulle ragioni della mancata intercettazione del missile balistico lanciato dallo Yemen. Dai primi dati emerge che i sistemi di difesa aerea Arrow 3 e Thaad non hanno individuato il missile mentre era in volo, che è quindi esploso nell'area del terminal 3 dell'aeroporto Ben Gurion. Lo riferisce il notiziario di Channel 12. "Questo è il primo missile che non abbiamo individuato dalla ripresa dei combattimenti", ha dichiarato una fonte della sicurezza all'emittente.